BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.28

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Premetto che l’argomento è parzialmente OT, ma riguarda il tasso dei Btp a tasso fisso che comunque utilizziamo anche qui per calcolare le break-even dei BtpItalia:

Ho notato che da diverse settimane il tasso del Btp a 2 anni risulta inferiore al tasso IRS a 2 anni.
Ad esempio, oggi il tasso IRS a 2 anni è al 3,32% mentre il tasso di mercato del Btp a 2 anni (feb25) è al 2,89%.
Com’è possibile che il tasso del Btp sia inferiore al tasso free-risk?
...
Credo che il tasso IRS non sia classificabile come un tasso di riferimento "free-risk", la sua funzione ed utilizzo dovrebbe
avere come riferimento il costo dei mutui erogati dalle banche a privati/imprese e quindi sottostare a dinamiche diverse da
quelle che influenzano i rapporti tra investitori, privati e/o istituzionali, e prenditori pubblici.

Di solito si prendono a riferimento i tassi richiesti al Bund (€) o ai Treasury ($) come tassi "free-risk", ed il tasso dei BTP a loro
andrebbe riferito e comparato
 
Quindi da sottoscrittore del novembre 28 per recuperare minus dovrei utilizzare l'opzione 2 cioè vendere prima del rimborso?
Con il titolo che ha chiuso a 98,39 mi ritrovo il portafoglio in positivo, quindi vendendo ora entrano in gioco le minus per il guadagno?
Grazie mille in anticipo per le risposte.

A 98,39 e CI 1,04 = 102,33 su 10k hai 233 euro di plus che al 12,5% fanno 29 euro di tax,
recuperabili in presenza di minus ma paragonabili alle commissioni per la vendita.
Se il nominale è maggiore di 10k e hai abbastanza minus il discorso cambia . .
 
Buonasera, chiedo a voi che siete sicueramente più sul pezzo. Ho nel portafoglio su fineco una piccola quantità di gn30cum. Visto l'inaspettato cambiamento vorrei vendere visti anche i tassi in rialzo per spostare altrove. Volevo capire, rispetto all'indicazione nel riepilogo, i costi sono esclusivamente i 19€ per l'operazione indicati o c'è qualcos'altro di cui tenere conto?

grazie
 
Buonasera, chiedo a voi che siete sicueramente più sul pezzo. Ho nel portafoglio su fineco una piccola quantità di gn30cum. Visto l'inaspettato cambiamento vorrei vendere visti anche i tassi in rialzo per spostare altrove. Volevo capire, rispetto all'indicazione nel riepilogo, i costi sono esclusivamente i 19€ per l'operazione indicati o c'è qualcos'altro di cui tenere conto?

grazie

A parte il 12,5% sulla plusvalenza sono 19€ di commissioni da togliere alla stima che vedi
 
A 98,39 e CI 1,04 = 102,33 su 10k hai 233 euro di plus che al 12,5% fanno 29 euro di tax,
recuperabili in presenza di minus ma paragonabili alle commissioni per la vendita.
Se il nominale è maggiore di 10k e hai abbastanza minus il discorso cambia . .
Ne ho 15k quindi il plus e di circa 350. Grazie
 
Premetto che l’argomento è parzialmente OT, ma riguarda il tasso dei Btp a tasso fisso che comunque utilizziamo anche qui per calcolare le break-even dei BtpItalia:

Ho notato che da diverse settimane il tasso del Btp a 2 anni risulta inferiore al tasso IRS a 2 anni.
Ad esempio, oggi il tasso IRS a 2 anni è al 3,32% mentre il tasso di mercato del Btp a 2 anni (feb25) è al 2,89%.
Com’è possibile che il tasso del Btp sia inferiore al tasso free-risk?
Mi sta sfuggendo qualcosa?
Non sono sicuro di capire, ma cerco di ragionare al costo di rendermi ridicolo.
Per tasso IRS intendi il "Tasso Euris" dello swap dei mutui a tasso fisso giusto?
Se così fosse, quel tasso non è assimilabile ad un risk-free, bensì contiene dentro il premio che paghi per trasferire il rischio ad un terzo.

