BITCOIN - Thread Ufficiale - Road to 140k - vol. VII

Ma anche a leva long su qualche shitcoin esotica, o a leva short. Quello che è certo è che andavano in leva, se no non venivano liquidati.
Però ecco, che fossero net short mi sembra strano.

Tu fai ipotesi ...

Mentre il fatto che non detenevano BTC, e' un dato appurato

Non sapendo come giocassero ... alla fine mi sembra chiaro che erano short sul BTC ... probabilmente per pompare la loro shitcoin FTT
 
Tu fai ipotesi ...

Mentre il fatto che non detenevano BTC, e' un dato appurato

Non sapendo come giocassero ... alla fine mi sembra chiaro che erano short sul BTC ... probabilmente per pompare la loro shitcoin FTT
Io faccio ipotesi perché so di non sapere ("mi sembra strano"), tu trai conclusioni pur sapendo di non sapere.. siamo diversi. :yes:
E non detenere Btc non è essere short Btc. Altrimenti anche mia nonna è short Btc.
 
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Io faccio ipotesi perché so di non sapere ("mi sembra strano"), tu trai conclusioni pur sapendo di non sapere.. siamo diversi. :yes:
E non detenere Btc non è essere short Btc. Altrimenti anche mia nonna è short Btc.

Dai :cool: ... un exchange, che vende BTC e non li detiene ... e' un exchange short sul BTC

Se tua nonna ha un exchange crypto ... anche lei e' short :D


PS: Tornando a cose serie ... NFT su bitcoin ... il famoso fatto da Luxur .. chi lo ha ricevuto ... lo ha veramente apprezzato ... tanto che lo ha rimbalzato mischiandolo con altri satoshi e chi ha ricevuto il rimbalzo lo ha spezzato in due ... ovvero ... i satoshi di sto NFT a mio avviso non esistono piu' .. sto NFT e' solo una porcheria sulla blockchain

The Mempool Open Source Project™

The Mempool Open Source Project™

PS: Inventarsi un protocollo lato client, che piu' che un protocollo e' una convenzione inventata di sana pianta ... alla fine e' una tavanata spaziale, come avevo gia' annusato dall'inizio :P
 
Dai :cool: ... un exchange, che vende BTC e non li detiene ... e' un exchange short sul BTC

Se tua nonna ha un exchange crypto ... anche lei e' short :D

Il pittore in questo caso ha le sue ragioni, se erano short durante il bear market probabilmente sarebbero sopravvissuti almeno un altro po'...
Invece i btc li vendevano per comprarsi proprieta' immobiliari, pagare hotel da decine di migliaia di euro a notte, pagare politici e comprare aziende 'cadaveri'...
Come sia possibile che VP importanti e grosse banche si siano fatti fregare, fa capire quanto intelligenti siano questi soggetti...per inciso Elon Musk ha rifiutato i soldi da SBF per Twitter, fiutando la stoffa del truffatore "altruistico".
 
Il pittore in questo caso ha le sue ragioni, se erano short durante il bear market probabilmente sarebbero sopravvissuti almeno un altro po'...
Invece i btc li vendevano per comprarsi proprieta' immobiliari, pagare hotel da decine di migliaia di euro a notte, pagare politici e comprare aziende 'cadaveri'...
Come sia possibile che VP importanti e grosse banche si siano fatti fregare, fa capire quanto intelligenti siano questi soggetti...per inciso Elon Musk ha rifiutato i soldi da SBF per Twitter, fiutando la stoffa del truffatore "altruistico".

FTX / Alamedia facevano trading alla quazzem ... long & short

Erano short sul BTC ... ma probabilmente erano long a leva su SOL e FFT ed altre pocherie

Solo dalle carte dei giudici si vedra' bene come hanno speso i soldi (oltre alle speculazioni, cerano pure gli sprechi ed i regali) ... sul fatto che erano short sul BTC, e' un dato di fatto .. visto che vendevano i BTC senza averli ... e vendevano pure i BTC che ricevevano dai cryptomatti su FTX
 
Ho seriamente il problema di non riuscire a stare appresso alle cose che realmente mi servono sulle blockchain, Twitter è troppo dispersivo e su Telegram non trovo un canale adeguato
 
BTC ... super laterale ... linea piatta dal 21 gennaio :cool:

Untitled.png
 
Esatto, che direi essere invece una posizione ultra long.

È vabbè con il nuovo forum non so più quotare
Se devi quotare un intervento, clicca su "replica"
se vuoi esprimere un like (o altro giudizio) su un intervento c'è il tasto "like"
 
Al momento su mempool ci stanno 48 blocchi in coda, ma la commissione mediana e' molto bassa (ca 15 S/Vb).

Probabilmente e' segno che la maggior parte della coda e' costituita da grosse scimmie NFT, che si possono permettere di pagare al massimo 2 o 3 S/Vb.

E quindi si accodano pazientemente a tempo indefinito, senza influenzare il mercato delle fees.

La cosa pero' fa emergere un side effect tecnico sulla dimensione media del mempool, il quale, a causa degli NFT, raggiungera' prima o poi dimensioni di picco mai testate prima.

Certamente il mempool, essendo una struttura dinamica, e' di dimensione indefinita.

Ma indefinito in informatica non significa infinito.

Chissa' dunque se esiste un limite fisico del mempool di cui bisogna preoccuparsi.

E se c'e' un problema in quel senso.
No, fortunatamente non esiste un problema di questo genere.

L'equivoco nasce dal presupposto che esista la mempool, intesa come una.
Invece ogni full node mantiene una propria distinta mempool.

Essa ha una dimensione massima finita, che per default è fissata in 300Mb.
Fermo restando che tale limite può essere variato, a discrezione dell'operatore del singolo nodo.

Essa assolve a varie funzioni di valenza sistemica, non ultimo fornire materiale grezzo per i blocchi (caso nodo miner) ed evitare polluzione nel broadcasting delle transazioni pendenti.

Ad ogni modo, raggiunto il limite di memoria impostato essa non cresce oltre.
Comincia invece a scartare (pruning) le transazioni pendenti meno remunerative (e/o le meno recenti oltre un certo limite).

Qualora le mempool di tutti i nodi si riempiano e scartino ad un certo punto una medesima transazione, questa verrà semplicemente "dimenticata" dalla rete. A meno che il wallet ne faccia ulteriore broadcasting in tempo utile, o ne esegua un replace-by-fee (RBF).

L'incremento dei fee tendenzialmente è innescato da un eccesso protratto di richiesta dello spazio di blocco, che è finito nell'unità di tempo. Il che può essere causato tanto da un incremento protratto nel backlog di transazioni, quanto da un incremento nella dimensione media di queste. Come nel caso delle scimmie in questione.

Il che tenderebbe ad incentivare l'applicazione di fee più alti per contenere i tempi di conferma.
In Bitcoin infatti i fee sono fissati a discrezione da chi transa, non da un algoritmo di qualche genere.

Evidentemente una volta avvicinato il limite di memoria (mediamente) allocato per la mempool i fee tendono di per sè ad esplodere, già solo in ragione del pruning.

PS: Quanto sopra fermo restando che quanto a nodi basati sul client Bitcoin-core le transazioni che eccedano complessivamente circa 400kb non sarebbero neppure relayed. Quindi tendenzialmente non arriverebbero a nodi/mempool terzi. Il che resta però aggirabile da parte di miner motivati che abbiano una capacità computazionale significativa e che attraverso client custom si facciano promotori in proprio dell'inclusione di certe transazioni in un blocco. Come nel caso di Luxor, che ho citato in precedenza.
 
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No, fortunatamente non esiste un problema di questo genere.

L'equivoco nasce dal presupposto che esista la mempool, intesa come una.
Invece ogni full node mantiene una propria distinta mempool.

Essa ha una dimensione massima finita, che per default è fissata in 300Mb.
Fermo restando che tale limite può essere variato, a discrezione dell'operatore del singolo nodo.

