NuovaEra2012
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Quale che siano i numeri la tendenza sembra essere rilevata da tutti i sondaggi: al diminuire dei voti del M5S, aumentano quelli del Pdl. Questo significa che gli elettori di Grillo e Berlusconi sono verosimilmente gli stessi. Difficile credere che il M5S stia perdendo a favore di Pierluigi Bersani o Pierferdinando Casini o ancor peggio Mario Monti. Come improbabile appare che Berlusconi di nuovo in campo recuperi voti tra chi si voleva astenere o ne sottragga a Sel e Francesco Storace. In fondo, a ben vedere, gli slogan, le promesse e le urla di Grillo e Berlusconi puntano e toccano le medesime corde. Nonostante il Pdl l’Imu l’abbia votata e il governo Monti abbia sostenuto, e nonostante il cavaliere abbia proposto proprio all’attuale presidente del consiglio di essere il prossimo candidato del Popolo della Libertà, Berlusconi è tornato in campo proprio in sella al sempreverde niente Ici, meno tasse e recessione e crisi sono colpa dell’Euro e della Germania egoista.
Grillo però rappresenta il nuovo, il diverso e l’altro rispetto alla vecchia politica. E, anche se sembra incredibile, pure Berlusconi dopo vent’anni di politica si presenta come tale. Nuovo come lo era nel ’94 e nuovo grazie a facce nuove e giovani da presentare alle elezioni. S’irriterebbe e non poco Grillo a sentir questi ragionamenti e s’arrabbierà se mai leggesse queste righe, ma sono i numeri e non solo la logica a dire che lui e il “vecchio” pescano almeno in parte nello stesso mare elettorale. Differenza fra i due sta nell’anagrafe e nel metodo: Berlusconi preferisce ancora la vecchia e cara, oltre che sua, televisione per conquistare voti mentre Grillo, più giovane, preferisce affidarsi al web. Differenza anche tra i rispettivi messaggi ma, come un razzo a più stadi, Berlusconi e Grillo ne hanno uno in comune di stadio, quello abitato da ex elettori di Berlusconi affascinati da Grillo e ora sulla via del ritorno a casa.
Berlusconi più 3%, Grillo meno 3%: vasi comunicanti con elettori in comune | Blitz quotidiano
Grillo però rappresenta il nuovo, il diverso e l’altro rispetto alla vecchia politica. E, anche se sembra incredibile, pure Berlusconi dopo vent’anni di politica si presenta come tale. Nuovo come lo era nel ’94 e nuovo grazie a facce nuove e giovani da presentare alle elezioni. S’irriterebbe e non poco Grillo a sentir questi ragionamenti e s’arrabbierà se mai leggesse queste righe, ma sono i numeri e non solo la logica a dire che lui e il “vecchio” pescano almeno in parte nello stesso mare elettorale. Differenza fra i due sta nell’anagrafe e nel metodo: Berlusconi preferisce ancora la vecchia e cara, oltre che sua, televisione per conquistare voti mentre Grillo, più giovane, preferisce affidarsi al web. Differenza anche tra i rispettivi messaggi ma, come un razzo a più stadi, Berlusconi e Grillo ne hanno uno in comune di stadio, quello abitato da ex elettori di Berlusconi affascinati da Grillo e ora sulla via del ritorno a casa.
Berlusconi più 3%, Grillo meno 3%: vasi comunicanti con elettori in comune | Blitz quotidiano