BMPS euro 8% call on [22] January 2025 sub Tier 2 100k XS2106849727 - vol. 2

TOP STORIES ITALIA: Anima pronta a contribuire ad aumento ma non come anchor
06/09/2022 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Il tavolo tra Anima e B.Mps per discutere dell''aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro al via in ottobre non e'' stato aperto. E'' quanto spiegano fonti a MF-DowJones aggiungendo che come tutti i partner commerciali Anima avrebbe interesse a estendere e ampliare lo scopo degli accordi in essere e a fronte di accordi estesi e ampliati ci sarebbe da parte dei partner commerciali una somma che andrebbe a coprire le necessita'' di una porzione del fabbisogno di capitale di B.Mps. Il vantaggio che Anima e Axa in questa fase possono offrire e'' proprio questo: dare una mano per la riduzione della necessita'' di capitale. D''altronde, lo scorso giugno il cda di Rocca Salimbeni ha conferito mandato al management della banca per l''analisi e la potenziale negoziazione del rafforzamento della partnership in essere con Anima Holding nel settore del risparmio gestito. E in questo quadro si inserirebbe il supporto in fase di aumento di capitale. Anima tuttavia - proseguono le fonti - non avrebbe un ruolo di anchor investor nell''operazione. Si tratta di un investitore che mette dei soldi a supporto della societa'', ma l''anchor investor e'' un soggetto con natura diversa: si tratta di uno specialista che entra nell''operazione a supporto del management e dell''operazione e lo fa di mestiere. Ragionevolmente Anima potrebbe contribuire fino a una quota del 5% dell''aumento di capitale e potrebbe riservarsi un extra cash in base agli accordi commerciali che verranno presi. E'' ragionevole pensare che l''apporto complessivo si aggiri tra i 150 milioni e i 250 milioni. Questa e'' una cifra che entrambe le parti hanno anche analizzato in passato, ma la struttura dell''operazione e'' ancora da definire. Il roadshow della societa'' dal punto di vista tecnico puo'' iniziare solo una volta che Consob ha approvato il prospetto, ma la banca nel frattempo puo'' continuare a testare il mercato attraverso i suoi sondaggi presso gli investitori, cosi'' come gia'' fatto con quelli americani e inglesi. Proprio ieri e'' arrivato il via libera della Bce all''operazione di rafforzamento di capitale di B.Mps che verra'' sottoposta all''assemblea il prossimo 15 settembre. L''approvazione si aggiunge al completamento dell''iter autorizzativo da parte di Dg Competition giunto a inizio agosto. I proxy advisor Glass Lewis e Iss nei giorni scorsi hanno raccomandato agli azionisti di votare in favore dell''aumento. Secondo entrambi l''operazione e'' fondamentale per la redditivita'' a lungo termine. "Ed e'' dunque nel migliore interesse degli azionisti", scrive Glass Lewis. Iss ricorda che il prezzo sara'' determinato dal consiglio al momento dell''emissione. Tuttavia sul mercato si teme un effetto Saipem che aveva lanciato un aumento da 2 mld, quindi iperdiluitivo per la societa'', chiuso con appena il 70% delle adesioni. Ieri il titolo Mps ha perso un altro 4,7% e la capitalizzazione ora vale 305,5 milioni di euro. L''emissione - che potrebbe avvenire in piu'' tranche - corrisponde quindi a oltre otto volte l''attuale capitalizzazione di mercato della societa''. L''associazione dei piccoli azionisti del Monte ha gia'' fatto sapere che votera'' contro l''aumento. E ha puntato il dito contro le caratteristiche dell''aumento di capitale "snaturato e trasformato da inscindibile a scindibile". Nei documenti assembleari la banca scrive di ritenere che "l''aumento di capitale possa completarsi tra fine ottobre e inizio novembre 2022", qualora "le condizioni del mercato lo consentano". Il successo dipende in maniera imprescindibile dalla partecipazione del Tesoro, che dovra'' sottoscrivere azioni per 1,6 miliardi corrispondenti alla propria quota del 64%. Le banche del nutrito consorzio di garanzia, che ha visto di recente quattro nuovi ingressi, si sono impegnate fino a un massimo di 900 milioni. In Borsa il titolo Mps oggi ha chiuso nuovamente al ribasso segnando un -4,22% a 0,2906 euro. Il titolo di Anima H. ha segnato un +0,25% a 3,252 euro. claudia.cervini@mfdowjones.it cce

