saiggiap
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Prendiamo come spunto la presentazione agli analisti di qualche giorno fa e poniamo l'accento sui punti fondamentali:
l'elemento fondamentale della presentazione è il tentativo di "calmare" gli operatori del settore, gli analisti erano molto preoccupati di alcuni fattori ovvero sottocapitalizzazione, bassi livelli di efficienza, poca trasparenza, sofferenze elevate.
Con l'operazione Bipop Capitalia ha riequilibrato la situazione territoriale che la vedeva sovraesposta al sud ma ha anche messo in casa tanti bad loans.
Proprio i punti accenati sopra sono stati quelli su cui si è focalizzato la presentazione e che intendo decrittare.
Primo punto analisi dei "prestiti"
Viene evidenziato che esiste una distribuzone su diversi settori e che quindi non è sovraesposta in alcuno dei settori considerati rischiosi (TMT o auto). Il 70% dei debitori è poi investment grade (ovvero ha rating superiore ad un certo livello). Associando a questo livello una previsione di perdita in basis point vengono estratti dei valori di perdita attesa coperta da accantonamenti (si spera)
A preoccupare è il continuo aumento di bad loans non compensato dalla loro "soluzione". In particolare BDR si trova in linea col mercato sul "recuperato", ma fuori linea nella veloità di rientro con conseguente perdita di cash flow e quindi con un aggiuntivo onere finanziario.
Da ciò il management fa conseguire che i risultati di fine anno saranno in perdita ma in liea col semestere 1
Verranno quindi tagliati dei rami in perdita he porteranno una riduzione di EVA di 20 milioni di euro, ma con RAROC medio pari a zero
Secondo punto è la riduzione dei costi/riduzione asset non strategici con vendita di partecipazioni e azioni per 1 milione di euro circa. in tale maniera si alloca in modo più preciso il capitale ed aumenta la redditività implicita dell'azienda. l'impato sulla riduzione dei costi avverrà soprattutto il primo anno per poi assumere uno scenario che in painificazione viene definito inerziale (è il primo step di un qualsiasi buon pianificatore).
Per passare poi alla parte ricavi la parte ex Bipop lavorerà in maniera particolare sul margine di interesse precedentemente sacrificato a pro dell'assetr managment, mentre BDS si focalizzerà per contro sull'aumento delle commissioni.
Da tutto ciò si deduce un ROe in lieve aumento in particolare per la parte inerziale del piano (il che quindi implica migliormanti strutturali) ed un tier 1 in miglioramento ma al di sotto della media del settore.
cose non dette: la banca ha lasciato il titolo in mano agli speculatori per qualche giorno (in particolare per la cattiva uscita di Fazio mal interpretata dai mercati), poi sono intervenute oeprazioni di sostegno da mani amiche che hanno arrotondato i pacchhetti per far scattare le ricopertura.
Chiosa. Un analista straniero alla presentazione dei dati ha commentato... sotto un X% dell'indicatore y non faccio investire la mia società... molti si sono guardati in viso ed hanno arguito che costui in Italia non ha molto (solo una o due banche si salvano).
Mi fermo qui pronto a continuare con gli interessati la discussione
l'elemento fondamentale della presentazione è il tentativo di "calmare" gli operatori del settore, gli analisti erano molto preoccupati di alcuni fattori ovvero sottocapitalizzazione, bassi livelli di efficienza, poca trasparenza, sofferenze elevate.
Con l'operazione Bipop Capitalia ha riequilibrato la situazione territoriale che la vedeva sovraesposta al sud ma ha anche messo in casa tanti bad loans.
Proprio i punti accenati sopra sono stati quelli su cui si è focalizzato la presentazione e che intendo decrittare.
Primo punto analisi dei "prestiti"
Viene evidenziato che esiste una distribuzone su diversi settori e che quindi non è sovraesposta in alcuno dei settori considerati rischiosi (TMT o auto). Il 70% dei debitori è poi investment grade (ovvero ha rating superiore ad un certo livello). Associando a questo livello una previsione di perdita in basis point vengono estratti dei valori di perdita attesa coperta da accantonamenti (si spera)
A preoccupare è il continuo aumento di bad loans non compensato dalla loro "soluzione". In particolare BDR si trova in linea col mercato sul "recuperato", ma fuori linea nella veloità di rientro con conseguente perdita di cash flow e quindi con un aggiuntivo onere finanziario.
Da ciò il management fa conseguire che i risultati di fine anno saranno in perdita ma in liea col semestere 1
Verranno quindi tagliati dei rami in perdita he porteranno una riduzione di EVA di 20 milioni di euro, ma con RAROC medio pari a zero
Secondo punto è la riduzione dei costi/riduzione asset non strategici con vendita di partecipazioni e azioni per 1 milione di euro circa. in tale maniera si alloca in modo più preciso il capitale ed aumenta la redditività implicita dell'azienda. l'impato sulla riduzione dei costi avverrà soprattutto il primo anno per poi assumere uno scenario che in painificazione viene definito inerziale (è il primo step di un qualsiasi buon pianificatore).
Per passare poi alla parte ricavi la parte ex Bipop lavorerà in maniera particolare sul margine di interesse precedentemente sacrificato a pro dell'assetr managment, mentre BDS si focalizzerà per contro sull'aumento delle commissioni.
Da tutto ciò si deduce un ROe in lieve aumento in particolare per la parte inerziale del piano (il che quindi implica migliormanti strutturali) ed un tier 1 in miglioramento ma al di sotto della media del settore.
cose non dette: la banca ha lasciato il titolo in mano agli speculatori per qualche giorno (in particolare per la cattiva uscita di Fazio mal interpretata dai mercati), poi sono intervenute oeprazioni di sostegno da mani amiche che hanno arrotondato i pacchhetti per far scattare le ricopertura.
Chiosa. Un analista straniero alla presentazione dei dati ha commentato... sotto un X% dell'indicatore y non faccio investire la mia società... molti si sono guardati in viso ed hanno arguito che costui in Italia non ha molto (solo una o due banche si salvano).
Mi fermo qui pronto a continuare con gli interessati la discussione