Benefici spopolamento

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

yumatu

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Si parla sempre degli aspetti negativi dello spopolamento delle aree interne, ma quali sarebbero i vantaggi?
In pratica quali sono i costi che oggi dobbiamo sopportare per comuni di pochi abitanti?
 
al di sotto di certi valori di densità abitativa vi sono servizi/attività veramente antieconomiche. Pensa anche solo alle scuole in zone rurali, suppongo abbiano pochissimi iscritti. Anche il trasporto pubblico difficilmente può esser efficiente.
 
Tutti i costi legati ai servizi di base (servizi medici, forze dell'ordine, illuminazione pubblica, scuole dell'obbligo, tpl, nettezza urbana, farmacia/dispensario farmaci, manutenzione rete idrica/manto stradale ecc.) seppur in misura ridotta vanno comunque sostenuti. Oggi nei Comuni con pochi abitanti utilizzano una gestione associata dei servizi per rendere il tutto più sostenibile economicamente.
 
Ultima modifica:
La domanda mi fa pensare a chi ha qualche immobile in qualche paesino dell'entroterra, fuori dai circuiti turistici "danarosi",, e ci passa 3-4 notti l'anno, ma ci paga IMU, TARI e utenze varie e manutenzione ordinaria, per non parlare dei costi straordinari.
Per molti è insostenibile e vendono. Anzi svendono.
 
Vi faccio un esempio di qui (Livorno):

Isola di Capraia, 372 residenti (fonte Wiki), fa comune. 372 è un numero fittizio, per due ragioni,
una sono seconde case con finta residenza,
l'altra sono residenze vere di persone che per varie ragioni lavorative o di istruzione dei figli risiedono per larga parte del tempo sul continente.

Il lavoro locale è prettamente stagionale legato al turismo dei possessori di seconde case (c' è mi pare una sola struttura alberghiera). Notare che i valori immobiliari sono molto elevati.

Viverci è disagioso, per dire se ti rompi una gamba o ti viene un infarto, in certe stagioni devono venire a prenderti con l'elicottero o con la vedetta della guardia costiera.

E' ovvio che da un punto di vista economico non ha senso che faccia Comune, salvo il fatto che se lo levi perdi ovviamente un certo numero di posti di lavoro e questo significa un ulteriore spopolamento.

Come risolvere la questione?
 
E' ovvio che da un punto di vista economico non ha senso che faccia Comune, salvo il fatto che se lo levi perdi ovviamente un certo numero di posti di lavoro e questo significa un ulteriore spopolamento.

Come risolvere la questione?
La domanda mi fa pensare a chi ha qualche immobile in qualche paesino dell'entroterra, fuori dai circuiti turistici "danarosi",, e ci passa 3-4 notti l'anno, ma ci paga IMU, TARI e utenze varie e manutenzione ordinaria, per non parlare dei costi straordinari.
Per molti è insostenibile e vendono. Anzi svendono.
La domanda iniziale chiaramente si riferiva principalmente ai paesini di montagna,
IMU e TARI vanno ai comuni,quindi alla fiscalità generale non creano nessun beneficio (che anzi deve intervenire per ripianare i deficit)...
 
Per quanto mi riguarda l’entroterra è montagna.
 
Nel modo di vivere odierno, lo spopolamento non porta nessuna miglioria, perchè le persone si sposteranno tutte verso le zone più popolose, e i servizi ovviamente ne risentiranno in peggio, perchè se prima la gente usufruiva servizi sparsi sul territorio, questi servizi verranno soppressi senza potenziamento nei grandi centri. Basti vedere cosa succede quando chiudono i pronto soccorsi di ospedali minori. Economicamente non c'è nessun giovamento a livello locale per lo stato, che è obbligato a offrire i servizi scolastici ovunque con spese enormi. Andrebbero obbligati ad accorparsi i comuni sotto un certo numero di abitati come fu fatto nel 2010, solo che la norma fu abolita.
 
