Basta chiacchiere ma solo numeri sull'immobiliare! segue..(2)

lovercraft ha scritto:
beh però si può confrontare con le 25.000 lire ehehe



mah guarda l'appartamento non è mio nè della mia famiglia.. oramai appartiene a parenti lontani...
però se è vero che l'appartamento sarà stato ristrutturato...sicuramente
avrà anche reso bene considerato che era in affitto ad una banca.
è stato venduto perhè gli servivano tre appartamenti in una zona + tranquilla.
uno per i genitori e 2 per i figli. é logico.



Ma quale botta di c..ulo,
chiunque abbia acquistato un appartamento + di 30 anni fa nel centro di Roma
ora si ritrova milionario.
Mentre non si può dire lo stesso di chi 30 anni fa abbia investito in borsa.
Scusa mi dici quale sarebbe questa zona di Roma che si è svalutata a causa dei Rom?
Anche mia madre ha i rom sotto casa.
E la sua casa (normalissimo appartamento neanche centrale) vale 500.000 euro.

Dammi un po' di numeri.
Dal 1976 di quanto è aumentata la borsa(meglio dire dal 1976 al 2000 anno dei massimi)?
Dal 1976, di quanto è aumentato quell'ammasso di mattoni+malta chiamato casa,fino ad oggi(probabile anno di massimo della bolla immobiliare mondiale).
Ho la sensazione che la borsa abbia ottenuto performance maggiori nel lasso di tempo da me indicato.
Se qualcuno ci fornisce un po' di dati la finiamo subito con sti discorsi tipici da bolla(ora immobiliare,nel 2000 dei tecnologici,nel 1980 petrolifera,nel 2015 forse delle vacche sacre indiane...).
 
E' stato dimostrato più volte, da autorevoli istituzioni finanziarie mondiali, che il rendimento maggiore nel lungo periodo l'ha l'azionario, seguito dal reddito fisso, seguito a grandissima distanza dall'immobiliare.
I picchi ovviamente non contano, nel lungo periodo si smussano.

Charlie
 
Charlie ha scritto:
E' stato dimostrato più volte, da autorevoli istituzioni finanziarie mondiali, che il rendimento maggiore nel lungo periodo l'ha l'azionario, seguito dal reddito fisso, seguito a grandissima distanza dall'immobiliare.
I picchi ovviamente non contano, nel lungo periodo si smussano.

Charlie


potresti citare le fonti?
 
Charlie ha scritto:
L'Italia ha bisogno di investimenti tecnologici nelle imprese industriali e di servizi. Fin quando una quota così grossa di ricchezza nazionale (teorica) rimane imprigionata negli immobili, che sviluppo si potrà mai avere?
Le case non producono ricchezza, la immobilizzano soltanto.
Più salgono, più la gente deve indebitarsi per comprarla, dirottando risorse da consumi (e anche investimenti) che inevitabilmente si deprimono.
Fino a pochi anni fa il sogno dell'operaio era mettersi in proprio e fare un'azienda, qualcosa di vivo, di produttivo.
Ora il sogno è quello di fare un mutuo a 30 anni a tasso variabile per comprarsi un'improduttiva prima casa.
Cosa è meglio per il Paese, e per se' stessi, avere un'azienda che PRODUCE e fa utili, e vivere in affitto, o vivere in una casa di proprietà e lavorare come uno schiavo tutta la vita per ripagare un mutuo di un bene sostanzialmente improduttivo?
E cosa è meglio per il Paese, che i grandi capitali si riversino sull'immobiliare, che fa crescere solo il settore edile, o che si riversino sui settori industriali?
A cosa serve avere un'immobiliare dal valore teorico altissimo, se poi i settori produttivi del Paese sono in declino?
A chi servono tutte queste case? Davvero sono utili, o è semplicemente la speculazione che ha trovato terreno fertile?
Ma poi davvero l'immobiliare è esente da rischi rispetto ad altri tipi di investimento?
E' più rischioso il mattone, o il bund? O meglio, qual'è il rapporto rischio/rendimento migliore tra i due? Il 99% della gente, sbagliando, direbbe il mattone, eppure non è così.
Ed è facilmente dimostrabile.