MF-DJ NEWS
 
B.Mps: Lovaglio, l'aumento conviene (Mi.Fi.)
Oggi 08:31 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Dopo oltre 22 miliardi bruciati tra aumenti di capitale e salvataggi di Stato in 11 anni, il Montepaschi torna a chiedere soldi agli azionisti, stavolta altri 2,5 miliardi. Se quelli del socio pubblico, il Tesoro, sono sicuri - 1,6 miliardi di euro per la sua quota del 64% - altri 900 milioni devono arrivare al mercato, da investitori privati. Trovarli non e'' agevole in una situazione macroeconomica quantomai incerta, con rischi di recessione in arrivo, nel mezzo di un cambio di governo e con una banca che, nonostante il titolo stia precipitando quasi a zero, potrebbe risultare comunque cara rispetto ai competitor. Mps: tutta la banca in Borsa vale 410 milioni ma solo il mattone supera i 2 miliardi. Ma c''e'' del valore inespresso, sostiene il neo amministratore delegato Luigi Lovaglio. A pochi giorni dall''assemblea straordinaria di giovedi'' 15 settembre che dovra'' approvare l''operazione, il ceo anticipa a Milano Finanza i punti chiave del roadshow presso gli investitori istituzionali per convincerli a scommettere ancora una volta su Siena. Domanda. Dottor Lovaglio, perche'' un investitore dovrebbe sottoscrivere questo ennesimo aumento di Mps da 2,5 miliardi, dopo 22 miliardi bruciati in poco piu'' di dieci anni? Risposta. Perche'' Mps ha un enorme potenziale e fara'' emergere in modo risolutivo il proprio valore, fondato su un modello di business a basso assorbimento di capitale e con fondamentali solidi. Ci sono almeno tre buone ragioni per crederci: l''eccellenza del network, con una forte presenza delle filiali su tutto il territorio, la qualita'' dei ricavi con un livello di commissioni superiore al margine di interesse e una best in class challenger bank, Widiba. Tutto nell''ambito di un piano industriale che prevede un utile ante imposte di 700 milioni di euro al 2024, che incorpora solo in minima parte i benefici attesi dall''aumento dei tassi di interesse la cui evoluzione dovrebbe anche consentirci di assorbire gli effetti di scenari macro piu'' complessi. D. E questo bastera''? Che prospettive offre ai futuri azionisti? R. Offriamo le prospettive di una redditivita'' sostenibile e di una equity story che si basa sull''attrattivita'' che la banca presentera'' con l''implementazione del piano industriale. Un brand unico e di grande valore, tutti elementi che la candidano ad essere una protagonista anche nel processo di consolidamento del settore bancario. Senza considerare il valore prospettico di Widiba, una delle challenger bank leader per innovazione a livello europeo, che potra'' beneficiare nella valutazione di quei multipli riservati al settore fintech. D. Quando e'' previsto l''avvio dell''operazione? R. Il via libera della Bce era un importante passaggio autorizzativo. Ora abbiamo l''assemblea il 15 settembre. Il lancio dell''aumento e'' previsto entro meta'' ottobre, dopo l''approvazione del prospetto da parte della Consob. D. Un passaggio cruciale e'' quello della riorganizzazione e della realizzazione del piano di uscite volontarie di circa 3500 dipendenti, che costera'' circa 800 milioni. Ad oggi a noi risulta che siate poco sopra il 50%. Riuscirete a portarlo a termine entro la scadenza del 30 novembre? R. I segnali che stanno arrivando ci fanno essere ottimisti sulla possibilita'' di raggiungere questo obiettivo. Significherebbe ripartire il 1 gennaio 2023 con una riduzione di costi di circa 270 milioni di euro. Anche questo e'' un fattore importante verso il mercato e gli investitori. D. Perche'' la riorganizzazione delle societa'' e la chiusura degli sportelli? R. Si tratta di una necessaria semplificazione della struttura del Gruppo, che consente anche di generare sinergie sia di costi che di ricavi. Le filiali restano al centro del nostro modello di banca commerciale. Devono ovviamente avere un''attivita'' adeguata con i clienti e generare risultati positivi. La forza del Monte dei Paschi sta - lo ripeto - nella rete, intendo le persone, e nel brand. Da quando sono arrivato, ho potuto toccare con mano che Mps e'' una vera banca commerciale nazionale. Siamo primi come quota di mercato in Toscana, terzi in Veneto e quinti in Lombardia, regioni che sono tra i motori dell''economia italiana. Complessivamente su scala nazionale intermediamo oltre il 6% del pil del Paese. D. Ma se la banca e'' cosi'' bella e va cosi'' bene, perche'' ha bisogno ancora di un aumento di capitale? R. L''aumento e'' propedeutico a dotare la banca di un''adeguata patrimonializzazione garantendo cosi'' il rispetto di tutti i requisiti regolamentari, finanziare gli oneri straordinari connessi alle uscite volontarie e lo sviluppo del business, diventando cosi'' capace di generare in maniera continuativa capitale. D. Ma prima deve trovare chi lo sottoscrive. A parte il Tesoro che ha il 64%, servono soci privati perche'' la Ue vuole che l''aumento sia ''di mercato''. Come farete a trovare i 900 milioni che servono, oltre alla quota che arrivera'' dallo Stato? Il titolo sta scendendo costantemente: sara'' pure un fatto tecnico ma comunque fa impressione. R. Abbiamo gia'' avviato un programma di incontri con gli investitori sia italiani che internazionali e lo stiamo intensificando in questi giorni. Tutto il comparto bancario e'' stato impattato in borsa in maniera importante a causa dell''elevata volatilita'' dei mercati, dovuta tra l''altro alla crisi energetica e all''inflazione ai massimi. Il nostro titolo ha risentito in piu'' anche della natura iperdiluitiva dell''aumento di capitale. Sono convinto della validita'' del piano industriale e del valore della banca che nel medio termine, in un contesto di ripresa dei mercati, sara'' sostenuto dai fondamentali. D. Ci sarebbe la garanzia delle banche del consorzio. Ma offriranno davvero la rete di protezione o si sfileranno alla fine per i rischi macroeconomici e per non perderci subito dopo, come e'' successo nell''aumento Saipem? R. L''aumento di capitale sara'' blindato quando le banche passeranno dalla pre-garanzia alla garanzia vera e propria. Al momento siamo tutti impegnati a portare a termine l''operazione. chiaro che una volta che c''e'' la garanzia delle banche l''aumento e'' assicurato e la distinzione tra aumento inscindibile e scindibile diventa una questione tecnica. D. Teme ripercussioni sull''operazione dal risultato delle elezioni del 25 settembre? R. L''esperienza maturata mi porta alla convinzione che ci sia una condivisione generale sul percorso che abbiamo intrapreso. D. Si e'' parlato di possibili aggregazioni. Con chi potrebbe sposarsi Mps? E potrebbe arrivare un''offerta gia'' durante l''aumento di capitale? R. Siamo concentrati sul prossimo passo che e'' l''aumento di capitale. Poi vedremo. Non mi sento certamente di escludere che possano affacciarsi soggetti interessati gia'' durante l''aumento di capitale. D. Teme ripercussioni sulla banca dallo scenario macroeconomico tra inflazione e rischi di recessione? R. Ad oggi non rileviamo significativi impatti per lo scenario macro, in particolare per quanto riguarda il rischio di deterioramento del portafoglio crediti. Beneficiamo anche della vendita del portafoglio di non performing exposure che permette di migliorare ulteriormente il profilo di rischio. E vediamo segnali positivi dall''evoluzione del margine di interesse. D. Teme che la banca anche dopo l''aumento possa risultare sopravvalutata rispetto al resto del comparto bancario? R. Siamo sicuri della validita'' del progetto e del valore dei fondamentali della banca, la cui piena valorizzazione tuttavia non puo'' prescindere da un mercato in ripresa. D. State considerando di trattare con anchor investor? R. sicuramente un''opzione che guardiamo con interesse. D. Intanto continuano ad arrivare cause legali sulle operazioni del passato, che pesano sui bilanci futuri. Come se ne esce? R. Come ho gia'' detto nel corso della presentazione della semestrale, si tratta di reclami seriali, generici, nella maggior parte dei casi senza nesso di causalita''. Mps, di chi e'' davvero la colpa della crisi del Monte? Abbiamo respinto le richieste e dato mandato ai legali di analizzare le azioni da intraprendere a tutela della banca. Questo approccio basato sui fatti concreti e'' la scelta adottata con il piano industriale riguardo al tema dei rischi legali straordinari, e sara'' cosi'' anche per il futuro. Non vogliamo piu'' che queste vicende prevalgano e offuschino, come hanno fatto in passato, quanto la banca fa di buono per i suoi clienti. red
 
