Ciao a tutti, vi aggiorno
Unicredit a sbloccato tutto alla fine. Dopo aver interpellato i loro avvocati interni (entro i 30 giorni dalla segnalazione tramite reclamo), e averci provato, con una richiesta di firma da parte di tutti gli eredi che attesti che Unicredit non è responsabile dei soldi sbloccati (che ovviamente
non abbiamo firmato perché la sentenza è chiara non serve un pezzo di foglio che attesti quello che già è di fatto una legge), hanno bloccato il conto. Tutto in sordina. Hanno chiamato (telefonata molto sbrigativa cercando di chiudere subito) e puff era tutto sbloccato con controllo completo dei fondi tramite Home Banking.
Trasferiti su un altro conto mono-intestatario Unicredit (che si era dovuto aprire per la pensione di reversibilità), in previsione di poi spostarli su un'altra banca.
Prossimo step sarà chiudere il conto cointestato dopo la successione, cosa spero non troppo complicata. In ogni caso sono rimasti 10€ su quel conto quindi...
Se vi capita a voi (che sia Unicredit o altri) vi consiglio di inviare un reclamo tramite PEC/Form online (in presenza è meglio evitare secondo me) segnalando la sentenza della Cassazione (sentenza della Cassazione, Sez. II, ordinanza del 19 marzo 2021, n. 7862) ma se la banca fa problemi, come nel mio caso, allora sfoderate la cara semplice letterina di cosa farò se non rispettano le leggi.
Nel dettaglio:
- Esposto alla
Banca D'Italia che monitora le banche e il rispetto delle normative (anche qui c'è un PDF della Banca D'Italia che parla espressamente di questa sentenza)
- Segnalazione
CONSOB di attività anomala da parte dell'azienda quotata in borsa
- Segnalazione
AGCM per mancata comunicazione chiara con il cliente
- Apertura pratica con
Associazione dei consumatori oppure
legale tramite avvocati
A questo punto, vi chiama il direttore e vi fissa un appuntamento in via direttissima come nel mio caso, con caffè e orecchie basse, cercando di farvi capire che la povera banca di periferia (è una battuta) deve recepire ancora queste finezze in termini di normative e che i cattivi programmatori hanno messo una regola che blocca in automatico i conti appena arriva la segnalazione di dipartita di un co-intestatario di un conto.
Nel mio caso è "bastato" questa letterina a fargli capire che era meglio non tirare la corda.
Fosse stata una banca piccolina veramente di periferia, li avrei anche capiti, ma stiamo parlando di una delle banche più grandi Italiane.
Spero sia utile ad altri questa mia esperienza.