B tace a 4 giorni dalla fine... cosa bolle in pentola?

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mah...:D:D:D
 
Berlusconi, l'attesa della sentenza Mediaset
Parlamentari pidiellini pronti a dimissioni
Sentenza Mediaset la politica in fibrillazione. Berlusconi rischia l'interdizione dai pubblici uffici. Secondo indiscrezioni la sentenza potrebbe arrivare mercoledì o giovedì, anche senza rinvio. Il Pdl pronto a dare battaglia in caso di condanna. Lupi: "Sarebbe fatto gravissimo". Pd, il capogruppo al Senato Zanda: "Se Pdl avrà reazioni eversive alleanza verrà meno". Letta: "Non ho paura, Italia stabile". Boldrini: "Singoli casi giudiziari non interferiscano su attività delle istituzioni"

Lo leggo dopo
Berlusconi, l'attesa della sentenza Mediaset Parlamentari pidiellini pronti a dimissioni
(ansa)
ROMA - Mediaset, ultimo atto. Il processo sulla compravendita dei diritti televisivi, con Silvio Berlusconi imputato, approda in Cassazione. L'udienza è fissata per domani anche se, secondo indiscrezioni, il verdetto potrebbe arrivare mercoledì, ma non si esclude che la camera di consiglio possa terminare addirittura giovedì prossimo. E questo anche se nessuno dei difensori dovesse chiedere un rinvio dell'udienza, o se una tale istanza non fosse accolta dai giudici. Il conto alla rovescia comunque è iniziato da giorni. Perché quello che può essere il giorno del giudizio per Berlusconi, può essere anche un punto di non ritorno per il suo partito e per il governo Letta. Il premier ha detto di non temere conseguenze dalla sentenza Mediaset: "Non ho paura, l'Italia è più stabile di quanto ci si aspetti. Sono assolutamente tranquillo nel lavoro che sto facendo, non penso che ci saranno terremoti".

Le mosse di Berlusconi - Ieri il leader del Pdl aveva detto e poi smentito, "non farò l'esule come Craxi, andrò in carcere". Il rischio, in caso, di condanna, non è tanto il carcere (i quattro anni sarebbero comunque ridotti a uno per effetto dell'indulto, pena per cui Berlusconi, in quanto incensurato, beneficerebbe di misure alternative), quanto l'essere "esiliato" dal parlamento come conseguenza della pena accessoria. L'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. L'incubo di essere 'eliminato' dalla scena politica per via giudiziaria potrebbe insomma diventare realtà. Anche se Berlusconi può sempre contare sul successivo 'passaggio' in giunta autorizzazioni del Senato.

Questa, ovviamente, è solo un ipotesi. Perché la sentenza sui diritti tv di Mediaset potrebbe non essere confermata in toto dai giudici del Palazzaccio. Secondo l'impianto accusatorio, confermato fino al secondo grado di giudizio, Mediaset non comprava direttamente i diritti televisivi e cinematografici dalle major stanunitensi. Lo faceva attraverso l'intermerdiazione di diverse società off-shore (come la Century One e l'Universal One, solo per citarne alcune) per "gonfiare" il prezzo ad ogni passaggio della catena. Un meccanismo che avrebbe permesso a queste società off-shore (tutte, secondo l'accusa, riconducibili a Berlusconi) di "fare la cresta" tra il valore iniziale e quello finale, pagato effettivamente da Mediaset. Obiettivo: creare fondi neri all'estero e frodare il fisco italiano per oltre 7 milioni di euro.

Intanto finora nessuna istanza di rinvio dell'udienza è stata depositata. Nessuna delle parti - né Berlusconi, né i coimputati, hanno avanzato ad oggi una formale richiesta alla cancelleria della sezione Feriale penale per ottenere uno slittamento di qualche settimana. Il rinvio, in ogni caso, potrebbe essere richiesto ancora domattina, ma gli atti rimarrebbero comunque in mano alla sezione Feriale e i termini della prescrizione non prevedono un rinvio oltre metà settembre. Per gli 'ermellini' infatti la prescrizione matura ai primi di agosto.

