big short dollar index.fine 2016 e tutto 2017

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

tutti sono focalizzati su tassi , bce , draghi e yellen , ma quello che voglio spiegare va oltre i fondamentali, Trump è una marionetta nelle mani di Steve bannon, l influenza che ha questa persona su donald è molto importante e molte scelte di Trump saranno dettate da lui...penso che già nei primi 3 mesi vedremo e sentiremo cose incredibili..
 
Primi dubbi sul Trump-rally, dollaro giù. Listini deboli, disoccupazione Usa ai minimi dal 2007
Secondo Bill Gross, le promesse del nuovo presidente Usa sono state sovrastimate dagli investitori e i benefici saranno solo nel breve ....adesso iniziano ad uscire i primi articoli realistici..
 
ma il petrolio e' una commodity va in base a domanda e offerta inventarono le nuove tecnologie estrazzione dalla sabbia e dal ghiaggio... Ovviamente gli usa da primo importatore divennero Primo Esportatore...Ci credo che e' crollato...

L'oro non ha usi industriali particolari e non ha rendimenti... e' un bene senza anima... ed e' estremamente volatile.

Il Dollaro e' una valuta soggetta a domanda e offerta nel sistema delle convenienze.

il Contrarian Spesso vincono non vuol dire niente... >>>> Se il dollaro sta salendo e' perche' la gente chiede dollari... non e' nessun movimento apparente e non e' nessuna manipolazione di mercato.

per dare ragione alla teoria di art deco significa che l'euro deve andare a 1.15 e ora viaggia a 1.06.

non dico che non possa ritornare su quei livelli... Ma a novembre ha perso 5 centesimi... La volatilita' delle valute e' bassissima. 5 in un mese e' tantissimo.
...hai scritto bene la gente vuole i dollari adesso.....chi potrà dire la stessa cosa dopo 6 mesi o 1 anno di presidenza Trump ? vedremo...... magari sbaglio clamorosamente ...comunque buona serata e grazie per i tuoi
interessanti e costruttivi post. ciao.art deco.
 
donald Trump risks opening up a major diplomatic dispute with China before he has even been inaugurated after speaking on the telephone on Friday with Tsai Ing-wen, the president of Taiwan.
The call, confirmed by four people, is believed to be the first between a US president or president-elect and a leader of Taiwan since diplomatic relations between the two were cut in 1979.

Although it is not clear if the Trump transition team intended the conversation to signal a broader change in US policy towards Taiwan, the call is likely to infuriate Beijing which regards the island as a renegade province..................................................stamattina mi alzo e prima bomba con la cina ...si deve ancora insediare e già iniziano tensioni..
 
donald Trump risks opening up a major diplomatic dispute with China before he has even been inaugurated after speaking on the telephone on Friday with Tsai Ing-wen, the president of Taiwan.
The call, confirmed by four people, is believed to be the first between a US president or president-elect and a leader of Taiwan since diplomatic relations between the two were cut in 1979.

Although it is not clear if the Trump transition team intended the conversation to signal a broader change in US policy towards Taiwan, the call is likely to infuriate Beijing which regards the island as a renegade province..................................................stamattina mi alzo e prima bomba con la cina ...si deve ancora insediare e già iniziano tensioni..

Ahahaha vero! Ma in caso di guerre commerciali che succede? Dollaro va' su o giu'? USA sono un Paese Importatore...

Quello che temo e' in consenso: cioe' tutti pensano che il dollaro si rafforzi ergo sono tutti lunghi di dollari, tipico che il mkt vada al contrario. Come detto spero di no visto che sono lungo
USDCHF! Cmq l'USDCHF ha perso lo 0.4 (sta settimana) mentre eurodollaro ha guadagnato lo 0.74 e il dollar Index ha perso lo 0.66: ergo per ora il mio USDCHF sta sovraperformando!!;)

USDCHF
OPEN WEEKLY 1.014 -0.40%
CLOSE WEEKLY 1.0099


eur
OPEN WEEKLY 1.0585 0.74%
CLOSE WEEKLY 1.06632

US INDEX:

OPEN WEEKLY 101.44 -0.66%
CLOSE WEEKLY 100.77
 
Ahahaha vero! Ma in caso di guerre commerciali che succede? Dollaro va' su o giu'? USA sono un Paese Importatore...

Quello che temo e' in consenso: cioe' tutti pensano che il dollaro si rafforzi ergo sono tutti lunghi di dollari, tipico che il mkt vada al contrario. Come detto spero di no visto che sono lungo
USDCHF! Cmq l'USDCHF ha perso lo 0.4 (sta settimana) mentre eurodollaro ha guadagnato lo 0.74 e il dollar Index ha perso lo 0.66: ergo per ora il mio USDCHF sta sovraperformando!!;)

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ciao , il problema che Trump è territorio inesplorato,, o fa il miracolo o è il disastro.....vie di mezzo non ne vedo, o il dollaro spara o crolla...
 
