BOND IFIS 2027 sub T2 XS1700435453 - vol. 3

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Mestre (Venezia), 12 gennaio – Nella giornata odierna, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un’emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell’ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L’operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.
In particolare, l’emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L’obbligazione sarà quotata presso l’Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody’s.
Il collocamento dell’obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale della Banca relativo al triennio 2022-24, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
«Siamo soddisfatti della risposta ricevuta dal mercato che ha accolto con positività la nostra emissione, pur in una fase non semplice per il contesto finanziario internazionale. La richiesta di adesione superiore alla domanda conferma ancora una volta come Banca Ifis rappresenti un interlocutore affidabile per i maggiori investitori istituzionali a livello nazionale e internazionale. Prosegue quindi il percorso di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, finalizzato a consentire alla Banca di continuare il proprio cammino di crescita sostenibile che era stato delineato nel Piano Industriale per il triennio 2022-2024”, dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.
Nell’operazione, Banca Ifis si è avvalsa del supporto di Credit Agricole, Morgan Stanley, Banco Santander e UniCredit in qualità di joint bookrunners mentre Stifel ha agito da co-manager. BonelliErede ha fornito assistenza legale a Banca Ifis, mentre Clifford Chance ha supportato i joint bookrunners e il co-manager.

Banca Ifis, emesso con successo un bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni
 
La nuova SP arriverà su TLX ?
 
Mestre (Venezia), 12 gennaio – Nella giornata odierna, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un’emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred ...Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L’obbligazione sarà quotata presso l’Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody’s.
Ma è high yield pure la senior?! :eek:
Ecco perché rende un botto.
La nostra sub allora cos'è un B+?!
 
Dovrebbe essere sempre BB
eh se, sarà un B+. Mi sa che non hanno pagato Fitch per dare rating ai sub, ricordo che anni orsono smisero di pagare pure per il rating dei senior (solito braccino corto Furstenberg :D ) poi tornarono sui loro passi.

Sul sito hanno solo il rating delle senior preferred
Rating and Note Issuance Programs.

Comunque il braccino corto di Furstenberg mi ricorda Ebenezer Scrooge, quindi per una Banca è perfetto, mi dà sicurezza. OK!
 
eh se, sarà un B+. Mi sa che non hanno pagato Fitch per dare rating ai sub, ricordo che anni orsono smisero di pagare pure per il rating dei senior (solito braccino corto Furstenberg :D ) poi tornarono sui loro passi.

Sul sito hanno solo il rating delle senior preferred
Rating and Note Issuance Programs.

Comunque il braccino corto di Furstenberg mi ricorda Ebenezer Scrooge, quindi per una Banca è perfetto, mi dà sicurezza. OK!

su IFIS (per ora ho la sub) c'è un po' l'incognita degli npl che in caso di rialzo dei tassi non vanno benissimo
 
eh se, sarà un B+. Mi sa che non hanno pagato Fitch per dare rating ai sub, ricordo che anni orsono smisero di pagare pure per il rating dei senior (solito braccino corto Furstenberg :D ) poi tornarono sui loro passi.

Sul sito hanno solo il rating delle senior preferred
Rating and Note Issuance Programs.

Comunque il braccino corto di Furstenberg mi ricorda Ebenezer Scrooge, quindi per una Banca è perfetto, mi dà sicurezza. OK!
e speriamo per noi che non gli appaiano i fantasmi dei Natali passati e futuri ;)
 
39 lotti passati oggi tutti sopra quorta 96. Che succede ? Qualche istituzionale pensa che questa è meglio della nuova Preferred ?
 
Oggi Banca IFIS in gran spolvero e 14 lotti della ns. sub acqusitati sull'ASK.
Anche l'azione su del 3% in un giorno di fiacca per le Banche. Ci sono news positive che non trovo ?
 
Oggi Banca IFIS in gran spolvero e 14 lotti della ns. sub acqusitati sull'ASK.
Anche l'azione su del 3% in un giorno di fiacca per le Banche. Ci sono news positive che non trovo ?
Per le news bisogna aspettare il 09/02...
 
Ok
il 09/02 non è lontano allora qualcuno probabilmente sa già qualcosa e si stà portando avanti con il lavoro. :o
 
Scaricone da 1 milionata oggi alle 16:18 :ops:
 
Credito, tasso deterioramento visto ancora in aumento in 2023 - Abi/Cerved
Oggi 15:48 - RSF
MILANO, 31 gennaio (Reuters) - Nel 2023 il flusso dei nuovi crediti deteriorati delle imprese è atteso in ulteriore crescita dopo avere registrato nel 2022 il primo rialzo da dieci anni, a causa del rallentamento dell'economia, dell'elevata inflazione e dell'aumento dei tassi, in un contesto di persistente incertezza sul fronte geo-politico.

E' quanto emerge nell'outlook Abi-Cerved secondo cui quest'anno il tasso di deterioramento del credito - ovvero la percentuale dei crediti in bonis che nel corso dell'anno diventano non performing - dovrebbe salire al 3,8% dal 2,3% del 2022, per poi tornare nuovamente a scendere nel 2024 al 3,4%.

Si tratta del prima inversione di tendenza dopo un trend in diminuzione che durava dal 2012 e che ha portato il flusso di nuovi crediti in default a raggiungere il 2% nel 2021 rispetto ai picchi del 7,5% registrati durante la crisi sovrana del 2012.

"Il peggioramento della qualità del credito risente dell'indebolimento della domanda a cui si associa una cospicua spinta inflattiva delle materie prime e del caro energia", si legge nel rapporto.

Inoltre "il costante innalzamento dei tassi d'interesse da parte della Banca centrale europea ha incrementato il costo del debito per le imprese, che a causa del quadro instabile non riescono a pianificare correttamente le azioni", aggiunge lo studio che sottolinea anche la parziale sostituzione delle misure emergenziali di sostegno al credito adottate durante la pandemia.

Per quanto riguarda le dimensioni delle imprese, il rapporto proietta un tasso di deterioramento al 2024 a livello assoluto più elevato per le microimprese, mentre sia in termini relativi che assoluti il tasso di crescita sarà maggiore per le medie e grandi imprese che vedranno un ripristino dei livelli fisiologici di rischiosità dopo i minimi toccati negli ultimi anni.

A livello settoriale, le costruzioni saranno il comparto con il tasso di deterioramento più elevato nel 2024, anche se è l'unico a presentare un dato inferiore al 2019, beneficiando delle grandi opere pubbliche finanziate dal Pnrr.

Nonostante il quadro generale di peggioramento dei crediti deteriorati, si tratta tuttavia di una crescita "gestibile", sottolinea il rapporto, grazie alle migliori politiche di gestione del credito delle banche e alla maggiore capitalizzazione delle imprese.
Il quadro macroeconomico potrebbe poi migliorare rispetto alle precedenti previsioni più pessimiste di recessione...
 
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