Azzalora ..Azimut....p/e ai minimi e azionisti in pellegrinaggio

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

io mi piazzo nel mezzo e spero in 1,5.
:sperem:
 
Buon giorno,
questa mattina ho letto un report su Bluerating in cui tutti i più grandi manager di Azimut
magnificavano i risultati del 2022 della Soc di r.g.
Ora mio mi chiedo e Vi chiedo se tutto andava bene oltre ogni più rosea previsione perchè
hanno stretto un'alleanza con Unicredit ?????? Il mio pensiero è sempre lo stesso :
pesce grande mangia pesce piccolo.
Molto gradite vostre supposizioni .
(anche in msg privato)
Se arriva a 28 ....di 28 ce ne uno .......tutti gli altri ne hanno 31.......
ciao.io invece credo che di 50 ci si possa fidare
 
Buon giorno,
questa mattina ho letto un report su Bluerating in cui tutti i più grandi manager di Azimut
magnificavano i risultati del 2022 della Soc di r.g.
Ora mio mi chiedo e Vi chiedo se tutto andava bene oltre ogni più rosea previsione perchè
hanno stretto un'alleanza con Unicredit ?????? Il mio pensiero è sempre lo stesso :
pesce grande mangia pesce piccolo.
Molto gradite vostre supposizioni .
(anche in msg privato)
Se arriva a 28 ....di 28 ce ne uno .......tutti gli altri ne hanno 31.......
No, non è così.
Rimarremo indipendenti, tranquillo.
 
il pelato è sgamato...tranquilli
 
Unicredito con la gestione di Mustier si sono venduti pure i quadri e il gioiello di finecobank.Adesso con Orcel hanno visto che si trovavano spiazzati dal punto di vista degli investimenti e hanno chiamato in aiuto Azimut,che ne trarrà il suo beneficio
 
Buon giorno Carissimo,
pensavo risposta in privato ahahahah. Ero preoccupato perchè avevo letto che tra 3/5 anni
ci fagocitavano......
I vecchi sono maligni lo sai .Tranquillo a Roma dicono che ha fatto una brutta fine ed anche "dolorosa" !
Mesi fa Azm è uscita da Assogestioni il 21 Marzo esce da Assoreti . Gli è stata imposta l'uscita oppure
è una propria decisione ?
Un Caro saluto e Buon Lavoro
Ieri in convention Giuliani ci ha spiegato che l'uscita è stata una scelta nostra, perchè Assogestioni non pesa la parte estera.
Comunque lo spiega anche nel comunicato stampa.
 

Opyn, Azimut, Intesa Sanpaolo e Banca Ifis uniscono le forze per supportare le PMI italiane​

 
Nella giornata di oggi, Opyn, Azimut, Intesa Sanpaolo, Banca Ifis hanno lanciato l’iniziativa congiunta finalizzata a fornire liquidità alle piccole e medie imprese italiane.

I finanziamenti concessi alle PMI avranno una durata massima di 6 anni, comprensivi di 1 anno di preammortamento, un importo variabile da 100.000 euro a 1.500.000 euro e saranno assistiti dalla garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.


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Nel dettaglio, oggi è stata perfezionata un’operazione di cartolarizzazione avente ad oggetto crediti derivanti da finanziamenti in bonis concessi da Azimut (“Originator”) a piccole e medie imprese italiane, assistiti dalla garanzia dello Stato fino al 90% del capitale.

L’operazione prevede l’erogazione dei finanziamenti attraverso la piattaforma di Opyn, mentre la loro cartolarizzazione consente di reperire la provvista per sostenere l’attività attraverso l’emissione di Titoli ABS che sono stati sottoscritti da Azimut, Intesa Sanpaolo e Banca Ifis.

La cartolarizzazione, strutturata da Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking) e da Banca Ifis in veste di co-arranger, è volta a finanziare un portafoglio di prestiti garantiti per un importo massimo fino a 300 milioni di euro – che vanno ad aggiungersi agli oltre 800 milioni di euro già erogati alle PMI mediante le operazioni di cartolarizzazione precedenti perfezionate nell’ambito del progetto c.d. “Slancio Italia”, promosso nel 2021 da Opyn e Azimut e che ha già visto il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo e Banca Ifis.

Come riporta la nota societaria, le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore sulla base dell’istruttoria condotta da Opyn attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi.


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Ha partecipato all’operazione anche Cardo AI, società specializzata nel supportare gli investimenti di operatori istituzionali attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, in qualità di partner tecnologico per la fornitura degli strumenti di reportistica per gli investitori della cartolarizzazione.

L’operazione si inserisce nel progetto “Slancio Italia”, volto a sostenere l’economia reale per il tramite della tecnica finanziaria delle cartolarizzazioni.
 

