Calcolo del PIL

Ma come arrivi a 110?

E' chiaramente impossibile se è tutto Made in Italy: come detto prima hai 80+20, questi 20 vengono rispesi in nuovi prodotti quindi alla fine hai 120.

Le spese complessive in made in italy sono 80 da parte dell'impresa più 20 da parte del dipendente. Ipotizzando che le imprese che producono e vendono made in italy abbiano un margine del 10%, 10 è il valore che va a sommarsi al pil, no? 10% di 80+20= 10

Non capisco perché consideri i costi dell'impresa nel pil, non essendo spesa pubblica si dovrebbe calcolare solo il valore aggiunto, o mi sbaglio?

Oppure nel caso tu avessi ragione a considerare i costi come pil, perché i 20 dello stipendio li calcoli in aggiunta al pil mentre gli 80 che spende l'azienda sempre in made in italy no?


Hai ragione, solo sui 1000 euro di plusvalenza si applica l'iva (errore mio nato dal fatto che nelle attivitá che seguo i prodotti usati (scarti di lavorazioni varia) sono gratis :D


Gli 80 prima o poi vanno in tasca a privati (lasciamo perdere le tasse per semplicità) come stipendi o dividenti, oppure sono investiti (gli investimenti fanno parte del pil) se i privati spendono in made in Italy tutti i loro guadagni la spesa rientra nel pil, che poi torna ad altri privati e cosí via.

Introducendo la tassazione se lo stato spende per soggetti poveri questi spenderanno più (in percentuale) di quello che spendono i soggetti ricchi (che accumulano magari all'estero).

Quindi il Pil misura quanto circola il denaro più della ricchezza prodotta, tanto é che il baratto di beni e servizi non rientra nel pil.

Continua a sembrarmi strano. Ero entrato in questo thread piuttosto convinto di sapere abbastanza bene come funzionasse il pil e ora sono pieno di dubbi.
Per quale motivo tutti i consumi finiscono nel pil e non solo il valore creato?
Calcolare tutti i consumi è come calcolare il baratto allora, visto che non si ha la certezza che qualcuno stia creando valore ma solo la certezza che qualcuno sta facendo circolare della merce.

Dio salvi l'isu da questi discorsi :D
 
Le spese complessive in made in italy sono 80 da parte dell'impresa più 20 da parte del dipendente. Ipotizzando che le imprese che producono e vendono made in italy abbiano un margine del 10%, 10 è il valore che va a sommarsi al pil, no? 10% di 80+20= 10

Non capisco perché consideri i costi dell'impresa nel pil, non essendo spesa pubblica si dovrebbe calcolare solo il valore aggiunto, o mi sbaglio?

Oppure nel caso tu avessi ragione a considerare i costi come pil, perché i 20 dello stipendio li calcoli in aggiunta al pil mentre gli 80 che spende l'azienda sempre in made in italy no?




Continua a sembrarmi strano. Ero entrato in questo thread piuttosto convinto di sapere abbastanza bene come funzionasse il pil e ora sono pieno di dubbi.
Per quale motivo tutti i consumi finiscono nel pil e non solo il valore creato?
Calcolare tutti i consumi è come calcolare il baratto allora, visto che non si ha la certezza che qualcuno stia creando valore ma solo la certezza che qualcuno sta facendo circolare della merce.

Dio salvi l'isu da questi discorsi :D

ti stai "incartando" da solo!
quello che descrivi te, si chiama metodo di calcolo a valore aggiunto!! la mia ditta mi dà 100 euro, io spendo i 100 euro in verdura dal contadino, è vero che il contadino se ha speso 50 in costi, alzerà il PIL di 50! ma è anche vero che quei 50 di costi, li avrà dati al negoziante per il concime! il quale toglie il costo che sarà 25 e aumenta il PIL di 25!
i 25 del negoziante ( i costi ) li avrà dati all'industria che ha fatto il concime! la quale toglierà i costi e aumenterà il PIL di 10! i costi li dà all'enel e ad un impresa chimica, la quale, ecc ecc ecc!!
i costi per un azienda, sono il fatturato di un altra!!

quindi i miei 100 euro spesi in verdura, alla fine alzeranno il PIL di 100 euro! perchè sarà la somma dei valori aggiunti di tutte le imprese intermedie, fino al contadino stesso che mi ha venduto la verdura!
premettendo che per semplicità parlo di tutto made in italy!! altrimenti si farà 100 - la somma delle importazioni presenti nella filiera!
 
