BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.28

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ha senso utilizzare come riferimento un'inflazione costante al 2% annua, quindi circa un +0,2 mensile di FOI per avere una stima prudenziale delle future cedole?
Essendo il 2% di inflazione la "speranza" della BCE?
sul lungo termine forse.
sul breve direi di no, visto che si vede bene come la % sia ben diversa.
in ogni caso NON si tratta di guadagni ma solo di andare in pari con l'inflazione... ovvero NON andrebbe ipotizzato un bel niente, essendo in realtà un prodotto assicurativo.
Resto fermamente convinto che per contrastare l'inflazione bisogna portare i tassi sopra questa, così abbiamo visto fare in passato.
Inoltre prima o poi bisognerà per forza adeguare parecchi stipendi, quindi altra inflazione in arrivo.
Tutto terreno fertile per tenercela a lungo.

Chi non la pensa così può spiegarmi dove sbaglio.
Non so se in passato i tassi sono stati portati sopra l’inflazione... più probabile che questo sia solo stato minacciato...
Gli stipendi ovviamente NON verranno adeguati totalmente, ma poco o niente. Le tasse e l’inflazione la pagano sempre gli stessi... solo pochi "eletti" e i loro "amichetti" compensano con il "permesso di eludere"...
 
Buonasera a tutti!
Volevo gentilmente chiedervi: a fronte dei dati inflazionistici di ieri, ipotizzando che il foi resti invariato nei prossimi mesi, in termini percentuali a quanto ammonterebbe lo stacco cedolare di maggio del btp italia28 CUM? Grazie in anticipo.
ci sono dei bei fogli excel o google sheets che te lo calcolano con precisione considerando tutti i dettagli
 
grazieeeeeeeeeeee non conoscevo questa pagina
attento, perchè anche in quella pagina Fineco riporta delle inesattezze (il "controvalore investito" è ricavato sul corso secco e non sul telquel, cioè è tutt'altro che la somma realmente investita), carenza grave per una banca così importante.... :wall:
 
attento, perchè anche in quella pagina Fineco riporta delle inesattezze (il "controvalore investito" è ricavato sul corso secco e non sul telquel, cioè è tutt'altro che la somma realmente investita), carenza grave per una banca così importante.... :wall:

Questi BtpIta sono un "disaggio" per tutti :D
 
sul lungo termine forse.
sul breve direi di no, visto che si vede bene come la % sia ben diversa.
in ogni caso NON si tratta di guadagni ma solo di andare in pari con l'inflazione... ovvero NON andrebbe ipotizzato un bel niente, essendo in realtà un prodotto assicurativo.
Grazie mille per la risposta.
Sul breve sarà di certo diversa, e credo che nei prossimi 2 anni sarà di sicuro più del 2%. Quindi maggiore di quanto ipotizzo.
Come ha detto lei infatti non lo reputo un guadagno ma eventualmente una rendita che salvaguardia il più possibile il capitale investito, ottica da cassettista.
Ma almeno farsi un'idea minima e prudenziale di quando potrebbero rendere nei prossimi anni le cedole per poter eventualmente investire l'importo anche in altri ambiti può andar bene come ragionamento utilizzare la percentuale del 2%?
Grazie mille
 
Si certamente...attualmente sei basso con il 2% annuo...ma,con questo dato da te paventato, attualmente puoi trovare solo rendimenti maggiori annui quando andrai a verificare i tuoi investimenti :yes:
Grazie mille per la risposta.
Nel breve credo anch'io di sì. Speriamo anche nel lungo :asd:
 
…La media di Nv22,Dc22,Ge23 moltiplicata per 12 porterebbe l'inflazione annua attorno al 4% già a luglio23.
Il tuo conteggio non mi torna :confused:
nov22 +0,60% MoM
dic22 +0,25% MoM
gen23 +0,17% MoM
La media sarebbe +0.34% su mese, che moltiplicata per 12 farebbe +4,08%.
Con un tendenziale +4,08% da febbraio in poi, a luglio mi verrebbe un’inflazione del +7,41% su anno (ho considerato anche la stagionalità, ma incide poco).

Anche usando questo conteggio (1+nov22 destag.)*(1+dic22 destag.)*(1+gen23 destag.)^4-1 = +3,54% annuo, credo più accurato e certamente più basso e cautelativo, comunque non mi tornerebbe il 4% annuo a luglio.
Infatti, con un tendenziale +3,54% da febbraio in poi, a luglio mi verrebbe un’inflazione del 7,09% su anno.

Questo ovviamente non esclude che il tendenziale possa ulteriormente scendere nei prossimi mesi, ma probabilmente mi è sfuggito qualcosa nel tuo ragionamento.
 
