Bio on - azionisti attuali 5

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Chissà se MAIP ci farà partecipare al rilancio dei brevetti di Bio On ?
 
Secondo voi TAIF, una società da 50.000 dipendenti, quando fece l'accordo con Bio On, si fece fregare da Astorri, oppure ci aveva visto giusto ?
 
Secondo voi TAIF, una società da 50.000 dipendenti, quando fece l'accordo con Bio On, si fece fregare da Astorri, oppure ci aveva visto giusto ?

intanto se non ricordo male l’accordo con i russi prevedeva che l’impianto pilota lo dovevo finanziare BioOn … e poi guarda che è prassi normale per i colossi mettere in piedi jv con società che potrebbero - o millantano di - avere un brillante futuro. Per loro è come mettere un cip sul Superenalotto…
 
Sarebbe il colmo della beffa farsi portare via dai Russi i brevetti di Bio On, senza ricevere nulla in cambio.
 
Quindi in azienda sono rimasti 2 diconsi DUE ricercatori e conoscendo la fame di tecnici che c’è in Emilia Romagna vien da pensare che non siano proprio i più svegli della compagnia.

secondo me i piemontesi si son comperati l’immobile e gli impianti che hanno valutato di poter modificare senza grossi investimenti per le loro esigenze, i brevetti li hanno presi perché parte del pacchetto ma dubito che se ne faranno qualcosa…
 
Quindi in azienda sono rimasti 2 diconsi DUE ricercatori e conoscendo la fame di tecnici che c’è in Emilia Romagna vien da pensare che non siano proprio i più svegli della compagnia.

secondo me i piemontesi si son comperati l’immobile e gli impianti che hanno valutato di poter modificare senza grossi investimenti per le loro esigenze, i brevetti li hanno presi perché parte del pacchetto ma dubito che se ne faranno qualcosa…
Ma esattamente cosa volevi esprimere con questo post?
 
gianni.mello non sa niente, come tutti.
La sua è solo un'opinione personale.
Che vale come tale e niente di più.
E il buon senso è soggettivo
Qualsiasi intervento qui è un opinione personale, da chi diceva dall'inizio che 90mln era una follia e che qualcuno si sarebbe interessato dopo una mezza dozzina di aste deserte a una cifra prossima al valore delle immobilizzazioni materiali, fino a chi immaginava rilanci da centinaia di mln con i big in fila per Bio On... :o

Lo stabilimento a Bio-ON è costato una 40ina di mln... MAIP ne pagherebbe 17... ognuno tragga le conclusioni che vuole.
 
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Qualsiasi intervento qui è un opinione personale, da chi diceva dall'inizio che 90mln era una follia e che qualcuno si sarebbe interessato dopo una mezza dozzina di aste deserte a una cifra prossima al valore delle immobilizzazioni materiali, fino a chi immaginava rilanci da centinaia di mln con i big in fila per Bio On... :o

Lo stabilimento a Bio-ON è costato una 40ina di mln... MAIP ne pagherebbe 17... ognuno tragga le conclusioni che vuole.
No, per niente
C'è chi parla a ragion veduta e i chiacchieroni.
La valutazione peritale lo sanno tutti è stata fatta da periti giurati nominati da un tribunale della repubblica.
Se ritieni che abbiano cannato la valutazione, ti suggerisco di presentarti in procura e denunciare perchè sei in possesso di notizia di reato.
Lì avrai sicuramente modo di presentare i tuoi conteggi a dimostrazione di quello che dici.
Se invece vuoi fare la cosa più intelligente, vai su un sito di aste, prendi dei beni qualsiasi e verifica quante volte il valore peritale coincide con il prezzo di aggiudicazione.
Ti accorgerai che non c'è nulla di strano che il prezzo non coincida ma anzi che possa discostarsi molto dal valore di vendita, come accade nella stragrande maggioranza dei casi.
Ma questo non significa che i beni in asta non valgano niente o che le perizie siano errate.
Poi mi fai una cortesia e lo spieghi a tutti i fenomeni che fanno discorsi come il tuo, una volta per tutte.
Perchè vedi amico mio, qua c'è gente che a causa dei chiacchieroni ha perso risparmi.
Chiacchieroni che vendevano qualcosa che non esisteva o che hanno calunniato una società fino a farla fallire, o entrambe le cose.
Qui le uniche cose certe sono due: un tribunale che è chiamato a giudicare chi deve rispondere del danno causato e una marea di risparmiatori che vuole giustizia.
In attesa che chi è deputato a parlare per sentenza lo faccia, ti suggerisco un decoroso silenzio, rende giustizia alla tua intelligenza ...
 
Maire Tecnimont si espande, attraverso la propria controllata NextChem Holding, nei mercati delle tecnologie per derivati ad alto valore aggiunto e per intermedi di plastiche biodegradabili con l’acquisizione di una quota dell’83,5% di Conser, società di tecnologie proprietarie e di ingegneria di processo con sede a Roma.

