Bio on - azionisti attuali 5

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.



Interessante. Non lo sapevo assolutamente. Quindi SOLARIS BIOTECHNOLOGY (Solaris Biotech Solutions dovrebbe essere stessa cosa) sarebbe impegnata in modo indipendente da Bio-On nello sviluppo dei PHA, in collaborazione p. es. anche con Harvard (quindi USA)? Andrebbe verificato chi altri collabori p. es. con Harward University sui PHA.

Il primo di Solaris Biotechnology Srl impegnato nei PHA che ho trovato, si è formato a Università Di Bologna. Andrebbero compresi meglio i termini delle relazioni fra Bio-On e Solaris Biotechnology, in particolare legate a interessi divergenti. Infatti, se vedo nel curriculum di Stefano Rebecchi p. es. Eridania Sadam, ecc., vedo anche a Versalis.
https://it.linkedin.com/in/stefano-rebecchi-68b36136


Parla Matteo Brognoli, Ceo dell'azienda di Porto Mantovano specializzata nella produzione di strumenti per contrastare le malatite virali. Ora ha aperto una forma di collaborazione con un istituto di ricerca israeliano
(Vedi Coronavirus, fiducioso il manager Solaris: <<Vaccino pronto in tre mesi>> - Gazzetta di Mantova Mantova).

PS: Solaris Biotechnology compariva fra i fornitori di Bio-On, hanno fornito i fermentatori vegetativi.
http://www.bio-on.it/immagini/comunicati-finanziari/CS_60_BIO-ON_16_07_2018_suppliers.pdf


Diciamo che Solaris Biotechnology pare un semplice fornitore di parti "standard" del passato di Bio-On - mi sembra minore, e sicuramente non di parti ad hoc/chiave, come p. es. i fermentatori progettati in collaborazione con Walter Tosto, se non sbaglio (o forse come p. es. anche il macchinario per il "bleaching" ). Al di la dell'approfittare, giustamente, di occasione per farsi pubblicità, confluendo nella propaganda relativa a Bio-On/vaccini, mi incuriosiscono forse di più i rapporti eventuali di Solaris Biotechnology con altri soggetti impegnati nei PHA come Bio-On ("soggetti impegnati nei PHA": non li chiamo concorrenti, perché erano tali solo in teoria, in quanto dal punto di vista della tecnologia utilizzata, Bio-On mi pare avanti, ancora adesso, di molti anni. Forse era un gap irrecuperabile.)
 
Ultima modifica:
Bravissimo
Hai usato molto bene il tempo da bannato


quello che penso io, e' che ci sarebbe un pool con i rivoira, che vorrebbe partecipare all'asta.
Non ancora dichiarato, ma sono convinto che ci sta lavorando da tempo.
Bisogna capire quale potenza di fuoco, avra' questo eventuale pool rivoira.

Non penso proprio, che attendera', di diventare un semplice cliente, ti tizio o caio vincitore asta.
Non scordiamoci, che con i prodotti presentati alla fiera di Madrid.....chi più di rivoira, avendo toccato e valutato con mano il prodotto pha, possa capirne il buisness?
Certo dipendera' dalla forza economic di questo pool.
 
quello che penso io, e' che ci sarebbe un pool con i rivoira, che vorrebbe partecipare all'asta.
Non ancora dichiarato, ma sono convinto che ci sta lavorando da tempo.
Bisogna capire quale potenza di fuoco, avra' questo eventuale pool rivoira.

Non penso proprio, che attendera', di diventare un semplice cliente, ti tizio o caio vincitore asta.
Non scordiamoci, che con i prodotti presentati alla fiera di Madrid.....chi più di rivoira, avendo toccato e valutato con mano il prodotto pha, possa capirne il buisness?
Certo dipendera' dalla forza economic di questo pool.

Sempre che sarà un'asta trasparente, senza intrecci ( connubio politica, giustizia, affari, nel quale in Italia siamo fantastici )

E ovviamente, dipendera' dalla forza economica pool rivoira, e dei tanti nteressati ( lui lo dichiara )
Poi se asta andrà deserta, avranno avuto ragione.......
 
quello che penso io, e' che ci sarebbe un pool con i rivoira, che vorrebbe partecipare all'asta.
Non ancora dichiarato, ma sono convinto che ci sta lavorando da tempo.
Bisogna capire quale potenza di fuoco, avra' questo eventuale pool rivoira.

