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Sarebbe interessante postare qualche nome di società e guardarla più da vicino... capire perchè è inserita nella lista e come stanno andando i vari trimestri.
 
Ciao Nemo,
le vuoi europee o americane te ne giro qualcuna?
 
Ciao inserisci magari una lista europea ed una americana...
 
Allora, la lista europea prende in considerazione le aziende che capitalizzano più di 200 milioni di $. La lista americana quelle con più di 1 miliardo di dollari.
 
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Allora, la lista europea prende in considerazione le aziende che capitalizzano più di 200 milioni di $. La lista americana quelle con più di 1 miliardo di dollari.

Scusa cosa si intende rapporto utili /prezzo pre tasse al 16% ?
 
Scusa cosa si intende rapporto utili /prezzo pre tasse al 16% ?

Se è il p/e qualche dato non mi torna.. parlavo di American Eagle Outifitters ad esempio ...

Intanto grazie... gran bella lista..c'è nè di carne al fuoco..
 
no no è prorpio utili/prezzo, cioè il contrario di p/e
se è 16% vuol dire che a quel prezzo hai un utile del 16%. Ho letto un po' in giro e ognuno questi conti se li fa a modo suo. Siccome il discorso era pre tasse, per non essere influenzati da interessi che potrebbero essere diversi, si può usare l'EBIT al posto dell'utile.
 
c'è qualcuno ?

Per natale mi hanno regalato il libro di greenbatt , si legge velocemente , c'è qualcuno che lo ha letto ????
Avrei deciso di provare la ricetta:D:D , vedeamo se il sughetto è meno amaro degli altri :D ( scusata l'ironia ) c'è qualcuno che è intenzionato a seguire le sue indicazioni ???
Si potrebbe discuterne un poco se a qualcuno interessa , ad esempio come inizio.... dalla lista the best 100 europei il primo titolo italiano è mondadori ..:confused:.
chè ne pensate ???
Un augurio a tutti di serene feste
Nuvola nera
 
Nell’ultima seduta di borsa del 2007 ho effettuato la prima trance di acquisti secondo la formula di Greenblatt.

Dell’elenco proposto dal sito finanze.net ho preso i primi 5 titoli ordinati secondo la somma del piazzamento in classifica dei titoli stessi in base ai due criteri suggeriti dall’autore. Ho preso solo i titoli quotati su Borsa Italiana o su Tlx (in quanto più facili da seguire e da avere ulteriori informazioni).

Risultati poco incoraggianti anche alla luce dell’andamento della Borsa in queste prime due settimane dell’anno. Riassumo di seguito titoli, valore dei criteri di selezione e risultati:

titolo ut/p ut/ci rend.
ESPRINET 16% 199% -28,20%
SAES GETTERS 16% 73% -9,79%
TOTAL S.A. 18% 52% -6,73%
BIESSE 15% 61% -0,54%
NICE 12% 102% -5,09%

Vorrei sapere una vostra opinione sui titoli, sulla formula e sui sui limiti che alcuni utenti hanno già espresso.

Sto rileggendo alcuni punti del libro e vi farò sapere quelli che a mio avviso sono dei punti su cui intervenire per affinare il metodo di Greenblatt.
 
io ci sono

Alcuni giorni fa ho fatto dei timidi acq.
precisamente :
Autogrill , Biesse , Cementir , mondadori e Caltagirone
certo alla luce di oggi c'è poco da stare allegri ma la filosofia è sul lungo tempo ....aspettiamo ....:o:confused:
P.S ho acq. titoli che avevo e tra i primi della lista ( italiani )
Nuvola nera
 
segnalo il post di Bertoncello sulla polemica di Liera contro Greenblatt:
http://investitoreaccorto.blogspot.com/2008/02/liera-vs-greenblatt-critiche-al-value.html

Critiche a Greenblatt ...benvengano sempre. Aiutano a porsi delle domande (che non fanno mai male) e a cercare delle risposte (almeno si spera)

Io ho scoperto il libro più di un anno e mezzo fa e ne sono stato piacevolmente colpito dalla semplicità espositiva e dei concetti che ne stanno alla base.

Benchè la "formula" appaia estremamente semplice (per qualcuno forse troppo per poter veramente funzionare) in realtà non è affatto banale. Un mio consiglio è infatti quella di porvare a "smontarla", provare a fare valutazioni di diverse aziende usando i modelli classici di valutazione (dal Discounted Cash Flow, ai multipli, etc) e probabilmente scoprirete la validità di quanto dice Greenblatt.
Importante è comprendere che la "formula" ha senso nel caso di un paniere di titoli (20 o 30) o per aiutare nella ricerca di possibili storie interessanti.
Non è che una singola azienda solo per il fatto di avere un EV/Nopat basso e un Nopat/CIN elevato possa essere considerata un buon investimento (lo dice lo stesso Greenblatt)

Io continuo a seguire questo grande investitore.

A proposito di formule vincenti, chi ne avesse vogli si legga il documento che trovate all'indirizzo
http://www4.gsb.columbia.edu/valueinvesting/research/vi/vi_intro

ciao e buon studio a tutti
 
non ho letto il libro, ma seguendo siti, discussioni e gruppi che seguono la formula, si dovrebbe fare attenzione che il concetto semplice non significa facile....
e questo trae in inganno e porta poi a delusioni...
Lo stesso Graham è di una semplicità evidente, "Intelligent Investor" scorre, è semplice e convincente, ma poi quando ti trovi ad applicare la teoria, ti rendi conto, se non hai chiaro questi concetti, rischi di prendere decisioni o fare scelte errate. Inoltre se non hai "fondamenta" adeguate, rischi poi da farti influenzare da incertezze e insicurezze che incontri strada facendo. Infatti, Greenblatt sostiene che molti casi nei quali la formula non funziona è perchè si introducono criteri soggettivi o personali, piuttosto che seguire coerentemente la formula.

Le critiche ben vengano, se sono fatte da soggetti che hanno dimostrato la capacità di fare meglio o apportano valore, ma se come Liera si fanno critiche poco convincenti e poi si porta Taleb come controesempio :D proprio non ci siamo....
va be purtroppo il giornalismo in patria è questo, ma è grave perchè il loro giornale, radio, tv sono gli unici mezzi economici di peso da noi che potrebbero migliorare e formare una certa educazione finanziaria al "popolo", invece rispondendo in questo modo....
mi sarei aspettato che magari avesse allargato il discorso e parlato del value investing citando Graham, Buffett, Fischer e altri approfondendo il concetto...
gioia23
 
.... si dovrebbe fare attenzione che il concetto semplice non significa facile....
e questo trae in inganno e porta poi a delusioni...
Lo stesso Graham è di una semplicità evidente, "Intelligent Investor" scorre, è semplice e convincente, ma poi quando ti trovi ad applicare la teoria, ti rendi conto, se non hai chiaro questi concetti, rischi di prendere decisioni o fare scelte errate. Inoltre se non hai "fondamenta" adeguate, rischi poi da farti influenzare da incertezze e insicurezze che incontri strada facendo. Infatti, Greenblatt sostiene che molti casi nei quali la formula non funziona è perchè si introducono criteri soggettivi o personali, piuttosto che seguire coerentemente la formula.

...
gioia23


concordo pienamente con quanto scrivi. Prima di impegare i propri risparmi infatti occorre avere le idee ben ben chiare (per quanto possibile) ...occorre quindi studiare,studiare, studiare.
Per quanto possa sembrare facile, come ho già scritto, la "formula" non è affatto banale, ma sottende concetti che prima di essere applicati dovrebbero essere compresi. E non c'è modo migliore di comprenderli dell'analisi di bilancio o valutazione aziendale ...solo con la pratica si assimila veramente un concetto (almeno per me)
Come in tutti i mestieri sarebbe estremamente utile trovare validi maestri, ma sfortunatamente qui in ITA scarseggiano a dismisura in questo ambiente ...l'interesse e quindi gli sforzi sono rivolti più verso il "commerciale" (vendita prodotti, massa gestita, etc) che all'analisi/valutazione in senso stretto.
Per mia sfortuna non ho mai incontrato un soggetto veramente valido ...raccontano tutti la stessa solfa.
E' pieno di gente che spara una marea di str...te (io sarò sicuramente tra questi), ma abbiamo anche la fortuna di trovare ogni tanto qualcuno che merita di essere ascoltato (basta pensare a Graham, Buffett, ma ce ne sono altri) ...facciamo tesoro di quanto hanno da insegnarci

umiltà - studio/applicazione - disciplina
 
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Lo stesso Graham è di una semplicità evidente, "Intelligent Investor" scorre, è semplice e convincente, ma poi quando ti trovi ad applicare la teoria, ti rendi conto, se non hai chiaro questi concetti, rischi di prendere decisioni o fare scelte errate.

sono d'accordo ma forse c'è di più
a parte i due di Graham ("Intelligent Investor" e "Security Analysis") di quelli che ho letto quello che spiega meglio il processo di valutazione (che non è l'analisi fondamentale intesa come confronto tra multipli o Discounted Cash Flow o cose del genere; ma la valutazione di asset, earning power e,se presente, valore di crescita nella franchise) è quello di Greenwald, "Value Investing. From Graham to Buffett and beyond"
però da lì ad applicare il processo ne passa, non solo per i problemi psicologico-emotivi sull'andamento di Mr Market ma perchè è necessario avere una profonda conoscenza della contabilità, dei business, del modo in cui si gesticono le aziende,ecc
 
Leggere Greenblatt, entusiasmarsi e poi precipitarsi a provare è pressochè un tuttuno. Credo però sia ragionevole resistere per un po' alla tentazione. Senza essere costretti a entrare nei meandri di analisi da specialisti (quale io almeno non sono) penso possa essere utile, e, perchè no, sufficiente limitarsi per un certo tempo a fare delle simulazioni di rendimento, giovandosi delle liste di titoli riportate sul sito collegato al libro, e trarre le somme dopo un periodo che ognuno possa ritenere congruo.
A mio parere, e per quel che mi riguarda, sicuramente non inferiore all'anno, e, se il metodo funziona, vorrà dire che mi accontento di diventare ricco più tardi, visto che la validità della formula non dovrebbe essere legata ad alcun momento contingente.
Un'ultima annotazione:i guadagni a due cifre pressochè costanti pubblicizzati da più parti sono a mio parere fuorvianti. In realtà, l'obiettivo è quello di battere in maniera ragionevolmente costante il mercato di riferimento, e quindi anche sapersi accontentare di perdere meno del mercato quando le cose vanno male.
Questo, naturalmente, se si vuole proprio investire in azioni.
 
Ho letto il libro della formula vincente due volte. Secondo me, oltre a capire i due criteri da applicare, è fondamentale sottolineare il fatto che si guadagna (quando ci si riesce) solo sull'intero paniere di 10-20-30 titoli (più sono e più si guadagna); andare a prendere singoli titoli si rischiano delle fregature. Altra cosa che viene poco sottolineata (cosa a cui l'autore dedica invece molte pagine!!!): per diversi periodi (che possono durare anche anni), il sistema non funziona; siamo così disciplinati da continuare a crederci?
Ciao
 
Altra cosa: più che applicare la formula senza riflettere sarebbe bene cercare di capire che ci fornisce un metodo relativamente semplice che cerca di rispondere a domande che tutti noi ci poniamo giornalmente: "l'azienda che sto seguendo è a buon prezzo ed è abbastanza sana da poter crescere ancora?".
Io, come molti di voi, mi sono fatto la mia classifica con i due criteri. Devo dire che, in maniera molto più veloce, arrivi alle solite considerazioni a cui giungi utilizzando criteri molto complicati
 
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