Azimut: guidance 2023 di utile netto superiore alle attese (analisti)​

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di Alessandra Caparello
19/01/2023 11:52

Azimut ha fornito delle indicazioni preliminari sulla chiusura del 2022, in linea con le attese, e la guidance 2023 superiori alle attese. In particolare, la società ha reso noto un utile netto 2022 atteso tra 395-405 milioni contro la stima di Equita Sim di 398 milioni di euro ma in linea con la guidance fornita al mercato (utile uguale o superiore a 400mn).
L’utile netto 2023 è di almeno 450 milioni `in condizioni di mercato normali` contro la stima degli analisti della Sim milanese di 400 milioni, mentre la raccolta netta del 2023 è di 6-8 miliardi contro la stima di 400 milioni di Equita. Reiterato l’obiettivo di un utile netto di 500 milioni per il 2024 dice Equita secondo cui “al momento è difficile dire quanto potrà contribuire la partnership con Unicredit su questo target”.
 
il target a 28Euro mi interessa... 🙏
 

Azimut, una nuova veste per la brand identity​



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DI REDAZIONE20 GENNAIO 2023 | 13:12


Azimutbrand


Dopo l’importante conferenza stampa dello scorso 18 gennaio dove era già stata annunciata la notizia, oggi è arrivata l’ufficialità. Azimut, uno dei più grandi operatori indipendenti del risparmio gestito in Europa, ha presentato la nuova brand identity che riguarderà le sue oltre 30 società operative, comprese quelle estere, uniformando così il logo (disponibile qui sotto) utilizzato nei 18 Paesi in cui il Gruppo è presente.
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Il nuovo logo, ispirato alla semplicità e al centro del processo di rebranding, sarà caratterizzato da un lettering moderno, orientato all’aumento del percepito di eleganza, tecnologia, innovazione e internazionalità. In questo modo il nome diventa l’icona stessa rendendo facile la declinazione sui diversi canali di comunicazione e la riconoscibilità, elementi questi che hanno guidato la scelta della nuova brand identity. Resterà invariato il logo di Azimut Holding, da cui verrà ripresa la stella per rendere sempre vivo e presente il legame con il Gruppo.

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Paolo Martini, Amministratore Delegato di Azimut Holding, commenta: “La storia di Azimut è sempre stata intrecciata al suo logo, il sestante, uno strumento-guida che traccia la rotta da seguire. Per questo abbiamo deciso di mantenerlo per la capogruppo. Per le società operative del Gruppo in Italia e in tutto il mondo invece, si aprirà un nuovo entusiasmante capitolo dove private market, corporate, fintech e ESG si intrecciano con quelle che sono le nostre attività core da oltre 30 anni. Semplificheremo e uniformeremo la brand identity per cercare così di valorizzare il nostro essere diversi e allo stesso tempo per facilitarne la riconoscibilità. Una trasformazione con la quale vogliamo sottolineare i nostri valori di indipendenza, partnership e il nostro essere unici: one group, one company, one brand”.
 
Nella giornata di oggi, Opyn, la fintech italiana specializzata nel lending per le imprese e nell’offerta della tecnologia as a service a banche, asset manager e corporate, ha dichiarato di aver chiuso il 2022 con un fatturato più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, e una quota di mercato, che nei primi sei mesi dell’anno ha raggiunto il 16,5%.

La società, nel cui capitale figurano Gruppo Azimut, P101, Banca Valsabbina e Gruppo Italmondo, e che ha stretto accordi con alcune delle principali istituzioni finanziarie del Paese tra cui Intesa Sanpaolo, nel 2022 ha accelerato il suo percorso di crescita, segnando un incremento dei prestiti erogati del 92% rispetto al 2021 fino ad arrivare ai 752 milioni di euro di finanziamenti alle imprese nell’anno.
 
Questo incremento ha permesso a Opyn di superare la soglia del miliardo di euro erogato dall’inizio dell’attività. Nel corso dell’anno appena passato, inoltre, Opyn ha incrementato il suo organico dell’80% grazie all’ingresso di 38 nuovi professionisti. Ma non solo, il consolidamento di Opyn procede con l’espansione del suo organico e per il 2023 si prevede un ulteriore accrescimento, con la società prevede 25 assunzioni, che permetteranno all’azienda di integrare competenze essenziali prevalentemente in area IT, Crediti e Business Operations.

“Opyn cresce esponenzialmente, come tutti gli anni, e in questa crescita si trasforma, aggiungendo servizi, arrivando a nuovi mercati e perfezionando sempre più gli asset tecnologici, afferma Antonio Lafiosca, Chief Operating Officer di Opyn.

Che continua, “siamo fieri di poter affermare che oggi siamo tra le principali e più solide aziende di lending as a service per le imprese, non solo in Italia, ma a livello europeo”.

I numeri di Opyn

L’erogato 2022 è andato a beneficio di 2.396 imprese (in aumento dell’88%) operanti principalmente nei settori: manifatturiero (25%), vendita all’ingrosso (17,4%), retail (16%), e costruzioni (15%); in particolare nelle regioni Lombardia (19,6%), Campania (18,4%), Lazio (13,7%) e Sicilia (9,8%).

Il finanziamento medio dell’anno passato è stato di 313.000 euro.

Il mondo del credito digitale La crescita di Opyn si inserisce all’interno di un settore che è anch’esso in veloce espansione e trasformazione: quello del fintech, un mercato che, a livello globale, ha ottenuto nel 2022 un valore di 194.1 miliardi di dollari e che crescerà fino a un valore di 492.81 miliardi entro il 2028, e più nel dettaglio quello dei prestiti digitali o alternative lending.
 
beh oggi sosta. domani si riparte
 
prima o poi la resistenza sarà rotta
 
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