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA (MPS)
Italian asset manager Anima (ANIM.MI) is open to helping the Tuscan lender raise 2.5 billion euros in capital but there are no talks on the matter at present, two sources with knowledge of the matter said. Anima could contribute 150-250 million euros depending on how the terms of its partnership with Monte dei Paschi would be revised, one source said.
 
TOP STORIES ITALIA: Mps in rally, si guarda a prossimo aumento
Oggi 11:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps brilla a piazza Affari, +19,44% teorico, in scia al ricco newsflow sul tema del prossimo aumento di capitale e in un contesto ancora positivo per tutto il comparto bancario. Diversi articoli di stampa nel weekend, ricordano da Equita Sim, tornano sul tema dell`aumento di capitale. A tutto questo si aggiunge l''intervista del Ceo Lovaglio a MilanoFinanza. Come anticipato da MF-Dowjones lo scorso 6 settembre il tavolo tra Anima e la banca senese per discutere dell''aumento di capitale da 2,5 non e'' stato aperto. Anima in ogni caso avrebbe interesse ad estendere e ampliare lo scopo degli accordi in essere e a fronte di accordi estesi e ampliati ci sarebbe da parte dei partner commerciali una somma che andrebbe a coprire le necessita'' di una porzione del fabbisogno di capitale di B.Mps. Ragionevolmente Anima potrebbe contribuire fino a una quota del 5% dell''aumento di capitale e potrebbe riservarsi un extra cash in base agli accordi commerciali che verranno presi. E'' ragionevole pensare che l''apporto complessivo si aggiri tra i 150 milioni e i 250 milioni. Gli esperti di Equita, dal canto loro, pongono l''accento sui principali spunti dall`intervista al Ceo Lovaglio. In particolare, con l`implementazione del piano industriale, che incorpora solo in minima parte il beneficio del rialzo dei tassi sul margine di interesse, Mps sara'' in grado di generare una redditivita'' sostenibile e godra'' di significativa attrattivita'' in ottica di consolidamento del settore bancario. L`avvio dell`aumento di capitale da 2,5 mld e'' previsto entro meta'' ottobre dopo l`approvazione del prospetto da parte di Consob. Infine, Lovaglio si e'' detto fiducioso di realizzare l`obiettivo di uscite volontarie (3500) entro fine novembre. Confermato l''interesse a trattare con anchor investor ai fini dell`esecuzione dell''aumento di capitale. Nel frattempo va segnalato che Fratelli d''Italia vuole che l''aumento di capitale del Montevenga realizzato dopo il voto del 25 settembre. Il rinvio della ricapitalizzazione di B.Mps e'' stato chiesto, come riportato da Bloomberg, da Maurizio Leo, consigliere economico della leader di Fratelli d''Italia, Giorgia Meloni. Secondo FdI, l''operazione di ricapitalizzazione della banca senese puo'' attendere. "E'' un momento difficile ed e'' meglio aspettare il nuovo governo. Quella del Monte dei Paschi e'' un''operazione importante, che deve tutelare sia i posti di lavoro sia un asset strategico per l''economia italiana", ha spiegato Leo lasciando intendere che un eventuale esecutivo a guida Fratelli d''Italia potrebbe avere intenzioni diverse per il futuro di Rocca Salimbeni.
fus
 