Non penso proprio, che attendera', di diventare un semplice cliente, ti tizio o caio vincitore asta.
Non scordiamoci, che con i prodotti presentati alla fiera di Madrid.....chi più di rivoira, avendo toccato e valutato con mano il prodotto pha, possa capirne il buisness?
Certo dipendera' dalla forza economic di questo pool.

Ma questi pool di cui fantastichi... te li sogni la notte ??
Il pool lo hanno fatto.... ma a te però... :clap: :clap:
 
quello che penso io, e' che ci sarebbe un pool con i rivoira, che vorrebbe partecipare all'asta.
Non ancora dichiarato, ma sono convinto che ci sta lavorando da tempo.
Bisogna capire quale potenza di fuoco, avra' questo eventuale pool rivoira.

Non penso proprio, che attendera', di diventare un semplice cliente, ti tizio o caio vincitore asta.
Non scordiamoci, che con i prodotti presentati alla fiera di Madrid.....chi più di rivoira, avendo toccato e valutato con mano il prodotto pha, possa capirne il buisness?
Certo dipendera' dalla forza economic di questo pool.

Rivoira, in termini generali, penso sarebbe ben visto da molti azionisti di minoranza, se avesse una proposta che portasse dietro i vecchi azionisti.
 
Ma questi pool di cui fantastichi... te li sogni la notte ??
Il pool lo hanno fatto.... ma a te però... :clap: :clap:

Domanda agli amici bionianni.
Il sequestro dei beni immateriali, ( 150 ml quasi tutti in azioni ) supponendo non sara' emessa una condanna ad astori, cosa succederà?
termine 10 aprile, dove entro il quale, la procura e' obbligata a comunicare all'indagato ( archiviazione, rinvio a giudizio ).
 
Ma questi pool di cui fantastichi... te li sogni la notte ??
Il pool lo hanno fatto.... ma a te però... :clap: :clap:

Come posso non capirti.
Nei tuoi sogni notturni, ci sono solo.....
Dott salom etc c.d'interessi.

Qmc condanna da 1a 6 anni, per insider trading e market abuse.

Infine per tua felicità, novamont:bow::bow::bow:
 
Domanda agli amici bionianni.
Il sequestro dei beni immateriali, ( 150 ml quasi tutti in azioni ) supponendo non sara' emessa una condanna ad astori, cosa succederà?
termine 10 aprile, dove entro il quale, la procura e' obbligata a comunicare all'indagato ( archiviazione, rinvio a giudizio ).

Purtroppo la Procura non mi pare sia obbligata: potrebbe preferire/decidere di tirarla per le lunghe. Speriamo di no.
 
Secondo me Solaris spinge sui vaccini perché avendo installato e collaudato l'impianto di CSP è la ovvia destinataria di una eventuale commessa per la trasformazione dell'impianto da produzione di plastica a produzione di vaccini.
Oltretutto sarà quasi sicuramente tra i creditori rimasti inchiodati da Bio-on...
 
Purtroppo la Procura non mi pare sia obbligata: potrebbe preferire/decidere di tirarla per le lunghe. Speriamo di no.

No, entro quel termine deve dare comunicazione al fallito, poi concordo con te che il tutto, sara' una battaglia legale nel tempo
 
Per rispondere a ac.cidenti, che dice,che un serio e bravo imprenditore come rivoira, avrebbe l'appoggio dei piccoli azionisti, e concordo con lui.
Io dico che, se tutto sarà dimostrato come una bubble plastica, ok ci leccheremo le ferite.

Viceversa non è immaginabile che, imprenditori come rivoira, kartell, colossi come unilever taif
Se ne stiano con le mani in mano, aspettando gli eventi.

Io non voglio credere, che qualsiasi persona con un po' d'intelletto, non possa pensare e valutare, come entrare e far parte, di un gigantesco e rivoluzionario giro d'affari come questo.

Quindi, ripeto o si tratta di bubble plastica.....
O viceversa tutti vorranno entrarci e farne parte.
Ripeto in questo caso, sara' rilevante la forza economica dei vari concorrenti.