Essa assolve a varie funzioni di valenza sistemica, non ultimo fornire materiale grezzo per i blocchi (caso nodo miner) ed evitare polluzione nel broadcasting delle transazioni pendenti.

Ad ogni modo, raggiunto il limite di memoria impostato essa non cresce oltre.
Comincia invece a scartare (pruning) le transazioni pendenti meno remunerative (e/o le meno recenti oltre un certo limite).

Qualora le mempool di tutti i nodi si riempiano e scartino ad un certo punto una medesima transazione, questa verrà semplicemente "dimenticata" dalla rete. A meno che il wallet ne faccia ulteriore broadcasting in tempo utile, o ne esegua un replace-by-fee (RBF).

L'incremento dei fee tendenzialmente è innescato da un eccesso protratto di richiesta dello spazio di blocco, che è finito nell'unità di tempo. Il che può essere causato tanto da un incremento protratto nel backlog di transazioni, quanto da un incremento nella dimensione media di queste. Come nel caso delle scimmie in questione.

Il che tenderebbe ad incentivare l'applicazione di fee più alti per contenere i tempi di conferma.
In Bitcoin infatti i fee sono fissati a discrezione da chi transa, non da un algoritmo di qualche genere.

Evidentemente una volta avvicinato il limite di memoria (mediamente) allocato per la mempool i fee tendono di per sè ad esplodere, già solo in ragione del pruning.

PS: Quanto sopra fermo restando che quanto a nodi basati sul client Bitcoin-core le transazioni che eccedano complessivamente circa 400kb non sarebbero neppure relayed. Quindi tendenzialmente non arriverebbero a nodi/mempool terzi. Il che resta però aggirabile da parte di miner motivati che abbiano una capacità computazionale significativa e che attraverso client custom si facciano promotori in proprio dell'inclusione di certe transazioni in un blocco. Come nel caso di Luxor, che ho citato in precedenza.

Ottima la teoria dei nodi del bitcoin

Poi come concludi e si conclude, i nodi non contano una cippa, quello che conta sono i minatori (i pool enormi) che hanno dentro pure un nodo, rendendo tutte le miliaia di nodi della caritas, solo simbolici, per far dire ai puristi che il BTC e' distribuito :cool:
 
PS: Tornando a cose serie ... NFT su bitcoin ... il famoso fatto da Luxur .. chi lo ha ricevuto ... lo ha veramente apprezzato ... tanto che lo ha rimbalzato mischiandolo con altri satoshi e chi ha ricevuto il rimbalzo lo ha spezzato in due ... ovvero ... i satoshi di sto NFT a mio avviso non esistono piu' .. sto NFT e' solo una porcheria sulla blockchain

The Mempool Open Source Project™

The Mempool Open Source Project™

PS: Inventarsi un protocollo lato client, che piu' che un protocollo e' una convenzione inventata di sana pianta ... alla fine e' una tavanata spaziale, come avevo gia' annusato dall'inizio :P
Tavanata o meno stai equivocando il senso, elm.

Lo NFT è legato ad un singolo satoshi e quello, per definizione, non lo puoi spezzare. Nè distruggere, in senso stretto. Nè puoi cancellare il JPG dalla blockchain.

In ogni caso ti occorre utilizzare il wallet ord per dirimere dell'appartenenza degli NFT. Perchè nè un wallet ordinario nè un comune block explorer danno un riscontro.

Non perchè non vi sia un nesso logico, ma semplicemente perchè non lo tracciano.

Ci sono sulla blockchain innumerevoli piccole "iscrizioni" ante litteram, incluse immagini, zip o persino signature di virus. Il fatto che non siano auto-evidenti non significa che non esistano.
 
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Ottima la teoria dei nodi del bitcoin

Poi come concludi e si conclude, i nodi non contano una cippa, quello che conta sono i minatori (i pool enormi) che hanno dentro pure un nodo, rendendo tutte le miliaia di nodi della caritas, solo simbolici, per far dire ai puristi che il BTC e' distribuito :cool:
Non è teoria, ma pratica.