*B.Mps: titolo accelera, +6,54%
Oggi 09:50 - MF-DJ
 
BORSA: Milano accelera con resto Ue, rally per Mps
Oggi 11:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Piazza Affari accelera al rialzo e ora segna un progresso dell''1,64%. Bene anche il resto d''Europa: Dax +1,56%, Ibex +1,27%, Cac 40 +1,29%. Sul fronte macro da segnalare che l''istituto Ifo ha tagliato le previsioni sulla crescita economica della Germania. "Ci stiamo avviando verso una recessione invernale", afferma Timo Wollmershauser, responsabile delle previsioni dell''Ifo. Per il prossimo anno, l''istituto prevede una contrazione della produzione economica dello 0,3% e una crescita dell''1,6% soltanto per quest''anno. L''inflazione dovrebbe essere in media dell''8,1% quest''anno e del 9,3% l''anno prossimo. A Piazza Affari prosegue il rally delle banche iniziato dopo l''aumento dei tassi deciso la scorsa settimana dalla Bce. Bene soprattutto Bper +5,36%, Banco Bpm +3,38%, Intesa Sanpaolo +2,61% e Unicredit +2,55%. In asta di volatilita'' B.Mps (+19,76% teorico). Sullo Star male invece Avio (-13,58%) dopo la pubblicazione dei conti e la revisione delle guidance.
fus
 
TOP STORIES ITALIA: Mps sfiora il +20% con parole Lovaglio e ruolo Anima
Oggi 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps chiude in rally (+19,04%) con scambi forti e superiori al 2,5% del capitale in scia al ricco newsflow sul tema del prossimo aumento di capitale e in un contesto ancora positivo per tutto il comparto bancario. Diversi articoli di stampa nel weekend, ricordano da Equita Sim, tornano sul tema dell`aumento di capitale. A tutto questo si aggiunge l''intervista del ceo, Luigi Lovaglio, a Milano Finanza. Come anticipato da MF-DowJones lo scorso 6 settembre il tavolo tra Anima e la banca senese per discutere dell''aumento di capitale da 2,5 non e'' stato aperto. Anima in ogni caso avrebbe interesse a estendere e ampliare lo scopo degli accordi in essere e a fronte di accordi estesi e ampliati ci sarebbe da parte dei partner commerciali una somma che andrebbe a coprire le necessita'' di una porzione del fabbisogno di capitale di B.Mps. Ragionevolmente Anima potrebbe contribuire fino a una quota del 5% dell''aumento di capitale e potrebbe riservarsi un extra cash in base agli accordi commerciali che verranno presi. E'' ragionevole pensare che l''apporto complessivo si aggiri tra i 150 milioni e i 250 milioni. Gli esperti di Equita, dal canto loro, pongono l''accento sui principali spunti dall`intervista a Lovaglio. In particolare, con l`implementazione del piano industriale, che incorpora solo in minima parte il beneficio del rialzo dei tassi sul margine di interesse, Mps sara'' in grado di generare una redditivita'' sostenibile e godra'' di significativa attrattivita'' in ottica di consolidamento del settore bancario. L`avvio dell`aumento di capitale da 2,5 mld e'' previsto entro meta'' ottobre dopo l`approvazione del prospetto da parte di Consob. Infine, Lovaglio si e'' detto fiducioso di realizzare l`obiettivo di uscite volontarie (3500) entro fine novembre. Confermato l''interesse a trattare con anchor investor ai fini dell`esecuzione dell''aumento di capitale. Nel frattempo va segnalato che Fratelli d''Italia vuole che l''aumento di capitale del Monte venga realizzato dopo il voto del 25 settembre. Il rinvio della ricapitalizzazione di B.Mps e'' stato chiesto, come riportato da Bloomberg, da Maurizio Leo, consigliere economico della leader di Fratelli d''Italia, Giorgia Meloni. Secondo FdI, l''operazione di ricapitalizzazione della banca senese puo'' attendere. "E'' un momento difficile ed e'' meglio aspettare il nuovo governo. Quella del Monte dei Paschi e'' un''operazione importante, che deve tutelare sia i posti di lavoro sia un asset strategico per l''economia italiana", ha spiegato Leo lasciando intendere che un eventuale esecutivo a guida Fratelli d''Italia potrebbe avere intenzioni diverse per il futuro di Rocca Salimbeni.
fus
 
MF ANALISI: Su Mps il nuovo governo non dovra' adottare un approccio dirigistico
Oggi 08:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Potra'' essere l''avvio a soluzione del caso Montepaschi anche il classico punto di appoggio di Archimede che permettera'' non di sollevare il mondo, ma di mettere in moto le possibili forme di aggregazione e di consolidamento in alcune aree del settore bancario? In un contesto generale molto difficile nel quale si torna a temere la stagflazione, ma dopo l''aumento di 75 punti base dei tassi di interesse di riferimento da parte della Bce che un certo sollievo dara'' ai conti delle banche, dopodomani si registrera'' un passaggio assai importante, ancorche'' abbastanza scontato, nella vicenda Monte con l''assemblea straordinaria chiamata a deliberare l''aumento di capitale di 2,5 miliardi. I roadshow dell''amministratore delegato Luigi Lovaglio e, piu'' in generale, posta la certezza dell''adesione all''operazione da parte del Tesoro con il suo 64% circa del capitale dell''Istituto senese, l''azione a sostegno dell''aumento svolta in questi mesi hanno dato i loro frutti, in particolare con l''atteggiamento positivo dei proxy advisor e con la partecipazione di un "consorzio" di garanzia dell''aumento stesso da parte di sette banche. E cio'', mentre cadeva a picco il valore del titolo in Borsa. L''attuazione dell''operazione e'' prevista per la prima parte di novembre. Uno dei punti centrali del piano nel suo complesso e'' la previsione dell''esodo volontario, con incentivazione e con uno scivolo contributivo, di 3.500 dipendenti, definito a seguito di una complessa trattativa con il sindacato che ha operato per la difesa dei lavoratori, e, nel contempo, per il futuro del Monte. Negli ultimi tempi, dopo che osservatori, esperti e cronache hanno passato in rassegna per mesi le ipotesi piu'' disparate di nozze con lo storico Istituto, sembra affievolirsi il disegno delle aggregazioni possibili sulla carta e si comincia a discettare di una banca piu'' piccola ( con l''uscita di dipendenti e la riduzione del numero delle filiali, nonche'' con la vendita di strutture partecipate), una banca che potrebbe avere un futuro autonomo. Ma forse si tratta soltanto di un''impressione, incombendo sempre l''obbligo della dismissione della partecipazione del Tesoro (magari gradualmente) entro un termine, prorogato con l''intesa con la Commissione Ue, che opportunamente ora non e'' stato reso pubblico. Si evita cosi'' di commettere il madornale errore, a suo tempo compiuto dal Tesoro, di avviare, a suo tempo, per l''acquisizione del Monte, con l'' Unicredit come unico contraente un negoziato da concludere tassativamente entro un termine prestabilito (pena la contestazione da parte della Commissione Ue), reso pubblico in precedenza. Un''impostazione del genere, per la quale nessuno al Tesoro ha avvertito la necessita'' di scusarsi, non poteva che alimentare le maggiori richieste dell'' Unicredit, guidato dall''amministratore delegato Andrea Orcel particolarmente esperto pure in trattative a livello internazionale. La beffa e'' stata poi il ritiro dal negoziato del predetto contraente, viste non accolte le sue richieste. Vi sara'' ora, come si mormora, un ritorno d''interesse di quest''ultimo all''operazione in questione? E su quali basi? Potrebbe trattarsi di un arretramento rispetto alle soluzioni in precedenza proposte? E gli altri istituti di cui si e'' parlato in questi mesi? E come influira'', data la partecipazione statale citata, il ruolo di un eventuale (non scontato, pero'') governo di destra che si costituisse a seguito del voto del 25 settembre? Se si leggono le passate dichiarazioni in proposito di esponenti di questo schieramento - ivi compresa quella di Giorgia Meloni - non e'' affatto esclusa l''ipotesi stand alone con una ridimensionata, ma significativa presenza pubblica. Nella campagna elettorale finora l''argomento non e'' stato affrontato. Vedremo cosa accadra'' nei prossimi giorni. Molto dipendera'' da chi sara'' il nuovo ministro dell''Economia e dalla linea che sosterra'' nel rapporto tra il pubblico e l''economia, nonche'' il sistema bancario, che pero'' e'' materia sulla quale coinvolgere l''intero esecutivo. Finora, si e'' parlato, da parte del governo, di tutela del personale e di mantenimento del marchio, espressione, quest''ultima, che si presta a tutte le possibili deduzioni. Certamente il Monte, quale che sia l''operazione che si compie, non puo'' essere cancellato ne'' ridimensionato in maniera tale da configurarsi come un altro soggetto, magari a rilievo regionale. Allora e'' comunque necessario che sulla soluzione si lavori sin d''ora, ma essa, come accennato, spettera'' al nuovo esecutivo che vi dovra'' dare la priorita'', sapendo che dalla stessa dipende anche la possibile riorganizzazione di una parte del settore bancario. Non e'' pensabile pero'' che un malinteso approccio dirigistico determini le scelte auspicate dal momento che si tratta di avere a che fare con banchieri che debbono sostenere la propria autonomia per la credibilita'' e l''affidabilita'' anche all''estero. MF - Mercati Finanziari

MF-DJ NEWS
 
BORSA: partenza piatta, Mps sale ancora
Oggi 09:16 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Primi scambi di giornata poco mossi per Piazza Affari: -0,06%. Ancora in rally B.Mps (in asta di volatilita'' con un +9,84% teorico) che prosegue la salita iniziata ieri. Deboli, sul paniere principale, le altre banche: Banco Bpm -0,51%, Bper -0,92%, Intesa Sanpaolo +0,14%, Mediobanca -0,57%, Unicredit -0,19%. Denaro infine su Tim (+1,91%) e Moncler (+0,44%).
fus
 
UPDATE 2-Monte dei Paschi's junior debt rallies on Anima's support for cash call
Oggi 17:40 - RSF
(Aggiunge dettagli)
MILANO, 13 set (Reuters) - Le obbligazioni junior del Monte dei Paschi di Siena (MPS) ( BMPS.MI ) sono aumentate martedì, aggiungendosi ai guadagni del giorno precedente, supportate dalla notizia di un possibile interesse degli investitori per un previsto 2,5 miliardi di euro ($ 2,5 miliardi) cash call.

Le azioni di MPS hanno guadagnato il 19% lunedì e il suo debito subordinato è aumentato dopo che fonti hanno affermato che il partner commerciale della banca statale Anima Holding ( ANIM.MI ) era disposto a svolgere un ruolo nella raccolta di capitale.

Il debito junior di MPS è stato messo sotto pressione nelle ultime settimane a causa dei timori che potesse essere convertito in capitale proprio per aiutare la banca toscana a raccogliere fondi per coprire i costi di ristrutturazione.

L'amministratore delegato di MPS Luigi Lovaglio sta lavorando per completare la nuova emissione di azioni entro la metà di novembre per finanziare costosi licenziamenti volontari, ma i mercati turbolenti mettono in dubbio se riuscirà a farcela.

I prezzi delle obbligazioni MPS junior sono scesi a meno della metà del loro valore nominale poiché banchieri e analisti hanno affermato che il prestatore avrebbe difficoltà a trovare investitori in un momento in cui i timori di recessione e l'instabilità politica dell'Italia martellano le azioni bancarie.