Charlie

:clap: :clap:
Se fossi in uno stadio farei la ola dopo questo intervento.
Concordo in toto.
Il fatto che in Italia in particolare la "ggente" investa nel mattone indica la pochezza ed il declino della nostra patria.
Che succede,la ggente ha fatto i soldi con ristoranti,pizzerie e piccole azienducole tessili.
Il livello culturale e tecnologico(anche mio per carità...) è quello che è,dove investire tutti sti soldi se non si sa neanche che mi**hia è un chip,software o la biologia molecolare??
Semplice nel mattone,lo si fa anche negli Usa,ma almeno li ogni tanto qualche Bill Gates nasce.
Insomma si costruiscono case su case,tra poco per rinvigorire l'esangue economia nazionale l'unico sistema sarà quello di incominciare ad esportare un po' di case.
Mammamia come stiamo combinati!In India(non nel Massachusetts) a Bangalore multinazioni dell'alta tecnologia investono da anni milioni di dollari grazie alla presenza di eccellenti ingegnieri informatici locali e qui si sta a parlare delle case del centro di Roma come fonte di ricchezza nazionale!
Povera italia,nun gliela famo,nun gliela famo...
 
Charlie ha scritto:
E' stato dimostrato più volte, da autorevoli istituzioni finanziarie mondiali, che il rendimento maggiore nel lungo periodo l'ha l'azionario, seguito dal reddito fisso, seguito a grandissima distanza dall'immobiliare.
I picchi ovviamente non contano, nel lungo periodo si smussano.

Charlie
E' vero (oddio, l'ho letto anch'io). Certo che uno che è entrato
sul Giappone con il Nikkei a 40.000 (dico bene ?) ed oggi a 16.000
la teoria non è in grado di .......apprezzarla.....può darsi i figli.....
il problema è che quando si considerano le azioni, si suppone
che uno le acquisti, le metta nel cassetto e se le dimentichi....
ma se c'è una discesa forte...chi si astiene dal venderle in tutta fretta?
per poi magari rientrare a prezzi più alti ?....
 
Malastrana ha scritto:
:clap: :clap:
Se fossi in uno stadio farei la ola dopo questo intervento.
Concordo in toto.
Il fatto che in Italia in particolare la "ggente" investa nel mattone indica la pochezza ed il declino della nostra patria.
Che succede,la ggente ha fatto i soldi con ristoranti,pizzerie e piccole azienducole tessili.
Il livello culturale e tecnologico(anche mio per carità...) è quello che è,dove investire tutti sti soldi se non si sa neanche che mi**hia è un chip,software o la biologia molecolare??
Semplice nel mattone,lo si fa anche negli Usa,ma almeno li ogni tanto qualche Bill Gates nasce.
Insomma si costruiscono case su case,tra poco per rinvigorire l'esangue economia nazionale l'unico sistema sarà quello di incominciare ad esportare un po' di case.
Mammamia come stiamo combinati!In India(non nel Massachusetts) a Bangalore multinazioni dell'alta tecnologia investono da anni milioni di dollari grazie alla presenza di eccellenti ingegnieri informatici locali e qui si sta a parlare delle case del centro di Roma come fonte di ricchezza nazionale!
Povera italia,nun gliela famo,nun gliela famo...

concordo in pieno.
io vieterei l'acquisto di case al solo scopo di investimento.

a parte gli scherzi.... è tutto maleddetamente giusto.

non giela possiamo fare...
speriamo di non fare la fine dell'argentina... (a proposito chi ha visto il film "diario di un saccheggio?)...
 
ramirez ha scritto:
Esul Giappone con il Nikkei a 40.000 (dico bene ?) ed oggi a 16.000

Non vorrei sembrare il saputello della combriccola :D ma i massimi del Nikkei (Marzo 2.000?) erano sui 20.000.

E se entravi tipo nel 2.001 mi sembra di ricordare che avresti pagato sui 10.000. Dunque staresti guadagnando il 60%.

Con in più la soddisfazione (come giustamente tutti stanno osservando) di aver contribuito alla reale crescita economica della nazione in questione.

Ciao ramirez e perdona la pignoleria. Quando mi toccano il Giappone..........:D
 
Charlie ha scritto:
L'Italia ha bisogno di investimenti tecnologici nelle imprese industriali e di servizi. Fin quando una quota così grossa di ricchezza nazionale (teorica) rimane imprigionata negli immobili, che sviluppo si potrà mai avere?
Le case non producono ricchezza, la immobilizzano soltanto.
Più salgono, più la gente deve indebitarsi per comprarla, dirottando risorse da consumi (e anche investimenti) che inevitabilmente si deprimono.
...