Buon giorno a tutti,
cortesemente avrei bisogno di conoscere la fonte della risposta a questa domanda inserita a pag. 1
ringrazio anticipatamente

La rivalutazione capitale espressa dal CI può generare plusvalenza fiscale?
Credo di poter dire che sia il risultato dell'osservazione (ripetuta nel tempo) in merito al trattamento fiscale riservato a questi titoli da diversi istituti di credito, che peraltro non sono neanche tra loro tutti concordi.
I decreti cui fare riferimento per il regime fiscale dei BTP Italia sono:
D.Lgs. 239/96 (redditi di capitale)
D.Lgs. 461/97 (redditi diversi)
TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) - Art. 45 Determinazione del reddito di capitale

Come spiegato da @LucioLeone, ogni banca applica le stesse regole fiscali in modo "personalizzato", come riportato nel tempo dai vari utenti e riassunto nella pagina iniziale.

Questa pagina di Fineco sul trattamento fiscale BTP indicizzati e BTP Italia richiama in modo sintetico il quadro normativo da applicare:

"Particolare attenzione deve essere posta nel trattamento fiscale per i Buoni del Tesoro Poliennale indicizzati all’inflazione (BTPI e BTP Italia). Il Dipartimento del Tesoro colloca sul mercato BTPI e BTP Italia per garantire agli investitori una protezione contro l’aumento dei prezzi in quanto, sia il capitale rimborsato a scadenza (valore facciale) sia le cedole semestrali, sono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione.
Le modalità di determinazione del trattamento fiscale dei titoli del debito pubblico sono previste nel D.lgs. n. 239/1996 e successive modifiche e integrazioni; nello specifico sul sito del Tesoro è presente la nota esplicativa “Regime fiscale dei proventi del Buono del Tesoro Poliennale” che dettaglia la tassazione da applicare ai BTP indicizzati.
Il trattamento fiscale varia a seconda che i titoli siano acquistati da soggetti lordisti (imprese commerciali), per i quali non trova applicazione alcun prelievo alla fonte, o da soggetti nettisti (persone fisiche, enti non commerciali) nei confronti dei quali è applicata un’imposta sostitutiva del 12,5%.
Per i soggetti nettisti l’incremento del capitale in base all’andamento dell’inflazione dovuto alla scadenza è soggetto a tassazione dal momento in cui tale incremento diviene noto, ossia in prossimità della scadenza ma prima della stessa.
Come indicato dal Dipartimento del Tesoro, trova infatti applicazione l’art. 45 del TUIR secondo cui se lo scarto di emissione o il premio di rimborso sia determinabile, in tutto o in parte, in funzione di eventi o parametri non ancora certi o determinabili alla data di emissione dei titoli, la parte di detto importo, proporzionalmente riferibile al periodo di tempo intercorrente tra la data di emissione e quella in cui l’evento o il parametro assume rilevanza ai fini della determinazione della differenza, si considera maturata in capo al possessore alla data del rimborso.
Per maggior chiarezza, di seguito indichiamo tre scenari possibili:

1) Tassazione di BTPI acquistato in emissione e rimborsato a scadenza
Poiché valore di emissione e di acquisto coincidono non ci saranno redditi diversi da assoggettare a tassazione.
Esempio:
valore di emissione ed acquisto 99,80
valore di rimborso 112,90
determinazione reddito di capitale: 112,90 (valore di rimborso) - 99,80 (valore di emissione) = 13,10 su cui sarà applicato il 12,5% come imposta sostitutiva

determinazione redditi diversi: 99,80 (valore di emissione) - 99,80 (valore di acquisto) = 0

2) Tassazione di BTPI acquistato sul mercato secondario e rimborsato a scadenza.
Il valore di rimborso finale, una volta noto, sarà rapportato al prezzo di emissione, a prescindere dal prezzo a cui l’emissione stessa fu acquistata sul mercato secondario, in quanto la normativa vigente qualifica la differenza come un disaggio di emissione, cioè un reddito di capitale.
Inoltre all’investitore è riconosciuta una perdita, pari alla differenza tra prezzo di acquisto e di emissione, che potrà essere portata in detrazione di futuri capital gain nei successivi quattro anni.
L’impatto sarà tanto maggiore quanto più alto sarà stato il prezzo di acquisto e la vicinanza alla data di scadenza.
Esempio:
valore di emissione 99,80
valore di acquisto 110,20
valore di rimborso 112,90
determinazione reddito di capitale: 112,90 (valore di rimborso) - 99,80 (valore di emissione) = 13,10 su cui sarà applicato il 12,5% come imposta sostitutiva

determinazione redditi diversi: 99,80 (valore di emissione) -110,20 (valore di acquisto) = -10,40 accantonati come minusvalenza

3) BTPI acquistato sul mercato secondario e venduto prima della scadenza
Diverso è il trattamento fiscale applicabile in presenza di compravendite sul mercato prima della scadenza del BPT indicizzato. In questo caso le differenze positive o negative, derivanti dal prezzo di acquisto e il prezzo di vendita, determinano plus o minusvalenze in capo al percettore ossia un reddito diverso di natura finanziaria.