L'Italia si è impegnata a coprire il 64% dei 2,5 miliardi di euro in base alla sua partecipazione nella banca, ma MPS deve anche assicurarsi fondi privati ​​per rispettare le regole dell'Unione Europea sugli aiuti di Stato alle banche.

Il gestore patrimoniale italiano Anima sarebbe pronto a conferire fino a 250 milioni di euro di capitale a MPS nell'ambito di una partnership rafforzata con la banca toscana, ha detto a Reuters una persona esperta in materia.

L'amministratore delegato Lovaglio non ha al momento avviato colloqui né con Anima né con la francese AXA, partner assicurativo di MPS, che potrebbero anche valutare la possibilità di rivedere il proprio accordo commerciale in cambio di un contributo in contanti anticipato, secondo un'altra persona vicina alla questione.

Lovaglio aveva detto a giugno di voler mantenere separate le discussioni sul cash call da quelle sulle partnership.

I banchieri che lavorano all'aumento di capitale affermano che il rafforzamento degli accordi commerciali renderebbe più difficile per MPS cercare una fusione con un peer più sano in futuro.

Entro le 1527 GMT un'obbligazione del luglio 2029 emessa da MPS ha guadagnato 3,38 punti percentuali di prezzo a 55,25, per un rendimento del 24,6%, secondo i dati Refinitiv. Un'obbligazione del settembre 2030 è salita di 3,88 punti a 54,625, con un rendimento del 37%
($ 1 = 0,9839 euro)

(Segnalazione di Valentina Za, redazione di Agnieszka Flak e Keith Weir)
((valentina.za@thomsonmigration.com; +39 02 6612 9526; ))
 
Mps, Bce rimuove divieto dividendi, comunica requisiti patrimoniali
Oggi 09:12 - RSF
MILANO, 27 dicembre (Reuters) - La Bce ha comunicato a Banca Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI) requisiti patrimoniali SREP per il 2023 in linea con il 2022 e rimosso il divieto di distribuzione di dividendi, sostituendolo con l'obbligo di ottenere l'autorizzazione preventiva da parte dell'autorità di vigilanza.

E' quanto si legge in una nota della banca, dove si sottolinea che i requisiti Srep sono "già ampiamente rispettati".

Nel dettaglio, è previsto che Mps abbia nel 2023 un requisito patrimoniale Srep complessivo del 10,75%.

Il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio è del 13,50%, in termini di Cet 1 ratio è pari all'8,80% e in termini di Tier 1 è pari al 10,82%.

Comunicato integrale
(Elisa Anzolin, editing Claudia Cristoferi)
((elisa.anzolin@thomsonreuters.com; 0039 0266129692;))
 
ECB sets capital requirements for Monte dei Paschi for 2023, removes dividend ban
Oggi 09:49 - RSF
MILAN, Dec 27 (Reuters) - The European Central Bank has set the minimum capital requirements for Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) (BMPS.MI) for next year and also removed a ban on the distribution of dividends, the lender said in a statement on Tuesday.

The ECB told Monte dei Paschi it must maintain a Common Equity Tier 1 ratio - a measure of financial strength - of at least 8.8%, the statement added.

The bank's CET 1 ratio stood at 15.7% at the end of September, it said, adding that the figure took into account the multi-billion capital raise concluded later in the year.

The lender raised 2.5 billion euros ($2.6 billion) in cash in November, braving stormy markets with a new share issue. More
than a third of the proceeds were earmarked to help fund staff exits and boost profits thanks to lower costs.

After a failed re-privatisation attempt last year, Monte dei Paschi is working to improve its appeal for a potential buyer under new CEO Luigi Lovaglio so as to allow the state to cut its 64% stake in a merger deal with a stronger rival.

($1 = 0.9384 euros)
(Reporting by Agnieszka Flak, editing by Gavin Jones)
((agnieszka.flak@thomsonreuters.com; +39 06 8030 7754;))
 
Mps meno Monte di guai. Ok dividendi da Bce - FinanzaOnline


Mps meno Monte di guai. Ok dividendi da Bce

di Laura Naka Antonelli

27/12/2022 12:20

Mps: la Bce rimuove il divieto alla distribuzione dei dividendi. Per Mps-Monte di Stato finalmente l’inizio di una nuova era, dopo il successo (in realtà messo in dubbio da molti) dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro?

Stamattina la banca guidata dal ceo Luigi Lovaglio ha annunciato la decisione della Banca centrale europea di confermare i requisiti patrimoniali che dovranno essere rispettati a partire dal 1° gennaio 2023.

La Bce ha citato proprio il successo dell’operazione di ricapitalizzazione della banca senese Monte di Stato, togliendo il bando all’erogazione delle cedole.​

Con l’ok della Bce alla distribuzione dei dividendi, Mps sembra meno Monte dei guai, pronto a inaugurare una nuova era, che dovrebbe tradursi nella privatizzazione della banca e dunque nell’uscita del Mef-Tesoro dal suo capitale, maggiore azionista con una partecipazione del 64%.

Considerato il buon esito dell’operazione di aumento di capitale per 2,5 miliardi di Euro, la Bce ha, inoltre, rimosso il divieto di distribuzione di dividendi, sostituendolo con l’obbligo per la Banca di ottenere la preventiva autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza”, si legge nel comunicato diffuso oggi dal Monte dei Paschi.

Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali, sono stati confermati quelli richiesti per il 2022, “già ampiamente rispettati”. Ovvero:

Nel 2023 per il Gruppo MPS – a livello consolidato – è previsto un requisito patrimoniale SREP complessivo (Total SREP Capital Requirement – TSCR) del 10,75%, che include

Un requisito minimo di fondi propri – Pillar 1 (‘P1R’) dell’8% (di cui 4,50% in termini di CET1)

Un requisito aggiuntivo di Pillar 2 (‘P2R’) del 2,75%, che si attesta sullo stesso livello che era stato richiesto per il 2022, da detenere almeno per il 56,25% nella forma di capitale primario di classe 1 – CET1 – e per il 75% nella forma di capitale di classe 1 – Tier 1.

Il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio, ottenuto aggiungendo al TSCR un Combined Buffer Requirement (CBR) del 2,75% è del 13,50%.

Il requisito minimo complessivo in termini di CET 1 ratio è pari al 8,80%, somma tra P1R (4,50%), P2R (1,55%) e CBR (2,75%); il requisito minimo complessivo in termini di Tier 1 è pari al 10,82%, inclusivo di P1R del 6%, P2R del 2,06% e CBR del 2,75%.

Dalla nota del Monte dei Paschi di Siena è emerso anche che “i coefficienti patrimoniali della Banca a livello consolidato al 30 settembre 2022, tenuto conto dell’aumento di capitale conclusosi lo scorso 4 novembre per circa 2,5 mld di euro e dei relativi costi, risultano pari a: 15,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, 15,7% per il Tier 1 ratio, 19,5% per il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022; 14,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, 14,7% per il Tier 1 ratio, 18,5% per il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri a regime”.

“Per quanto riguarda la Pillar II Capital Guidance (P2G), è confermata pari a 2,50%, da soddisfare con Common Equity Tier 1″.


La notizia tuttavia non entusiasma gli investitori, con il titolo Mps che riporta a Piazza Affari una performance in rosso, a metà giornata.

Il caso Mps è tornato sotto i riflettori all’inizio di dicembre, con un articolo pubblicato dal Financial Times, che è tornato ad affrontare l’interrogativo sui presunti aiuti di Stato erogati nel corso dell’aumento di capitale che ha permesso a Mps di raccogliere 2,5 miliardi di euro per continuare a sopravvivere.

Oltre a riassumere la vicenda, il Financial Times è tornato sulla questione delle commissioni ingenti (ben 125 milioni di euro che la banca senese ha pagato alle banche del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale. E sulla presunta, per alcuni certa, violazione delle norme Ue sugli aiuti di Stato da parte dell’Italia:

Con gli investitori (il mercato) che hanno mostrato di avere poco interesse a partecipare all’ultimo aumento di capitale, Mps ha convinto un gruppo di banche a sottoscrivere l’intera quota che avrebbe dovuto essere sottoscritta dai privati, in cambio di ricche commissioni. Al fine di ridurre ulteriormente i loro rischi, queste banche hanno siglato poi accordi di sub-underwriting con altri investitori, che si sono detti d’accordo ad assorbire l’inoptato in cambio di una parte delle commissioni percepite dalle banche”, ha scritto il quotidiano britannico.

Una mossa che, ha sottolineato l’FT, sembrerebbe violare le regole Ue sugli aiuti di Stato”, riaccendendo i dubbi sullo strumento del bail in VS bailout.

Con tanto di silenzio da parte dell’Unione europea e della stessa Bce.
 
B.Mps: cda uscente reputa remunerazione inadeguata
14/03/2023 18:10 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)-- Il cda uscente di B.Mps reputa inadeguata l''attuale remunerazione dell''organo di governo della banca. E'' quanto si legge nella documentazione predisposta per l''assemblea del prossimo 20 aprile. Nel documento ''Orientamenti del cda agli azionisti su dimensione e composizione del nuovo cda'' emerge una sorta di "autocandidatura" per una riconferma nel nuovo consiglio che avverra'' sulla base delle liste (il Tesoro indichera'' la maggior parte dei membri). Il cda uscente "auspica che per garantire stabilita'' e continuita'' d''azione alle attivita'' dell''Organo, in questa fase particolare della vita della banca, sia valutata la conferma di una parte degli attuali componenti sulla base del contributo attivo fornito ai lavori consiliari nell''arco del mandato". La presidente della banca Patrizia Grieco, ha gia'' comunicato all''azionista di riferimento di non essere disponibile per un nuovo mandato. red

