Boicottare le banche

pensi che le banche abbiano responsabilità nella collocazione dei tango bond?


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moris

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Boicottare le banche (ARGENTINA, CIRIO, PARMALAT) cosa ci rifileranno domani?

C'è qualcuno in questo forum che ha comprato prima del default su pressioni della propria banca?
E' possibile che io sia l'unico?
 
Ultima modifica:
ti hanno sequestrato nel caveau e non ti hanno fatto uscire fino a che non hai firmato l'ordine di acquisto?

Giovanni
 
le colpe delle banche

no!
Alla mia richiesta di un titolo obbligazionario che rendesse qualcosa di più dei btp, mi hanno solo invitato a comprare bond dal loro paniere e nelle prime pagine c'erano solo titoli argentina.
Ho chiesto perchè proprio quelli visto che altri offrivano di più?
Risposta: "erano più sicuri perchè gli USA, mai avrebbero lasciato che un paese a loro vicino andasse in default" e mi si porto come esempio la crisi del messico.
Valutai così quei titoli ancora più sicuri di quelli italiani!

Ora chi devo ringraziare???
intanto incomincio con te ed il tuo Humor....
 
Solo colpendole nei loro interessi si occuperanno di noi

Riporto in questo forum lo scritto che proclamava la mia guerra contro il sistema bancario:


ieri sono entrato in banca, la mia "cara" in tutti i sensi Banca Intesa, sono andato dal loro addetto ai deposito titoli e ho detto:

VENDO TUTTO E PORTO I MIEI SOLDI DA UN'ALTRA PARTE, LASCIO SOLO I TITOLI ARGENTINI... IL MIO E' UN MESSAGGIO DI PROTESTA, A BREVE VI GIUNGERA' UNA RACCOMANDATA PER IMPEDIRE LA PRESCRIZIONE DI EVENTUALI VOSTRI REATI...
SE NON AVRO' RISPOSTE SODDISFACENTI ENTRO QUALCHE MESE CHIUDERO' DEPOSITO TITOLI E CONTO CORRENTE E TRASFERIRO' I MIEI TITOLI ARGENTINI DA UN'ALTRA PARTE...

l'addetto non riusciva più a dire una parola, neppure la solita balla "stai tranquillo, ho investito anch'io in Argentina, ti garantisco che avrai tutto il capitale e gli interessi"

era lì scioccato incapace di mettere in piedi una frase completa, mi è apparso quasi impallidire.
io a quel ribaltamento di posizioni provavo quasi un orgasmo... che soddisfazione ragazzi!
la sua sempre baldanzosa allegria da film americani il suo modo di fare per trasmettere ottimismo.... svanito... in un'istante.
ha abbozzato a fatica un "Come mai questa decisione improvvisa..."
E' stato il "la" per dirgli di quello che mi tenevo dentro da anni su cosa pensavo del raggiro che mi avevano rifilato.
Uno dei giorni più belli della mia vita!!!
Sono uscito dicendo "ritirerò 3 mila € alla settima da cc. spero tu riferisca qualcosa a chi di dovere prima che io estingua il mio conto!!"
Mi dispiaceva di non possedere un deterrente economico di maggior rilievo
ma mi consolavo al fatto che qualcuno potesse seguirmi...
 
scritto da umberto
Il prof Scienza e' un matematico, e come tutti i matematici, fuori dalla realta' di tutti i giorni!!! Come accademico poi, svolge un compito didattico all'universita' e come tutti i professori, presta "consulenze ad altissimo livello".
Credo che sia EVIDENTISSIMO il suo stretto rapporto di consulente del governo argentino il quale governo l'ha incaricato di spiegare agli italiani che fino adesso ci ha rubato SOLTANTO il 70% dei nostri risparmi, perche' e' un buon governo e italiani e argentini siamo cugini etc.. etc...
In considerazione di questo, se gli Italiani si comporteranno bene e applaudiranno insieme ai "consulenti"di kirchner e lavagna, tali appunto scienza, buffacchi & C. la meravigliosa opera di esproprio ; se gli italiani si dimostreranno pronti a chiedere perdono per tutte le cattiverie dette contro kirchner & lavagna e riconosceranno che e' giusto che i governanti argentini si siano arricchiti e continuino ad arricchirsi con i loro risparmi ; se gli italiani chiederanno CON MOLTA UMILTA' e senso di profonda gratitudine, che almeno qualche briciola del colossale banchetto consumato con i loro risparmi, gli venga gettato dalla tavola....... beh, allora, il profondissimo senso etico, morale, di diritto e di giustizia che ha sempre animato kirchner & C. fa sperare che sara' consentito ai risparmiatori di recuperare qualche cosina... al suo buon cuore!!!!!
Questo e' l'incarico che scienza ha ricevuto e, da buon matematico che vive al di fuori della realta' quotidiana, spinto dal lirismo di questa opera meritoria che kirchner gli ha affidato (insieme a chissa quanti dei nostri miliardi!!),
questo ha detto!!!
Quindi, se un giorno fosse portato in giudizio, sarebbe assolto perche' incapace di intendere !! (di volere no, di volere e' capacissimo!!)
 
moris ha scritto:
C'è qualcuno in questo forum che ha comprato prima del default su pressioni della propria banca?
E' possibile che io sia l'unico?

IO, pero' in tutta sincerita', nessuno ha fatto pressione...e' stata una mia libera scelta.
 
moris ha scritto:
scritto da umberto
Il prof Scienza e' un matematico, e come tutti i matematici, fuori dalla realta' di tutti i giorni!!! Come accademico poi, svolge un compito didattico all'universita' e come tutti i professori, presta "consulenze ad altissimo livello".
Credo che sia EVIDENTISSIMO il suo stretto rapporto di consulente del governo argentino il quale governo l'ha incaricato di spiegare agli italiani che fino adesso ci ha rubato SOLTANTO il 70% dei nostri risparmi, perche' e' un buon governo e italiani e argentini siamo cugini etc.. etc...

Chi e' umberto?
Puo' dimostrare quello che afferma?
Potrebbe essere interessante...
:cool:
 
moris ha scritto:
Mi dispiaceva di non possedere un deterrente economico di maggior rilievo
ma mi consolavo al fatto che qualcuno potesse seguirmi... [/I]

Pur volendola ritenere una azione da seguire, ritengo che produca effetti talmente minimi che passa inosservata.

Noi colpiti dall'argentina, sentiamo come se il mondo girasse intorno a questo problema....e non ci rendiamo conto come mai nell'opinione pubblica non si crei quel consenso che produca gli effetti che speravamo di ottenere per il tramite delle nostre autorita' di governo.

Ci dobbiamo rendere conto che il nostro problema rimane solo nostro.....e non possiamo pretendere che tutti gli Italiani se ne facciano carico...il contrario piacerebbe anche a me ....ma e' utopistico pensarlo.

Gli Italiani, le persone, la gente vive e gira su problematiche diverse ....c'e' chi addirittura vive di stenti la quarta settimana del mese....stringe la cinghia tutto il mese.......ha paura di perdere il posto di lavoro se non la gia' perso....e si deve inventare cosa mettere in tavola la sera....e noi vorremmo che queste persone solidarizzassero con chi ha fatto investimenti "sbagliati" se non dire addirittura con "affamatori di popolo"........noi siamo troppo (giustamente) colpiti da questa truffa che pensiamo e pretendiamo come se tutto il mondo ne fosse colpito a mo' di calamita' universale.

Purtroppo NON E' COSI. Siamo noi che ci dobbiamo rendere conto....di come gira il mondo....non sono gli altri che si devono rendere conto di noi.

Stai attento che la mia non e' una ......risoluzione per la resa e consegna delle armi.......ma limitare nei giusti ambiti il riconoscimento dei propri diritti.
 
Scritto Da Vittorio

SIGNORI RISPARMIATORI,DOVETE PRENDERE CORAGGIO E INIZIARE LE PROCEDURE PER METTERE LE BANCHE DI FRONTE ALLE LORO RESPONSABILITà. NON LASCIATEVI SPAVENTARE DALLE LORO RISPOSTE CHE MIRANO SOLO A RITARDARE QUESTE AZIONI e non spaventatevi dalla loro potenza. RICHIEDETE A LORO TUTTI I DOCUMENTI ORIGINALI DELLE VOSTRE OPERAZIONI,E TUTTE LE CERTIFICAZIONI CHE AVREBBERO DOVUTO EFFETTUARE PRIMA DI VENDERE CARTA STRACCIA.GIA' DA QUESTO AVRETE UNA PRIMA RISPOSTA. SENZ'ALTRO TROVERETE MOLTE MANCANZE.NEL MIO CASO HO TROVATO CHE SULLA COPIA DELL'ORDINE E' STATO APPOSTO IN AGGIUNTA ,A MIA INSAPUTA, UNA FRASE CON STAMPANTE DI COMPUTER CHE ACCETTAVO IL RISCHIO ARGENTINA,VIOLANDO COSì ALMENO QUATTRO ARTICOLI DEL C.C. DAL MOMENTO CHE LA FRASE NON VENIVA RICHIAMATA E FIRMATA PER ACCETTAZIONE.hO INOLTRE GIA' VINTO UNA CAUSA CON ALTRA BANCA PER I BOND CIRIO ,DOVE LA BANCA DI FRONTE AGLI EVIDENTI ERRORI DI SOTTOSCRIZIONE HA PREFERITO SOSPENDERE IL DIBATTIMENTO E RIMBORSARE IL TUTTO CON INTERESSI.DOMANI LUNEDI' 21 FIRMO DAL MIO LEGALE L'ISTANZA CHE VERRA' DEPOSITATA IN TRIBUNALE PER I TITOLI ARGENTINA. RICHIEDETE INOLTRE IL PROSPETTO INFORMATIVO O CIRCULAR OFFERING E SCOPRIRETE ALTRE SORPRESE CHE SPIEGANO LE MULTE CHE CONSOB HA AFFIBIATO ULTIMAMENTE. CORAGGIO NON LASCIATEVI INTIMORIRE DA QUESTI ISTITUTI IL CUI COMPORTAMENTO E' STATO INQUALIFICABILE
 
sindrome di Stoccolma

Dopo la proposta che comporta una perdita secca del 70% dei risparmi, l'Abi e la sua altisonante "task force Argentina", devono prendere atto della concreta enorme perdita ai danni dei propri clienti-risparmiatori e del loro rifiuto ad accettare, e non sanno fare niente di meglio che offrire una singolare forma di assistenza legale per agire a New York contro l'Argentina, palesemente afflitta da conflitto di interesse. Se si agisce infatti contro l'Argentina non si agisce contro le banche.

Ma se fino ad oggi i risparmiatori sono stati vittime di questa singolare forma di "Sindrome di Stoccolma" continuando a fare quanto gli veniva proposto da chi li aveva sollecitati ad acquistare gli ormai famigerati Tango Bond, oggi la musica è cambiata e si moltiplicano le azioni contro le stesse banche e le sentenze che le condannano a rimborsare i consumatori. Dopo la prima ingiunzione di pagamento ottenuta dagli avvocatideiconsumatori emessa dal Tribunale di Bari, la sentenza di condanna da parte del Tribunale di Mantova e la sentenza in favore di una coppia di coniugi veneziani che ha riconosciuto il rimborso di 152 mila euro in danno della Deutsche Bank, arriva ora dal Tribunale di Treviso la prima dichiarazione di radicale nullità del contratto di investimento per assenza di informazione in ordine ai rischi connessi all'acquisto di altri bond similari (Cirio).

Si tratta di una delle centinaia di azioni già avviate dall'associazione con il supporto dei suoi 260 avvocatideiconsumatori sul territorio che ha visto protagonista un socio, che, difeso in giudizio dal responsabile dell’Ufficio legale di Federconsumatori Avvocato Domenico Romito di Bari e dall’avv. Francesca Cavarzerani di Treviso, ha ottenuto il rimborso dei suoi 34.000 euro oltre interessi in danno della Banca di Monastier e Sile che gli aveva venduto i bond.

Nel caso del risparmiatore di Treviso il Giudice contrariamente a quanto sostenuto dalla banca, ha ravvisato proprio nella scheda informativa redatta dalla banca, in mancanza dell'originale prospetto informativo redatto in inglese, un documento "parzialmente fuorviante" in quando definiva la Cirio Holding un "emittente molto noto a livello internazionale". Tale società in realtà era solo una sconosciuta società lussemburghese di cui erano anche state omesse notizie in ordine alle garanzie offerte.

Alto aspetto interessante della sentenza contrariamente a quanto sostenuto dalla banca riguarda il profilo soggettivo in quanto l'aver effettuato investimenti rischiosi non incide sul diritto del consumatore ad una informazione completa e veridica.

Le sentenze dimostrano che senza attendere tempi biblici, in pochi mesi è possibile ottenere la restituzione dei risparmi traditi ed hanno come comune denominatore la carente o inesistente informativa in ordine alla componente di rischio insita nell'investimento.

Per i Giudici infatti le banche, a prescindere dal tipo di investimenti compiuti in precedenza dal cliente, avevano in ogni caso il dovere di rendere ai propri clienti una informazione completa e veridica nella prospettiva di una valutazione ponderata dei rischi e della natura dell'investimento.