Trump, prima crisi internazionale
telefonata con la leader di Taiwan
Ira di Pechino: "La Cina siamo noi"
Video "Pace e armonia, ma prima gli Usa"
Archivio Già da mesi il tycoon flirtava con Taiwan
da New York FEDERICO RAMPINI, da Pechino ANGELO AQUARO

68 condivisioni
 
business
Dollar near peak, U.S. could slip into recession in 2017: Saxo Bank CIO...
 
Trump potrebbe aver appena gettato decenni di relazioni USA-Cina nel caos
Jennifer Williams
4 ore fa
Vox
35
AZIONI
24
COMMENTI partecipare alla discussione
Trump critica la Cina in serie di tweet Trump critica la Cina in serie di tweet
8 ore fa | 01:20
Donald Trump è stato arruffare penne diplomatiche da quando è stato eletto da casualmente parlando ai leader del mondo, senza prima ottenere la guida del Dipartimento di Stato. Ha già fatto arrabbiare stretti alleati come la Gran Bretagna e l'India, ma la sua ultima telefonata rischia di fare molto di più danni.

Questo perché di chi è stato con: il presidente Tsai Ing-wen di Taiwan.

Questo non è solo alcuni affascinanti gaffe diplomatiche di Trump - questo è stato un errore di proporzioni potenzialmente storiche. la chiamata di Trump si crede di essere il primo tra un presidente degli Stati Uniti eletto e un leader di Taiwan dal relazioni diplomatiche tra i due paesi sono stati reciso nel 1979.

Altro da Vox:
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squadra di transizione di Trump potrebbe aver reso le cose ancora peggiori, con la sua dichiarazione formale sulla chiamata, che ha per oggetto Tsai come il titolo -a "Presidente di Taiwan" nessun leader americano ha usato per riferirsi al capo di Taiwan in decenni. La scelta delle parole è certo di rankle la Cina, che non riconosce la legittimità di Tsai o uno qualsiasi dei suoi predecessori:

Presidente eletto Trump ha parlato con il presidente Tsai Ing-wen di Taiwan, che ha offerto le sue congratulazioni. Durante la discussione, hanno notato gli stretti, politici, e cravatte sicurezza economica esiste tra Taiwan e gli Stati Uniti. Il presidente eletto Trump anche congratulato con il presidente Tsai per diventare presidente della Taiwan all'inizio di quest'anno.

Poco dopo la squadra di transizione ha rilasciato questa dichiarazione, Trump ha portato a Twitter e sostanzialmente raddoppiato-down, ancora una volta riferimento alla Tsai come "presidente di Taiwan":

Follow
Donald J. Trump ✔ @RealDonaldTrump
The President of Taiwan CALLED ME today to wish me congratulations on winning the Presidency. Thank you!
1:44 AM - 3 Dec 2016
24,363 24,363 Retweets 107,245 107,245 likes
Con questa telefonata, e il tweet di follow-up, Trump rischia decenni fondamentalmente ribaltamento della politica degli Stati Uniti verso Taiwan e arrabbiare la Cina, unica altra superpotenza mondiale. La Cina non vede Taiwan come un paese indipendente, ma piuttosto come parte della Cina.

La disputa tra Cina e Taiwan risale al 1949 e la fine della guerra civile cinese, quando i nazionalisti sconfitti fuggirono verso l'isola di Taiwan, lasciando i comunisti al potere in Cina. I due territori sono state governate separatamente da allora, con entrambi i governi affermano di essere il legittimo rappresentante di "una sola Cina", cioè, la Cina e Taiwan.

La maggior parte dei paesi, compresi gli Stati Uniti, hanno solo formali relazioni diplomatiche con la Cina continentale e non riconoscono ufficialmente il governo di Taiwan, che è il motivo per cui la chat casuale di Trump con il presidente di Taiwan, e la sua scelta apparentemente disinvolto di parole per descrivere Tsai, è così sorprendente, e così rischioso.

Trump, rispondendo alla ondata immediata della critica dopo la telefonata, ha risposto al fuoco su Twitter:

Follow
Donald J. Trump ✔ @RealDonaldTrump
Interesting how the U.S. sells Taiwan billions of dollars of military equipment but I should not accept a congratulatory call.
2:41 AM - 3 Dec 2016
38,306 38,306 Retweets 118,269 118,269 likes
Il suo punto è valida - gli Stati Uniti non vendere Taiwan miliardi di dollari di attrezzature militari. Ma tradisce una chiara mancanza di comprensione sia della politica degli Stati Uniti verso la Cina e di come funziona la diplomazia.