Il risk-free in area euro non può che essere il bund alla scadenza che ti interessa. A quel punto le rendite dei BTPi sono tutt'altro ne sotto quel tasso.

Forse invece intendi che l'IRS è il tasso "reale" risk-free ?
 
Ciao a tutti, perdonate la domanda forse sciocca.
Stavo guardando il foglio di calcolo condiviso (a proposito, complimenti e grazie infinite) e mi domandavo se nella parte dei flussi di cassa venga o meno tenuto conto del rateo effettivo per la prima cedola incassata (ed eventualmente l'ultima in caso di vendita anticipata).
Grazie ancora
 
Credo che il tasso IRS non sia classificabile come un tasso di riferimento "free-risk", la sua funzione ed utilizzo dovrebbe
avere come riferimento il costo dei mutui erogati dalle banche a privati/imprese e quindi sottostare a dinamiche diverse da
quelle che influenzano i rapporti tra investitori, privati e/o istituzionali, e prenditori pubblici.

Di solito si prendono a riferimento i tassi richiesti al Bund (€) o ai Treasury ($) come tassi "free-risk", ed il tasso dei BTP a loro
andrebbe riferito e comparato
Ecco, devo imparare a leggere tutte le risposte prima di scrivere. Così mi evito un po' di lavoro OK!
 
Non sono sicuro di capire, ma cerco di ragionare al costo di rendermi ridicolo.
Per tasso IRS intendi il "Tasso Euris" dello swap dei mutui a tasso fisso giusto?
Se così fosse, quel tasso non è assimilabile ad un risk-free, bensì contiene dentro il premio che paghi per trasferire il rischio ad un terzo.

Il risk-free in area euro non può che essere il bund alla scadenza che ti interessa. A quel punto le rendite dei BTPi sono tutt'altro ne sotto quel tasso.

Forse invece intendi che l'IRS è il tasso "reale" risk-free ?
Euribor e IRS misurano il costo del denaro sul mercato interbancario alle varie scadenze. Gli istituti di credito effettuano scambi tra di loro ai suddetti tassi più uno spread per il rischio di controparte.
Visto che il rischio è calcolato a parte, dovrebbero essere tassi free-risk.
 
Euribor e IRS misurano il costo del denaro sul mercato interbancario alle varie scadenze. Gli istituti di credito effettuano scambi tra di loro ai suddetti tassi più uno spread per il rischio di controparte.
Visto che il rischio è calcolato a parte, dovrebbero essere tassi free-risk.
In questo caso forse hai ragione tu: Si comprano TF come non ci fosse un domani.
 
Beato il Cassettista, che non deve Vendere ne Comprare, in questi giorni. :fiufiu:
Io sono fra quelli,e mi domando e vi domando perché uno dovrebbe vendere un btp Italia a scadenza corta che tra cedole fisse, inflazione >=2% per ancora tantissimo tempo,e plusvalenza se portato a scadenza,garantisce quindi nel peggiore dei casi un rendimento annuale minimo >=2,5% cui sommarci le eventuali plus.Si potrebbe solo obiettare che se lo vendo ora per passare su uno a tasso fisso ci guadagnerei molto di più.Questo è vero se ci fosse un trend ascendente e costante sui lunghi a tasso fisso.Tuttavia i lunghi ormai sono in laterale da mesi,e a fronte di qualche seduta come quella odierna,sono poi seguiti da sedute che li riportano da dove sono partiti.Chi ci guadagna è chi fa trading sfruttando fluttuazioni di 4-5 punti percentuali come quelle odierne.Ma ci vuole timing,disponibilità di somme e la fortuna di non essere entrati quando i rendimenti ad esempio del decennale,stavano prossimi allo zero.Non siamo nel Qe di Draghi,ma in una situazione che è completamente l'opposto di allora in quanto la BCE piuttosto che acquistare BTP al ritmo di 80 miliardi al mese ne venderà 15 miliardi da marzo...più tutte le altre variabili negative.Insomma,una rondine come quella di oggi non fa primavera.Accontentiamoci di prendere un 5-10% annuo coi BTP Italia e lasciamo la speculazione ai tassi fissi.Ps:rimanere incastrati 4-5 anni su un btp Italia non è come rimanere incastrati su un trentennale.Buonanotte a tutti 👋
 
Quindi da sottoscrittore del novembre 28 per recuperare minus dovrei utilizzare l'opzione 2 cioè vendere prima del rimborso?
Con il titolo che ha chiuso a 98,39 mi ritrovo il portafoglio in positivo, quindi vendendo ora entrano in gioco le minus per il guadagno?
Grazie mille in anticipo per le risposte.
Quell'esempio specifico riportato da Fineco è riferito al BTP€i.
Per il BTP Italia, il ragionamento è equivalente a quello del caso 2 quando si è sufficientemente lontani dallo stacco della cedola+rivalutazione semestrale.

Se hai comprato il BTP Italia novembre 28 ad un prezzo più basso, vendendo adesso (siamo sufficientemente lontani dai mesi di maggio e novembre di stacco cedola+rivalutazione) faresti una plusvalenza e potresti quindi compensare minus pregresse.

Come riportato nella prima pagina di questo thread, banche diverse si comportano in modo un po' diverso tra di loro, quindi ti conviene verificare che la tua non faccia eccezione.
 
A parte il 12,5% sulla plusvalenza sono 19€ di commissioni da togliere alla stima che vedi
@frank8 scusa una domanda se mi permetti. Vedo sei molto preciso sul discorso minus dei btp ita.
Ho btp ita mg23. Simulando sul file di calcolo bta ita la vendita del titolo a fine aprile , entra in gioco il recupero delle minus , se lo lascio andare a scadenza, o anche vendendolo i primi di maggio, minus invece solo parzialmente. Anche se perdo un mese circa di rivalutazione vendendo a fine aprile (usando una proiezione di inflazione per i primi tre mesi dell’anno del 3,5%) sembra esserci piu’ convenienza nel primo caso col recupero di minus che andare a scadenza. La trovi corretta come simulazione? Grazie mille.
 
Nel senso che il mercato anticipa...
ovvero a marzo 0.25-0.5% max
poi magari entro l'anno abbassa pure con inflazione che precipita...
L'intensita' della salita del future di oggi darebbe questa idea...

i mercati a volte sbagliano, passano da un eccesso all'altro; ma è tra un eccesso e l'altro che mediamente trovano delle quotazioni corrette
 
Buongiorno a tutti,
Sono sbalordito dal generoso altruismo, e disponibilità presente in questo 3d.
Mi sembra di tornare indietro nel tempo..quando davvero ci gli utenti si davano una mano..e c'erano persone molto preparate e disponibili.. esattamente come in questo 3 d.
Leggo il FoL dal 2005.
Grazie, grazie, grazie!
 
Buongiorno a tutti!, sto pensando di alleggerire il GN30, andando con metà su qualcosa che abbia termine preferibilmente prima di marzo 24, Quindi NV23?, per l’altra metà invece accorcerei la durata ma lì non saprei visto l’inflazione imprevedibile, come tutto il resto oramai, cosa mi consigliate?
Grazie
 
Quell'esempio specifico riportato da Fineco è riferito al BTP€i.
Per il BTP Italia, il ragionamento è equivalente a quello del caso 2 quando si è sufficientemente lontani dallo stacco della cedola+rivalutazione semestrale.

Se hai comprato il BTP Italia novembre 28 ad un prezzo più basso, vendendo adesso (siamo sufficientemente lontani dai mesi di maggio e novembre di stacco cedola+rivalutazione) faresti una plusvalenza e potresti quindi compensare minus pregresse.

Come riportato nella prima pagina di questo thread, banche diverse si comportano in modo un po' diverso tra di loro, quindi ti conviene verificare che la tua non faccia eccezione.
Li ho ha 100, presi all'emissione. Una risposta mi e stata qui
Grazie
 
Ultima modifica:
Allora compensi con 168 euro di minus dal cassetto fiscale risparmiando 43 euro di tax . .
Nov 28 con prezzo medio di carico di 98,90 e molte minus da recuperare, con un volume di 80.000 euro quanto recupero?
Grazie se mi vorrai fare l'elaborazione cosi' potro' capire meglio per il futuro
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro