Black Dog Portfolio ...Verso quota 10.000 euro in dividendi !

capex for the long run:
The Hidden Risk When You Own Stocks for the Long Run

un po' di storia della birra in USA (il picco dei volumi di Budweiser è stato nell 1988 e tra il 2000 e il 2017 i prezzi sono aumentati mediamente del 42% contro l'11% dei vini e il 19% dei liquori):
America’s Long Love Affair With Beer Is on the Rocks

ma con Arnault finiremo per bere solo più cinese:
Ao Yun, il vino cinese di Arnault sfida i Bordeaux con l'annata 2015


birra mondo.jpg
 
capex for the long run:
The Hidden Risk When You Own Stocks for the Long Run

un po' di storia della birra in USA (il picco dei volumi di Budweiser è stato nell 1988 e tra il 2000 e il 2017 i prezzi sono aumentati mediamente del 42% contro l'11% dei vini e il 19% dei liquori):
America’s Long Love Affair With Beer Is on the Rocks

ma con Arnault finiremo per bere solo più cinese:
Ao Yun, il vino cinese di Arnault sfida i Bordeaux con l'annata 2015


Vedi l'allegato 2587473

Io sono ancora curioso di sapere se quel Wishkey del Lidl ha poi vinto qualche premio...
 
Se ho ben capito anche Nemo ha un approccio giustamente pragmatico caso per caso, cioè valutare la singola operazione nel concreto, perché se va bene hai una doppia opportunità di guadagno (gain + cedola), ma se per es. la fase rialzista prosegue e ti fai tentare dalla vendita frettolosa rischi di pagare un prezzo maggiore se vuoi rientrare in una buona azienda da dividendo, oltre alla duplicazione delle spese di compravendita.
Il punto cardine è secondo me avere una strategia.
Se uno acquista e vende ogni volta che realizza i guadagni dei dividendi di un anno si riduce a fare trading e pur non essendoci nulla di male per esperienza personale posso dire che statisticamente aumenta la probabilità di avere operazioni in perdita e per questo si deve avere un motivo per vendere o acquistare.
Il titolo aumenta il dividendo, ma il fatturato è stabile da anni? Mmm, fammi vedere se trovo di meglio.
Il titolo sale del 20%, ma l'azienda va a bomba? Me lo tengo.
Per semplificare diciamo. Anche la stretegia di Greenblatt prevede una revisione annuale del portafoglio e la vendita di alcuni titoli sostituendoli con altri.
 
Il punto cardine è secondo me avere una strategia.
Se uno acquista e vende ogni volta che realizza i guadagni dei dividendi di un anno si riduce a fare trading e pur non essendoci nulla di male per esperienza personale posso dire che statisticamente aumenta la probabilità di avere operazioni in perdita e per questo si deve avere un motivo per vendere o acquistare.
Il titolo aumenta il dividendo, ma il fatturato è stabile da anni? Mmm, fammi vedere se trovo di meglio.
Il titolo sale del 20%, ma l'azienda va a bomba? Me lo tengo.
Per semplificare diciamo. Anche la stretegia di Greenblatt prevede una revisione annuale del portafoglio e la vendita di alcuni titoli sostituendoli con altri.

Perfetta sintesi.
Ho un portafoglio vasto e ramificato e ogni tanto va fatta manutenzione.
Piccola operazione odierna .. sostituita Sol con Cembre nel Pir.
Piccola operazione che comporta un immediato piccolo capital gain e un aumento della cedola mensile in quanto Sol ha un dividendo sotto il 2%.
 
Perfetta sintesi.
Ho un portafoglio vasto e ramificato e ogni tanto va fatta manutenzione.
Piccola operazione odierna .. sostituita Sol con Cembre nel Pir.
Piccola operazione che comporta un immediato piccolo capital gain e un aumento della cedola mensile in quanto Sol ha un dividendo sotto il 2%.

:cool:

mi devo preoccupare per SOL ? :D:D
 
Ma non possono essere complementari?



Appunto!




Appunto. Le due cose non si escludono.



La differenza però è che il 6% di gain dopo un mese potresti reinvestirlo per poi avere comunque una cedola in un'altra azione o al limite nella stessa, se il rialzo era un'oscillazione momentanea.

Se ho ben capito anche Nemo ha un approccio giustamente pragmatico caso per caso, cioè valutare la singola operazione nel concreto, perché se va bene hai una doppia opportunità di guadagno (gain + cedola), ma se per es. la fase rialzista prosegue e ti fai tentare dalla vendita frettolosa rischi di pagare un prezzo maggiore se vuoi rientrare in una buona azienda da dividendo, oltre alla duplicazione delle spese di compravendita.