Sotto legge sulle relazioni di Taiwan del 1979, gli Stati Uniti hanno promesso di "mettere a disposizione" per Taiwan varie armi e altre forniture militari "come può essere necessario per consentire Taiwan per mantenere una capacità di auto-difesa sufficiente." Non è un trattato di difesa, ma piuttosto una dichiarazione di politica che gli Stati Uniti aiutare Taiwan a mantenere una difesa contro la Cina.

Ma rende anche evidente che gli Stati Uniti non riconoscono formalmente il governo di Taiwan. Si tratta di una politica conosciuta come "l'ambiguità strategica", in cui gli Stati Uniti cercano essenzialmente di camminare una linea diplomatica molto sottile tra sostenere il suo amico di Taiwan senza sconvolgere lo status quo o irritare la Cina.

Naturalmente, la Cina potrebbe teoricamente scegliere di non dare troppo peso alle azioni di Trump, decidendo che il presidente eletto non sa quello che sta facendo - e non sta segnalando un cambiamento fondamentale nella politica degli Stati Uniti. I diplomatici di altri paesi dicono privatamente i loro governi non sono attualmente in corso le dichiarazioni di Trump seriamente perché li attribuiscono all'ignoranza, piuttosto che un cambio di direzione.

La Cina è un osservatore esperto di politica americana, ed è praticamente sicuro di riconoscere questo come una gaffe. Infatti, poche ore dopo si è verificato l'incidente, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, parlando a una conferenza, chiamata la mossa "un atto meschino" di Taiwan e ha detto che non cambierebbe la politica di lunga data degli Stati Uniti "una sola Cina".

Ma questo non significa che non farà danni.

Trump ha trascorso la campagna accusando la Cina di manipolare la propria valuta e approfittando di imprese americane, e ha minacciato di prendere una linea più dura nei confronti di azioni aggressive di Pechino, a est e sud della Cina mari. Trump non può rendersene conto, ma gli Stati Uniti ha un disperato bisogno di sostegno diplomatico cinese presso le Nazioni Unite e nel reining in Corea del Nord di armi nucleari. Qualsiasi decisione di Pechino di iniziare a vendere fuori le sue vaste tenute del debito americano, nel frattempo, potrebbe gettare l'economia americana in recessione.

Ciò significa che non importa se Trump destinata a cambiare la politica degli Stati Uniti o no; Pechino potrebbe archiviare la chiamata come decide come calibrare il suo rapporto con la nuova amministrazione - e se per vedere Trump come un potenziale alleato o di un potenziale avversario. Indipendentemente dal fatto che egli "serio" o no, la Cina potrebbe intraprendere azioni o di prendere decisioni sulla base di quei presupposti che potrebbero portare a insicurezza e potenzialmente anche di conflitto.

"La leadership cinese vedrà questa come un'azione altamente provocatoria, di proporzioni storiche," Evan Medeiros, ex direttore Asia presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha detto al Financial Times.

"A prescindere se fosse intenzionale o accidentale, questa telefonata cambierà radicalmente la percezione della Cina di intenzioni strategiche del vincente per il negativo. Con questo tipo di mossa, Trump è la creazione di una fondazione di resistere sfiducia e competizione strategica per le relazioni USA-Cina."

Sabato scorso, il Ministero degli Esteri cinese come riferito ha detto di aver presentato "rappresentazioni di poppa", con quello che ha definito il "rilevante parte degli Stati Uniti", esortando l'attenta gestione della questione di Taiwan per evitare perturbazioni non necessarie nei legami.

Questa è almeno la terza volta che una telefonata Trump ha innescato polemiche. Ha detto il primo ministro britannico Theresa May, "Se ci si sposta verso gli Stati Uniti si dovrebbe farmi sapere" - come se si siedono i capi di stato semplicemente pop in altri paesi senza preavviso.

Egli è anche riuscito a rabbia India riversando lodi primo ministro pachistano Nawaz Sharif e promettendo di visitare il Pakistan - qualcosa il presidente Obama volutamente evitato di fare durante i suoi due mandati a causa del complicato rapporto tra i due paesi.