MF-DJ NEWS
 
B.Mps: Lega verso la presidenza (MF)
16/03/2023 08:20 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--A pochi giorni dalla presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Montepaschi, attese entro il 26 marzo, si profila il quadro delle mosse probabili del governo. Non c''e'' ancora una decisione presa -anche perche'' le interlocuzioni tra Fratelli d''Italia, Lega e Forza Italia sono in corso sul piu'' ampio tavolo di tutte le nomine pubbliche da effettuare in queste settimane- ma una cosa appare chiara, secondo fonti a conoscenza del dossier: il board senese vivra'' un cambiamento radicale. Insomma, fuori tutti o quasi. Dei quindici consiglieri di amministrazione, dodici sono espressione del Tesoro mentre i tre sono stati eletti dalla lista di Assogestioni. Gran parte dei dodici consiglieri -scelti sotto il governo Conte I, con al Tesoro il direttore generale Alessandro Rivera- verranno sostituiti. Non tutti pero'': secondo indiscrezioni di fonte politica raccolte da MF-Milano Finanza, l''attuale amministratore delegato Luigi Lovaglio potrebbe restare al suo posto. E, pare, anche l''attuale consigliere Nicola Maione, che la Lega vorrebbe schierare per la presidenza al posto dell''uscente Patrizia Grieco. Lovaglio e'' arrivato alla guida della banca appena tredici mesi fa e ha portato a termine un difficile aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro riuscendo a trovare investitori privati che hanno consentito l''ennesimo salvataggio dell''istituto. Sarebbero proprio questi investitori -quantomeno quelli che sono rimasti nell''azionariato, come le fondazioni bancarie (mentre altri, come Axa, hanno venduto pochi giorni fa)- a premere perche'' prevalga l''ipotesi del rinnovo del mandato al top banker ex Pekao (la banca di Unicredit in Polonia). In quest''ottica, si andrebbe anche verso uno scenario stand alone per Siena per un periodo piu'' lungo, anche se le turbolenze dei mercati bancari di questi giorni possono far mutare gli scenari con grande rapidita''. I giochi non sono appunto ancora fatti, anche perche'' la casella Mps e'' solo una del mosaico di nomine che deve essere composto dalla premier Giorgia Meloni, dal ministro dell''Economia Giancarlo Giorgetti e dagli alleati di governo. La Lega punta a prendere la poltrona piu'' alta di Siena: a Salvini piacerebbe l''ascesa di Maione, avvocato romano vicino alla Lega. Ma dentro al partito c''e'' chi spinge invece per una figura femminile, per confermare una donna al vertice dopo Stefania Bariatti e appunto Grieco. I nomi che circolano sono quelli della professoressa di diritto amministrativo Barbara Lilla Boschetti, oggi nel board di Ferrovie Nord Milano (Fnm), o dell''avvocato Marta Asquasciati, oggi nel consiglio di amministrazione di Iren, entrambe considerate vicine al partito di Matteo Salvini. Sempre che naturalmente Giorgia Meloni non voglia imporre una donna alla guida della banca, ipotesi pero'' data per meno probabile. La poltrona di presidente di Mps e'' appetibile per ruolo e prestigio ma non dal punto di vista economico. I compensi sono limitati perche'' Mps e'' sotto un piano di ristrutturazione con aiuti di Stato approvato dalla DgComp della Ue: il ceo prende 466 mila euro, mentre il compenso per il presidente e'' di 110 mila euro lordi. Cifre troppo basse, secondo il documento di autovalutazione preparato dal board: "L''attuale remunerazione risulta inadeguata in considerazione dell''elevatissimo impegno di tempo richiesto per espletarlo adeguatamente e del raffronto con altre istituzioni comparabili, e non contribuisce a favorire l''attrattivita'' della banca per le migliori professionalita''". red fine

MF-DJ NEWS
 
BANCO MONTE DEI PASCHI DI SIENA (MPS) (BMPS.MI), BUZZI UNICEM (BZU.MI)
FTSE share indexes revision effective as of Monday: Banca Monte dei Paschi di Siena enters Italy's blue-chips index FTSE Mib replacing Buzzi Unicem
 
Finanza: Check-up alla banca (Mi.Fi.)
Oggi 08:31 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Dopo 15 anni sono tornati i fallimenti bancari. I casi di Svb, Signature, First Republic e Credit Suisse possono contagiare gli istituti italiani? Per fare chiarezza, MF-Milano Finanza ha incrociato due indicatori importanti che possono far capire se una banca e'' oggi piu'' o meno solida. Il primo e'' il Liquidity Coverage Ratio (Lcr), indice che mira ad assicurare che una banca mantenga un livello adeguato di attivita'' liquide di elevata qualita'' non vincolate, convertibili all''occorrenza in contanti per soddisfare il fabbisogno di liquidita'' nell''arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress particolarmente acuto. Lo stock d''attivita'' liquide dovrebbe consentire alla banca di sopravvivere fino al 30 giorno dello scenario, entro il quale si presuppone che possano essere intraprese appropriate azioni correttive da parte delle autorita'' di vigilanza. Il livello minimo di Lcr in Europa e'' del 100%, Credit Suisse aveva il 144% a fine 2022, il 150% a marzo, secondo quanto ha dichiarato l''istituto. Le banche piu'' liquide in Italia. Prendendo il settore delle banche commerciali in Italia, il livello piu'' alto (dati a fine 2022) lo aveva il Credem con il 232%, Iccrea con il 231%, quindi Bper con il 211%, Mps (reduce da un aumento di capitale) con il 192%, Banco Bpm con il 191%, Intesa Sanpaolo era al 185%, Mediobanca al 172%, la Popolare di Sondrio al 161%, Unicredit al 156%. Le banche specializzate o di gestione del patrimonio hanno livelli piu'' alti, in testa FinecoBank con il 787%, Banca Ifis con oltre il 500%, illimity con il 317%, Bff Bank con il 298%, mentre Banca Generali aveva il 338% e Banca Mediolanum il 322%. Le banche piu'' solide in Italia. L''altro indicatore importante di solidita'' di una banca e'' il Cet1 ratio (Common Equity Tier 1) che, secondo le norme della Bce, deve essere superiore all''8% e viene obbligatoriamente reso noto dalle banche. Gli istituti italiani si collocano ben sopra, basti pensa che Mps aveva una Cet1 ratio dell''11% a fine 2021, salito al 15,6% dopo il rafforzamento patrimoniale dell''anno successivo. Partendo dalle banche commerciali italiane, il Cet1 Fully Loaded piu'' alto a fine 2022 era quello di Unicredit al 16%, a seguire Mps al 15,6%, Banca Popolare di Sondrio al 15,3%, Intesa Sanpaolo al 14,9%, Mediobanca al 14%, Banco Bpm al 13,3%. Quanto al Cet 1 phased in, a svettare e'' Credem al13,7%, seguita da Bper al 13,2%. Anche in questo caso le banche specializzate, a partire dai gestori patrimoniali, presentano indici ancora piu'' alti: FinecoBank al 20,8%, Banca Mediolanum al 20,6%, Banca Generali al 15,6%, Bff Bank al 16,9%, illimity al 15,8%, Banca Ifis al 15%.
pev
 
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