Nel modo di vivere odierno, lo spopolamento non porta nessuna miglioria, perchè le persone si sposteranno tutte verso le zone più popolose, e i servizi ovviamente ne risentiranno in peggio, perchè se prima la gente usufruiva servizi sparsi sul territorio, questi servizi verranno soppressi senza potenziamento nei grandi centri. Basti vedere cosa succede quando chiudono i pronto soccorsi di ospedali minori. Economicamente non c'è nessun giovamento a livello locale per lo stato, che è obbligato a offrire i servizi scolastici ovunque con spese enormi. Andrebbero obbligati ad accorparsi i comuni sotto un certo numero di abitati come fu fatto nel 2010, solo che la norma fu abolita.
Certo, poi ci sono problemi indotti ma non proprio secondari (parlo dei paesini di montagna senza appeal turistico). I giovani tendono ad andarsene per mancanza di lavoro (la rendita agricola è generalmente bassa), e fra quelli che restano dilaga spesso alcolismo e droga. I vecchi restano sinché possono restare da soli, ma la strada appare segnata.

Dal punto di vista economico sono un non senso, dal punto di vista della cura del territorio è un guaio che si spopolino.
 
Per l'ambiente lo spopolamento dei paesi più rurali è solo che un bene, per le persone mica tanto.
I servizi alla fine sono quelli che sono, più li sovraccarichi e meno saranno performanti.
Alla fine però pare proprio essere il destino di tutti.
 
I servizi alla fine sono quelli che sono, più li sovraccarichi e meno saranno performanti.
Sì ma se non si raggiunge una certa saturazione del servizio poi lo tolgono o riducono.
Penso al trasporto pubblico locale, se non raggiungi una certa massa critica che lo utilizza non ha senso economico prevedere il servizio e quindi riducono le corse o le tolgono proprio.
 
In effetti, sono comunque servizi che il cittadino paga, quindi teoricamente andrebbero a bilanciarsi a vicenda.
Perlomeno in linea teorica.
Però credo che a priori ci sia un peggioramento generale della qualità della vita. Basti pensare alla Francia: tutti i francesi si trovano a Parigi, con affitti mostruosi e case minuscole.
 
I giovani tendono ad andarsene per mancanza di lavoro (la rendita agricola è generalmente bassa), e fra quelli che restano dilaga spesso alcolismo e droga.
Vedi abbiamo trovato il lato positivo dello spopolamento, per i pusher 😂
 
Adesso pare intervengano solo sulla dirigenza. Serviranno più alunni da 600 a 900 per vedersi assegnato un dirigente scolastico dedicato, ma le scuole rimarranno. Ho tuttavia il sentore che più avanti si andrà a tagliare anche sugli edifici accorpando scuole.

In ogni caso il taglio è necessario per avere i fondi del PNRR.

Secondo il ministro questo dimensionamento è necessario per garantire alle scuole i fondi del Pnrr. Entro il 31 dicembre l’Italia deve «adeguare la rete scolastica all’andamento anagrafico della popolazione studentesca».
 
Servirebbe una legge che tagli i trasferimenti ai microcomuni (meno di 1000 abitanti).

Si unirebbero per riceve i trasferimenti
 
A livello statale la diminuzione di popolazione è quasi sempre negativa, eccettuate le zone veramente sovrapoppolate dove per motivi logistici non si potevano incrementare i servizi (in Italia l'unica zona che mi sembra veramente sovra-popolata è l'area intorno a Milano).

A livello del singolo, se la domanda di beni non è strettamente interna, si può avere un rialzo dei salari "grazie" alla scarsità di manodopera. Inoltre la mancanza di una popolazione di riserva aumenta la spinta verso un livello tecnologico maggiore.
 
Si deve ripensare completamente il paese: abbattere case vecchie e pericolose, per esempio espropriare tutte le case nelle zone rosse (fianchi dei vulcani, aree alluvionali e a rischio dissesto idrogeologico, aree inquinate e far andare la gente espropriata nelle case vuote che sono ovunque...
Accorpare i comuni e cancellare le frazioni che sono diventate insignificanti.

Ah anche ovviamente si può abbattare i fabbricati vuoti e fare terreni agricoli, agricoltura che può produrre PIL.
Ma tanto restano parole vuote, nessuno farà nulla.
 
Si deve ripensare completamente il paese: abbattere case vecchie e pericolose, per esempio espropriare tutte le case nelle zone rosse (fianchi dei vulcani, aree alluvionali e a rischio dissesto idrogeologico, aree inquinate e far andare la gente espropriata nelle case vuote che sono ovunque...
Accorpare i comuni e cancellare le frazioni che sono diventate insignificanti.

Ah anche ovviamente si può abbattare i fabbricati vuoti e fare terreni agricoli, agricoltura che può produrre PIL.
Ma tanto restano parole vuote, nessuno farà nulla.
Anche secondo me andrebbe agevolato l'abbattimento di molti edifici di scadente qualita'.
 
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