f2014a2017
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Grazie J!
So che hai una repulsione verso le banche, ma sto analizzando il titolo di Illimity Bank.
Stando ai dati storici, ha un EPS cresciuto del 34% annualizzato da fine 2020 a fine 2022.
Nella presentazione dei dati di q4.22 parlano di una crescita prevista del 33% da qui ad un anno e puntano al 167% a fine 2025 ( quindi annualizzato del 38%).
Mi sembrano buoni numeri e guardando gli schemini che mi sono fatto, ottengo un Peg2023 pari a 0.22 e un peg2025 pari a 0.19
Non capisco come mai il mercato stia punendo il titolo così tanto.
Il mercato bancario è un mercato fortemente ciclico e, in Italia, maturo.
Dal punto di vista del PE, vale per le banche il “paradosso del PE” proprio anche dei petroliferi, ovvero che considerata la natura estremamente ciclica de business, il PE può essere fuorviante, perché risulta sovente molto alto durante le contrazioni economiche (quando i prezzi azionari sono più convenienti) e molto basso durante le espansioni (quando i prezzi sono meno invitanti.
Attenzione che le banche non sono tutte uguali!
considerato che è un mercato saturo, la crescita degli utili è perseguibile solo rubandosi i clienti e riducendo in modo compulsivo i costi. Talune banche e intermediari di piccole dimensioni riescono a crearsi delle nicchie di riferimento anche molto profittevoli, Illimity sta tentando di farlo su npl, factoring e cercando di portare servizi di corporate/investment banking verso imprese di dimensioni ridotte, puntando sulla digitalizzazione spinta come strumento per ridurre i costi di servizio medi di questa clientela, notoriamente elevati per via dei tagli medi ridotti e dell’elevata numerosità.
A mio personale giudizio, per le banche meglio analizzare modello di business, opportunità di mercato e strategie perché il PE da solo non basta anzi può essere insidioso. E, aggiungo, se proprio si vuole investire nel settore, forse meglio puntare su banche “di nicchia” ma profittevoli più che sulle grandi banche “universali”.