Con questa ultima chiamata, il presidente eletto non ha solo causato un mal di testa che Obama dovrà affrontare durante le sue ultime settimane in carica; ha anche dato un suggerimento preoccupante del tipo di crisi diplomatiche che possano scoppiare una volta si trasferisce alla Casa Bianca.

da TaboolaALTRI CNBC
Trump discorso Carrier 'assolutamente agghiacciante,' analista economico dice
Questo paragrafo da 'The Art of the Deal' può dirà tutto quello che c'è da sapere su un'amministrazione Trump
Sarah Palin chiama affare Carrier di Trump, mette in guardia contro 'capitalismo clientelare'
Senza precedenti chiamate Trump-Taiwan è stata una sorpresa: ufficiale
collezione importati di Ivanka Trump potrebbe essere soggetto a tariffa di suo padre il 35%
Op-Ed: Hai Punk'D! critici Trump cadono per trappola Tweet
da Taboola Link sponsorizzati DAL WEB
Perché Kyoto University Chose CPU su GPU per Deep Learning
Intel
Piccolo dispositivo Trasforma vecchio computer in un incredibilmente veloce PC
Xtra-PC
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Mostra i commenti...........................questo articolo tradotto da cnbc ha degli spunti importantissimi...per capire cosa può avvenire più avanti...se uniamo i puntini primo incontro con farage, telefonata in gb alla may, affangala a cuba, l europa non la contempla nemmeno, ha chiamato il presidente del pakistan dicendo che è un paese meraviglioso.....chiama taiwan............penso che come inizio...non è male vedremo.............:cool:
 
Ultima modifica:
.......trump ha un odio viscerale per la cina e paesi arabi...questa cosa non va dimenticata..dimenticare la fed e Draghi nel 2017 ......
 
Oggi Eur dollaro su NONOSTANTE quello che e' successo in Italia, con rischio di uscita dell"Italia dall'euro ecc ecc.... oltre 1%!

Se CINA come risposta a dazi americani svalutasse che succede???
:confused:[/QUO la cina potrebbe vendere un pò di debito usa.....facendo salire i rendimenti.dei bond usa ..e la fed dovrebbe metterci una pezza......ed il mercato intanto come reagirebbe? i bond usa? il dollaro? non è fantascienza ...il leader cinese è un duro e Trump idem, se fanno muro contro muro sarà caos , su valute , bond , e indici ,,paradossalmente potremmo beneficiarne noi in europa di uno scontro commerciale tra usa e cina.....marc faber in una recente intervista ha spiegato questo esattamente...con l oro che salirebbe a razzo....vedremo.. ciao.
 
Rickards

Le condizioni che hanno dato luogo alla crisi del dollaro nel 1971 stanno emergendo di nuovo quest’anno, ma con un tipo diverso di sistema monetario internazionale.
Sin dal 1980, il mondo è stato de facto in un “dollar standard” al posto dell’ex-gold standard. In conformità con il dilemma di Triffin, gli Stati Uniti hanno sfoggiato grandi e persistenti deficit commerciali per mantenere il mondo ben fornito di dollari e finanziare la crescita globale, il commercio e gli investimenti.

Gli Stati Uniti hanno potuto riversare questa offerta di dollari in tutto il mondo, rendendo il dollaro una riserva di valore affidabile e rendendo il debito americano il più grande e più liquido mercato del mondo. I partner commerciali non ritenevano più necessario convertire i dollari in oro (o a prezzo fisso o ad un prezzo di mercato). Per loro andava bene costruire enormi portfoli in cui c’era debito del Tesoro USA.

Al loro picco, le riserve della Cina superavano i $4,000 miliardi, mentre le riserve del Giappone e di Taiwan erano di circa $1,000 miliardi ciascuna. Gli esportatori di petrolio come Abu Dhabi e la Norvegia hanno avuto fondi sovrani con un patrimonio di $1,000 miliardi ciascuno. La stragrande maggioranza di questa ricchezza è stata investita in asset denominati in dollari, e per la maggior parte si trattava di debito degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti ed i suoi partner commerciali sono diventati co-dipendenti. Gli Stati Uniti dipendevano dai loro partner commerciali affinché continuassero a comprare debito del Tesoro USA, ed i nostri partner commerciali dipendevano dagli Stati Uniti affinché mantenessero un dollaro stabile e un mercato del debito del Tesoro USA liquido. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno continuato ad avere deficit commerciali e di bilancio, ed i nostri partner commerciali hanno continuato ad avere eccedenze commerciali e posizioni di riserva enormi.

Questo era il dilemma di Triffin con gli steroidi.

Se queste tendenze sarebbero persistite, alla fine gli Stati Uniti sarebbero andati in rovina (come accadde nel 1971), sebbene sembrasse che il gioco sarebbe potuto andare avanti all’infinito.