Ad ogni modo, veramente la mia conclusione è alquanto diversa. Ne ho giá argomentato altrove, non mi ripeto perchè sarebbe una perdita di tempo.

I nodi contano eccome, sono fondamentali.

L'equivoco è pensare che siano lì per censurare.
Al contrario sono lì esattamente per la ragione opposta.

Proprio per questo una risposta a questi NFT è complicata.
 
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Altro rumore Fed riassorbito. Ieri si parlava di punti cardine ( centone in più, cent in meno) e fascia neutral per ripartenza
 
No, fortunatamente non esiste un problema di questo genere.

L'equivoco nasce dal presupposto che esista la mempool, intesa come una.
Invece ogni full node mantiene una propria distinta mempool.

Essa ha una dimensione massima finita, che per default è fissata in 300Mb.
Fermo restando che tale limite può essere variato, a discrezione dell'operatore del singolo nodo.

Essa assolve a varie funzioni di valenza sistemica, non ultimo fornire materiale grezzo per i blocchi (caso nodo miner) ed evitare polluzione nel broadcasting delle transazioni pendenti.

Ad ogni modo, raggiunto il limite di memoria impostato essa non cresce oltre.
Comincia invece a scartare (pruning) le transazioni pendenti meno remunerative (e/o le meno recenti oltre un certo limite).

Qualora le mempool di tutti i nodi si riempiano e scartino ad un certo punto una medesima transazione, questa verrà semplicemente "dimenticata" dalla rete. A meno che il wallet ne faccia ulteriore broadcasting in tempo utile, o ne esegua un replace-by-fee (RBF).

L'incremento dei fee tendenzialmente è innescato da un eccesso protratto di richiesta dello spazio di blocco, che è finito nell'unità di tempo. Il che può essere causato tanto da un incremento protratto nel backlog di transazioni, quanto da un incremento nella dimensione media di queste. Come nel caso delle scimmie in questione.

Il che tenderebbe ad incentivare l'applicazione di fee più alti per contenere i tempi di conferma.
In Bitcoin infatti i fee sono fissati a discrezione da chi transa, non da un algoritmo di qualche genere.

Evidentemente una volta avvicinato il limite di memoria (mediamente) allocato per la mempool i fee tendono di per sè ad esplodere, già solo in ragione del pruning.

PS: Quanto sopra fermo restando che quanto a nodi basati sul client Bitcoin-core le transazioni che eccedano complessivamente circa 400kb non sarebbero neppure relayed. Quindi tendenzialmente non arriverebbero a nodi/mempool terzi. Il che resta però aggirabile da parte di miner motivati che abbiano una capacità computazionale significativa e che attraverso client custom si facciano promotori in proprio dell'inclusione di certe transazioni in un blocco. Come nel caso di Luxor, che ho citato in precedenza.

Grazie. Molto esauriente.

Ricapitolando, al momento, sugli aspetti meramente tecnici ed operativi, io la vedo così:

1) non esiste un problema di spazio dei nodi: il throughput della rete non è cambiato, e quindi tra 10 anni i nodi conterranno la stessa quantità di dati che era già previsto che avrebbero contenuto. Ovvero i dati che si possono accumulare in 10 anni riversando 1 Blocco da 4MB ogni 10 minuti.

2) non esiste un problema di spazio mempool: scopro da el, e tu confermi, che il mempool si difende da solo da stack overflow. Oltre i 300Mb, le scimmie più grosse e misere vengono scaricate.

3) non esiste un problema sul mercato delle fee: mi sembra che la dimostrazione ci sia in questi giorni di congestione. Ho passato un po' di tempo ad osservare e ho notato che chi riesce ad offrire di +, offre 5 S/VB. E già così si trova a pagare 100+ dollari per una rana sgranata senza diritto di precedenza sulle transazioni monetarie. Mentre la maggior parte degli "artisti" investe 20/30 dollari, equivalenti in media a 1-3 Sat/VB, accettando di rimanere in coda al carro.
 