Ma tutte le strategie sono "mixabili" che discorsi sono? Io per esempio faccio trading in opzioni a supporto di un portafogli DGI, però quando si parla di DGI per me la politica di investimento è quella che ti ho descritto. Poi ognuno deve fare come si trova meglio, Nemo per esempio compra/vende in base a sue stime/giudizi, se a lui va bene non penso che ci siano particolari problemi. Lo fà magari con posizioni "non core", ovvero azioni satelliti che possono entrare ed uscire... Chiedigli se vende Air Liquide... :)

La realtà dei fatti è che ognuno gestisce il PF come meglio crede, io a vendere e rinvestire di continuo non ho molto interesse, perchè è un approccio da trader, che a me non riesce (ma non solo a me a quanto pare).
 
il mio intervento non era per sindacare o meno una strategia o un altra…..ma che si paragonano due cose diverse…..un gain certo e quantificato con un accredito sul proprio conto titoli che può benissimo non generare nuova ricchezza per l'investitore.

onestamente mi sembra abbastanza evidente che vendi in profitto al 6% sei libero…..se prendi una cedola al 6% ma l'azienda ha fatto -40% sei legato mani e piedi a lei e devi sperare che faccia il 66% per ritornare al prezzo di carico.


ripeto la strategia ha una sua logica e dei dati che la supportano…..ma ogni tanto secondo me si fa un po' di confusione.

…...avere un portafoglio al 100% azionario per sopperire o contribuire alla pensione quindi in età avanzata dovrebbe essere sconsigliato a tutti visto la volatilità dell'azionario visto che i -20/30% sono sempre dietro l'angolo.


a l'investitore che interessa la cedola oggi giorni abbiamo la fortuna di avere a disposizione ottimi etf che garantiscono cedole e in alcuni casi battono anche il rendimento total return di molti portafogli e in base alla duration si può anche calcolare grossomodo quando uscire in pari con il capitale investito.

Diciamo che su un orizzonte temporale di 20/30 anni, se il mercato mi fa -20% il trentesimo anno onestamente non penso che me ne fregherà nulla, perchè in teoria la maggioranza delle azioni in mio possesso dovrebbero essere salite ben oltre quella soglia. Questo se tutto continuerà come è andato dal 1900 ad oggi, se il modello economico che conosciamo va ai maiali, la disquisizione DGI o TRADER non si porrà neanche.

Sul 6%, io quando entro in un azienda lo faccio per stare a lungo. Il -40% mi fa OVVIAMENTE stragirare le balle, ma finchè paga il dividendo non c'e' un problema immediato. C'e' poi una variabile che non inserisci in questa equazione. Per fare trading devi essere attivo sul mercato, io per fare il DGI posso anche permettermi di non guardare nulla ogni giorno per un mese di fila. Un valore al tempo lo non vogliamo dare?

Ripeto: Non c'è una strategia "buna" ed una "cattiva", c'è la strategia che più si adatta a come siamo in relazione ai target che uno ha. Se oggi un amico mi dicesse che vuole fare una cosa che servirà ad integrarsi con la pensione io gli consiglierei di fare DGI, se un amico mi dicesse che vuole fare il 10% CAGR per i prossimi 5 anni forse è meglio fare il trader o avere dei profili piu attivi...

Sugli ETF, sono d'accordo con te, è uno strumento che non utilizzo al momento ma riconosco che può essere interessante sopratutto per investitori che cercano forme più semplici ed a rischio minore (pre via della diversificazione).
 
La confusione inizialmente non c’era, è arrivata dopo...
Visto che questo è un forum di DGI, mi sembra strano che un DGI venda un titolo solo perché in breve tempo ha fatto +6%. Per questo ho fatto una domanda provocatoria.
Poi si è iniziato a parlare di portafogli azionari al 100% etc, che in questa sezione del forum non c’entrano nulla. Io ho anche obbligazioni, certificates e etf obbligazionari. Ma mica ne parlo qui, visto che qui si parla di altro.
 
La confusione inizialmente non c’era, è arrivata dopo...
Visto che questo è un forum di DGI, mi sembra strano che un DGI venda un titolo solo perché in breve tempo ha fatto +6%. Per questo ho fatto una domanda provocatoria.
Poi si è iniziato a parlare di portafogli azionari al 100% etc, che in questa sezione del forum non c’entrano nulla. Io ho anche obbligazioni, certificates e etf obbligazionari. Ma mica ne parlo qui, visto che qui si parla di altro.

in realtà questo non è un forum e neanche una sezione….è l'esperienza di nemo per altro molto interessante.

visto che nemo ogni tanto vende i titoli e non si limita ad un buy and hold visto che nemo presenta un portafoglio 100% azionario capita che qualcuno (non il sottoscritto) faccia delle domande e capita che alcuni rispondano…...e qualcuno possa obbiettare su delle risposte(il sottoscritto).
 