Tuttavia, questo nuovo gioco dollaro/deficit ha cominciato a deteriorarsi nel 2010, e la cosa è accelerata nel 2013. Proprio come gli eroi del 1980 erano un presidente e un presidente della FED, Reagan e Volcker, i responsabili di questo deterioramento sono un presidente e un presidente della FED, Obama e Bernanke.

La guerra tra valute di Obama

Il deterioramento è iniziato nel 2010, quando il presidente Obama ha dichiarato una guerra tra valute. L’idea era quella di svalutare il dollaro al fine di dare all’economia degli Stati Uniti una spinta in seguito alla crisi finanziaria del 2008 e alla grave recessione del 2007-09.

La teoria era che un dollaro a buon mercato avrebbe stimolato le esportazioni degli Stati Uniti e creato posti di lavoro correlati al settore dell’export. Inoltre il dollaro a buon mercato avrebbe importato inflazione per abbassare i tassi d’interesse reali e avrebbe aiutato la FED a raggiungere il suo obiettivo d’inflazione.

Una delle motivazioni per la nuova guerra tra valute era che gli Stati Uniti sono la più grande economia del mondo e avevano bisogno d’aiuto. Se l’economia degli Stati Uniti fosse affondata, allora il resto del mondo avrebbe fatto la stessa fine. Viceversa, se l’economia statunitense avesse raggiunto una crescita sostenibile, allora avrebbe agito come elemento motore per trainare il resto del mondo fuori dalla crisi. Una rapida svalutazione del dollaro aveva lo scopo di stimolare la crescita negli Stati Uniti e, indirettamente, aumentare la crescita mondiale.

Gli effetti della nuova guerra tra valute sono stati immediati e drammatici. Il dollaro è sceso del 14% in poco più di un anno, da metà del 2010 a fine del 2011, come mostrato in questo grafico:


Come accade spesso con gli economisti accademici coinvolti in ruoli politici, la teoria della Casa Bianca s’è rivelata completamente diversa dalla realtà. Gli Stati Uniti non hanno fatto progressi significativi verso una crescita economica sostenibile grazie ad un dollaro più a buon mercato. E il resto del mondo ha subito un rallentamento della crescita (Cina, Giappone e Corea), sperimentando una crisi del debito sovrano (Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda).

La guerra tra valute ha fatto cilecca. Il mondo non è migliorato. Ma c’era un importante danno collaterale: improvvisamente la fiducia nel dollaro ha cominciato a scemare.

Il “dollar standard” che era stato progettato da Volcker e Reagan, e poi continuato da James Baker e Robert Rubin come segretari del Tesoro (sotto i presidenti Bush e Clinton), ha iniziato a fare acqua da tutte le parti.

È stato in questo periodo che la Russia e la Cina hanno aumentato i loro acquisti d’oro. È stato anche in questo periodo che il FMI ha cominciato a gettare le basi per un nuovo standard monetario con la sua “moneta mondiale” chiamata Diritto Speciale di Prelievo, o DSP.




Il mondo era alla ricerca di un’alternativa al dollaro dal momento che gli Stati Uniti non erano più impegnati a sostenere il valore del dollaro.

Il secondo colpo al dollar standard è stato inferto da Ben Bernanke e dalla Federal Reserve. Dopo che nel 2011 la crescita giapponese ed europea sono rimaste al palo a causa della debolezza del dollaro, a partire dal 2012 Bernanke ha deciso di progettare un dollaro forte. L’idea era che l’economia degli Stati Uniti era abbastanza robusta da sopportare una moneta forte, mentre il Giappone e l’Europa potevano trarre vantaggio da uno yuan e un euro più deboli.

Il Giappone s’è mosso per primo nel dicembre 2012 con il piano del primo ministro Abe, noto anche come Abenomics. Il piano prevedeva uno yen più debole, uno stimolo fiscale e riforme strutturali. In realtà, solo una di queste strategie era stata già usata. Lo stimolo fiscale non è stato utilizzato fino al luglio di quest’anno. Le riforme strutturali non sono state implementate affatto. L’unica strategia usata fin dall’inizio è stato uno yen debole.

Poi è stato il turno dell’Europa. Mario Draghi, capo della Banca Centrale Europea, il 26 luglio 2012 ha detto che avrebbe fatto “tutto il necessario” per sostenere l’euro. Nel giugno 2014 ha aumentato la posta in gioco con i tassi d’interesse negativi, e l’ha aumentata di nuovo a gennaio 2015 con il QE europeo.



Lo yen e l’euro sono entrambi scesi una volta che la FED ha accettato questo voltafaccia. Il tasso USD/JPY è sceso da 79,50 poco prima dell’Abenomics a 125.50 a giugno 2015. Il tasso EUR/USD è passato da $1.45 ad agosto del 2011 a $1.05 a novembre del 2015.

La FED ha assistito il processo d’indebolimento dello yen e dell’euro restringendo la sua politica monetaria a partire dal maggio 2013. Questo restringimento ha assunto la forma di forward guidance e manipolazione delle aspettative di mercato, e comunque è stato efficace.

A maggio 2013 Bernanke ha ventilato la fine del quantitative easing nel suo famoso discorso “taper talk”. A dicembre 2013 la FED ha avviato il tapering, riducendo gli acquisti di asset a lungo termine, come i decennali del Tesoro. A novembre 2014 il tapering era completo. A marzo 2015 il successore di Bernanke, Janet Yellen, ha messo fine alla forward guidance rimuovendo la parola “pazienza” dalle dichiarazioni del FOMC. Infine, a dicembre 2015, la FED ha “alzato” i tassi dello 0.25%.

Tutte queste mosse erano passi nel continuo processo di restringimento della politica monetaria degli Stati Uniti.

A gennaio di quest’anno avevamo un euro debole, uno yen debole, un dollaro forte e una posizione monetaria ristretta della FED. C’era solo un problema: la FED, come al solito, aveva grossolanamente sbagliato i calcoli circa la forza sottostante dell’economia statunitense.

Adesso la carenza di dollari ha cominciato a trasformarsi in una crisi del debito ed in una potenziale crisi di liquidità. Per la seconda volta in 50 anni, il dilemma di Triffin è rientrato in gioco.

Il mondo è stato bene fino a quando gli Stati Uniti hanno fornito dollari attraverso le proprie politiche monetarie e fiscali. Ma non appena gli Stati Uniti hanno ristretto la politica monetaria e la politica di bilancio, la carenza di dollari ha creato una contrazione economica diffusa.

Nel 1971 la soluzione al dilemma di Triffin è stata quella di svalutare il dollaro rispetto all’oro. Ma oggi il mondo non ha più un gold standard. In un mondo in crisi di liquidità, da dove uscirà il denaro per bilanciare tale situazione?

Ci sono solo due modi per far tornare liquidità. Il primo è quello di utilizzare una nuova forma di denaro, il DSP. Il secondo è quello di utilizzare una forma più antica di denaro — l’oro.

Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: Francesco Simoncelli's Freedonia

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L'articolo è tratto da Francesco Simoncelli's Freedonia di Francesco Simoncelli.................articolo di oggi rischio calcolato....:cool:
 
Mark Mobius ritiene che il dollaro può andare verso il basso, non all'altezza.

Il biglietto verde è impostato per indebolire il governo degli Stati Uniti sotto Donald Trump aumenta la spesa per la difesa e delle infrastrutture, Mobius, presidente esecutivo di Templeton Emerging Markets Group, ha detto Mercoledì. Una moneta a basso valore, insieme con la crescita più veloce degli Stati Uniti economica, andrà a beneficio del resto del mondo, in particolare i mercati emergenti, ha detto.

"Non stupitevi se il dollaro americano diventa debole e non più forte", ha detto Mobius alla Bloomberg Markets vertice più influente ad Abu Dhabi. "Se Trump sta per rendere l'industria l'America competitiva, ha bisogno di un dollaro debole."


Il dollaro è salito dopo l'elezione di Trump sulla speculazione sue proposte per aumentare la spesa e tagliare le tasse alimenteranno la crescita economica e indurre la Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse. Gli hedge fund e altri grandi speculatori hanno aumentato le scommesse in dollari rialzista per la maggior parte dal mese di febbraio, secondo i dati Commodity Futures Trading Commissione, e Goldman Sachs Group Inc. presidente Gary Cohn ha avvertito che la forza della valuta rappresenta una minaccia crescente per i produttori statunitensi.

Il Bloomberg Dollar Spot Index, che segue il biglietto verde contro 10 grandi coetanei, poco è stato cambiato il Mercoledì. Si è ritirato 1 punto percentuale rispetto raggiungendo il livello più alto in più di un decennio alla fine del mese scorso.

"L'amministrazione di Trump sarà utile per il resto del mondo, semplicemente a causa del fatto che egli si concentrerà sulla crescita dell'economia", ha detto Mobius. "Nella misura in cui ha successo nella coltivazione America, sarà bene al resto del mondo."

iniziano ad uscire allo scoperto anche i guru......prima hanno pompato ...:cool:
 
Ecco, un altro che dice che USD si va a indebolire...tutti sti GURU ognuno dice la Sua. Quasi tutti dicevano dollaro forte....mah! Vedremo! Per ora il dollaro si indebolisce!
 
ANALYSIS | Dec 07, 13:45 GMT
The erratic Trump poses a great risk to the dollar
Barbara Rockefeller Barbara Rockefeller
Rockefeller Treasury Services, Inc.

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Outlook:
We can pr obably expect a slow day today as FX mar ket player s gir d their loins ahead of the ECB policy meeting tomorrow. The consensus has the bank extending the asset purchase program past the end-March ending date to at least Sept if not year-end-2017. The issue is what other adjustments are adopted. One idea is to widen the eligibility pool and to cut the amount from €80 to €60 billion per month. Any sign of "tapering" will be considered euro-positive. But there is some small chance that Mr. Draghi declines to name what the changes will be, if any. This, or an announcement that the program will be extended without any adjustments, will likely be euro-negative.
The WSJ reports that "Mr. Draghi could take a subtle approach to the tapering debate on Thursday. He could pledge, for instance, to regularly reassess the pace of bond purchases from the second half of next year. That way, the ECB chief could raise the possibility that purchases will slow later next year, without committing himself." But former BoI deputy Gov Gerlach says "For asset-purchase programs, a small modification risks leading to a devastating jolt to long yields and in bond prices, potentially triggering financial instability."

EURUSD

In short, we are waiting for an announcement effect. Announcement effects are far more powerful a mover in FX than mere economic data, proving the point that institutional factors outweigh fundamentals. We like to think—and history supports—that US politics have almost no effect on the level of the dollar. We have seen it repeatedly—impeach the president, the dollar stays flat. (Japan has had highlevel scandals and prime ministers resign, but the yen rolls on.)

But Brexit and Trump are changing the model. We need to take political risk into account far more than before. And nobody has raised political risk more than Trump.

The China-Taiwan story is not going away and has the potential to escalate into a financial problem. It emerges that not only was the telephone call a deliberate assault on US diplomatic policy, it was engineered by former Senator and presidential candidate Bob Dole or at least his lobbying firm. So much for Trump's claim he will drain the lobbying swamp. It's hard to say for sure quite how angry the Chinese are, but the China-Taiwan problem is a big burr under the horse-blanket and the horse can easily panic and bolt.

If Trump annoys the Chinese too much, he could lose whatever "deal" is needed to get China to help manage the bat-shit crazy North Koreans. He could also lose some portion of the $1.22 trillion in US Treasuries held by China (as of September). Insulting and agitating others could be bad for US yields. Japan has $1.15 trillion and Saudi Arabia, $96.5 billion. China and the Saudis have already been cutting their holdings, but an "incident" could all too easily trigger a Chinese divestiture announcement.

As a practical matter, the Chinese can't dump billions all at once, but that doesn't matter. What matters is the announcement effect. Trump boasts he is the consummate deal-maker but before you can make a deal, you need to bring the parties to the table. We have confidence Trump has more than met his match in the Chinese, who have rational plans to promote their self-interest and who can and will run circles around this clown.

The reserve divestiture fear has been around for many years and we have always dismissed it as not likely, for many reasons, including a shortage of other reserve-quality assets to substitute for Treasuries. But the Chinese are capable of thinking outside the box and inventing non-conventional reserve assets, including commodity stockpiles and non-reserve currencies. After all, the reason a country wants reserves in the first place is to be able to buy food or weapons on a moment's notice. A reserve currency is liquid and not questioned. But in practice, oil is liquid and not questioned, or rare earths, or lesser-but-liquid currencies like the AUD.

If Trump continues to poke the Chinese sore spot or worse, starts a trade war, the US economy will suffer. No one will suffer more than the blue-collar worker who voted for him. China will suffer, too. Exports to the US are 18% of total Chinese exports and amounted to $92.010 billion year-to-date in October. But China can control the workers whose jobs disappear in a trade war with the US. China can also devalue (again). Trade war retaliation by China would harm US sectors that include automakers, aircraft, and (somewhat weirdly) soybean farmers. Long run, the erratic and impulsive Trump poses a great risk to the dollar.

There's not much here so far but rising fear. Markets don't like uncertainty and US-China relations are a giant area of uncertainty that can only grow unless Trump starts doing things differently. Fat chance. Bloomberg reports that markets are still under-appreciating political risk. SocGen created the most worrisome chart (see below).

Economic

It shows global "credit spreads should be twice as wide given the current level of economic policy uncertainty." The global credit spread is calculated as "a weighted average of iBoxx U.S., euro, and U.K. corporate bond indexes relative to their respective benchmarks." In comparison, the "Economic Policy Uncertainty" index (EPU on the chart) is up at all-time highs, but spreads are at the median levels of the period going back to 2008." This may be a little fancy, but it doesn't look wrong. So, we have to ask, where is the safe-haven? We might say the yen and Swissie, as usual, but we also have to mention gold. Knee-jerk response, maybe, but history is chock-full of knee-jerk responses.

