Pace In Medioriente
@LER1967 AKA Luigir
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Avevo scritto questo articolo in Ottobre e mai come oggi sembra essere di moda, viste le performance borsistiche contraddicenti quelle sportive.
A pate il discorso etico che io seguo sempre con attenzione, essendo un non-investitore, ma e' giusto ammettere queste societa' calcistiche in Borsa? Ricorderete tutti dei rumopurs che avevano fatto schizzare su il titolo dell'A.S. Roma quando Sensi, per scherzo, aveva detto di aver comprato un pezzo da 90, di cui non ricordo il nome, per poi negare tutto e vedere il titolo crollare?
Calcio & Mercato
3 Ottobre 2000
Anche in questa occasione la Pax Olimpica non ha funzionato. I conflitti sono continuati ovunque fossero in atto ed addirittura nuove tensioni si profilano nel Golfo e nei Territori occupati della striscia di Gaza. E’ anche vero che lo spirito olimpico coi suoi sponsor ed i suoi effetti psichedelici non e’ lo spirito ateniese e mentre il Kuwait bandisce alcune attivita’ sportive (per motivi religiosi), le nostre reti televisive ne bandiscono altri (per motivi di audience). Insomma le Olimpiadi sono finite con un voto politico/sociale decisamente negatico ma con un risultato sul campo, in fin dei conti favorevoli: 2 –1.
Un goal importante e’ stato vedere sotto la stessa bandiera, non medagliere pero’, le due Coree, l’altro goal e’ stata la tolleranza verso la comunita’ gay di Sidney che e’ entrata a far parte, con la sfilata a chiusura delle Olimpiadi, dell’heritage australiano, alla pari di Crocodile Dundee e Banas in Pyjamas.
L’autogol, invece, purtroppo il piu’ grave, e’ stata la proibizione all’utilizzo della bandiera aborigena in caso di vittoria da parte di atleti di quella minoranza. In parte l’autogol e’ stato smussato dalla cerimonia di apertura e quella di chiusura dove gli aborigeni hanno avuto la loro fetta di popolarita’ e dallo stesso logo delle Olimpiadi che utilizzava quello strumento da caccia aborigeno che e’ il boomerang.
Insomma, la Pax Olimpica ha portato un bel po’ di miliardi a Sydney.
La sola nazione Occidentale che ha rispettato la Pax e’ stata, manco a dirla, la nostra Italia.
Per essere piu’ precisi il campionato di Serie A.
Non penso che si crei scalpore dicendo che la Pax Olimpica ha poco a che vedere con le buone intenzioni dei Presidenti delle squadre di Serie A, il motivo, principale erano e sono sempre ‘sti maledetti miliardi.
Comunque, sembra giusto fermarsi per non falsare il campionato, frase molto di voga in questi anni e, soprattutto, ora che abbiamo le squadre capitoline in borsa, dovrebbe essere la Consob a partecipare alle riunioni della Lega Calcio od addirittura l’Adicons per la difesa dei risparmiatori e dei consumatori.
In Gran Bretagna il Manchester Utd e’ quotato da diversi anni in Borsa ma l’affare calcio e’ solo una parte delle attivita’ di questa societa’ che gestisce societa’ di marketing, TV private, partecipazioni in TV via satellite, insomma il rischio e’ differenziato e non solo calcio.
In Italia, invece, la Lazio e la Roma, a parte qualche negozio per il centro dove vendono gadgets, non hanno altre attivita’ ed il calcio e’ il Market Mover .
Come si valutano in Analisi Tecnica le designazioni arbitrali sfavorevoli, la Media Inglese, i rigori a favore e contro, gli infortuni, il maltempo, le espulsioni, la campagna acquisti?
Ed in analisi fondamentale? Cosa vale come indicatore di mercato? La campagna acquisti od i diritti televisivi?
Vale di piu’ una politica di bilancio cauta che porta all’eliminazione da una Coppa pero’ presenta un utile, oppure una alla carlona che porta a casa la Coppa dei Poveri, la Coppa Italia e perdite di bilancio?
Immaginate se l’Inter fosse stata quotata in Borsa da quando c’e’ Moratti... Sarebbe stato un macello, non per l’Inter, per cui lo e’ gia’ stato, ma per i tifosi/risaarmiatori/investitori che avrebbero pagato caro ad inizio mercato le azioni per poi ritrovarsi in perdita ogni singola fine stagione. Sicuramente Moratti sarebbe gia’ stato decapitato.
L’unico esperimento dell’azionariato diffuso, in Europa, se non erro, e’ quello del Real Madrid, pero’ le azioni non sono, od almeno non erano, quotate in Borsa, pertanto non soggette agli umori settimanali ed infrasettimanali del mercato.
Chi protegge gli investitori in caso di retrocessione? Chi paga se la squadra retrocede? In caso di retrocessione ci potrebbe essere uno spiraglio per accusare la dirigenza di Bancarotta Fraudolenta?
Insomma, anche quella del calcio e’ una Old New Economy... E Nel frattempo, la mia squadra continua a perdere...
PS nel frattempo la mia squadra e' in serie B... Le mie domande alla fine dell'articolo sembrabno essere molto fuori moda, visto che anche se una squadra vince lo scudetto battendo records non e' esente da perdite borsistiche.