Per l'offerta di concambio Federconsumatori e gli Avvocatideiconsumatori denunciano una informazione a senso unico da parte delle banche che sottopongono solo modelli per l'adesione senza indicare la facoltà di rifiutare la proposta ed invitano tutti i consumatori interessati a NON FIRMARE NULLA presso la banche ed a rivolgersi alla sede più vicina dell’associazione per far esaminare la documentazione. Per i risparmiatori cui non è stata fornita un'adeguata informativa (e sono la stragrande maggioranza) occorre prendere posizione formalizzando il proprio VOTO CONTRARIO ed agire contro la banca che non ha rispettato i diritti dei consumatori. Tra l'altro in caso di azione legale, l'adesione alla proposta renderebbe più complessa l'azione nei confronti delle banche.

E' stato attivato lo sportello web argentina@avvocatideiconsumatori.it, per offrire a tutti i consumatori interessati alla sentenza ed all'azione Argentina o comunque di risparmio tradito( oltre Argentina, Cirio Parmalat etc) per la restituzione dei risparmi investiti.
 
moris ha scritto:
Dopo la proposta che comporta una perdita secca del 70% dei risparmi, l'Abi e la sua altisonante "task force Argentina", devono prendere atto della concreta enorme perdita ai danni dei propri clienti-risparmiatori e del loro rifiuto ad accettare, e non sanno fare niente di meglio che offrire una singolare forma di assistenza legale per agire a New York contro l'Argentina, palesemente afflitta da conflitto di interesse. Se si agisce infatti contro l'Argentina non si agisce contro le banche.

Questo non mi sembra corrispondente al vero.

Un risparmiatore puo' fare, contenporaneamente, causa alla propria banca, avendone i requisiti, e puo' fare causa all'argentina, se la fa per il tramite della TFA deve stare attento a firmare il "mandato alle liti" in cui non venga espressa la rinuncia di rivalersi contro la propria banca.
 
per claudio

non è mio lo copiato da un sito che si occupa di assistere chi è stato truffato dalle banche!
 
Boicottare le banche......pensa che Tanzi prima del default dichiarava di avere 4 miliardi di euro di cassa.
 
Sindrome di Stoccolma

Per sindrome di Stoccolma si intende uno stato psicologico in cui la vittima tende ad identificarsi con il suo aggressore ed a giustificare le angherie che subisce.
E' evidente che l'articolo tende a sottolineare che la TFA invitando a fare causa contro l'Argentina distoglie gli utenti delle banche a far causa contro le banche stesse!
Cosa del resto comprensibile... chi ha coraggio di far causa alla banca dopo aver firmato una delega alla stessa per essere difesi dalla truffa argentina.
E' come far causa al proprio avvocato mentre questi ci assiste in una causa!

Non capisco perchè ci abbiano consigliato a non aderire alla ristrutturazione, ma temo che il fine di questo maledetto loro ballo argentino è tenerci buoni fino alla prescrizione dei loro reati!
 