Sempre ammesso che, mi ripeto intreccio politica giustizia affari, non stia lavorando come siamo abituati vedere in italia
 
Per rispondere a ac.cidenti, che dice,che un serio e bravo imprenditore come rivoira, avrebbe l'appoggio dei piccoli azionisti, e concordo con lui.
Io dico che, se tutto sarà dimostrato come una bubble plastica, ok ci leccheremo le ferite.

Viceversa non è immaginabile che, imprenditori come rivoira, kartell, colossi come unilever taif
Se ne stiano con le mani in mano, aspettando gli eventi.

Io non voglio credere, che qualsiasi persona con un po' d'intelletto, non possa pensare e valutare, come entrare e far parte, di un gigantesco e rivoluzionario giro d'affari come questo.

Quindi, ripeto o si tratta di bubble plastica.....
O viceversa tutti vorranno entrarci e farne parte.
Ripeto in questo caso, sara' rilevante la forza economica dei vari concorrenti.

Sempre ammesso che, mi ripeto intreccio politica giustizia affari, non stia lavorando come siamo abituati vedere in italia

Le "Plastic Bubbles" che hanno condotto all'ordinanza, se mai vi fosse stato qualche dubbio, mi pare siano in fase di evaporazione.

Avremo la certezza leggendo l'avviso 415 bis. Se non vi fosse la contestazione della distrazione e della bancarotta fraudolenta, di cui Bio-On SpA è stata accusata da Gabriele Grego, accostando spavaldamente e incautamente Bio-On a Parmalat, nel report Bio-On SpA: una Parmalat a Bologna?, le plastic bubbles, già evaporate, si tingerebbero di colori foschi.
 
Le "Plastic Bubbles" che hanno condotto all'ordinanza, se mai vi fosse stato qualche dubbio, mi pare siano in fase di evaporazione.

Avremo la certezza leggendo l'avviso 415 bis. Se non vi fosse la contestazione della distrazione e della bancarotta fraudolenta, di cui Bio-On SpA è stata accusata da Gabriele Grego, accostando spavaldamente e incautamente Bio-On a Parmalat, nel report Bio-On SpA: una Parmalat a Bologna?, le plastic bubbles, già evaporate, si tingerebbero di colori foschi.

Se Bio-on fosse stata mandata in malora con distrazioni e bancarotta fraudolenta si potrebbe ipotizzare che il suo business era reale ma affossato dalle malversazioni di Astorri.
Se invece i reati restano confinati a quelli dell'indagine - false comunicazioni al mercato e false comunicazioni sociali - non resterebbe che concludere che è fallita perché non aveva la tecnologia che vantava o, se l'aveva, non aveva mercato e clienti in grado di sostenerne il business: non certo fallita a causa dell'indagine su Astorri, mica è fallita l'ENI con De Scalzi indagato per corruzione.
La bancarotta fraudolenta è un reato che interviene soprattutto quando, dopo il fallimento dell'azienda, si cerca di nascondere soldi ai creditori: non vedo come possa essere un capo di imputazione per Astorri messo fuori dai giochi due mesi prima del fallimento.
 
Ultima modifica:
Le "Plastic Bubbles" che hanno condotto all'ordinanza, se mai vi fosse stato qualche dubbio, mi pare siano in fase di evaporazione.

Avremo la certezza leggendo l'avviso 415 bis. Se non vi fosse la contestazione della distrazione e della bancarotta fraudolenta, di cui Bio-On SpA è stata accusata da Gabriele Grego, accostando spavaldamente e incautamente Bio-On a Parmalat, nel report Bio-On SpA: una Parmalat a Bologna?, le plastic bubbles, già evaporate, si tingerebbero di colori foschi.

Perfetto, concordo su tutto, e visto che sembra già evaporato la plastic bubbles.
Allora ti chiedo ben sapendo quanta oscurità aleggia intorno alla vicenda bio on , e ne sono consapevole.

Perché rivoira, appena uscite notizie inerenti ai vaccini....rilascia dichiarazioni, chissa come saranno contenti tutti quelli interessati all'asta.
Mi sembra ovvio......certamente non dico sara' questa la conclusione, per tutte le ragioni che già in vari post ho scritto.
 
