Cominciamo dal mio settore preferito e che secondo me potrebbe dare soddisfazioni nel prossimo futuro ...
l'oro nero
negli anni 70 la FED pompò una marea di liquidità che fece esplodere il prezzo del petrolio ... e la situazione non è molto diversa da ora...
Le azioni più significative sono:
SHELL (RDS.B - ADR UK withholding 0%)
ENI
Queste due hanno un price/book molto basso , sotto la media della categoria e distribuiscono sontuosi dividendi, il problema principale è che per parile estratto e raffinato non riescono ad avere margini molto alti , ma si spera possano migliorare
Exxon Mobile (XOM - USA withholding 15%)
Chevron (CVX - USA withholding 15%)
STATOIL (STO - ADR Norvegia withholding 25%)
Che sono l'esatto contrario delle prime due ovvero hanno un Price/book più alto , ma riescono a generare una alta redditività sul greggio estratto grazie ad una estrema ottimizzazione dei vari processi.
Tutte queste compagnie hanno garantito nel tempo un buon ritorno per gli investitori , tra le seconde Chevron è la mia preferita poichè avrebbe al ritmo attuale ben 30 di riserve da estrarre.
Statoil è in pratica il wellfare norvegese , è per il 60% dello stato
il P/E siamo per tutti attorno al 10% anche un pelino meno.
Nei tempi passati mi sono esposto su ENI e SHELL che per me nella strategia di investimento che sto mettendo in piedi possono rimanere , però è essenziale integrare con un'altra dell'altra tipologia per un importo pari a circa 3/4 della somma degli altri 2
[nota withholding tax = ritenuta alla fonte sui dividendi]
Pur non stando negli anni '70, il motivo dello shock petrolifero non lo si deve alla FED, certamente il settore petrolifero rimane uno dei più interessanti, ci metterei anche BP, si porta ancora dietro qualche problemino ma proprio per questo è relativamente a buon mercato.
Tra i farmaceutici seguo con interesse AZN, che distribuisce anche un discreto dividendo.