Blackpool Leading Economic Index (BLEI)

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

BLEI in aumento frazionale di 0,5 punti percentuali.

A presto

N.

Valore BLEI il 14/12/2007 +20,6%
 
Il BLEI riprende fiato e (forse) cerca un equilibrio.

Ciao

N.

Valore BLEI il 21/12/2007 +23,3%
 
Aggiornamento positivo per il BLEI a fine 2007.

Un buon segno per il 2008? Speriamo di si.

Buon anno!

N.

Valore BLEI il 28/12/2007 +25,8%
 
Primo aggiornamento BLEI del 2008 con l'indice in discesa.

N.

Valore BLEI il 04/01/2008 +23,7%
 
Davvero interessante!
Mi permetto di rivolgerti alcune domande o riflessione, ma mi scuso se le stesse potranno sembrarti banali, motivate principalmente da un impulso di curiosità ed anche da una incompleta conoscenza della materia.
Avrai già validato il blei su dati storici nella tua attività sperimentale, dunque quale è stato il risultato nelle precedenti recessioni? Infatti gli shock che hanno dato vita a momenti di flessione dell’economia sono stati differenti nel passato per cui è pensabile che ogni indice risponda bene a certi tipi di shock rispetto ad altri.

Nelle tue parole ho riscontrato l’ammissione che tali indici spesso arrivano a dare una risposta concreta quando in effetti i giochi sono già fatti, stavo pensando sei hai provato ad estendere il potere predittivo del blei: e.g. dare un forecast dello stesso blei, non so a un mese, tre mesi, 6 mesi atteverso le previsioni sui dati che compongono lo stesso?

Spero che la mia curiosità non sia andata troppo in là…in ogni caso ti faccio i miei complimenti per il tuo lavoro…sono curioso di vedere come si comporta il tuo indice nei prossimi “caldi” mesi.
Ciao ka
 
Davvero interessante!
Mi permetto di rivolgerti alcune domande o riflessione, ma mi scuso se le stesse potranno sembrarti banali, motivate principalmente da un impulso di curiosità ed anche da una incompleta conoscenza della materia.
Avrai già validato il blei su dati storici nella tua attività sperimentale, dunque quale è stato il risultato nelle precedenti recessioni? Infatti gli shock che hanno dato vita a momenti di flessione dell’economia sono stati differenti nel passato per cui è pensabile che ogni indice risponda bene a certi tipi di shock rispetto ad altri.

Nelle tue parole ho riscontrato l’ammissione che tali indici spesso arrivano a dare una risposta concreta quando in effetti i giochi sono già fatti, stavo pensando sei hai provato ad estendere il potere predittivo del blei: e.g. dare un forecast dello stesso blei, non so a un mese, tre mesi, 6 mesi atteverso le previsioni sui dati che compongono lo stesso?

Spero che la mia curiosità non sia andata troppo in là…in ogni caso ti faccio i miei complimenti per il tuo lavoro…sono curioso di vedere come si comporta il tuo indice nei prossimi “caldi” mesi.
Ciao ka

Grazie per i complimenti.

Le tue domande non sono affatto banali anzi vanno al centro della questione: prevedere il ciclo economico è difficile perché il presente può anche essere simile ma non è identico al passato.

Stabilito questo fatto non restano che due alternative: buttare tutti i previsori che si basano sul passato (ma allora a mio parere non ci resterebbe niente) oppure far tesoro del passato ed arrangiarsi alla meno peggio. Nel realizzare il BLEI ho deciso di arrangiarmi e di aggiustare a modo mio (spero in modo migliorativo) quanto altri avevano fatto prima di me.

Naturalmente ho simulato le previsioni del BLEI a partire dagli anni 70. BLEI ha sempre anticipato il ciclo economico anche se di pochissimo e non sempre nella misura che poi si è effettivamente realizzata; da allora ad oggi non ha mai dato veri e propri falsi segnali. Insomma è stato un indicatore piuttosto robusto anche se non molto preciso sull’entità e sulla durata della crisi in arrivo.

Ti posso dire che, per come è costruito, il BLEI cerca di adattarsi al mutamento temporale delle condizioni economiche.

Tieni conto che il BLEI mira ad anticipare lo stato dell’economia USA in quanto per essa esiste una cospicua mole di dati ed estese serie storiche (con cui mi è stato possibile effettuare i test). Inoltre presumo che l’economia USA traini a catena tutte le altre e quindi prevedere l’economia USA, che a sua volta si presuppone anticipare le altre, equivale a prevedere l’economia mondiale.

Concludo proponendovi quella che secondo me è una valida applicazione pratica del BLEI: utilizzarlo come peso dell’investimento azionario nel proprio portafoglio. Sempre sulla base del passato si evince che questo modo di procedere è una buona, semplice e dinamica gestione del rischio.
Ad esempio oggi il valore BLEI suggerirebbe un peso in azioni del 23,7% ma solo pochi mesi fa questo valore era superiore al 50%. Io stessa, in parte, sto già convertendomi a questo modo di procedere.

PS

E’ interessante la tua idea di un BLEI basato sui dati previsti. Non ci avevo pensato ma in futuro non escludo di approfondire la questione.

Ciao

N.
 
Nuovo piccolo calo del BLEI

N.

Valore BLEI il 11/01/2008 +22,1%
 
L'indice BLEI scende nuovamente sotto i 20. Non è un buon segno ma per ora resiste sopra il minimo di 17,3% segnato a fine novembre.

N.

Valore BLEI il 18/01/2008 +19,2%
 
BLEI in calo anche questa settimana "horribilis". Martedì è certo un ulteriore taglio di 0,5% del tasso FED, che anche in futuro non farà mancare il suo sostegno.

A presto

N.

Valore BLEI il 25/01/2008 +18,1%
 
Ciao poncio,

ho trovato persino il logo del BLEI... sai punto in alto da qui a 5 anni i governatori della FED guarderanno al BLEI per orientare la loro politica monetaria.....

scherzi a parte buona domenica.

N.

Logo BLEI:
 

Allegati

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Questa settimana il dato ufficiale conferma un rallentamento della crescita dell'economia USA.

Qualche commento: se si assume come data di inizio rallentamento - luglio 2007 - mese questo in cui il BLEI è sceso per la prima volta sotto la soglia del 50% possiamo, a spanne, affermare che il BLEI sta anticipando di circa 6 mesi il dato ufficiale.

Quindi?

Io consiglio di seguire attentamente il BLEI: ulteriori diminuizioni segnalerebbero il cammino verso la recessione mentre riprese, pur piccole ma progressive, anticiperebbero la ripresa.

Questa settimana il BLEI scende a 17%, minimo di questo ciclo.

Per ora lo scenario più probabile è: ulteriore diminuizione del tasso di crescita.

Un saluto a tutti, in particolare a poncio

N.

Valore BLEI il 01/02/2008 +17,0%
 
BLEI in calo di altri due punti. Non tutti gli indicatori che lo compongono sono negativi ma tutti sono in peggioramento. La recessione sembra davvero vicina.

N.

Valore BLEI il 08/02/2008 +15,2%
 
...sforno indici e indicatori in grande numero. Una passione ai limiti della mania: la indicefobia si chiama. Incurabile.

N.

Incoraggiato da questa tua affermazione, ti chiedo se ti occupi anche di costruzione di indicatori non macroeconomici ma applicabili all'analisi delle singole società o gruppi di queste appartenenti ad una medesima industry (Usa).
In caso affermativo darò un seguito a questa mia.

saluti.
giugin :bye:
 
Anche se la tua dovrebbe chiamarsi eventualmente "Indicepatia" e non "Indicefobia". Ok?

giugin:bye:
 
Ciao,

sono specializzata in indici di prezzi. Il BLEI è di tipo diverso in quanto i suoi componenti non sono prezzi. E' un po' un'eccezione per come è calcolato ma è "sintetico".

Questo non toglie che mi piacciono molto gli indicatori sintetici. Anche nella vita: ad esempio se seguo il calcio mi entusiasmano statistiche del tipo % di tiri in porta falliti su totale tiri, minuti di palla tenuta in confronto all'avversario, che fanno impazzire gli americani ma spesso sono derisi da noi in Europa.

Per quanto riguarda le analisi aziendali tengo da conto gli indicatori sintetici più usuali e talvolta (se leggi in thread dei farmaceutici te ne renderai conto) me ne calcolo di miei un po' strambi: tipo l'indice di "arte farmaceutica" ma poi mi piace leggere anche dietro ai numeri per meglio capirli.

N.
 
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