Se Bio-on fosse stata mandata in malora con distrazioni e bancarotta fraudolenta si potrebbe ipotizzare che il suo business era reale ma affossato dalle malversazioni di Astorri.
Se invece i reati restano confinati a quelli dell'indagine - false comunicazioni al mercato e false comunicazioni sociali - non resterebbe che concludere che è fallita perché non aveva la tecnologia che vantava o, se l'aveva, non aveva mercato e clienti in grado di sostenerne il business: non certo fallita a causa dell'indagine su Astorri, mica è fallita l'ENI con De Scalzi indagato per corruzione.
La bancarotta fraudolenta è un reato che interviene soprattutto quando, dopo il fallimento dell'azienda, si cerca di nascondere soldi ai creditori: non vedo come possa essere un capo di imputazione per Astorri messo fuori dai giochi due mesi prima del fallimento.

Secondo quale logica il fallimento sarebbe conseguenza, in assenza di distrazione, endogena a Bio-On, ossia legata alla sua capacità di finanziarsi e di far fronte ai suoi impegni, o alla sua tecnologia?

Secondo la mia opinione
  1. il business era reale e altamente profittevole, come evidente nei bilanci, che sarebbero da confrontare con quelli presenti in data room,
  2. era perfettamente in grado di finanziarsi, come dimostra l'affermazione di Gabriele Grego, che si vanta del merito di aver impedito l'afflusso 200 Mio EUR di liquidità in cassa.
In conclusione, Grego rivendica il suo ruolo di aver messo in luce una frode finanziaria di grandi proporzioni: «Senza il nostro intervento sarebbe successo come con Parmalat. Bio-on era in trattativa per un aumento di capitale da 200 milioni con Ubs che è saltato dopo il nostro intervento.
Crac Bio-on, parla il fondo Quintessential - Fallimento societa bioplastiche

Saltato il finanziamento/aumento di capitale, l'intervento della Procura (in particolare il sequestro dei beni dei soci), mi pare sia stato la condizione sufficiente, ma anche necessaria, al fallimento di Bio-On SpA, perché non si sarebbe mai potuto dichiararla fallita altrimenti:
con finanziamento soci in corso e la vendita di parte della partecipazione in Bio-On SpA dei soci fondatori Marco Astorri e Guido Cicognani a mercato (anche questa già in corso, appena è stato possibile, in seguito alla nomina del nuovo Nomad il 21 ottobre 2019), Bio-On avrebbe avuto tutte le possibilità di superare indenne qualsiasi tempesta.

Vedi
  1. comunicato stampa Bio-On del 21 ottobre 2019
  2. Delibera Consob 2651

Questo a prescindere da qualsiasi opinione su opportunità di azione della Procura, che non spetta certo a me, ma semplicemente in seguito all'analisi mia personale dei fatti a me noti che ho esposto.

Il pool, i paggetti...

Che poi il paragone con Parmalat è ingiusto. Parmalat aveva un business vero e concreto. Che tanzi si sia azzottato i soldi è assodato.

Qui i soldi, a dire della procura, li ciulavano ai poveri azionisti che adesso sentono la mancanza del cetriolone...


Ahahhahahahahahhahahahhah

Intanto, fissiamolo.
Le colpe del caso Parmalat sono la bancarotta fraudolenta. Questa è l'accusa pesante di Gabriele Grego evocata nel titolo del report, "Bio-On SpA: una Parmalat a Bologna?" in modo inequivocabile. L'accostamento, in assenza di distrazione di capitali e della contestazione del reato di bancarotta fraudolenta, stando l'interesse dichiarato di Gabriele Grego nella discesa del prezzo del titolo, sarebbe da valutare se tendenzioso, e potrebbe apparire strumentale a evocare, in piena coscienza e volutamente, una realtà distorta, ingannevole è sapientemente aberrata, della realtà, volta alla discesa del valore di borsa di Bio-On SpA.
 
Ultima modifica:
Secondo quale logica il fallimento sarebbe conseguenza, in assenza di distrazione, endogena a Bio-On, ossia legata alla sua capacità di finanziarsi e di far fronte ai suoi impegni, o alla sua tecnologia?