Charlie
per completezza diciamo che non e' del tutto vero,
alle case bisogna fare manutenzione, e quando c'e' un boom e "amore" del mattone, la gente desidera investire sulla sua casa (anche ad es. per imitazione, perche' lo fa l'amico, ecc)

in questi anni la crescita economica degli USA e anche dell'Italia e' stata spinta dai lavori sugli immobili
(fabbricazione dei materiali, commercio, costruzione, riparazione, ecc ecc)
 
e anche l'affermazione "immobilizzare il capitale" non sarebbe corretta...

in realta' quando un acquirente paga ad es 300.000 euro per una casa,
il venditore si trova con 300.000 euro in piu'.

e' una transazione, l'acquirente si immobilizza e il venditore si libera
 
bollafrolla ha scritto:
e anche l'affermazione "immobilizzare il capitale" non sarebbe corretta...

in realta' quando un acquirente paga ad es 300.000 euro per una casa,
il venditore si trova con 300.000 euro in piu'.

e' una transazione, l'acquirente si immobilizza e il venditore si libera

Sì, ma spesso il venditore si reimmobilizza di nuovo acquistando case più grandi, in posizioni diverse, di tipologia diversa, per comprare la casa ai figli in un'altra città, ecc...
In quanto al settore edile, mi pareva di averlo specificato, è chiaro che cresce e ne risente tutto l'indotto.
Ma è una ricchezza fittizia e illusoria.

Charlie
 
Freedom ha scritto:
Non vorrei sembrare il saputello della combriccola :D ma i massimi del Nikkei (Marzo 2.000?) erano sui 20.000.

E se entravi tipo nel 2.001 mi sembra di ricordare che avresti pagato sui 10.000. Dunque staresti guadagnando il 60%.

Con in più la soddisfazione (come giustamente tutti stanno osservando) di aver contribuito alla reale crescita economica della nazione in questione.

Ciao ramirez e perdona la pignoleria. Quando mi toccano il Giappone..........:D
affatto....difatti ho scritto 40.000 aperta parentesi..dico bene? chiusa par.
andavo completamente a memoria.
Freedom, tu sai che uno dei problemi più grossi dell'invest. in azioni
è la scelta del momento di entrata....se esiste questo problema evidentemente molta gente si è bruciata.....ergo parlare di lungo periodo
nell'investimento in azioni mi sembra non attinente alla realtà...
forse solo gli investitori istituzionali (ma ne dubito) tengono
azioni nel cassetto per sempre...d'altronde non ho coniato io
il termine 'presa di beneficio' evidentemente qualcuno esce
ben prima di aver raggiunto quel + 60% di cui tu (giustamente) parli..
 
ramirez ha scritto:
Freedom, tu sai che uno dei problemi più grossi dell'invest. in azioni
è la scelta del momento di entrata....se esiste questo problema evidentemente molta gente si è bruciata.....ergo parlare di lungo periodo
nell'investimento in azioni mi sembra non attinente alla realtà...
forse solo gli investitori istituzionali (ma ne dubito) tengono
azioni nel cassetto per sempre...d'altronde non ho coniato io
il termine 'presa di beneficio' evidentemente qualcuno esce
ben prima di aver raggiunto quel + 60% di cui tu (giustamente) parli..

Specialmente dalla fine degli anni '90 l'investimento mordi e fuggi sull'azionario è diventato molto in voga. Con stop loss e quant'altro si fanno girare i denari molto più rapidamente. E difficilmente si resta inguaiati. Ma questa apparentemente nuova e vincente strategia è, a mio modesto avviso, non vantaggiosa. Trova la sua motivazione nel fatto che così puoi non rispettare i "sacri" criteri della diversificazione del rischio. Cioè puoi investire la quasi totalità del tuo patrimonio.

Ma rispettando i criteri di diversificazione del rischio puoi essere cassettista vita natural durante e allora, anche se non entri nel momento migliore, la quota destinata all'azionario potrà dare soddisfazioni difficilmente paragonabili.

E ricordiamoci che le stesse difficoltà di entrata sono presenti su tutti gli altri mercati, immobiliare compreso.
 
ramirez ha scritto:
affatto....difatti ho scritto 40.000 aperta parentesi..dico bene? chiusa par.
andavo completamente a memoria.
Freedom, tu sai che uno dei problemi più grossi dell'invest. in azioni
è la scelta del momento di entrata....se esiste questo problema evidentemente molta gente si è bruciata.....ergo parlare di lungo periodo
nell'investimento in azioni mi sembra non attinente alla realtà...
forse solo gli investitori istituzionali (ma ne dubito) tengono
azioni nel cassetto per sempre...d'altronde non ho coniato io
il termine 'presa di beneficio' evidentemente qualcuno esce
ben prima di aver raggiunto quel + 60% di cui tu (giustamente) parli..

Guarda che intorno ai 40000 sembra anche a me che ci sia arrivato, ma a metà degli anni '90 in corrispondenza della loro bolla immobiliare.
Mi ricordo che si erano anche inventati i mutui generazionali, intorno al secolo di duration :)
 
robimo ha scritto:
Guarda che intorno ai 40000 sembra anche a me che ci sia arrivato, ma a metà degli anni '90 in corrispondenza della loro bolla immobiliare.
Mi ricordo che si erano anche inventati i mutui generazionali, intorno al secolo di duration :)

La famosissima bolla del mercato giapponese(i giapponesi erano i nuovi sceicchi mondiali.Compravano di tutto,anche "I Girasoli" a prezzi assurdi)accompagnata anche dalla mega bolla immobiliare dei mutui multigenerazionali a 100 anni per case nel centro di tokyo,scoppio all'inizio del 1990(si parlava del suo probabile scoppio già dal 1987).
Dopo la discesa del nikkey come al solito tutti gli imbrogli vennero a galla,banche fallirono e ci furono anche suicidi.
Potrebbe avvenire la stessa cosa prossimamente con l'immobiliare in parecchie parti del mondo.
Non mi meraviglierei di di banche in difficoltà.
Un bello shortone di lungo sulle banche(ottica temporale 2-3 anni) non lo vedrei affatto male quindi...
 
lovercraft ha scritto:
beh però si può confrontare con le 25.000 lire ehehe



mah guarda l'appartamento non è mio nè della mia famiglia.. oramai appartiene a parenti lontani...
però se è vero che l'appartamento sarà stato ristrutturato...sicuramente
avrà anche reso bene considerato che era in affitto ad una banca.
è stato venduto perhè gli servivano tre appartamenti in una zona + tranquilla.
uno per i genitori e 2 per i figli. é logico.



Ma quale botta di c..ulo,
chiunque abbia acquistato un appartamento + di 30 anni fa nel centro di Roma
ora si ritrova milionario.
Mentre non si può dire lo stesso di chi 30 anni fa abbia investito in borsa.
Scusa mi dici quale sarebbe questa zona di Roma che si è svalutata a causa dei Rom?
Anche mia madre ha i rom sotto casa.
E la sua casa (normalissimo appartamento neanche centrale) vale 500.000 euro.

L'Italia non è il centro di Roma, Milano o Cortina.
In ogni caso i tempi di vendita sono raddoppiati, l'offerta ormai prevale sulla domanda con prezzi cedenti e in quanto a vendere a 500.000 euro il normalissimo appartamento dico: si provi ad affidarlo ad una agenzia per conoscere il mercato vero al di fuori dei "sentito dire", si potrebbe rimanere delusi. Fatevi un giro in rete e scaricate le varie offerte, ho un documento esattamente uguale a 6 mesi fa!
 
Comunque, per la prima casa e magari un piccolo appartamento vacanze, l'immobiliare è ancora un ottimo investimento.
Se dovesse verificarsi un deciso ridimensionamento dei prezzi - che ritengo improbabile in Italia - sarebbero grossi problemi con migliaia di imprese in crisi e sopratutto con un indotto e settori portanti per la nostra economia, non più in grado di risollevarsi.
 
Freedom ha scritto:
Non vorrei sembrare il saputello della combriccola :D ma i massimi del Nikkei (Marzo 2.000?) erano sui 20.000.

E se entravi tipo nel 2.001 mi sembra di ricordare che avresti pagato sui 10.000. Dunque staresti guadagnando il 60%.

Con in più la soddisfazione (come giustamente tutti stanno osservando) di aver contribuito alla reale crescita economica della nazione in questione.

