Giusto, sarebbe stato preferibile avere i titoli caricati al nominale (100) così da poter dosare le minus secondo le proprie necessità. Ma in tutti gli altri swap visti finora ho sempre avuto (quando bene e quando male, volontari o imposti) i nuovi titoli caricati al valore di mercato, da qualche parte dovrà esserci una circolare che lo indica come criterio per le banche.
Per le minus che ti mancano, non trascurare quanto già scritto da Karl: prendi il tuo valore atteso e moltiplicalo per 0,625, avevo anche io rilevato una differenza sostanziale la cui spiegazione era nella riduzione indicata.
mi riallaccio alla discussione, fermatasi qualche settimana fa, perché sono passato attraverso lo swap forzoso prima e il buyback volontario poi.
il valore di mercato con cui si caricano titoli dopo una permuta, quale che sia la forma con cui avviene, è il cosiddetto "valore normale", definito nell'art. 9 c.4 lett. a) del dpr 917/86 (il Testo Unico Imposte Redditi, TUIR).
sempre nel TUIR, il criterio con cui dovrebbero calcolarsi redditi diversi quali le plusvalenze è contenuto nell'art. 68 c.6, ed è sostanzialmente la differenza tra (ricavi di vendita/rimborso - commissioni) e (costi d'acquisto + commissioni).
nel caso dello swap argentino l'agenzia delle entrate ha ritenuto che il criterio guida fosse il valore normale
http://www.tfargentina.it/download/Ris. n. 99.pdf
questo provoca giustamente una minusvalenza fiscale spesso enorme, difficile da recuperare nel tempo previsto.
poiché sono in regime dichiarativo, presto completerò un interpello, che era già pronto, ma mi si è complicato col buyback, cui ho aderito in parte: chiederò cioè che il costo sostenuto per i nuovi bond (e dunque il pmc) sia calcolato - come giusto - facendo il rapporto tra costo d'acquisto dei vecchi bond e il nominale avuto in cambio, i 20 GGB e 2 EFSF: nel mio caso, 65k di spesa e 110 di nominale ricevuto dopo lo swap.
il terzo EFSF, quello delle cedole, e il warrant sul PIL, qualora venduti o rimborsati, sarebbero soggetti all'imposta del 12,5% per il loro intero ricavato, quindi esclusi dal pmc.
è una via intermedia tra il carico a 100 e quello fatto dalle banche a chi è in regime amministrato, basato sulla media dei prezzi dei 30gg. precedenti (forse per quello iwbank ci ha messo tanto a darmeli...

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sottolineo comunque che le plus su tds white list (grecia compresa, dunque) da quest'anno in avanti sono del 12,5%, quel meccanismo cervellotico di cui si parla qui sopra si è fortunatamente chiuso col 2011, anche se in caso di minus non compensate avrà altri strascichi