Vincent Vеga
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Se le metti sul Cervino arrivano anche a 4500m.
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Se le metti sul Cervino arrivano anche a 4500m.
ma i parchi eolici offshore che fastidio danno? sono appena visibili dalla costa.
bisognerebbe far entrare nella testa della gente che niente è gratis. vuoi energia per il tuo stile di vita? ti becchi le pale eoliche, i pannelli, i rigassificatori, gli impianti idroelettrici e le centrali.
non le vuoi? l'energia ti arriva 3 giorni a settimana, quando dalle altre parti c'è sovraproduzione. brutalmente certi territori andrebbero considerati come le utenze distaccabili e poi vediamo cosa succede
Vincent Vеga;57932716 ha scritto:170 metri d'altezza?
Purtroppo è così.
Ed è lo stesso partito eh. Mah.
Guarda che il TAP alla fine in Puglia si é fatto. I fanatici ambientalisti ci sono anche da voi in ER.
i paesaggi sperduti che nessuno guarda contro la salute e il benessere collettivo. La sua scala di priorità denuncia problemi mentali, simili a quelli del parassita analfabeta sgarbi.
Senza le smart grid sono inutili, e poi non ci puoi contare sempre, se c'è bonaccia devi utilizzare le centrali termiche per coprire il fabbisogno, ergo sei sempre impiccato al gas o al petrolio. Soldi buttati.
buttarle, ma si tanto monnezza ne produciamo poca
le righe dispari non le leggi?
non hai scritto che potremmo buttarle e non sostuirle????
io inizierei a piantarne una sopra casa tua
magari partiamo dalle zone più energivore come le grandi citta
ci stai?
iononCRETO
E' chiaro però che se sviluppi FV, idroelettrico (c'è ancora spazio), eolico e geotermico puoi fare molto a meno del resto.
Magari si potrebbe cominciare a ragionare anche sull'accumulo (in parte l'idroelettrico potrebbe svolgere questo compito).
Comunque diciamo che tutti questi discorsi, visto che noi di fatto quasi non abbiamo fonti fossili, erano da sviluppare prima, ma il prezzo basso del gas ha frenato molto le possibili alternative, poi sicuramente è mancata la visione del futuro.
Come al solito restiamo col cerino in mano (anche se in questo caso siamo in buona compagnia).
Siamo pieni in ogni dove di tralicci dell'alta tensione che sono inguardabili
Le pale eoliche che certamente esteticamente non sono peggio
Da questo punto di vista siamo da ricovero
A parte il nucleare, nulla può sostituire il gas a livello di continuità, qual è il problema sul gas però l'abbiamo visto, poi dipendi in buona parte dai capricci di paesi coi quali spesso c'è distanza politica, ideologica, strategica ecc. ecc. oppure sono paesi che non sono particolarmente stabili.
E' chiaro però che se sviluppi FV, idroelettrico (c'è ancora spazio), eolico e geotermico puoi fare molto a meno del resto.
Magari si potrebbe cominciare a ragionare anche sull'accumulo (in parte l'idroelettrico potrebbe svolgere questo compito).
E poi si terrà anche conto del fatto che le produzioni energivore hanno bisogno anche del prezzo.
Se servirà usare un po' di carbone, ributteremo dentro anche quello e amen, tanto la lotta alla CO2 ormai è persa.
Ridurla al 2060 anziché al 2050 cambia nulla, se poi gli altri se ne fregano.......
Comunque diciamo che tutti questi discorsi, visto che noi di fatto quasi non abbiamo fonti fossili, erano da sviluppare prima, ma il prezzo basso del gas ha frenato molto le possibili alternative, poi sicuramente è mancata la visione del futuro.
Come al solito restiamo col cerino in mano (anche se in questo caso siamo in buona compagnia).
Per me sono anche belle da vedere, sicuramente meglio delle ciminiere delle centrali termoelettriche
Ovviamente è vero, ma è bene considerare che idro a parte, l'installazione crescente di capacità intermittente crea tensioni crescenti sulla gestione delle reti e dell'energia.
Il mondo ragiona da anni sull'accumulo scontrandosi con un'amara verità: costa uno sproposito e/o ha enormi limiti tecnici.
L'idro, sempre citato, ha vincoli importanti in quanto può agire da gestore idrico, erogare elettricità o fungere da accumulo/stabilizzatore di rete. E' bene sapere che non si può fare tutto insieme per ovvie ragioni.
Ad oggi si parla molto di idrogeno (e siamo ben lontani dalla fattibilità su ampia scala), accumulatori (costi spaventosi e capacità molto ridotte) e idee allegre (la più cool è il Vehicle 2 Grid), ma c'è una certa consapevolezza sul fatto che a breve termine non c'è granché.
Un altro grande disclaimer: l'idroelettrico stabilizza, ma esistono dei limiti. Non si pensi di generare uno spavento di potenza e energia al Sud cercando di stabilizzarla con le centrali alpine, perché non funziona così.
E' vero, poca lungimiranza. Ma dobbiamo essere chiari, la lungimiranza era il nucleare: fonte low carbon alternativa alle fossili che avrebbe dato un'opzione in più da percorrere. Probabilmente se ora avessimo una discreta generazione nuke saremmo meno ricattabili e potremmo sviluppare RES più serenamente.
Detto ciò, difficilmente avremmo potuto fare miracoli. L'Italia non ha enorme potenziale fotovoltaico per cui anticipare l'installazione di troppo avrebbe prodotto un parco poco efficiente e molto costoso.
Sul fotovoltaico il discorso è simile: decenni di incentivazione hanno portato a moderata capacità installata e giusto ora emergono progetti RES con costi accessibili e performance decenti. Questi progetti sono figli delle miliardate spese negli anni con gli incentivi.
Per dirla breve, non è che si poteva installare 40 GW di solare 20 anni prima.