Fazio

HA VINTO IL "FAZISMO" POVERI RISPARMIATORI
Dicono che Antonio Fazio abbia seguito minuto per minuto in tv, con tutti i suoi dirigenti di Bankitalia, la discussione alla Camera che ha salvato la sua poltrona a vita. L’avreste fatto anche voi, se come lui guadagnaste 2 miliardi l’anno che sapete di non meritare, senza contare gli spropositati benefit. Basterà dire che i funzionari di Bankitalia che vanno a New York alle sedute periodiche del Fondo Monetario ricevono, oltre al rimborso-spese a piè di lista, un bonus di mille euro al giorno. E le cifre sono approssimate per difetto: gli stipendi dei pubblici funzionari, che dovrebbero essere pubblici (li paghiamo noi contribuenti) sono invece un segreto di Stato.
La carica a vita del governatore è un’eredità fra le più discutibili del fascismo: antifascisti a parole, i poteri forti diventano fascisti quando sono in ballo i loro interessi. Niente giustifica i loro stipendi miliardari. Da quando Bankitalia non è più responsabile dell’emissione della lira, la sua importanza per lo Stato è quasi pari a zero. Potrebbe essere sostituita da un centralino telefonico in contatto con la Banca Centrale europea, per eseguirne gli ordini. Quanto alla sua responsabilità di vigilanza sulle banche e sul risparmio, i risparmiatori hanno visto come la svolge nel caso Parmalat, Cirio ed altri. Del resto il controllo sulle banche è reso impossibile dall’evidente conflitto d’interessi: le controllate sono azioniste (cioè padrone) del loro controllore. Magari pagassero loro, le banche, gli stipendi principeschi, a quei loro complici e difensori: no, quelli li paghiamo noi contribuenti.
E’ questo il problema principale oggi in Italia. I cittadini privati, che sono soggetti alla concorrenza internazionale sul lavoro e vedono i loro salari calare in termini reali (per avvicinarsi storicamente ai “competitivi” salari cinesi, che si aggirano sui 60 euro al mese), sono costretti a pagare emolumenti favolosi a burocrazie inutili e dannose, che hanno i posti garantiti e sono al riparo – un riparo d’oro – dalla competizione mondiale. La Banca d’Italia si rafforza e si conferma così il pilastro e il baluardo delle burocrazie inadempienti e strapagate. Fazio è un economista ridicolo, ragionierista. L’ex governatore ed oggi padre della patria Ciampi non è nemmeno un economista-ragioniere. Non si trova nella letteratura scientifica un solo studio, una sola analisi da loro firmata. Così, scopiazzano i diktat del Fondo Monetario (liberismo globale, concorrenza, “aprire alla Cina e all’India”) senza un minimo di giudizio. Paghiamo salata la loro incompetenza, con il declino italiano di cui loro sono insieme la causa e la conseguenza. Un paese vivo non tollererebbe questi incompetenti. Chiederebbe, esigerebbe – visto che quei posti sono pagati tanto – un concorso internazionale per aggiudicarli: e vi assicuro che verrebbero a frotte i premi Nobel, attratti dalla paga. Il governatore della Banca Centrale Usa, la Federal Reserve, che si chiama Alan Greenspan ed è un economista candidabile al Nobel (ed ha qualche responsabilità in più) guadagna tre volte meno del ragionier Fazio.
E non è solo Bankitalia. Sarà bene ricordare quanto guadagna Gaetano Gifuni, segretario del presidente Ciampi, ed ex segretario parlamentare: almeno 2 miliardi annui, in lire. Poiché con questo modesto salario non arriverebbe a fine mese, la repubblica (noi contribuenti) gratifica il Gifuni di un appartamento di 600 metri quadri al Quirinale (arredato con mobili da museo) e altri 400 metri quadri in una tenuta presidenziale, per le sue meritate vacanze. Del resto il suo principale, il Ciampi, così preoccupato dei destini della nazione, guadagna almeno 9 miliardi di lire l’anno. La Presidenza della Repubblica, con oltre 5 mila dipendenti strapagati, elicotteri presidenziali e tutto il resto, costa ai contribuenti almeno 235 miliardi annui. Quanto costa il funzionamento di una città di mezzo milione di abitanti, come Padova. Le cifre non sono aggiornate per il solito motivo, che sono segrete. Ma la Presidenza repubblicana costa a noi contribuenti più di quanto costi la monarchia britannica ai sudditi inglesi. La Regina riceve dallo stato 12 miliardi di lire l’anno, ma si paga le bollette della luce di Buckingham Palace. Il presidente Usa, anche lui, guadagna 10 volte meno del Ciampi.
Abbiamo solo cifre vecchie, purtroppo. Nel 2000, lo stipendio annuo lordo nella Magistratura – quella magistratura inadempiente che lascia impuniti il 76 per cento degli omicidi e il 98 per cento dei furti, che trascina le cause per decenni – ammontava a 165 milioni annui (ed è una cifra media, in cui sono compresi gli uscieri e i presidenti di Cassazione). I segretari comunali (94 milioni annui) sono pagati quasi il doppio dei medici e infermieri del Servizio Sanitario (56 milioni), per tacere del corpo di polizia (50 milioni). Sono le categorie che i cittadini considerano utili ad essere pagate di meno.
Ogni dipendente pubblico costa agli italiani 250 mila lire al giorno (i diplomatici il doppio). Ma anche queste sono cifre del 2000, quindi molto per difetto. Lo si vede da qualche sparso indizio, da qualche informazione colta qua e là. Nel 1998 tale signora Elisabetta Spitz, direttrice del Demanio (praticamente un’archivista-capo, senza responsabilità manageriali) guadagnava 137 milioni lordi l’anno; nel 2004, il suo emolumento superava i 300 mila euro.
Nel privato simili favolosi guadagni non esistono. O se esistono, corrispondono a un duro lavoro, all’assunzione di rischio d’impresa; anche i manager privati più ricchi sono soggetti al giudizio sui loro risultati, dagli azionisti, e possono essere licenziati. Fazio no. Domandatevi, come contribuenti, a che vi servono i Fazio e i Gifuni: siete voi che li pagate, dopotutto. La qualità dei loro servizi giustifica le retribuzioni che date loro? I predicozzi pontificali di Ciampi meritano tanti benefici?
Naturalmente la risposta è no. Noi non abbiamo bisogno di Gifuni a 2 miliardi l’anno, né di Fazio. Sono loro che hanno bisogno di questi emolumenti; e sono pronti a tutto per difenderli, proprio perché sanno di non meritarli. Ed hanno il potere di difenderli, ecco il punto. Costoro “fanno politica” nel senso deteriore: sono mestatori potentissimi dietro le quinte, detengono un potere del tutto antidemocratico e fuori da ogni controllo. Sono in politica per fare i loro interessi. Godono di collusioni che possiamo solo immaginare.
Lo si è intravisto nel voto alla Camera su Fazio. Ricapitoliamo la vicenda: è stato Tremonti a dare battaglia, a voler togliere a Bankitalia non i privilegi, ma il godimento dei più scandalosi conflitti d’interesse. Non c’è stato un solo partito, e nemmeno un solo grande giornale, che abbia difeso Tremonti. Oggi sono gli stessi grandi giornali che criticano il governo per aver dato il potere a vita a Fazio, mentre non hanno dato una mano alla giusta battaglia del suo avversario. In Parlamento, si è assistito a un rovesciamento singolare: per i privilegi di Fazio ha votato il centro-destra, mentre il centro-sinistra (che aveva bocciato il tentativo di Tremonti) ha votato contro. Sapendo, astutamente, che il suo voto non sarebbe stato determinante. Perché? Basti ricordare che le banche pagano i partiti, fanno loro prestiti enormi di cui non chiedono il rimborso; insomma li mantengono con il denaro..di chi? Ma il vostro, ovviamente, di voi risparmiatori. E’ una losca faccenda, in cui tutti sono sporchi, o tutti hanno paura. Ma sia consentito citare qui la posizione, specialmente losca, di AN, di Kippà Fini e dell’inqualificabile La Russa: fattisi difensori di Fazio e dei suoi ingiustificati privilegi contro Tremonti. Attenzione, perché questa complicità avrà conseguenze reali. Sul vostro portafoglio, di contribuenti e di risparmiatori. Voi che siete incitati ad aprirvi alla competizione globale, a contentarvi di lavori precari e mal pagati, perché questo è il “mercato”. Il “mercato” è per voi. Per loro no. Mica potete rivolgervi a giudici tedeschi, a dipendenti pubblici francesi o americani. I loro “servizi” non sono sul mercato globale, i vostri sì.
E’ questa la vera lotta di classe da combattere, la lotta di chi i soldi allo stato li dà (voi e noi) contro quelli che i soldi allo stato li prendono (loro, e tanti). Ma le vittime della lotta di classe (noi) sono sconfitte, proprio perché la ignorano, perché non hanno coscienza di essere gli sfruttati e gli angariati.
 
moris ha scritto:
scritto da umberto
Il prof Scienza e' un matematico, e come tutti i matematici, fuori dalla realta' di tutti i giorni!!! Come accademico poi, svolge un compito didattico all'universita' e come tutti i professori, presta "consulenze ad altissimo livello".
Credo che sia EVIDENTISSIMO il suo stretto rapporto di consulente del governo argentino il quale governo l'ha incaricato di spiegare agli italiani che fino adesso ci ha rubato SOLTANTO il 70% dei nostri risparmi, perche' e' un buon governo e italiani e argentini siamo cugini etc.. etc...
In considerazione di questo, se gli Italiani si comporteranno bene e applaudiranno insieme ai "consulenti"di kirchner e lavagna, tali appunto scienza, buffacchi & C. la meravigliosa opera di esproprio ; se gli italiani si dimostreranno pronti a chiedere perdono per tutte le cattiverie dette contro kirchner & lavagna e riconosceranno che e' giusto che i governanti argentini si siano arricchiti e continuino ad arricchirsi con i loro risparmi ; se gli italiani chiederanno CON MOLTA UMILTA' e senso di profonda gratitudine, che almeno qualche briciola del colossale banchetto consumato con i loro risparmi, gli venga gettato dalla tavola....... beh, allora, il profondissimo senso etico, morale, di diritto e di giustizia che ha sempre animato kirchner & C. fa sperare che sara' consentito ai risparmiatori di recuperare qualche cosina... al suo buon cuore!!!!!
Questo e' l'incarico che scienza ha ricevuto e, da buon matematico che vive al di fuori della realta' quotidiana, spinto dal lirismo di questa opera meritoria che kirchner gli ha affidato (insieme a chissa quanti dei nostri miliardi!!),
questo ha detto!!!
Quindi, se un giorno fosse portato in giudizio, sarebbe assolto perche' incapace di intendere !! (di volere no, di volere e' capacissimo!!)



