Ecco perchè mi trovo nella situazione descritta.
Ho già un conto on line che al momento mi soddisfa pienamente. Verso la fine dell’anno scorso ho avuo la necessità di aprire un altro conto presso una banca fisicamente presente vicino la mia abitazione, che affiancasse il conto virtuale.
Ho fatto un giro per gli istituti presenti sul territoro e ne ho scelto uno che apparentemento senza canoni e con spese di gestione ridotte. In particolar modo, secondo uno delgi impiegati, anche la carta di credito e l’internet banking era a canone zero
Un po’ titubante ho aperto il conto, anche perché sul prospetto informativo con le condizioni di conto PIU’ SIGNIFICATIVE non c’erano grosse apparentemente spese da sostenere.
Non ho sottoscritto tutti i moduli il primo giorno. Sono dovuto, a vario titolo tornare diverse volte. Il primo giorno ho sottoscritto solo i moduli per l’apertura del conto. Per una carenza di tessere a disposizione mi hanno fatto tornare dopo qualche giorno per la richiesta del bancomat. Alla sottoscrizione dei moduli del bancomat con un altro impegato scopro che devo pagare un canone circa 7 euro l’anno ciascuno. Volevo prendere un anche per mia moglie, cointestataria del conto, ma desisto e ne prendo solo uno, visto i costi e l’incazzatura che cominciava a montare. Con un pretesto, che non ricordo, mi fanno tornare dopo alcuni giorni per l’intenet banking. Arriva il giorno; i documenti sono pronti. Nel momento in cui li sottopongono alla mia firma il direttore fa: “Signore, lei sa sicuramente che è previsto un canone annuale di 20 €?”. “No che non lo so – rispondo io – Il suo impiegato mi aveva assicurato che era senza canone”. “Un tempo era così – mi fa lui – adesso, se le interessa c’è questo canone”. Faccio mentalmente due calcoli. Concludo che anche in questo modo dovrai trovarmi al di sotto dei prezzi praticati dalla concorrenza. Quindi il conto aveva per me ancora un margine di convenienza, seppure piccolo. Ok, accetto a denti stretti. Il comportamento non mi sembra dei più rispettosi. Prima mi fanno credere una cosa. Poi piano piano mi trovo di fronte ad un’altra realtà. Anzi più che poco rispettoso, mi sembra più propriamente da str***i, anche se formalmente nei limiti della legalità.
Penso che le sorprese siano finite, ma mi sbaglio. Dopo le prime operazioni mi accorgo che la commissione per i bonifici ammonta a quattro euro e tre giorni di valuta. La commissione è applicata sia per bonifici effettuati allo sportello, sia per quelli disposti on line. CIÒ NON ERA SEGNALATO ASSOLUTAMENTE NEL PROSPETTO CON LE PIÙ SOGNIFICATIVE COPNDIZIONI DI TENUTA CONTO.
A questo punto ne ho le pive piene, tanto per usare un eufemismo.
Sono abituato a Iwbank con la carta di credito a gratis, i bonifici gratis, il bancomat gratis, all’1,95 per mille per seguito su una infinità di mercati mondiali.
E che cavolo! In quest’altra banca, quando ho chiesto se era possibile operare sugli etf , mi hanno guardato strano. Solo il direttore sapeva cosa fossero tali strumenti e manco a dirlo l’operatività presso di loro non era disponibile. Piuttosto invece mi proponeva l’acquisto di un etf che stavano per emettere loro sul mercato (!!!).
Può darsi che questa banca abbia ragione da un punto di vista strettamente legale, ma per come si sono comportati sono dei rubagalline. Per una questione di principio non sono intenzionato a pagare le spese di chiusura conto. Non è nella mia natura. Sono stato sempre corretto, Ma quando fanno gli stro**i con me, allora anche io divento str**o, mio malgrado.
L’idea è di lasciare sul conto solo pochi centesimi, poi estinguerlo e non dare risposta alla loro richiesta per le spese di estinzione. Alla “Banca Bassotti” la spesa per un recupero crediti di un centinaia di euro dovrebbe costare molto di più, pertanto non dovrebbe intentare nessuna azione, perché non conveniente. Però, non vorrei che la situazione inficiasse l’altro rapporto. Non emetto assegni e al momento non bisogno di credito (grazie al cielo) se non per una carta di credito che uso per i pagamenti a distanza.
Vorrei dargli uno schiaffo morale, più che altro. Con 100 euro io non mi arricchisco e loro non vanno a gambe all’aria, ma è il principio quello conta.