Grazie. Molto esauriente.

Ricapitolando, al momento, sugli aspetti meramente tecnici ed operativi, io la vedo così:

1) non esiste un problema di spazio dei nodi: il throughput della rete non è cambiato, e quindi tra 10 anni i nodi conterranno la stessa quantità di dati che era già previsto che avrebbero contenuto. Ovvero i dati che si possono accumulare in 10 anni riversando 1 Blocco da 4MB ogni 10 minuti.

2) non esiste un problema di spazio mempool: scopro da el, e tu confermi, che il mempool si difende da solo da stack overflow. Oltre i 300Mb, le scimmie più grosse e misere vengono scaricate.

3) non esiste un problema sul mercato delle fee: mi sembra che la dimostrazione ci sia in questi giorni di congestione. Ho passato un po' di tempo ad osservare e ho notato che chi riesce ad offrire di +, offre 5 S/VB. E già così si trova a pagare 100+ dollari per una rana sgranata senza diritto di precedenza sulle transazioni monetarie. Mentre la maggior parte degli "artisti" investe 20/30 dollari, equivalenti in media a 1-3 Sat/VB, accettando di rimanere in coda al carro.
Prego.

1) Non mi sbilancio su cosa accadrà in 10 anni perchè credo che il limite di blocco cambierà prima. Resta il fatto che sino ad allora non si eccederanno i 4Mb per blocco, limite massimo imposto da Segwit a livello di protocollo, quindi la blockchain non crescerà oltre tale rateo. Fermo restando che senza "scimmie" i blocchi sarebbero tendenzialmente decisamente più compatti, con buona parte dello spazio witness vacante e notevole beneficio sui requisiti di storage.

2) Non c'è un problema a livello di mempool in senso stretto. Tranne per il fatto indiretto che ogni scimmia -pagante o meno- che trova spazio in un blocco sottrae fattivamente spazio a numerose transazioni ordinarie (anche varie centinaia). Incrementando così la pressione in termini di backlog ed allungando i tempi di conferma.

3) Non ancora, ma direi che è presto per giudicare. Allo stato non c'è congestione. Assistiamo ad una moderata attività di minting di queste "iscrizioni". Il rateo di questa -in assenza di una "domanda" a fare da contraltare- tenderebbe a raggiungere un apice e scampanare, come tipico delle manie. Sgonfiandosi.

Ove però si innescasse della domanda, quindi del "mercato", ciò incentiverebbe tanto ulteriore minting (a fee maggiori, fermo restano il fee discount di SegWit), quanto trasferimenti. In tal caso si concreterebbe un overhead non trascurabile con cui fare i conti. Questo è esattamente ciò che è avvenuto a suo tempo su Ethereum con Cryptokitties. Fu una bomba a scoppio ritardato in termini di volume transazionale e gli asset in quel caso neppure erano on-chain.

Il punto in sostanza è che dobbiamo ancora scoprire se possa esistere una domanda per questo genere di asset su BTC, o se si tratti di mera mania transitoria. Il che può certamente richiedere del tempo, anche perchè mi aspetterei emulazione e sottoprodotti. Per ora possiamo solo fare supposizoni.

A prescindere, il problema che mi pare più impellente è connesso con la natura dei contenuti arbitrari che si vanno ad incorporare nella blockchain. Questa funzionalità può essere abusata per pubblicare contenuti illeciti o lesivi, fomentando una reazione avversa che può essere impugnata in sede istituzionale e/o legale.

Per ora l'unica contromisura atta ad arginare parzialmente la responsabilità dei node operators è il pruning del proprio nodo.
Si tratta di una forma di protezione debole, che tenderebbe ad evere ripercussioni negative sulla rete ove perseguita in massa.
 
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Prego.