Caro Moris,

capisco la tua amarezza, ma credo che commetti un grave errore quando ti scagli indiscriminatamente contro la categoria dei matematici, affermando che:

"...e' un matematico, e come tutti i matematici, fuori dalla realta' di tutti i giorni!!!"​

Il comportamento di "uno" non può essere esteso a "tutti" sic et simpliciter.

Anch'io sono un matematico, però ti assicuro che ho i piedi ben piantati per terra e vivo assolutamente nel reale.

E come me conosco moltissimi altri onesti colleghi.

Anch'io ho scritto post piuttosto critici su Beppe Scienza, definendolo, lui e solo lui:

"più beppe che scienza"

per l'insistenza con cui parla di "carta straccia" e difende ad oltranza la posizione del governo K&L.

Un saluto, Mario
 
moris ha scritto:
HA VINTO IL "FAZISMO" POVERI RISPARMIATORI
Dicono che Antonio Fazio abbia seguito minuto per minuto in tv, con tutti i suoi dirigenti di Bankitalia, la discussione alla Camera che ha salvato la sua poltrona a vita. L’avreste fatto anche voi, se come lui guadagnaste 2 miliardi l’anno che sapete di non meritare, senza contare gli spropositati benefit. Basterà dire che i funzionari di Bankitalia che vanno a New York alle sedute periodiche del Fondo Monetario ricevono, oltre al rimborso-spese a piè di lista, un bonus di mille euro al giorno. E le cifre sono approssimate per difetto: gli stipendi dei pubblici funzionari, che dovrebbero essere pubblici (li paghiamo noi contribuenti) sono invece un segreto di Stato.
La carica a vita del governatore è un’eredità fra le più discutibili del fascismo: antifascisti a parole, i poteri forti diventano fascisti quando sono in ballo i loro interessi. Niente giustifica i loro stipendi miliardari. Da quando Bankitalia non è più responsabile dell’emissione della lira, la sua importanza per lo Stato è quasi pari a zero. Potrebbe essere sostituita da un centralino telefonico in contatto con la Banca Centrale europea, per eseguirne gli ordini. Quanto alla sua responsabilità di vigilanza sulle banche e sul risparmio, i risparmiatori hanno visto come la svolge nel caso Parmalat, Cirio ed altri. Del resto il controllo sulle banche è reso impossibile dall’evidente conflitto d’interessi: le controllate sono azioniste (cioè padrone) del loro controllore. Magari pagassero loro, le banche, gli stipendi principeschi, a quei loro complici e difensori: no, quelli li paghiamo noi contribuenti.
E’ questo il problema principale oggi in Italia. I cittadini privati, che sono soggetti alla concorrenza internazionale sul lavoro e vedono i loro salari calare in termini reali (per avvicinarsi storicamente ai “competitivi” salari cinesi, che si aggirano sui 60 euro al mese), sono costretti a pagare emolumenti favolosi a burocrazie inutili e dannose, che hanno i posti garantiti e sono al riparo – un riparo d’oro – dalla competizione mondiale. La Banca d’Italia si rafforza e si conferma così il pilastro e il baluardo delle burocrazie inadempienti e strapagate. Fazio è un economista ridicolo, ragionierista. L’ex governatore ed oggi padre della patria Ciampi non è nemmeno un economista-ragioniere. Non si trova nella letteratura scientifica un solo studio, una sola analisi da loro firmata. Così, scopiazzano i diktat del Fondo Monetario (liberismo globale, concorrenza, “aprire alla Cina e all’India”) senza un minimo di giudizio. Paghiamo salata la loro incompetenza, con il declino italiano di cui loro sono insieme la causa e la conseguenza. Un paese vivo non tollererebbe questi incompetenti. Chiederebbe, esigerebbe – visto che quei posti sono pagati tanto – un concorso internazionale per aggiudicarli: e vi assicuro che verrebbero a frotte i premi Nobel, attratti dalla paga. Il governatore della Banca Centrale Usa, la Federal Reserve, che si chiama Alan Greenspan ed è un economista candidabile al Nobel (ed ha qualche responsabilità in più) guadagna tre volte meno del ragionier Fazio.
E non è solo Bankitalia. Sarà bene ricordare quanto guadagna Gaetano Gifuni, segretario del presidente Ciampi, ed ex segretario parlamentare: almeno 2 miliardi annui, in lire. Poiché con questo modesto salario non arriverebbe a fine mese, la repubblica (noi contribuenti) gratifica il Gifuni di un appartamento di 600 metri quadri al Quirinale (arredato con mobili da museo) e altri 400 metri quadri in una tenuta presidenziale, per le sue meritate vacanze. Del resto il suo principale, il Ciampi, così preoccupato dei destini della nazione, guadagna almeno 9 miliardi di lire l’anno. La Presidenza della Repubblica, con oltre 5 mila dipendenti strapagati, elicotteri presidenziali e tutto il resto, costa ai contribuenti almeno 235 miliardi annui. Quanto costa il funzionamento di una città di mezzo milione di abitanti, come Padova. Le cifre non sono aggiornate per il solito motivo, che sono segrete. Ma la Presidenza repubblicana costa a noi contribuenti più di quanto costi la monarchia britannica ai sudditi inglesi. La Regina riceve dallo stato 12 miliardi di lire l’anno, ma si paga le bollette della luce di Buckingham Palace. Il presidente Usa, anche lui, guadagna 10 volte meno del Ciampi.
Abbiamo solo cifre vecchie, purtroppo. Nel 2000, lo stipendio annuo lordo nella Magistratura – quella magistratura inadempiente che lascia impuniti il 76 per cento degli omicidi e il 98 per cento dei furti, che trascina le cause per decenni – ammontava a 165 milioni annui (ed è una cifra media, in cui sono compresi gli uscieri e i presidenti di Cassazione). I segretari comunali (94 milioni annui) sono pagati quasi il doppio dei medici e infermieri del Servizio Sanitario (56 milioni), per tacere del corpo di polizia (50 milioni). Sono le categorie che i cittadini considerano utili ad essere pagate di meno.
Ogni dipendente pubblico costa agli italiani 250 mila lire al giorno (i diplomatici il doppio). Ma anche queste sono cifre del 2000, quindi molto per difetto. Lo si vede da qualche sparso indizio, da qualche informazione colta qua e là. Nel 1998 tale signora Elisabetta Spitz, direttrice del Demanio (praticamente un’archivista-capo, senza responsabilità manageriali) guadagnava 137 milioni lordi l’anno; nel 2004, il suo emolumento superava i 300 mila euro.
Nel privato simili favolosi guadagni non esistono. O se esistono, corrispondono a un duro lavoro, all’assunzione di rischio d’impresa; anche i manager privati più ricchi sono soggetti al giudizio sui loro risultati, dagli azionisti, e possono essere licenziati. Fazio no. Domandatevi, come contribuenti, a che vi servono i Fazio e i Gifuni: siete voi che li pagate, dopotutto. La qualità dei loro servizi giustifica le retribuzioni che date loro? I predicozzi pontificali di Ciampi meritano tanti benefici?
Naturalmente la risposta è no. Noi non abbiamo bisogno di Gifuni a 2 miliardi l’anno, né di Fazio. Sono loro che hanno bisogno di questi emolumenti; e sono pronti a tutto per difenderli, proprio perché sanno di non meritarli. Ed hanno il potere di difenderli, ecco il punto. Costoro “fanno politica” nel senso deteriore: sono mestatori potentissimi dietro le quinte, detengono un potere del tutto antidemocratico e fuori da ogni controllo. Sono in politica per fare i loro interessi. Godono di collusioni che possiamo solo immaginare.
Lo si è intravisto nel voto alla Camera su Fazio. Ricapitoliamo la vicenda: è stato Tremonti a dare battaglia, a voler togliere a Bankitalia non i privilegi, ma il godimento dei più scandalosi conflitti d’interesse. Non c’è stato un solo partito, e nemmeno un solo grande giornale, che abbia difeso Tremonti. Oggi sono gli stessi grandi giornali che criticano il governo per aver dato il potere a vita a Fazio, mentre non hanno dato una mano alla giusta battaglia del suo avversario. In Parlamento, si è assistito a un rovesciamento singolare: per i privilegi di Fazio ha votato il centro-destra, mentre il centro-sinistra (che aveva bocciato il tentativo di Tremonti) ha votato contro. Sapendo, astutamente, che il suo voto non sarebbe stato determinante. Perché? Basti ricordare che le banche pagano i partiti, fanno loro prestiti enormi di cui non chiedono il rimborso; insomma li mantengono con il denaro..di chi? Ma il vostro, ovviamente, di voi risparmiatori. E’ una losca faccenda, in cui tutti sono sporchi, o tutti hanno paura. Ma sia consentito citare qui la posizione, specialmente losca, di AN, di Kippà Fini e dell’inqualificabile La Russa: fattisi difensori di Fazio e dei suoi ingiustificati privilegi contro Tremonti. Attenzione, perché questa complicità avrà conseguenze reali. Sul vostro portafoglio, di contribuenti e di risparmiatori. Voi che siete incitati ad aprirvi alla competizione globale, a contentarvi di lavori precari e mal pagati, perché questo è il “mercato”. Il “mercato” è per voi. Per loro no. Mica potete rivolgervi a giudici tedeschi, a dipendenti pubblici francesi o americani. I loro “servizi” non sono sul mercato globale, i vostri sì.
E’ questa la vera lotta di classe da combattere, la lotta di chi i soldi allo stato li dà (voi e noi) contro quelli che i soldi allo stato li prendono (loro, e tanti). Ma le vittime della lotta di classe (noi) sono sconfitte, proprio perché la ignorano, perché non hanno coscienza di essere gli sfruttati e gli angariati.

Non so se questo testo l'abbia scritta tu o chi altro posso comunque dire di essere perfettamente d'accordo.
La cosa che mi da più fastidio e che Fazio e e i suoi collaboratori continuano a passarla liscia. Ma è possibile che in un paese "civile" uno che si prende beffa dei risparmiatori (ce lo ricordiamo tutti quando sull'affare Parmalat disse che più erano i truffati meglio era, così si dividevano le eprdite...) che non fa assolutamente niente (mi riferisco all'attività di controllo) e che è l'unico con mandato a vita dopo tutti questi errori non solo non venga sanzionato, non solo non venga cacciato ma venga RICONFERMATO!!!!
Questa cosa mi da un brucio che nn avete idea... va bene mi sono preso l'inculata dell'argentina ci ho rimesso dei soldi, pace!, ma che questa testa di ***** continui a stare dov'è non va bene! non ce l faccio! Che ***** bisogna fare per cacciarlo? mè possibile che tutto il parlamento lo appoggi? Cos'ha fatto ha promosso un'emissione speciale per convincerli tutti???

Quando poi si parla di liberalizzare il mercato, snellire l'amministrazione pubblica ecc si cominciasse dall'"alto" al posto di licenziare sempre gli operai e tutti quelli che lavorano duro.
 
Ricerca su internet: Giulio Tremonti, Fazio e le banche

Le notizie provengono tutte da fonti internet

iniziamo con Giulio Tremonti:

Nato a Sondrio il 18 agosto 1947. Laureato in Giurisprudenza; Avvocato, Docente Universitario. Professore ordinario di Diritto tributario nella Facoltà di Giurisprudenza. Vincitore di Borse di studio del CNR del Ministero della Pubblica Istruzione. E' stato Direttore dell'Istituto di Finanza dell'Università di Parma.
Tra le sue opere ricordiamo:

"Imposizione e definitività nel diritto tributario" Milano, Giuffrè, 1977;
"Le cento tasse degli italiani", (con Vitaletti) Bologna, Il Mulino, 1986;
"La fiscalità industriale" Bologna, Il Mulino, 1988;
"La fiera delle tasse", (con Vitaletti) Bologna, Il Mulino, 1991;
"Nazioni senza ricchezza ricchezze senza nazione", (con Galgano, Cassese, Treu) Bologna, Il Mulino, 1993;
"Il federalismo fiscale", (con Vitaletti) Bari, Laterza, 1994;
"La riforma fiscale" Milano, Oscar Mondadori, 1995;
"Il fantasma della povertà", (con Luttwack e Pelanda) Bari, Laterza, 1995.