Diciamo che su un orizzonte temporale di 20/30 anni, se il mercato mi fa -20% il trentesimo anno onestamente non penso che me ne fregherà nulla, perchè in teoria la maggioranza delle azioni in mio possesso dovrebbero essere salite ben oltre quella soglia. Questo se tutto continuerà come è andato dal 1900 ad oggi, se il modello economico che conosciamo va ai maiali, la disquisizione DGI o TRADER non si porrà neanche.

Sul 6%, io quando entro in un azienda lo faccio per stare a lungo. Il -40% mi fa OVVIAMENTE stragirare le balle, ma finchè paga il dividendo non c'e' un problema immediato. C'e' poi una variabile che non inserisci in questa equazione. Per fare trading devi essere attivo sul mercato, io per fare il DGI posso anche permettermi di non guardare nulla ogni giorno per un mese di fila. Un valore al tempo lo non vogliamo dare?

Ripeto: Non c'è una strategia "buna" ed una "cattiva", c'è la strategia che più si adatta a come siamo in relazione ai target che uno ha. Se oggi un amico mi dicesse che vuole fare una cosa che servirà ad integrarsi con la pensione io gli consiglierei di fare DGI, se un amico mi dicesse che vuole fare il 10% CAGR per i prossimi 5 anni forse è meglio fare il trader o avere dei profili piu attivi...

Sugli ETF, sono d'accordo con te, è uno strumento che non utilizzo al momento ma riconosco che può essere interessante sopratutto per investitori che cercano forme più semplici ed a rischio minore (pre via della diversificazione).

ti invidio se l'anno prima che esci dai mercati fai un -30% e perdi 100/150k e la cosa non ti tocca....io se brucio dei potenziali guadagni non ci dormo la notte.(ovviamente parliamo di eccezioni ma vuole essere un monito per chi si vede a 70 anni con i soldi investiti in strumenti cosi volatili)

delle persone sagge dicono che chi si appresta a liquidare il proprio portafoglio titoli non dovrebbe avere una quota di azionario superiore al 30% salvo casi particolari….c'è pure la regolina del 100:

100 - età = quota azionaria
 
scusa che ti ho fatto?

Abcasa,
Col fine di non andare troppo OT (e di riempire la sua discussione )nella pagina di Nemo, ti invito a creare una nuova discussione per affrontare questo tema, molto interessante e che su alcuni spunti trovo molto utile.

Naturalmente parteciperei alla discussione molto volentieri.
 
ti invidio se l'anno prima che esci dai mercati fai un -30% e perdi 100/150k e la cosa non ti tocca....io se brucio dei potenziali guadagni non ci dormo la notte.(ovviamente parliamo di eccezioni ma vuole essere un monito per chi si vede a 70 anni con i soldi investiti in strumenti cosi volatili)

delle persone sagge dicono che chi si appresta a liquidare il proprio portafoglio titoli non dovrebbe avere una quota di azionario superiore al 30% salvo casi particolari….c'è pure la regolina del 100:

100 - età = quota azionaria

Ma chi ha detto che voglio uscire? Io voglio la rendita, il mio time limitil sono 25 anni, poi si vedrà, magari lo lascio a mio figlio, magari devo liquidare per altri problemi... Tu ti concentri sul Total Return e non sul flusso cedolare, e valuti una strategia col target di un'altra, ed è ovvio che non ti torna.
Sulla regola del 100% era una cosa da anni 80/90 per abbassare il rischio di un PF che entra via via in età matura. Ad oggi le obbligazioni sono molto più rischiose di prima e spesso sono volatili come delle azioni. Viene meno il loro utilizzo "calmierante". A meno che non sostituisci con un bund a rendimento negativo, ma penso che almeno il 2% tu lo voglia portare a casa, giusto per battere l'inflazione eh...
 
Tornando al mio portafoglio e al tema del thread... il mio era sostanzialmente nato come un esperimento.
Dopo anni di confusione borsistica dove ho comprato e venduto un po' di tutto ho letto qualcosa sui dividendi e su questo famoso "passive income".
Mi ha colpito l'idea di un flusso costante di denaro senza fare nulla.. una sorta di doppio stipendio per fare una cosa che mi piace molto.
E sopratutto la magia del compounding e dell'interesse composto.
Allora ho iniziato e devo dire che ho trovato il mio giusto habitat.
Nella rete c'è una vastità infinita di blog e siti che parlano appunto dei dividendi con mille sfaccettature.. c'è chi non vende mai una singola azione...c'è chi vende se un'azienda diminuisce o addirittura non aumenta il dividendo..c'è chi usa una formula mista ... e poi ci sono io che in pratica non mi sono dato nessuna regola arrivando persino ad inserire nel portafoglio Berkshire Hataway.
La grande obiezione di molti utenti è sempre quella..ma chi te lo fa fare... compra un etf ..ecc.. e attenzione ! Non è mica una cosa stupida.. sono strumenti meravigliosi e super consigliati per chi non ha voglia e tempo di dedicarsi a tutto questo.
Il mio problema è che mi piace.. mi piace da morire! Io almeno una volta al giorno ( minimo ) entro nella mia "sala controllo " ovvero il mio mastodontico file contenente un milione di numeri (che in parte vedete anche voi quando condivido il portafoglio) e controllo la situazione.
Inserisco il dividendo incassato..correggo un numero... aggiorno la cedola aumentata di XXX ecc... e sopratutto controllo la mia lunga "wish list" alla ricerca di nuove idee che mi portino ad aumentare il dividendo mensile.. il mio secondo stipendio che attualmente copre : mutuo,Now Tv, Netflix,Amazon Prime...mica male eh senza fare nulla.
E veniamo al rendimento del portafoglio, progetto partito nell'estate 2013.
Il rendimento complessivo è di 32.237 euro e corrisponde circa al 65%.
Per i confronti con i vari indici mondiali tengo a precisare che questo è un dato sostanzialmente netto. Se calcolati i dividendi al lordo il rendimento sarebbe notevolmente superiore.
In linea di massima credo che la parte PIR sarà sempre più preponderante e alla lunga impatterà notevolmente su questi numeri grazie all'assenza di quel maledetto 26%.
Il portafoglio è stato creato e si è sviluppato in un mercato toro, periodo difficile per confrontarsi con un indice mondiale. Sono però convinto che farà ancora meglio in un mercato orso, scenario che presto o tardi si presenterà.
Siamo alle soglie dei migliori mesi dell'anno ...periodi ricchi e gonfi di cedole "italiane" che porteranno un ulteriore miglioramento di tutte le statistiche...che però alla fine lasciano il tempo che trovano.
Continuo a dare la precedenza al dato più importante ...la cedola mensile adesso alle soglie dei 244 euro...con il target 250 vicinissimo e perchè no... i fatidici 300 euro mensili alla portata.
 
Tornando al mio portafoglio e al tema del thread... il mio era sostanzialmente nato come un esperimento.
Dopo anni di confusione borsistica dove ho comprato e venduto un po' di tutto ho letto qualcosa sui dividendi e su questo famoso "passive income".
Mi ha colpito l'idea di ...

Ciao Nemo, non funziona più il link del vecchio Black Dog Portfolio: dove posso trovare quello aggiornato?

Grazie OK!
 
Ma chi ha detto che voglio uscire? Io voglio la rendita, il mio time limitil sono 25 anni, poi si vedrà, magari lo lascio a mio figlio, magari devo liquidare per altri problemi... Tu ti concentri sul Total Return e non sul flusso cedolare, e valuti una strategia col target di un'altra, ed è ovvio che non ti torna.
Sulla regola del 100% era una cosa da anni 80/90 per abbassare il rischio di un PF che entra via via in età matura. Ad oggi le obbligazioni sono molto più rischiose di prima e spesso sono volatili come delle azioni. Viene meno il loro utilizzo "calmierante". A meno che non sostituisci con un bund a rendimento negativo, ma penso che almeno il 2% tu lo voglia portare a casa, giusto per battere l'inflazione eh...

io non voglio sporcare la discussione di nemo infatti tutto faccio tranne di parlare di total return perché come spiegato nemo da diversi anni più volte la gratificazione che ottiene portando avanti questa sua strategia vale più di altre variabili.

io intervengo solo quando leggo cose poco condivisibili ovviamente per me non avendo la verità assoluta in tasca.


Sulla regola del 100% era una cosa da anni 80/90 per abbassare il rischio di un PF che entra via via in età matura. Ad oggi le obbligazioni sono molto più rischiose di prima e spesso sono volatili come delle azioni. Viene meno il loro utilizzo "calmierante". A meno che non sostituisci con un bund a rendimento negativo, ma penso che almeno il 2% tu lo voglia portare a casa, giusto per battere l'inflazione eh..

poi se devo far finta di nulla leggendo ste cose……

volatilità

volatil.PNG


coprire inflazione

rend.PNG


"calmierante"

calmier.PNG



io intervengo per i terzi che leggono…...
 
In linea di massima credo che la parte PIR sarà sempre più preponderante e alla lunga impatterà notevolmente su questi numeri grazie all'assenza di quel maledetto 26%.
Il portafoglio è stato creato e si è sviluppato in un mercato toro, periodo difficile per confrontarsi con un indice mondiale. Sono però convinto che farà ancora meglio in un mercato orso, scenario che presto o tardi si presenterà.

condivo pienamente entrambe le valutazioni
 
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