Secondo la mia opinione
  1. il business era reale e altamente profittevole, come evidente nei bilanci, che sarebbero da confrontare con quelli presenti in data room,
  2. Bio-On era perfettamente in grado di finanziarsi, come dimostra l'affermazione di Gabriele Grego, che si vanta del merito di aver impedito 200 mio di liquidità affluissero nelle casse di Bio-On SpA.

In conclusione, Grego rivendica il suo ruolo di aver messo in luce una frode finanziaria di grandi proporzioni: «Senza il nostro intervento sarebbe successo come con Parmalat. Bio-on era in trattativa per un aumento di capitale da 200 milioni con Ubs che è saltato dopo il nostro intervento.
Crac Bio-on, parla il fondo Quintessential - Fallimento societa bioplastiche



Intanto, fissiamolo.
Le colpe di Parmalat sono la bancarotta fraudolenta. Questa è l'accusa pesanti di Gabriele Grego evocata nel titolo del report, "Bio-On SpA: una Parmalat a Bologna?" in modo inequivocabile. L'accostamento, in assenza di distrazione di capitali e della contestazione del reato di bancarotta fraudolenta, stando l'interesse dichiarato di Gabriele Grego nella discesa del prezzo del titolo, sarebbe da valutare se tendenzioso, e potrebbe apparire strumentale a evocare, in piena coscienza e volutamente, una realtà distorta, ingannevole è sapientemente aberrata, della realtà, volta alla discesa del valore di borsa di Bio-On SpA.

Parmalat, come Bio-on, ovviamente non ha colpe: la responsabilità penale è sempre personale e in questo caso di Calisto Tanzi o Astorri.
Cercare un aumento di capitale di 200M perché le banche - Finnat in primis - chiedevano il rientro e il fallimento conclamato del piano industriale 2017-2020 (sancito dai conti semestrali, prima dell'intervento di Grego), a me fanno pensare che Bio-on era già sull'orlo del fallimento, anche se ben celato dalle ottimistiche comunicazioni di Astorri, e Grego gli abbia dato solo il calcetto finale.
 
Parmalat, come Bio-on, ovviamente non ha colpe: la responsabilità penale è sempre personale e in questo caso di Calisto Tanzi o Astorri.
Cercare un aumento di capitale di 200M perché le banche - Finnat in primis - chiedevano il rientro e il fallimento conclamato del piano industriale 2017-2020 (sancito dai conti semestrali, prima dell'intervento di Grego), a me fanno pensare che Bio-on era già sull'orlo del fallimento, anche se ben celato dalle ottimistiche comunicazioni di Astorri, e Grego gli abbia dato solo il calcetto finale.

Bio-On non ha chiuso un esercizio in perdita, e gli utili, in crescita esponenziale, crescevano con un CAGR del 259% su base annua, nei 5 anni da quando era quotata. L'ultimo esercizio l'ha chiuso con oltre 10 Mio EUR di utile, 11.931.636 EUR precisamente (v. pag. 4, Bilancio consolidato IAS 2018 Bio-On SpA).
O era un castello di scatole vuote, o la vicenda si tinge di ombre fosche e lunghe.

Successivamente alla semestrale, già era stato concluso il contratto del beverage per 10 Mio EUR, nonostante l'attacco di QCM!!: Bio-On era solita concludere i contratti nel secondo semestre dell'anno. La semestrale era perfettamente in linea con le precedenti, tenuto conto dei maggiori impegni per l'impianto di CSPT, data l'espansione della società per sfruttare i progressi nell'ambito della ricerca applicata conseguiti.

Questa è la tesi dei PM.
La base d'asta di 95 Mio EUR è una smentita provvisoria (ma netta) del "castello di scatole vuote" costruito da Gabriele Grego.

E' doveroso un breve appunto sui risultati economici della relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019, che riportano una perdita di
10'142 migliaia EUR.
I ricavi di Bio-On SpA non si sviluppavano con continuità nell'arco dell'anno, ma si concentravano al momento della firma dei contratti di licenza,
in seguito a trattative, che si concludevano anche nel secondo semestre dell'anno.
Il risultato, pertanto, va analizzato e confrontato con le semestrali precedenti, p. es. degli anni 2017 e 2018, tenendo conto dei maggiori costi intrinsecamente legati alla crescita degli impegni del gruppo in rapida espansione.
Rileva, per esempio, a questo proposito, la chiusura del contratto nel settore beverage, avvenuta il 25 settembre 2019, per un valore di 10 Mio EUR.