Dopo molte occasioni l'ex ministro ha manifestato un legittimo fastidio per la soggezione che il mondo politico dimostra di fronte alla tirannide bancaria e monetaria. E, conseguentemente, ha lasciato intravvedere l'intenzione di trasferire alcuni poteri dalla Banca d'Italia a nuovi organi di controllo di nomina politica e governativa.
Bankitalia, sarà utile ricordarlo, non è una vera e propria istituzione dello Stato, ma uno strano Ente i cui proprietari sono soprattutto le Banche, quindi i privati.
Nel 2003 scoppia il caso Cirio i cui bond erano stati offerti a piene mani dagli Istituti di Credito agli ignari risparmiatori.
Il dito accusatore del ministro dell'Economia indica allora, con prontezza, la Banca d'Italia per i mancati controlli e delinea con insistenza una Commissione da istituire per tutelare il risparmio degli italiani. Da allora Tremonti, per non dimenticarsi della questione, ha utilizzato come portapenne sulla sua scrivania al ministero, un barattolo di pelati Cirio.
Si arriva alla fine del 2003 e scoppia, con un botto ancora più forte, il caso Parmalat. Il duello Fazio-Tremonti, appena sopito, si riaccende ancor più violento. Dov'erano i controllori? Quali interessi copre Fazio? "Occorre costruire un'authority unica per la tutela del risparmio, togliendo molti poteri alla Banca d'Italia". Con urgenza. Fazio snobba il governo e non si presenta nemmeno per dare spiegazioni del suo operato.
Le sentinelle dell'usurocrazia scattano, come morse dalla tarantola: "Attenti. Bankitalia non si tocca" tuona Fassino. "L'indipendenza della Banca d'Italia è una questione costituzionale", non può essere messa in discussione; fa sapere l'ex banchiere Carlo Azeglio Ciampi.
I mesi passano, chiarimenti non si raggiungono. Ignoriamo se Tremonti abbia messo, sulla sua scrivania, accanto al barattolo di pelati, anche una bottiglia di latte, fattostà che i suoi toni non si addolciscono.
Il 27 marzo denuncia che Bankitalia "ha perso 4,6 miliardi sui cambi con il dollaro perché ha dimenticato di fare la copertura... Qualcosa non gira.
Invece Bank of Austria finanzia la ricerca e Bundesbank propone al suo governo di finanziarla mettendo a disposizione le riserve auree".
Apriti Cielo! Si possono immaginare il livore e la rabbia sui volti di chi occupa i grigi palazzi del potere monetario e usurario.
Nella Festa del 2 giugno, al Quirinale, è invitata tutta la cupola bancaria, a scapito degli altri, in netta minoranza. Molti più banchieri che politici e imprenditori contati assieme. Una svista di chi ha redatto gli inviti, una combinazione, un fatto preoccupante? O una minaccia? Fatto sta che passa un mese e la testa di Giulio Tremonti, il "nemico" di Fazio, è bella che saltata.
:mmmm:


A Fazio, Tremonti imputa di non avere reagito alle sue sollecitazioni a partire da quella del novembre 2002 sulla crisi di Cirio (Milano: CBDI.MI - notizie - bacheca) e sull'assolutamente "impropria dipendenza con una banca romana", facilmente identificabile con Capitalia.


Il ministro, producendo la documentazione di 18 comunicazioni tra lui e il governatore, ricorda le sue richieste, ritenute "illegittime" da Fazio, sull'irresistibile espansione dell'istituto che ha come ad Gianpiero Fiorani e sullo stato patrimoniale della banca guidata da Cesare Geronzi.


Su Parmalat, Tremonti afferma che Bankitalia "forse avrebbe dovuto rilevare anomalie" e ricorda la riunione del Cicr dell'8 luglio in cui la discussione sul gruppo alimentare avrebbe avuto un rilievo "non incidentale" in quanto "esempio di casi che potevano avere effetti di crisi sistemica".


Da quel momento, dice il ministro, la Consob si fece parte attiva, mentre, lascia chiaramente intendere, altrettanto non si può dire della banca centrale.


Sempre in tema di Parmalat Tremonti chiede di verificare la regolarità delle autorizzazioni di Bankitalia delle emissioni di bond Parmalat, in particolare dei due bond trentennali emessi nell'aprile 2002 e nel febbraio 2003.


"C'è da chiedersi se le condizioni di regolarità siano davvero state tutte presenti nelle emissioni autorizzate. Ad esempio se siano state effettivamente presenti nelle 18 emissioni Parmalat che finora risulterebbero collocate in Italia; ovvero specificamente nelle due emissioni trentennali Parmalat (aprile 2002 e ancora febbraio 2003)" ha detto nel corso dell'audizione.


Ed al sistema bancario più in generale Tremonti imputa di aver trasferito ai risparmiatori, tramite lo strumento dei corporate bond che pure rimane fondamentale, un eccessivo rischio di credito.
:clap:


TRANI - Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, è indagato per favoreggiamento reale (art. 379 codice penale) nel delitto di truffa aggravata e continuata ai danni dei circa 2500 risparmiatori che acquistarono i prodotti finanziari dell'ex Banca 121. L'indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani (Bari) riguarda infatti il collocamento sul mercato finanziario di presunti prodotti ingannevoli emessi negli anni scorsi dall'ex Banca 121 (ora del Monte dei Paschi di Siena). "
denuncia-querela firmata dall'avvocato Gaetano Scamarcio, legale di alcuni clienti dell'ex Banca 121 che si dicono truffati a seguito della sottoscrizione di alcuni dei prodotti al centro dell' inchiesta penale: Btptel, Btpindex e Btponline, e dei fondi 'My Way' e '4 you'.
Gaetano Scamarcio, ex senatore socialista, ha presentato un esposto alla procura di Trani contro il governatore Fazio. Abuso d'ufficio, truffa aggravata e sospensione dell'esercizio del pubblico ufficio di governatore della Banca d'Italia: questo il contenuto dell'esposto. Secondo l'avvocato, che difende una insegnante che ha visto dimezzarsi i suoi investimenti, "la Banca d'Italia, pur messa sull'avviso della truffaldina operazione, non è mai intervenuta venendo così meno ai suoi compiti istituzionali, per cui Fazio viene accusato di concorso mediante omissione del reato commissorio altrui". Per Scamarcio, infatti, c'è una lettera del ministro dell'Economia Giulio Tremonti al governatore datata 5 maggio 2003 dove il responsabile del dicastero avanza dubbi e chiede a Fazio chiarimenti su My Way.
:confused:

Poi la Comit sarebbe andata a Banca Intesa e Banca di Roma avrebbe proseguito una lunga teoria di acquisizioni molto discussa, ma inarrestabile, dovuta prevalentemente alla relazione personale fortissima tra Fazio e Geronzi, un altro lontano prodotto della fucina Banca d'Italia. La carriera di Geronzi e la marcia trionfale della sua Banca di Roma avrebbero finito per assorbire anche la Bipop, la banca bresciana che ha rappresentato l'ultimo clamoroso scandalo bancario. L'ascesa fulminea di Bipop era avvenuta tra il 1996 ed 2001, nel periodo del pieno controllo di Fazio sul sistema, e si era avvalsa di sistemi incredibili, con accaparramento di molti miliardi da parte degli amministratori e l'utilizzo di contratti bancari, come le gestioni patrimoniali garantite e riempite di azioni proprie, del tutto fuori dalla legge. Eppure le ripetute ispezioni di Banca d'Italia non avevano rilevato nulla di anomalo, finché il bubbone non scoppiò da solo dopo il crollo delle quotazioni azionarie. Le stesse ispezioni su Banca di Roma, adesso divenuta Capitalia, non hanno mai portato a provvedimenti seri, nonostante la Capitalia dell'amico Geronzi si collochi curiosamente al crocevia di tutte le operazioni finanziarie più sporche che sia dato conoscere (Cirio, Parmalat, Giacomelli, moltissime società di calcio, ecc. ). È oggi forte il sospetto che Capitalia abbia organizzato alcune di queste operazioni andate storte con l'obbiettivo esclusivo di liberarsi di una parte delle proprie sofferenze, facendo acquisire aziende decotte a imprenditori senza scrupoli o senza possibilità di scelta, e in alcuni casi (come Tanzi) addirittura presenti nel proprio Cda.
:mad:

Il sussulto di nazionalismo del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio a difesa dell'italianità delle nostre banche si è spinto fino alla Nazione Padana. Non perché i padani di Bossi minacciassero moneta alla mano, come gli olandesi o gli spagnoli, di voler scalare i nostri istituti di credito. Al contrario, perché avevano una certa urgenza di salvarsi dal disastro la Banca della Padania appioppandola all'Italia.

Lanciata tra i militanti nelle sezioni della Lega nel ‘98, in era secessionista, la Banca Popolare CredieuroNord viene costituita il 21 febbraio 2000 e comincia a operare nel novembre 2001 con 2600 soci e 19 miliardi di capitale. Bastano un paio d'anni per farne un piccolo-grande crack. Piccolo perché, per quel che se ne sa, si tratta di un buco di una decina di milioni di euro, grande per la gravità delle irregolarità nella gestione del credito trovate dagli ispettori della Banca d'Italia e per i nomi dei personaggi coinvolti.
Primo Maurizio Balocchi, sottosegretario all'Interno e tesoriere della Lega, amministratore della banca e al tempo stesso debitore come amministratore unico della società BingoNet, fallita nel 2003. Poi una pletora di personaggi più o meno illustri della Lega entrati in Consiglio d'amministrazione in varie fasi, tra i quali i sottosegretari Alberto Brambilla, Stefano Stefani e Giancarlo Giorgetti.

Per tamponare il fallimento leghista, che lascia tremila soci (ex) militanti imbufaliti, era stata officiata la Popolare di Milano che, visti i conti, è scappata a gambe levate. A questo punto compare il cavaliere bianco che si prende il crack della Lega con la benedizione di Fazio, che se non riuscirà a bloccare l'orda d'oltralpe, avrà almeno placato in nome dell'italianità il secessionismo padano e convinto i leghisti a votare contro il mandato a termine del governatore, come ha già promesso il ministro Maroni.
:bow:

Ed è necessario, infine, ricordare che ancora oggi le quote dell'attuale Banca d'Italia sono possedute da varie Casse di Risparmio, da Banche e da Assicurazioni, cioè enti privati su cui la Banca d'Italia dovrebbe.... vigilare.

Da tutto questo potete facilmente capire in mano a chi siamo e che, dato che la Banca d'Italia - e soci azionisti- hanno un immenso potere finanziario e.... politico.....
qualsiasi governo in Italia conta come il due di briscola. (*)

Antonio Pagano

(*) Questo spiega, perchè quando ci sono i governi in crisi, il premier è quasi sempre un governatore della Banca d'Italia (Da Carli - (che a un certo momento va ad assumere la presidenza della Confindustria) fino a Ciampi). Cioè con i "santi" al vertice delle autorità monetarie e quindi di governo.
:bow:

Risparmio, Camera lascia inalterati i poteri di Bankitalia
ROMA (Reuters) - Il governatore di Bankitalia conserva il mandato a vita e la banca centrale mantiene le competenze di vigilanza sulla concorrenza del sistema bancario.


La Camera ha infatti cancellato oggi dal ddl risparmio le due norme più contestate del provvedimento: quella sul mandato a termine del governatore e quella sul passaggio all'Antitrust delle competenze di vigilanza sulla concorrenza delle banche, accogliendo di fatto le richieste del governo.


Il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, la scorsa settimana era intervenuto in aula sul ddl dicendo che il governo riteneva in questa fase più utile mantenere in capo alla Banca d'Italia le competenze antitrust sulle banche e che il problema del mandato a termine del governatore doveva essere stralciato dal provvedimento.


Il testo dovrebbe essere licenziato dall'aula in prima lettura domani mattina.


La discussione in aula oggi si è svolta in un clima teso e fra le incomprensioni interne alla maggioranza, culminate nella richiesta di dimissioni dei due presidenti delle commissioni Attività produttive e Finanze, Bruno Tabacci e Giorgio La Malfa, da parte del coordinatore di An Ignazio La Russa.

L'avvicinamento fra l'esecutivo e il governatore di Bankitalia Antonio Fazio su questi temi, era stato suggellato da un pranzo a Palazzo Chigi fra Fazio, Siniscalco e il premier Silvio Berlusconi al termine del quale si è convenuto sulla convenienza di lasciare la vigilanza sulla concorrenza bancaria a Bankitalia e di difendere il sistema dall'egemonia straniera.
:bow:

Dall'insieme di queste informazioni mi sento di sottolineare alcuni punti:

A) Bankitalia è indirettamente in mano alle banche in quanto ente privato
B) I politici a vario titolo devono riconoscenza alle banche
C) Chi si oppone alla lobby delle banche (vedi Tremonti) viene silurato
D) Assoluta mancanza di volontà da parte dei politici di impedire i soprusi e truffe degli istituti di credito a danno dei risparmiatori.

chi si aspetta un intervento di qualche politico a suo favore dopo le truffe
Banca 121, Giacomelli, Cirio, Parmalat, Argentina è un povero illuso!!
 
Ultima modifica:
moris ha scritto:
HA VINTO IL "FAZISMO" POVERI RISPARMIATORI

E’ questa la vera lotta di classe da combattere, la lotta di chi i soldi allo stato li dà (voi e noi) contro quelli che i soldi allo stato li prendono (loro, e tanti). Ma le vittime della lotta di classe (noi) sono sconfitte, proprio perché la ignorano, perché non hanno coscienza di essere gli sfruttati e gli angariati.


I could not agree more :bow: :bow: :bow: :bow: :bow:

L'unica difesa possibile purtroppo è l'espatrio. Io mi sto organizzando per trasferirmi in Thailandia.
 
c

Caro Moris spreo che il tuo sfogo, giusto ma inutile, ti serva almeno per lenire la tua giusta *******..... :)

Il problema è molto grosso come giustamente osservi, ma la nostra (cittadini in generale) pigrizia ed indifferenza è ormai quasi assoluta....

Banca di Lodi che salva la "bancarella" di Bossi....Argentina....Parmalat.....121...

Tutti segniali d'un malessere dilagante, ma che si fa? niente!!!

Gli Italiani nn cambiano neanche banca, convinti, a torto!, che siano tutte ugulai, in piazza nn scende nessuno (o quasi, escludo gli attivisti politici), e di politica nn s'interessa nessuno o quasi.....

Che fai emigri....oppure t'adegui... :mmmm:

Ciao
 
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