1) Non mi sbilancio su cosa accadrà in 10 anni perchè credo che il limite di blocco cambierà prima. Resta il fatto che sino ad allora non si eccederanno i 4Mb per blocco, limite massimo imposto da Segwit a livello di protocollo, quindi la blockchain non crescerà oltre tale rateo. Fermo restando che senza "scimmie" i blocchi sarebbero tendenzialmente decisamente più compatti, con buona parte dello spazio witness vacante e notevole beneficio sui requisiti di storage.

2) Non c'è un problema a livello di mempool in senso stretto. Tranne per il fatto indiretto che ogni scimmia -pagante o meno- che trova spazio in un blocco sottrae fattivamente spazio a numerose transazioni ordinarie (anche varie centinaia). Incrementando così la pressione in termini di backlog ed allungando i tempi di conferma.

3) Non ancora, ma direi che è presto per giudicare. Allo stato non c'è congestione. Assistiamo ad una moderata attività di minting di queste "iscrizioni". Il rateo di questa -in assenza di una "domanda" a fare da contraltare- tenderebbe a raggiungere un apice e scampanare, come tipico delle manie. Sgonfiandosi.

Ove però si innescasse della domanda, quindi del "mercato", ciò incentiverebbe tanto ulteriore minting (a fee maggiori, fermo restano il fee discount di SegWit), quanto trasferimenti. In tal caso si concreterebbe un overhead non trascurabile con cui fare i conti. Questo è esattamente ciò che è avvenuto a suo tempo su Ethereum con Cryptokitties. Fu una bomba a scoppio ritardato in termini di volume transazionale e gli asset in quel caso neppure erano on-chain.

Il punto in sostanza è che dobbiamo ancora scoprire se possa esistere una domanda per questo genere di asset su BTC, o se si tratti di mera mania transitoria. Il che può certamente richiedere del tempo, anche perchè mi aspetterei emulazione e sottoprodotti. Per ora possiamo solo fare supposizoni.

A prescindere, il problema che mi pare più impellente è connesso con la natura dei contenuti arbitrari che si vanno ad incorporare nella blockchain. Questa funzionalità può essere abusata per pubblicare contenuti illeciti o lesivi, fomentando una reazione avversa che può essere impugnata in sede istituzionale e/o legale.

Per ora l'unica contromisura atta ad arginare parzialmente la responsabilità dei node operators è il pruning del proprio nodo.
Si tratta di una forma di protezione debole, che tenderebbe ad evere ripercussioni negative sulla rete ove perseguita in massa.

Anche io, al netto degli aspetti tecnici, vedo come unico problema la minaccia alla neutralità del sistema legato ai contenuti.

Che su BTC, a mio avviso, non ci devono proprio stare.

Sugli effetti dell'esplosione (o meno) del fenomeno NFT, va considerato che a pesare è comunque solo la pubblicazione.

Una volta pubblicata la figurina, il peso di un trasferimento (magari per compravendita) è solo quello del sat marcato.

Cioè è una (piccola) transazione monetaria.

Ne consegue che la transazione dell'NFT di valore, che giustificherebbe il pagamento di qualunque fee, nei fatti non richiede nessuna risorsa particolare nel blocco e con pochi sat e pochi vB la chiudi senza interferire.

Lo sappiamo perchè solo l'NFT già pubblicato può avere acquisito qualche valore. Quindi per definizione la transazione di un NFT di valore è solo quella di un NFT già pubblicato e si riduce al trasferimento di un sat.

L'NFT che si deve ancora pubblicare invece non ha nessun valore. E questo sarà sempre vero.

Immagino dunque che in fase di pubblicazione si meriterà sempre investimenti in fee molto bassi.
 
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Si, tutta roba che è passata con 4 sat/VB, nel momento in cui le transazioni monetarie hanno lasciato il passo.

E se guardi la coda, adesso sono praticamente solo scimmie.

E si, ora se ne vedono diverse di 'scimmie'

Ma in che mercato vengono trattate ste robe? Oppure prima vengono create e poi si pensa al mercato


ps: 20$ per creare un NFT :rolleyes:
 
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