La formula che hai usato, PAT, è corretta. [In realtà la rendita perpetua è un caso particolare della rendita a tempo determinato che hai scritto nel primo post. I calcoli matematici sono gli stessi: a tempo determinato sono finiti, nel perpetuo sono la somma della serie infinita].
E' la condizione al margine non esplicitata (o, per meglio dire, una delle condizioni al margine non esplicitate) che manca.
Ossia che la rendita perpetua vale R/i quando
quando l'inflazione perpetua è certamente zero.
Controesempio: si supponga di sapere che vi sia un'inflazione annua certa del 10.000.000% (non è un caso puramente teorico, è successo in Zimbabwe nel 2008, e quell'anno si arrivò anche a un'inflazione del 231.000.000% al mese!)...
Fatti i conti e vedi un po' che cosa succede al valore attuale della rendita perpetua
Se non ti piace la condizione al margine sull'inflazione, puoi in alternativa inserire una condizione al margine sulla tassazione (anch'essa non esplicitata nella formula matematica che hai usato all'inizio).
Ad esempio: la rendita perpetua R viene tassata perpetuamente con aliquota fissa del 50%.
Fatti i conti e vedi un po' che cosa succede al valore attuale della rendita perpetua
E queste ipotesi (inflazione perpetua conosciuta, tassazione perpetua conosciuta) non ci hanno ancora portato nello stocastico.
Se vuoi mettere una condizione stocastica (sempre una condizione al margine non citata nella soluzione che porta alla formula R/i), puoi supporre che ogni anno l'emittente la rendita abbia una probabilità perpetua, fissa e costante alfa maggiore di zero di fallire (o di andare in default se si tratta di uno stato) e di non pagare più la rendita perpetua (per semplificare, anche qui si potrebbe complicare la cosa modellando più realisticamente il caso di default: nuova perpetuity? o rimborso a percentuale del valore facciale?).
In questo caso il valore attuale diventa un valore
medio, entrano in gioco la varianza e gli altri momenti della distribuzione casuale e si è costretti anche a modellare la propensione al rischio di chi compravende la perpetuity.
Insomma, il calcolo si può modellare secondo modalità via via più complesse, ma più realistiche.