percy
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tratto da http://www.tgfin.it/
Bond "col trucco": sul mercato arrivano i titoli austriaci ad alto rendimento che però sono espressi in valuta sudafricana
Bond austriaci in valuta africana. Obbligazioni,c'è di tutto nel calderone
di Big Trader
L'industria dei bond, quella che dopo la brutta vicenda dei titoli argentini e soprattutto dopo il Parmacrac ha reso più che diffidente il popolo dei piccoli risparmiatori, non rinuncia a seguire le vie della "finanza creativa". E così dal calderone delle obbligazioni spuntano ormai le proposte più diverse e fantasiose. Sul mercato sono appena arrivati, per esempio, bond che sono emessi dal tesoro austriaco ma risultano espressi in valuta sudafricana.
Questi nuovi titoli arrivano dunque da una nazione europea storicamente considerata molto affidabile, ma la moneta a cui sono legati è quella di un Paese africano. Un Paese a rischio, in un continente a rischio. Insomma, qualcuno potrebbe pensare che, scegliendo questi bond, si sta puntando sulla tranquilla Austria, quando invece la vita di questi prodotti finanziari finisce per essere strettamente dipendente dalle dinamiche del "rand", la valuta che è in uso a Johannesburg e dintorni.
Per carità, tutta l’operazione è perfettamente lecita e legale. E questo è importante ben sottolinearlo. Ma comunque rappresenta una iniziativa, diciamo così, molto originale. Chiaro esempio della cosiddetta "finanza creativa". E dunque, proprio per questa ragione, merita di essere raccontata e,soprattutto ben spiegata al pubblico dei non addetti ai lavori.
Nello specifico, l’operazione ha un valore complessivo di 200 milioni di euro ed è tecnicamente supportata dalla Royal Bank of Canada. I bond si presentano sul mercato con una cedola secca molto invitante. Parliamo di un rendimento annuale di ben il 9,5%. Davvero tanto in un periodo di tassi di interesse ai minimi termini come quello che ancora viviamo. La scadenza delle obbligazioni è fissata al 2009.
Bond "col trucco": sul mercato arrivano i titoli austriaci ad alto rendimento che però sono espressi in valuta sudafricana
Bond austriaci in valuta africana. Obbligazioni,c'è di tutto nel calderone
di Big Trader
L'industria dei bond, quella che dopo la brutta vicenda dei titoli argentini e soprattutto dopo il Parmacrac ha reso più che diffidente il popolo dei piccoli risparmiatori, non rinuncia a seguire le vie della "finanza creativa". E così dal calderone delle obbligazioni spuntano ormai le proposte più diverse e fantasiose. Sul mercato sono appena arrivati, per esempio, bond che sono emessi dal tesoro austriaco ma risultano espressi in valuta sudafricana.
Questi nuovi titoli arrivano dunque da una nazione europea storicamente considerata molto affidabile, ma la moneta a cui sono legati è quella di un Paese africano. Un Paese a rischio, in un continente a rischio. Insomma, qualcuno potrebbe pensare che, scegliendo questi bond, si sta puntando sulla tranquilla Austria, quando invece la vita di questi prodotti finanziari finisce per essere strettamente dipendente dalle dinamiche del "rand", la valuta che è in uso a Johannesburg e dintorni.
Per carità, tutta l’operazione è perfettamente lecita e legale. E questo è importante ben sottolinearlo. Ma comunque rappresenta una iniziativa, diciamo così, molto originale. Chiaro esempio della cosiddetta "finanza creativa". E dunque, proprio per questa ragione, merita di essere raccontata e,soprattutto ben spiegata al pubblico dei non addetti ai lavori.
Nello specifico, l’operazione ha un valore complessivo di 200 milioni di euro ed è tecnicamente supportata dalla Royal Bank of Canada. I bond si presentano sul mercato con una cedola secca molto invitante. Parliamo di un rendimento annuale di ben il 9,5%. Davvero tanto in un periodo di tassi di interesse ai minimi termini come quello che ancora viviamo. La scadenza delle obbligazioni è fissata al 2009.