Brera

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

riccik

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Vent'anni fa se ne andava un gigante. Aveva i suoi difetti, ma lui era degno di permettersi tutto.
:bow::bow::bow::bow::bow::bow:
 
su questo concordo :)
 
un piacere ancora oggi leggere i suoi articoli :)
 
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Bloooog! » Blog Archive » Un libro su Gianni Brera a Repubblica. Vino nascosto nelle brocche da thè e un articolo mai pubblicato perché troppo lungo. Leggete il bel ricordo di Smorto e Mura



Non gli mancava la voglia della polemica, di andare controcorrente. Violentissima fu la sua critica a Sacchi, non senza difficoltà per il giornale. Un giorno andammo in delegazione a Milano per cercare di ricomporre il rapporto.
"E proprio Arrigo vi raccontò che alla vigilia di una finale di Champions aveva appeso un pezzo di Brera sul muro dello spogliatoio. "Brera consiglia la solita partita attendista, primo non prenderle. Dissi ai miei: vogliamo giocare così?".

E Sacchi ricorda che Gullit rispose: entriamo in campo e li massacriamo. Alla fine però ha avuto ragione Gianni.

"Non puoi dire una cosa del genere".

Cerco di spiegarmi: Brera definì il calcio di Sacchi logorante, sotto tutti i punti di vista; eretismo podistico.

"Ma Sacchi ha vinto anche moltissimo, ed è fra gli allenatori italiani entrati nella storia del calcio. E' vero che il suo calcio era dispendioso, lo è stato anche per lui, soprattutto per lui".
 
E' incredibile come ad andarsene anzitempo siano sempre i migliori,
come anche Paolo Valenti, Alberto D'Aguanno, Beppe Viola,
mentre quelli che erano scarsi nel 1992 sono tutti ancora qua
 
E' incredibile come ad andarsene anzitempo siano sempre i migliori,
come anche Paolo Valenti, Alberto D'Aguanno, Beppe Viola,
mentre quelli che erano scarsi nel 1992 sono tutti ancora qua

I migliori sono cari agli dei
 
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