Esempio:
valore di acquisto 110,20
valore di vendita 111,90
determinazione redditi diversi: 111,90 (valore di vendita) - 110,20 (valore di acquisto) = 1,70 su cui applicare il 12,5% di tassazione.

In Sintesi
Riassumendo quanto sopra indicato:

1. chi compra all’emissione e detiene il titolo fino alla scadenza ha una tassazione interamente assoggettata al dl 239/96 (redditi di capitale);
2. chi vende prima del rimborso ha una tassazione interamente assoggettata al dl 461/97 (capital gain);
3. chi compra dopo l’emissione e detiene fino alla scadenza ha una tassazione mista:
- pagamento di ritenuta del 12,50% (dl 239/96) sull’intero differenziale tra il prezzo di emissione e il prezzo di rimborso (redditi di capitale)
- inserimento in zainetto fiscale della differenza realizzata (in genere minusvalenza dl 461/97) tra il prezzo di acquisto e il prezzo di emissione (reddito diverso)
Attenzione
I due importi non sono compensabili tra di loro essendo ritenute di diversa tipologia.
"

Edit: gli esempi riportati da Fineco sono riferiti al caso specifico dei BTP€i.
Per i BTP Italia, il ragionamento è equivalente a quello del caso 2 quando si è sufficientemente lontani dallo stacco della cedola (+ rivalutazione semestrale del capitale).
La prima pagina di questo thread riassume tutte le casistiche che si possono verificare con i BTP Italia, e rimane quindi una lettura fondamentale.
 
Ultima modifica:
Il tuo conteggio non mi torna :confused:
nov22 +0,60% MoM
dic22 +0,25% MoM
gen23 +0,17% MoM
La media sarebbe +0.34% su mese, che moltiplicata per 12 farebbe +4,08%.
Io conteggio si ferma qui.
Fra 6 mesi è quello il livello di inflazione prevedibile.

Il ragionamento è che l'inflazione annua è oltre il 10% perché nello scorso anno ci sono state molte variazioni mensili dell'1%.

Se le variazioni mensili attuali sono più piccole, inevitabilmente l'inflazione annua (che ne è la somma) diverrà più piccola.
 
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Reazioni: mac
Appena avrò un po' di tempo, avendo tutta la storia a disposizione, proverò a ricavare l'indice "FOLIS" (FOL Inflation Sentiment), basato sul numero di post per unità di tempo. L'obiettivo è vedere come sia variato l'interesse degli utenti del forum nei confronti del BTP Italia, per raffrontare questo indicatore con le statistiche sull'inflazione.

Si tratterebbe ovviamente di un esercizio fine a stesso, senza alcuna pretesa di utilità pratica, più che altro per il diletto di recuperare i dati in automatico (anche per passare un po' il tempo visto che ormai ho finito le "munizioni" che avevo allocato all'acquisto dei BTP Italia).
 
Riassumendo quanto sopra indicato:

1. chi compra all’emissione e detiene il titolo fino alla scadenza ha una tassazione interamente assoggettata al dl 239/96 (redditi di capitale);
2. chi vende prima del rimborso ha una tassazione interamente assoggettata al dl 461/97 (capital gain);
3. chi compra dopo l’emissione e detiene fino alla scadenza ha una tassazione mista:
- pagamento di ritenuta del 12,50% (dl 239/96) sull’intero differenziale tra il prezzo di
emissione e il prezzo di rimborso (redditi di capitale)
- inserimento in zainetto fiscale della differenza realizzata (in genere minusvalenza dl 461/97) tra il prezzo di acquisto e il prezzo di emissione (reddito diverso)
Attenzione
I due importi non sono compensabili tra di loro essendo ritenute di diversa tipologia."
Quindi da sottoscrittore del novembre 28 per recuperare minus dovrei utilizzare l'opzione 2 cioè vendere prima del rimborso?
Con il titolo che ha chiuso a 98,39 mi ritrovo il portafoglio in positivo, quindi vendendo ora entrano in gioco le minus per il guadagno?
Grazie mille in anticipo per le risposte.
 
Stato
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