Il closing, soggetto alle condizioni tipiche per questo tipo di operazioni, è previsto entro il 15 aprile 2023. NextChem Holding detiene inoltre l’opzione di acquisire la restante quota del 16,5% entro i prossimi tre anni. L’acquisizione di Conser, che nel 2022 ha sviluppato ricavi totali attesi per circa €25 milioni, ha una valenza strategica in quanto permette al Gruppo di entrare in nuovi mercati.

Con questa acquisizione strategica, Maire Tecnimont rafforza ulteriormente la propria leadership nel settore dei polimeri aggiungendo al proprio portafoglio tecnologico le tecnologie per gli intermedi delle plastiche biodegradabili e per le specialità chimiche a valore aggiunto, con l’obiettivo di combinarle con la propria capacità integrata di esecuzione di progetti, facendo leva al contempo sulla propria rete commerciale internazionale.
 
Class action contro Bio-On: oltre 1.600 azionisti nell'aula bunker della Dozza. Al via il processo

Bio-on, i curatori accettano l’offerta Fenice Spa. Ora la parola ai creditori


"PROGETTO FENICE" di MAIP Compounding

La Maip Compounding (che arriva dopo sette aste andate a vuoto ma anche dopo 50 interessamenti e 10 aziende che hanno consultato i documenti della curatela) ha chiamato il suo piano "Progetto Fenice" perché la società che rileverà Bio-on si chiamerà appunto "Fenice Spa" e sarà controllata dal gruppo piemontese. Maip è convinta che Bio-on possieda "tecnologie e know-how ad oggi ancora unici al mondo", scrive nella proposta.

"Il Gruppo Maip - continua - è convinto cheil confluire delle capacità gestionali dei manager, con l'indirizzo, le aperture commerciali ed il supporto finanziario dell'azienda possano far rifiorire in tempi brevi Bio-on portandola a essere leader globale in moltissimi ambiti ad alto valore aggiunto", dalla cosmesi all'industria, passando per salute e nano tecnologie".

Da 30 a 50 lavoratori
Fenice Spa sarà amministrata dall'ingegner Eligio Martini (ad del gruppo Maip), avrà sede a Torino e un capitale sociale di 15 milioni. Grazie agli investimenti promessi, Maip conta di riavviare Bio-on in 5 mesi e tornare all'utile già dal terzo anno, con ricavi in crescita da 5,8 a 28 milioni e un grado di saturazione dell'impianto che passa dal 17 al 70% nei cinque anni. Al capitolo dipendenti, che sono scesi dai 100 dei tempi d'oro ai 20 attuali, oggi per lo più in cassa integrazione, Maip prevede di passare dai 30 lavoratori del primo anno a oltre 50 del quinto, con una produzione che si concentrerà verso prodotti di alto valore, superiore ai 65 euro al chilo.
Qui sopra è riportato il post 1567 del 16 Novembre , sono le dichiarazioni della Maip riguardo l'evoluzione industriale del Progetto Fenice/Bioon
Una volta letto, e inteso oltre ogni ragionevole dubbio, quanto già asserito dalla nuova proprietaria MAIP ..... qualsiasi post scritto dopo tali dichiarazioni non può essere in aperta contraddizione con quanto esposto dalla stessa MAIP.
Questo è l'unico buon senso, se di buon senso si vuole parlare , in questo frangente !
Ma se qualcuno vuole per forza di cose esprimere un'opinione contraria ai piani e alle dichiarazioni della nuova Proprietà , dato che trattasi in questo caso solo di opinioni senza l'apporto di alcun ragionamento costruttivo , ne logica , ne conoscenza e competenza diretta di quanto asserito ..... forse dovrebbe rimediare spiegandoci perchè la MAip dice cose non vere! Oppure , dovrebbe semplicemente essere capace di provare un pochino di sana "vergogna" per se stesso.
Ma vedo che per alcuni questo proprio non è possibile e si continua da mesi .... (...anni) a pontificare e a difendere quelli che pontificano a sproposito, nonostante ogni riscontro ed evidenza della validità di brevetti e tecnologie proprietarie definite ancora oggi "uniche al mondo" , nonostante qulacuno abbia deciso di sborsare 17 milioni di euro per quello che avevate bollato in senso spregiativo come ferro vecchio nemmeno buono da regalare. COSI' COME NIENTE FOSSE, SENZA ALCUN SENSO DELLA DECENZA, ANCORA QUI A GIRONZOLARE INTORNO AD UNA VICENDA CHE NON VI VEDE NEMMENO COINVOLTI. MA PER FAVORE! UN BRICIOLO DI CONTEGNO DATEVELO! VI PIACE PROPRIO MOSTRARE A CUOR LEGGERO TUTTA LA VOSTRA SPREGIUDICATEZZA?
METTETEVI IL CUORE IN PACE , ORMAI I GIOCHI SONO FATTI , LA TECNOLOGIA BIO.ON VERRA' PORTATA NUOVAMENTE ALLA RIBALTA , COME GIUSTAMENTE MERITA. CHE PIACCIA O NO.
 
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D’Anton ammesso che i numeri del piano industriale promesso siano veri - il che è tutto da verificare - se fra 5 anni fattureranno 28 milioni (è scritto in maniera ambigua ma io lo interpreto che se in 5 anni passano dal 17% di saturazione al 70% e il primo anno contano di fatturare 5,8 milioni allora i 28 milioni se li aspettano il 5’ anno) vuole semplicemente dire che i soldi che hanno sborsato per l’acquisizione sono congrui. Quindi che se gli impianti erano a bilancio della vecchia società- cioè erano costati - una quarantina di milioni li hanno presi con il 50% di sconto e i famosi brevetti gli sono venuti per soprammercato ergo non valgono niente!

La controprova è semplicissima: con i miliardi - miliardi - di fondi in cerca di investimenti nei famigerati ESG perché non è saltato fuori nessuno dei grandi a comperarsela a peso d’oro?

A si vero: Bill Gates stava divorziando e l’affare gli è sfuggito ed è ancora lì che si mangia le mani…

Ma andiamo… siamo seri!
 
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ecco appunto, l'ultimo rigo è l'unica frase ragionevole all'interno di un costrutto di sue personalissime opinioni; però quell'invito deve rivolgerlo in primis verso se stesso.
Le avevo chiesto di dare PROVE CONCRETE a sostegno della sua tesi che quanto dichiarato dalla MAIP fosse FALSO (in relazione all'impianto, le tecnologie proprietarie e i brevetti) ... e lei risponde dicendo "un piano industriale tutto da verificare ...., ammeso qui e ammesso là ..... e ancora con tutti i fondi che esistono perchè nessuno se l'è comprata ..... etc. etc. MA le sembra che con questi argomenti lei possa invalidare quanto affermato dalla MAIP?
Lei potrà anche crederlo (e sarebbe quanto meno 'limitato') ; ma da qui a pensare di poter imporre ad altri un ragionamento basato su sui costrutti , sui SE e sui MA , pare francamente fuori luogo........ ,
Lei così continua a costruire tesi sul nulla e a millantare.
Lei non lavora alla MAIP, non ha avuto accesso privilegiato alla consultazione dei Brevetti e delle tecnologie proprietarie .... E allora cosa ne può sapere?
Ma poi guardi questa sua tesi non risponde alla domanda più importante, come vorrebbero logica e buon senso, e cioè :
ma per quale motivo la MAip avrebbe dovuto esprimersi e sbilanciarsi con affermazioni così esaltanti sul 'pacchetto BIO-ON' se alla fine (come lei afferma) aveva semplicemente ritenuto congruo e vantaggioso per se stessa l'acquisto (per 17 milioni) di un impianto utile solo ad essere riconvertito su vecchie tecnologie e vecchi coumpound?
Scusi , mi può spiegare il senso di ciò?
Il consiglio che mi sento di dare, a tutti, è cominciare per primi a dare buon esempio di serietà e provare a NON PROFERIRE ad ogni costo su COSE DI CUI NON SI HA CONTEZZA E CHE NON SI PUO' SAPERE, sempre che si sia in buona fede . Sopratutto se consideriamo che in questa vicenda, che sembra finalmente volgere (ci auguriamo tutti) verso una possibilità di riscatto , sono coinvolti molti piccoli azionisti che hanno subito anche perdite consistenti sul proprio bilancio familiare.
In buona fede ci si può sbagliare, si può eccedere, però ci si può anche correggere; di norma la 'buona fede' non sceglie sempre e comunque di fare il passo più lungo della gamba ....
Oppure, ribadisco, portare veramente elementi concreti e utili a sostegno e riprova di ciò che si scrive e si pensa.
Le ho risposto piccato ma forse non avrei dovuto dare alcuna risposta.
 
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Bio On, gli imputati chiedono di annullare il processo


Una richiesta che potrebbe ribaltare tutte le carte in tavola. Ieri mattina le difese dei nove imputati del processo sulla bancarotta di Bio-On, la ex start up "unicorno" delle bioplastiche di Castel San Pietro, hanno discusso le questioni preliminari davanti al giudice Domenico Pasquariello, eccependo la nullità del decreto che dispone il giudizio.
Tradotto, hanno chiesto l’annullamento del processo, quantomeno in riferimento alle ipotesi di bancarotta fraudolenta e di ricorso abusivo al credito.
Gli imputati sono accusati di bancarotta fraudolenta, tentato ricorso abusivo al credito e manipolazione del mercato.
La tesi sostenuta dai difensori degli imputati, tra cui il professor Tommaso Guerini che rappresenta il fondatore ed ex presidente del Cda di Bio-On, Marco Astorri, si fonda sul problema della modifica dell’imputazione.
Tesi in realtà già sostenute in sede di udienza preliminare, ma che all’epoca furono rigettate dalla gup Maria Cristina Sarli.
La quale, accogliendo la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto Francesco Caleca e dal sostituto procuratore Michele Martorelli, cambiò uno dei capi d’imputazione da falso in bilancio a bancarotta fraudolenta impropria, aggiungendo le ulteriori contestazioni di bancarotta fraudolenta per distrazione e tentato ricorso abusivo al credito.
Se la questione verrà accolta dal giudice, il processo potrebbe ripartire da zero, annullando tutto quanto fatto finora, con rinvio degli atti ai pm.
 
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