Current Signal Signal Signal
Currency Spot Position Strength Date Rate Gain/Loss
USD/JPY 114.13 LONG USD STRONG 11/10/16 106.47 7.19%
GBP/USD 1.2595 LONG GBP STRONG 12/05/16 1.2717 -0.96%
EUR/USD 1.0720 LONG EURO WEAK 12/06/16 1.0769 -0.46%
EUR/JPY 122.37 LONG EURO STRONG 11/03/16 114.30 7.06%
EUR/GBP 0.8511 SHORT EURO STRONG 11/14/16 0.8598 1.01%
USD/CHF 1.0102 LONG USD STRONG 11/10/16 0.9678 4.38%
USD/CAD 1.3281 SHORT USD STRONG 12/06/16 1.3259 -0.17%
NZD/USD 0.7128 LONG NZD STRONG 12/06/16 0.7173 -0.63%
AUD/USD 0.7442 LONG AUD WEAK 12/06/16 0.7438 0.05%
AUD/JPY 84.93 LONG AUD STRONG 10/06/16 78.48 8.22%
USD/MXN 20.3213z LONG USD STRONG 10/31/16 18.9054 7.49%
This morning FX briefing is an information service, not a trading system. All trade recommendations are included in the afternoon report.
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ogan: Comprate Lire Turche, oppure Oro…. Cosa?!?
Di FunnyKing , il 8 dicembre 2016 36 Comment

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dollaro-illuminati-piramide
(Non avrai altro Dio all’infuori di me, o ti esporto la Democrazia)
Erdogan ha detto l’indicibile, l’innominabile, la bestemmia suprema ha evocato la bestia gialla.

Dunque bisogna democratizzarlo al più presto.

Partiamo dalla notizia da Agenzia Nova

Turchia: Erdogan invita a usare valute nazionali in transazioni con Russia, Cina e Iran
Ankara, 03 dic 14:35 – (Agenzia Nova) – La Turchia sta cercando di effettuare le transazioni commerciali con Russia, Cina e Iran nelle rispettive valute locali: lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso della cerimonia per l’apertura di un nuovo centro commerciale oggi a Istanbul. Erdogan, riferisce il quotidiano “Hurryiet”, ha dichiarato di aver proposto al suo omologo russo Vladimir Putin di “condurre i nostri scambi nelle valute nazionali: tutto quello che io compro da te, lo devo pagare in rubli russi, e per qualsiasi cosa tu compri da me il pagamento sarà effettuato in lira turca”, ha detto il capo dello stato precisando che la stessa offerta è stata presentata anche alla Cina e all’Iran. “Abbiamo dato le istruzioni necessarie alla Banca centrale e cercheremo di improntare le nostre relazioni commerciali in questo modo”, ha aggiunto il presidente turco. Erdogan ha ribadito inoltre quanto affermato ieri riguardo alla necessità di convertire i risparmi dei cittadini in lira turca: “Coloro che tengono valuta straniera sotto i loro materassi devono venire e convertire tali beni in lira o in oro“, ha ripetuto come avvenuto anche ieri. (segue) (Tua)

E dunque Erdogan fa ancora un passo verso il politicamente scorretto anzi, si avventura dritto nel territorio che ha legato i destini di Saddam Hussein, Gheddafi e quello dell’Iran, incompiuto quest’ultimo.




Erdogan ha bestemmiato contro il Dio Dollaro anzi ha evocato il Demonio Giallo dagli inferi dei futures.

Okkio amici che non si sta mica scherzando qui, ci potete contare. Trump o non Trump, la Turchia sta diventando il nemico numero uno dei valori dell’occidente ve lo assicuro.

L’intera storia dal dopoguerra in poi è una immensa carneficina per affermare la supremazia valutaria del dollaro.
Ad ogni modo c’è anche una ragione pratica per la quale Erdogan ha Evocato (evocare è il verbo giusto) l’Oro, la Turchia ha 441 tonnellate di oro a riserva, il 16% circa delle sue riserve di valuta. E dunque una salita del “giallo” è marginalmente utile. La stessa strategia un giorno potrebbe essere messa in campo dalla Russia o dalla Cina se le rispettive valute andassero fuori controllo. Immaginate Putin o il presidente cinese a consiglire i propri cittadini di comprare oro. Sai che ridere............................ERDOGAN DICE COSI.....E SE ALTRI PAESI ANTI USA- TRUMP PENSANO E FANNO LA STESSA COSA????......DOVE VA IL DOLLARO E DOVE VA L ORO??....................vedremo, art deco.

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