Calcolo del prezzo "giusto" di un titolo

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

saturnus83

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Buona serata a tutti.

Sempre più mi chiedo come poter calcolare un prezzo di riferimento per un titolo azionario.

Un metodo sarebbe usare il P/E, ma mi interessava conoscere qualche metodo più completo per stimare il "fair value stock price".... magari usando i dati del bilancio.

Voi che metodi usate per capire se vale la pena di comprare o aspettare l
che scenda il prezzo di mercato??

Grazie
 
Buona serata a tutti.

Sempre più mi chiedo come poter calcolare un prezzo di riferimento per un titolo azionario.

Un metodo sarebbe usare il P/E, ma mi interessava conoscere qualche metodo più completo per stimare il "fair value stock price".... magari usando i dati del bilancio.

Voi che metodi usate per capire se vale la pena di comprare o aspettare l
che scenda il prezzo di mercato??

Grazie

principalmente si usa una media di diversi metodi:
- flussi attualizzati (e.g. DDM, DCF);
- multipli (e.g. P/E, EV/EBITDA).

Esempi di analisi si trovano sul sito di borsa, ecco un esempio:
https://www.borsaitaliana.it/media/star/db/pdf/27882849.pdf
 
Anche le linee guida di alcune associazioni/organismi sono utili per il quadro teorico:

FDCEC Firenze - Home › article › G...PDF
Guida Operativa - FDCEC Firenze
 
Buona serata a tutti.

Sempre più mi chiedo come poter calcolare un prezzo di riferimento per un titolo azionario.

Un metodo sarebbe usare il P/E, ma mi interessava conoscere qualche metodo più completo per stimare il "fair value stock price".... magari usando i dati del bilancio.

Voi che metodi usate per capire se vale la pena di comprare o aspettare l
che scenda il prezzo di mercato??

Grazie

Ciao,
hai posto una domanda che potrebbe avere (e ha in effetti) decine di risposte diverse. Ognuno probabilmente ha la sua ricetta.
Provo a spiegare come faccio io.

Non uso i multipli. Non importa se P/E, P/B, EV/EBITDA, P/FCF e chi più ne ha più ne metta. Non li uso, non mi piacciono, non li so usare a dovere. Principalmente per due motivi. 1. Sono metodi di valutazione relativi, non assoluti, nel senso che non ti dicono se quell'azione al momento è cara o economica in senso assoluto, ma solamente in comparazione con altre aziende con le stesse caratteristiche. 2. Ecco, appunto quelle "stesse caratteristiche" mi mettono in crisi. Reputo tanto difficile, troppo difficile per me identificare a dovere queste aziende con cui comparare i multipli.

QUello che utilizzo sono due metodi, che poi derivano tutti dalla stessa impostazione, a seconda dei casi. Se l'azienda in questione me lo permette (cioè ha flussi di cassa stabili e facilmente prevedibili) uso il Discounted Cash Flow. Ma sono davvero poche oggi le aziende che si prestano ad un DCF che non equivalga a leggere tra le stelle.
Per tutte le altre uso il metodo dei Residual Earnings (o meglio Residual Operating Income) sempre e solo in reverse engineering, cioè non andando a calcolare il prezzo "giusto" ma partendo dal prezzo di mercato e calcolando le aspettative del mercato in termini di crescita negli anni. Se queste aspettative sono ragionevoli, sottostimate o sovrastimate dipende il buy, hold o sell.

Comunque a prescindere dal metodo ci sono due consigli che mi sento di darti, basati sulla mia esperienza.
1. Quando fai una valutazione di una azienda valuta sempre tutta l'azienda, non solo l'equity. Questo per metterti al riparo dagli effetti del leverage.
2. Le performance passate non sono quasi mai un indice significativo delle performance future. Sento spesso dire "la tal azienda ha un P/E inferiore alla media degli ultimi 5 anni...." magari ce l'ha così perchè è cambiato qualcosa nel business, nel management, nel vantaggio competitivo....
 
Il metodo corretto sarebbe il DCF.