A pate il discorso etico che io seguo sempre con attenzione, essendo un non-investitore, ma e' giusto ammettere queste societa' calcistiche in Borsa? Ricorderete tutti dei rumopurs che avevano fatto schizzare su il titolo dell'A.S. Roma quando Sensi, per scherzo, aveva detto di aver comprato un pezzo da 90, di cui non ricordo il nome, per poi negare tutto e vedere il titolo crollare?
Calcio & Mercato
3 Ottobre 2000
Anche in questa occasione la Pax Olimpica non ha funzionato. I conflitti sono continuati ovunque fossero in atto ed addirittura nuove tensioni si profilano nel Golfo e nei Territori occupati della striscia di Gaza. E’ anche vero che lo spirito olimpico coi suoi sponsor ed i suoi effetti psichedelici non e’ lo spirito ateniese e mentre il Kuwait bandisce alcune attivita’ sportive (per motivi religiosi), le nostre reti televisive ne bandiscono altri (per motivi di audience). Insomma le Olimpiadi sono finite con un voto politico/sociale decisamente negatico ma con un risultato sul campo, in fin dei conti favorevoli: 2 –1.
Un goal importante e’ stato vedere sotto la stessa bandiera, non medagliere pero’, le due Coree, l’altro goal e’ stata la tolleranza verso la comunita’ gay di Sidney che e’ entrata a far parte, con la sfilata a chiusura delle Olimpiadi, dell’heritage australiano, alla pari di Crocodile Dundee e Banas in Pyjamas.
L’autogol, invece, purtroppo il piu’ grave, e’ stata la proibizione all’utilizzo della bandiera aborigena in caso di vittoria da parte di atleti di quella minoranza. In parte l’autogol e’ stato smussato dalla cerimonia di apertura e quella di chiusura dove gli aborigeni hanno avuto la loro fetta di popolarita’ e dallo stesso logo delle Olimpiadi che utilizzava quello strumento da caccia aborigeno che e’ il boomerang.
Insomma, la Pax Olimpica ha portato un bel po’ di miliardi a Sydney.
La sola nazione Occidentale che ha rispettato la Pax e’ stata, manco a dirla, la nostra Italia.
Per essere piu’ precisi il campionato di Serie A.
Non penso che si crei scalpore dicendo che la Pax Olimpica ha poco a che vedere con le buone intenzioni dei Presidenti delle squadre di Serie A, il motivo, principale erano e sono sempre ‘sti maledetti miliardi.
Comunque, sembra giusto fermarsi per non falsare il campionato, frase molto di voga in questi anni e, soprattutto, ora che abbiamo le squadre capitoline in borsa, dovrebbe essere la Consob a partecipare alle riunioni della Lega Calcio od addirittura l’Adicons per la difesa dei risparmiatori e dei consumatori.
In Gran Bretagna il Manchester Utd e’ quotato da diversi anni in Borsa ma l’affare calcio e’ solo una parte delle attivita’ di questa societa’ che gestisce societa’ di marketing, TV private, partecipazioni in TV via satellite, insomma il rischio e’ differenziato e non solo calcio.
In Italia, invece, la Lazio e la Roma, a parte qualche negozio per il centro dove vendono gadgets, non hanno altre attivita’ ed il calcio e’ il Market Mover .
Come si valutano in Analisi Tecnica le designazioni arbitrali sfavorevoli, la Media Inglese, i rigori a favore e contro, gli infortuni, il maltempo, le espulsioni, la campagna acquisti?
Ed in analisi fondamentale? Cosa vale come indicatore di mercato? La campagna acquisti od i diritti televisivi?
Vale di piu’ una politica di bilancio cauta che porta all’eliminazione da una Coppa pero’ presenta un utile, oppure una alla carlona che porta a casa la Coppa dei Poveri, la Coppa Italia e perdite di bilancio?
Immaginate se l’Inter fosse stata quotata in Borsa da quando c’e’ Moratti... Sarebbe stato un macello, non per l’Inter, per cui lo e’ gia’ stato, ma per i tifosi/risaarmiatori/investitori che avrebbero pagato caro ad inizio mercato le azioni per poi ritrovarsi in perdita ogni singola fine stagione. Sicuramente Moratti sarebbe gia’ stato decapitato.
L’unico esperimento dell’azionariato diffuso, in Europa, se non erro, e’ quello del Real Madrid, pero’ le azioni non sono, od almeno non erano, quotate in Borsa, pertanto non soggette agli umori settimanali ed infrasettimanali del mercato.
Chi protegge gli investitori in caso di retrocessione? Chi paga se la squadra retrocede? In caso di retrocessione ci potrebbe essere uno spiraglio per accusare la dirigenza di Bancarotta Fraudolenta?
Insomma, anche quella del calcio e’ una Old New Economy... E Nel frattempo, la mia squadra continua a perdere...
PS nel frattempo la mia squadra e' in serie B... Le mie domande alla fine dell'articolo sembrabno essere molto fuori moda, visto che anche se una squadra vince lo scudetto battendo records non e' esente da perdite borsistiche.