Ciao ramirez e perdona la pignoleria. Quando mi toccano il Giappone..........:D


Chiedo venia Ramirez: hai memoria decisamente migliore della mia!

Tanto ti dovevo............:)

P.S.
Questo è il bello del Forum: la verità prima o poi emerge.............ed io, pur facendo la figura del fessachiotto, ne sono felice.
 
Freedom ha scritto:
Chiedo venia Ramirez: hai memoria decisamente migliore della mia!
Tanto ti dovevo............:)

P.S.
Questo è il bello del Forum: la verità prima o poi emerge.............ed io, pur facendo la figura del fessachiotto, ne sono felice.
questo sorpende anche me.......ciao.....quando una discussione,
uno scambio di opinioni, avviene in termini educati
TUTTO E' AMMESSO :) ariciao
 
Puntualmente, le analisi di Lyndon LaRouche sul crollo della bolla immobiliare USA e le sue implicazioni sul sistema finanziario mondiale sono confermate dai dati empirici e, con notevole ritardo, le solite “fonti autorevoli” ne devono prendere atto.
Lo scoppio della bolla immobiliare negli Stati Uniti e le conseguenze per l’economia mondiale hanno costituito il tema principale dell’incontro annuale del FMI e della Banca Mondiale tenutosi a Singapore. Alla conferenza stampa tenutasi il 12 settembre, Jaime Caruana, direttore del gruppo sui mercati monetari e dei capitali del FMI ed ex direttore della banca centrale spagnola, ha presentato l’ultimo rapporto del FMI sulla “Stabilità finanziaria globale”.

Nel rapporto si afferma che il “rallentamento dell’economia USA”, dovuto alla flessione dell’edilizia abitativa, e le spinte inflazionistiche potrebbero condurre “ad un rischio di bassa probabilità ma di alto costo per il sistema finanziario globale”. Il rischio è che “un declino del dollaro possa alimentare se stesso” e di conseguenza aumentare la “volatilità”, in maniera “disordinata” sui mercati mondiali, “mettendo così a dura prova la resilienza del sistema finanziario globale”.

“Se uno di questi rischi, o una loro combinazione, si materializzeranno, i mercati finanziari potrebbero scossi da forti turbolenze. Questo sottopone a stress i mercati finanziari internazionali, con la possibilità di un più ampio impatto sull’economia mondiale”, ha spiegato Caruana. Due giorni più tardi, sempre a Singapore, il direttore del FMI ha annunciato che “il rallentamento USA” e le sue ripercussioni globali, saranno un argomento centrale nell’incontro semestrale del Fondo.

Il quotidiano elvetico Neue Zuericher Zeitung del 12 settembre ha pubblicato un articolo intitolato “Declino allarmante del mercato della casa”, in cui notava come il mercato immobiliare USA “causa preoccupazioni crescenti tra gli investitori”. Tutti gli indicatori puntano al ribasso, con conseguenze per l’economia e per le borse. Tra le ultime novità riguardanti il settore, gli investimenti nelle costruzioni hanno registrato ad agosto la flessione più accentuata degli ultimi cinque anni. Mentre si continua a parlare di una accentuata flessione, “alcuni scettici preferiscono parlare di crac”, ha spiegato il principale quotidiano svizzero.

La Merrill Lynch ha pubblicato un grafico che mostra come l’indice borsistico S&P segua, a circa 12 mesi di distanza, lo stesso andamento dell’indice dei costruttori USA (NAHB). Visto che l’indice dei costruttori è già crollato del 50%, la prospettiva per il mercato borsistico USA “non è molto promettente”.
Parlando espressamente di una “bolla” immobiliare, il Neue Zuericher Zeitung spiegava che essa è stata creata sull’emissione di denaro a basso costo da parte della banca centrale, che ha creato un enorme debito nel sistema ipotecario, anche grazie a sistemi “innovativi” ad elevato rischio finanziario.

In circostanze del genere, rifinanziando i mutui casa, gli americani hanno “creato” 850 miliardi di dollari, stima il giornale elvetico. Ma con un aumento dei tassi, chi ha un mutuo, specialmente a tassi variabili (ARM), rischia di finire nei guai grossi. Il Dominion Bond Rating Service prevede già uno “shock dei pagamenti” dei mutuatari, riferisce il quotidiano di Zurigo
 
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