Nel bilancio semestrale consolidato al 30 giugno 2019, leggiamo che, successivamente alla sua chiusura e all'attacco del fondo attivista Quintessential Capital Management, del 24 lugio 2019, in data 25 settembre 2019 la Società ha stipulato un contratto di licenza esclusiva dei diritti di sfruttamento produttivo e commerciale della tecnologia PHA nel settore beverage, della durata di 30 anni, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 10.000 migliaia da pagarsi in due tranche, una entro la fine del 2019 (pari a Euro 1.000 migliaia) e una entro la fine del 2020 (pari a Euro 9.000 migliaia). Il contratto prevede altresì il diritto esclusivo di Bio-on S.p.A. di fornire il PHA necessario per realizzare i prodotti per il settore beverage e running royalty del 2% sul fatturato dei prodotti - realizzati con la tecnologia Bio-on - venduti a livello mondiale.
(v. pag. 5 della relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019)
 
Ultima modifica:
Parmalat, come Bio-on, ovviamente non ha colpe: la responsabilità penale è sempre personale e in questo caso di Calisto Tanzi o Astorri.
Cercare un aumento di capitale di 200M perché le banche - Finnat in primis - chiedevano il rientro e il fallimento conclamato del piano industriale 2017-2020 (sancito dai conti semestrali, prima dell'intervento di Grego), a me fanno pensare che Bio-on era già sull'orlo del fallimento, anche se ben celato dalle ottimistiche comunicazioni di Astorri, e Grego gli abbia dato solo il calcetto finale.

Ho corretto. Era inteso che la responsabilità penale è in capo alle persone.
Per quanto riguarda Marco Astorri e Guido Cicognani, con finanziamento soci in corso e la rinuncia da parte dei soci a esercitare/vendere i warrant in occasione dell'ultima conversione, tale accusa è semplicemente improbabile. Anzi, stupisce leggere poco o niente in proposito nell'ordinanza, in quanto mi paiono circostanze pure rilevanti in termini di esigenza cautelari.
 
Ultima modifica:
Un esempio plastico (o meglio, bioplastico) della differenza tra il dire e il fare e di come i nodi stessero arrivando al pettine:

30 maggio 2018
MAIRE TECNIMONT E BIO-ON INSIEME PER LO SVILUPPO, PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI FERTILIZZANTI BIODEGRADABILI.
Maire Tecnimont ha sottoscritto con Bio-on un patto di investimento che regola l'ingresso di Maire Green Chemicals in U-COAT, società costituita con l'obiettivo di commercializzare un'innovativa soluzione per i fertilizzanti biodegradabili;
L'innovazione riguarda un nuovo tipo di rivestimento per fertilizzanti a base urea - naturale e biodegradabile al 100% - che consente di non lasciare alcun residuo nel terreno;
Il mercato mondiale dell'Urea è in costante crescita: +4% all'anno con oltre 180 milioni di tonnellate/anno prodotte.(*)

...un anno e mezzo dopo...

Dal bilancio 2019 di Maire Technimont

U-COAT

Solo nel quarto trimestre del 2019 il Gruppo Maire
ha potuto verificare in concreto il progress delle
attivita’ in relazione all’impianto e alla commercializzabilita’ del prodotto PHA
tecnologia fertilizzanti e
acquisire in concreto informazioni tecniche a valle dell’acquisto di fine dicembre 2018 che era avvenuto
su un set informativo tecnico limitato e che di fatto aveva previsto degli step di pagamento condizionati e
differiti proprio per consentire al Gruppo Maire di poter verificare i vari stati di avanzamento dello
sviluppo della tecnologia.
Le analisi tecniche hanno portato ad evidenziare che la trasposizione di PHA - tecnologia fertilizzanti - su
un processo industriale per quantità commerciali è ancora da completare;
e in ogni caso, per quello che
si è potuto verificare, è un processo complesso e costoso che allo stato non copre i costi variabili di
produzione e di fatto esclude l’esistenza di un mercato.

Assemblea ordinaria degli Azionisti | Maire Tecnimont
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro