blog di bow : discussione per confrontarsi sui temi trattati

sei soggetto ad una grossa inflazione
anche nel caso del franco svizzero che si è solo apprezzato in questi anni ? osservazione banale; la persona " investe " nel franco svizzero nel 2010 e oggi va a cambiarlo contro euro ( dove poi mah) . Avrebbe guadagnato?

2010 -2023 , sola detenzione di franchi svizzeri

Anzi, se vogliamo, la lezione è che in quelle situazioni il cash sul conto non è un grande affare. Infatti non è che Agnelli o Olivetti siano piombati in miseria.

Sulla Svizzera, girano voci non rosee sulla convenienza di detenere soldi derivanti dall'Italia, ma non per timore di investigazioni quanto per costi altissimi che erodono il capitale nel tempo , con la scusa della " salvaguardia", altro che risparmio gestito.

Non ho conoscenza diretta di questo ma leggendo il forum si legge di commissioni e costi tenuta portafoglio di 4, 5, 6 % annuo, con rendimenti più bassi , perché magari nel gestito .
le cassette di sicurezza con l'oro anche all'epoca, oltre ad azioni e beni che probabilmente non si svalutarono
sarebbe interessante sapere quali tipologie.....
 
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regole di diversificazione bibliche; 1\3 in oro, 1\3 in terra, 1\3 in prestiti o obbligazioni quindi "finanza"....

A dire il vero si tratta del Talmud e il passaggio esatto sarebbe: ogni uomo divida le sue ricchezze in tre parti: terreni, affari e una parte in denaro sempre a portata di mano.
Approccio che condivido.

Bisogna pensare a tutto, ma catastrofi come la seconda guerra oggi sono improponibili, o meglio potrebbero capitare ma significherebbe uno scenario alla Orwell

Forse sarò fatalista ma la penso allo stesso modo, giusto diversificare e coprirsi con asset di diversa natura (penso sia saggio tenere un po' di cash ed oro fisico) ma il disastro è disastro e ci puoi fare ben poco.
 
A me questi scenari apocalittici fanno un baffo. Ci vogliono 20 secondi per andare a riposare sotto gli "alberi pizzuti". Una volta preso coscienza di ciò, si vive più serenamente.
 
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A me questi scenari apocalittici fanno un baffo. Ci vogliono 20 secondi per andare a riposare sotto gli €albrri pizzuti". Una volta preso coscienza di ciò, si vive più serenamente.
Esatto... alle volte sulla carta si eccede di Risk management, si devono fare dei ragionamenti sensati rispetto all'investitore. Per quello è importante la storia per capire la NATURA di un asset (abbiamo visto che nel 1943 in Italia il buono del tesoro al 5% c'era e venne pagato, ma non esiste solo la solvibilità e il rendimento, in assenza di stabilità non significano nulla. Se pensiamo che una destabilizzazione nazionale non possa più accadere, pensiamo cosa è caduto in testa agli ucraini da un giorno all'altro, magari ne conosciamo che la settimana prima andavano a lavoro e accreditavano il loro stipendio nella central Bank di Kiev e rinnovavano i titoli di Stato, la settimana dopo erano profughi in Polonia. Detto ciò a differenza di molti consulenti, conosciuta la storia non amo pavoneggiarmi in rendimenti a 20 anni... sugli orizzonti lunghi/lunghissimi potrebbe non essere un problema tanto il mercato, quanto l'investitore. Io ho 45 anni, secondo le tavole di mortalità dell'ISTAT ho una certa percentuale di non arrivare vivo alla fine di un investimento a 20, sicuramente superiore al rischio default di un portafoglio minimamente diversificato e dal rischio perdita di molte asset allocation... e se ci arrivo io potrebbe comunque essere cambiata la situazione famigliare, personale, le esigenze etc... certo sempre meglio che tenerli sul conto
 

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E' basato sul modello di Risk management che punta a rimanere centrali rispetto a rischi di natura diversa.
Ovviamente al momento i risultati non hanno nulla di eclatante, negli anni sarà bello aver collezionato strategie diverse e poterle comparare.
Quale sarebbe il punto debole di un approccio simile a questo? Ovviamente ragionando su di un portafoglio bilanciato
 
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