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Le spese complessive in made in italy sono 80 da parte dell'impresa più 20 da parte del dipendente. Ipotizzando che le imprese che producono e vendono made in italy abbiano un margine del 10%, 10 è il valore che va a sommarsi al pil, no? 10% di 80+20= 10

Non capisco perché consideri i costi dell'impresa nel pil, non essendo spesa pubblica si dovrebbe calcolare solo il valore aggiunto, o mi sbaglio?

Oppure nel caso tu avessi ragione a considerare i costi come pil, perché i 20 dello stipendio li calcoli in aggiunta al pil mentre gli 80 che spende l'azienda sempre in made in italy no?

Ci sono 3 transazioni: stato a privati 80 e 20, privato ad altri privati 20.
Il PIL rilevato è 120 da queste transazioni ma se ho capito bene quello che dici, tu guardi al PIL effettivamente prodotto durante quelle transazioni, quindi in questo caso si sono d'accordo devi togliere i costi a quel 120.

Però se teniamo un margine costante del 10% continua a non venire 110, ma 0,1*120= 12.
 
Ci sono 3 transazioni: stato a privati 80 e 20, privato ad altri privati 20.
Il PIL rilevato è 120 da queste transazioni ma se ho capito bene quello che dici, tu guardi al PIL effettivamente prodotto durante quelle transazioni, quindi in questo caso si sono d'accordo devi togliere i costi a quel 120.

Però se teniamo un margine costante del 10% continua a non venire 110, ma 0,1*120= 12.

ma il PIl secondo me sarà 200!
100 sotto la voce spesa dello stato e altri 100 che non saranno altro che la spesa in materiali e mio stipendio! io farò acquisti, il magazzino che ci fornisce il materiale farà utile e farà acquisti privati, paga le imprese da cui si rifornisce, le quali fattureranno....!
quindi, lo stato spende 100 e la mia azienda, mettendo che ha il 100% di spese, spende 100!
alla fine avremo PIL per 200!
 
Possiamo altrimenti calcolare il PIL con il metodo del reddito!
dove:
100 spesa dello stato
100 somma del reddito dei vari passaggi! somma cioè dei redditi ( levate le spese ) dei vari imprenditori che fanno parte della filiera di produzione dei beni venduti alla mia azienda e a me ( verdura )
 
Possiamo altrimenti calcolare il PIL con il metodo del reddito!
dove:
100 spesa dello stato
100 somma del reddito dei vari passaggi! somma cioè dei redditi ( levate le spese ) dei vari imprenditori che fanno parte della filiera di produzione dei beni venduti alla mia azienda e a me ( verdura )

il pil è la somma di tutti e soli i beni finali, o dei valori aggiunti o dei redditi, è un fatto contabile.
e per non cercare profitto i servizi offerti dallo stato in pratica sono pari agli stipendi erogati.
 
il pil è la somma di tutti e soli i beni finali, o dei valori aggiunti o dei redditi, è un fatto contabile.
e per non cercare profitto i servizi offerti dallo stato in pratica sono pari agli stipendi erogati.

appunto!!! quindi ho ragione che alla fine il PIL sarà 200!!??
ammettendo che compro solo made in Italy e solo beni finali quindi nuovi!! per semplicità parlo! poi ripeto, se nei passaggi intermedi ci sono invece importazioni, allora si farà 200 meno il valore delle importazioni!
 
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appunto!!! quindi ho ragione che alla fine il PIL sarà 200!!??
ammettendo che compro solo made in Italy e solo beni finali quindi nuovi!! per semplicità parlo! poi ripeto, se nei passaggi intermedi ci sono invece importazioni, allora si farà 200 meno il valore delle importazioni!

non ho seguito i vari post, ma da quello che scrivi la tua logica è corretta.

se calcoli il pil con il metodo del reddito l' effetto della spesa pubblica (e quindi delle tue spese personali) è incluso nel reddito dei privati.
Idem se lo calcoli con il metodo dei valori aggiunti o dei beni finali.

se vi sono importazioni, queste sono una fuga di spesa che puè essere magari compensata dalle esportazioni.
 
Chi mi sa chiarire il dubbio? Quella definizione sopra per quanto mi riguarda ha senso solo in un'economia chiusa, ma in un'economia aperta i conti non tornano più.

contabilmente tutto quadra perfettamente.

quello che non capisci e che alcuni non capiscono per l' intera vita è che i fatti contabili non sono necessariamente le cose che sono gradite.
per cui le fotografie poi cambiano secondo certe causalità.
 
... allora si farà 200 meno il valore delle importazioni!

anche per te vale quanto detto sopra al tuo compare.

le fughe di spesa non alterano il pil contabile.

semmai creano situazioni causali che modificheranno le successive fotografie.
 
non ho seguito i vari post, ma da quello che scrivi la tua logica è corretta.

se calcoli il pil con il metodo del reddito l' effetto della spesa pubblica (e quindi delle tue spese personali) è incluso nel reddito dei privati.
Idem se lo calcoli con il metodo dei valori aggiunti o dei beni finali.

se vi sono importazioni, queste sono una fuga di spesa che puè essere magari compensata dalle esportazioni.

questo dicevo! alla fine lo stato dà alla mia società 100 ma la mia società acquista materiale, paga gli stipendi e distribuisce dividendi tra i 3 soci, che a loro volta, come me li spendono in acquisti privati!
quindi, ammettendo che tutti i 100 euro vengono spesi, il PIL sarà 200!!
o 200 - importazioni!
 
anche per te vale quanto detto sopra al tuo compare.

le fughe di spesa non alterano il pil contabile.

semmai creano situazioni causali che modificheranno le successive fotografie.

cioè?!?! fai un esempio numerico per capire bene!! scusami ma l'economia non è il mio lavoro e tra 200 termini avvolte mi perdo! con i numeri la cosa risulta più comprensibile! :D
 
questo dicevo! alla fine lo stato dà alla mia società 100 ma la mia società acquista materiale, paga gli stipendi e distribuisce dividendi tra i 3 soci, che a loro volta, come me li spendono in acquisti privati!
quindi, ammettendo che tutti i 100 euro vengono spesi, il PIL sarà 200!!
o 200 - importazioni!

la logica è quella, adesso il 200 non so da dove lo tiri fuori (non ho letto suppongo che i redditi privati siano 100 e quindi il totale da 200).

sulle importazioni invece non hai capito.
negli investimentio viene incluso tutto quello che non viene venduto anche per fughe di reddito.

la fotografia, il pil, resta quello.
la prossima fotografia cambierà invece.
 
Essendo il PIL un indicatore per misurare quanto circola il denaro quanto cambierebbe se i tempi della burocrazia si anullassero?

Es. Ho una pratica per un permesso di costruire da 4 mesi in comune che viene rimandata con le solita scuse allo scadere del silenzio assenso.
Se questa pratica fosse stata evasa in 2 mesi avrei già iniziato a pagare le ditte appaltatrici, queste avrebbero pagato dei muratori, idraulici elettricisti che avrebbero speso il loro stipendio, in negozi i cui proprietari avrebbero guadagnato un po' di più e magari speso un po' di piú.... Certo il tutto é solo rinviato, ma quei soldo sono stati "fermi" per mesi mentre avrebbero potuto girare un paio di volte....

Stesso discorso per i macchinari industriali che possono richiedere molti mesi per avere il permesso di entrare in funzione.
 
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