Gli scenari - Da un punto di vista processuale, gli scenari sul tavolo sono vari. O conferma della condanna decisa nei primi due gradi di giudizio, con la condanna a quattro anni di
reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici, e in questo caso la sentenza non sarebbe operativa fino al 15 ottobre. O annullamento: secco (verdetto che equivale a un assoluzione definitiva) oppure parziale. In quest'ultimo caso i giudici, dopo aver ravvisato un vizio procedurale o di formale nel precedente grado di giudizio, rinvierebbero le carte in Corte d'Appello ordinando un altro processo su specifici punti, da celebrare davanti a un collegio diverso da quello che si è già espresso sul leader Pdl.

Ci sono poi altre variabili legate alla tempistica. Le variabili, insomma, sono molte. E potrebbero far slittare il verdetto anche di qualche mese. Anche perché, insieme all'ex premier, sul banco degli imputati ci sono altre tre persone: l'ex produttore statunitense Frank Agrama, ritenuto suo 'socio occulto', e gli ex manager Mediaset Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto. Il pool di legali di Berlusconi (composto questa volta anche dal professor Franco Coppi, un principe del foro specializzato proprio nelle udienze di Cassazione, che affianca gli storici Niccolò Ghedini e Piero Longo) potrebbe arrivare a rinunciare alla prescrizione (pronta a scattare almeno sulla presunta frode fiscale del 2002) e chiedere un rinvio. Analoga richiesta potrebbe arrivare anche i legali degli altri tre imputati. Una mossa che permetterebbe di rinviare la partita di qualche mese per poi giocarsela, ad autunno prossimo, davanti ai giudici della terza sezione della Cassazione. Ma la strategia potrebbe anche essere quella di puntare il tutto per tutto nell'udienza di martedì.

Le reazioni politiche - Gli interrogativi, insomma, non mancano. E l'ardua sentenza attesa dalla Corte alza la pressione sul piano politico: quali saranno le ricadute sul governo Letta? Quali le reazioni del Pdl? E quelle del Pd? La situazione è tesa, e molto vulnerabile per tutti i partiti della maggioranza. Da giorni il quotidiano della famiglia Berlusconi ha cominciato a pubblicare in prima pagina, con inchiostro rosso, un conto alla rovescia. Mentre molti esponenti pidiellini minacciano l'abbandono delle aule parlamentari. E la crisi di governo. C'è chi però d'altra parte, cerca di minimizzare le conseguenze.
In un'intervista a Repubblica il ministro delle Infrastrutture ed esponente del Pdl Maurizio Lupi ha definito un'eventuale condanna di Berlusconi "un fatto gravissimo, un'ipotesi che neanche prendo in considerazione". E sul fronte delle possibili conseguenze sull'esecutivo, "essendo un governo politico la decisione spetterebbe ai partiti, al Pdl così come al Pd. E non potrebbe che essere una decisione assunta nella collegialità del Pdl con il suo leader". Per Lupi "nessuno può dubitare della stabilità dell'esecutivo perché chi più di tutti ha voluto farlo nascere è stato proprio Silvio Berlusconi, e l'ha fatto perché consapevole della crisi economica". Lupi ha poi sottolineato che che "la condanna del leader dei moderati sarebbe un fatto mai accaduto in nessuna democrazia".

Nessun condizionamento sull'azione politica è la linea espressa dal capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda: "La giustizia non può condizionare l'agire della politica, e viceversa" e poi "le ragioni che hanno protato alla nascita di un governo di necessità non sono venute meno. Anzi". Una condanna di Berlusconi dunque, secondoi Zanda, non significherebbe di per sé la rottura del patto di governo col Cavaliere, ma se il Pdl avrà "reazioni eversive" l'alleanza "verrà meno". Ma una parte dei Democratici, in particolare l'area renziana, è pronta a lanciare, in caso di condanna, un aut aut anche al governo e al partito per chiedere una rottura senza se e senza ma col Pdl. Insomma la sentenza Mediaset potrebbe essere un'ulteriore occasione per una resa dei conti interna, durante la prossima direzione.

Che il governo non sia a rischio è il parere del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri che sull'ipotesi risponde: "Dovete chiederlo intanto al presidente del Consiglio ma io non ritengo sia a rischio". E aggiunge: "Io credo che la Cassazione fara' quello che deve fare con la massima serenità. Aspettiamo gli eventi".

Mentre il presidente della Camera Laura Boldrini sostiene che "singoli casi giudiziari non debbano interferire nella vita e nelle attività delle istituzioni. Ritengo quindi che qualunque sia la decisione della Cassazione essa non debba avere ripercussioni nella vita parlamentare".

E a lei replica la deputata Pdl Daniela Santanché: "Altro che singoli casi giudiziari. Qui si tratta di 10 milioni di italiani che in caso di condanna di Berlusconi rischiano di non avere piu rappresentanza politica. Alla presidente della camera Boldrini - aggiunge - ricordiamo che Parlamento e istituzioni rappresentano quella democrazia che con ogni probabilità domani sarà mutilata. Proprio per il ruolo che riveste, lei dovrebbe essere preoccupata quanto noi".
 
Secondo me Travaglio non vede l'ora della condanna così può scrivere a 9 colonne "Berlusconi è un delinquente" :D
 
a proposito ...e la famosa legge sul conflitto di interessi???????????????????????''' c'è una maggioranza amplissima per approvarla...........è stata presentata????????.....è piddino piddino!!!
 
a proposito ...e la famosa legge sul conflitto di interessi???????????????????????''' c'è una maggioranza amplissima per approvarla...........è stata presentata????????.....è piddino piddino!!!

Con calma! Hanno appena abolito il finanziamento pubblico ai partiti, adesso tranquillizzati un pò, su :D


:wall:
 
quindi se oggi lo assolvono è merito del M5s????????????.........................:confused:

Una concausa c'è.
Se i 5S fossero stati al governo col PD Berlusconi sarebbe all'opposizione, emarginato. Dalla sentenza non sarebbero dipese le sorti del governo e i giudici non avrebbero avuto la pressione di adesso.
Sono fatti questi.
 
Una concausa c'è.
Se i 5S fossero stati al governo col PD Berlusconi sarebbe all'opposizione, emarginato. Dalla sentenza non sarebbero dipese le sorti del governo e i giudici non avrebbero avuto la pressione di adesso.
Sono fatti questi.

Vero.
Ma è anche un fatto che al M5S Berlusconi fa schifo e quindi gli fanno schifo anche gli
alleati di Berlusconi o chi governa con Berlusconi.
Quindi siccome PD = PDL non c'è differenza tra avere il PD o Silvio all'opposizione.
Per me il M5S potrebbe governare sia col PDL che col PD in coalizione.
L'importante è che non ci sia più nessuno di quelli che è in politica da 20 anni.
Con nuove classi dirigenti non sarebbero più gli stessi partiti gemelli.
 
Continuano gli scenari apocalittici.
Poi sono i no-tav i terroristi :o
Alla piazza, alla piazza!!!!
 

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:D
 

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Non ce lo vedo accettare passivamente la sua fine, che avrà in mente?
Anche i suoi giornali, cortigiani, leccapiedi... tutti muti :confused:

deve tenere calme le acque e ostentare fiducia, altrimenti i suoi ci mettono un'attimo a pugnalarlo e a disperdersi
 
Una concausa c'è.
Se i 5S fossero stati al governo col PD Berlusconi sarebbe all'opposizione, emarginato. Dalla sentenza non sarebbero dipese le sorti del governo e i giudici non avrebbero avuto la pressione di adesso.
Sono fatti questi.

A me più che fatti sembrano ipotesi. Tra l'altro ipotesi che come abbiamo appurato erano impraticabili, visto che nè Grillo, nè la parte che conta del PD voleva farlo. O vogliamo ricominciare con questa solfa? :)
 
guardate il titolo merdiaset..........oggi.......:cool:
 

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Una concausa c'è.
Se i 5S fossero stati al governo col PD Berlusconi sarebbe all'opposizione, emarginato. Dalla sentenza non sarebbero dipese le sorti del governo e i giudici non avrebbero avuto la pressione di adesso.
Sono fatti questi.

hai ragione: sono fatti! siete tutti fatti!
:D
 
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