Anche se nella pratica ha svariati problemi e non si presta benissimo all’analisi di piccole aziende con alto potenziale, per esempio, in quanto potrebbero ottenere una crescita esponenziale dovuta ad effetti di network, o magari stanno effettuando elevati investimenti in marketing, ricerca e sviluppo o altro ed è quindi dura ipotizzare quali saranno i margini futuri.

È anche interessante fare un reverse DCF per capire il mercato quali prospettive di crescita di fatturato e margini si aspetta, ma anche questo metodo presenta problemi simili al DCF normale, in quanto devi comunque fare ipotesi su economie di scala, leva operativa, tasso di reinvestimento, i cosiddetti “value drivers”. Ma è anche vero che se non si riescono ad ipotizzare i flussi di cassa futuri, allora non ha senso investire.

Comunque si possono utilizzare altri metodi più semplici (gli inglesi direbbero “back of the envelope”), come il “cash yield”: prendi FCF Unlevered/EV e il risultato ti fornisce la percentuale di rendimento atteso, se l’azienda non dovesse mai crescere. Per esempio un 5% di cash yield su un’azienda di cui ti aspetti una forte crescita potrebbe essere un ottimo affare.

La crescita degli utili operativi, semplicemente, è data dal tasso di reinvestimento moltiplicato per il ROIC incrementale, quindi diventa importante trovare aziende che possano reinvestire a tassi di rendimento elevati.

Anche perché su un orizzonte temporale di lungo periodo, il rendimento degli azionisti converge verso il rendimento dell’azienda.
 
Grazie della risposta, ma non mi apre l'articolo... ma solo la home page del sito.
Riesci a girarmelo corretto?
Grazie

Ciao, scusami per il ritardo ma non ricevuto la notifica della tua risposta.

Credo che essendo iscritto da poco non posso ancora caricare documenti
Ad ogni modo il file è il primo che appare cercando su Google "Guida-Operativa-P.I.V.".
 
Per un esempio pratico di come si può calcolare il fair value di un titolo consiglio questo sito:
https://simplywall.st

Selezionando un'azienda e
andando al punto 3.1 Share Price vs. Fair Value e cliccando su 'View Data' si vedono tutti gli step e i calcoli con i numeri effettivi per il calcolo.

Condivido i punti menzionati dagli altri che come metodi il DCF/DDM sono molto sensibili ai parametri utilizzati i.e. g (crescita flussi), wacc (costo medio del capitale).
, Ke (costo dell'equity).
 
Buona serata a tutti.

Sempre più mi chiedo come poter calcolare un prezzo di riferimento per un titolo azionario.

Un metodo sarebbe usare il P/E, ma mi interessava conoscere qualche metodo più completo per stimare il "fair value stock price".... magari usando i dati del bilancio.

Voi che metodi usate per capire se vale la pena di comprare o aspettare l
che scenda il prezzo di mercato??

Grazie



Esistono molti modi per stimare un fair value e ognuno darà risultati diversi.
Esistono metodi relativi (paragone dell’azienda con suoi competitor) e assoluti (dove di solito si stima il valore dell’azienda grazie al suo free cash flow o EBIT o parametri simili)
Considera che non tutti i metodi possono essere utilizzati per ogni azienda per la natura stessa dell’azienda o la situazione “economica” momentanea. Pensa ad un azienda nata da poco o che comunque è in forte crescita e investe molto in sviluppo, potrebbe avere per i primi anni un free cash flow negativo quindi utilizzare il discounted cash flow in questo tipo di azienda non avrebbe alcun senso.

Secondo me non esiste un metodo giusto o sbagliato.
Con ogni metodo sono introdotte tante variabili e tanti “errori” dovuti alle aspettative future.
L’ideale è valutare l’azienda con tutti i metodi possibili con i quali ha senso valutare quell’azienda e poi fare una media tra loro. Così otterrai un “fair” price che come dice la parola stessa è un prezzo “giusto” per pagare quella quota che vuoi acquistare.

Ti consiglio questo file Google sheet - The InvestMate - dove importati i bilanci delle società ti aiuta a “decifrarli” e a determinare un fair price utilizzando vari metodi sia relativi sia assoluti.

The InvestMate Guide - Fogli Google

P.s. questo link porta alla guida se clicchi su download trovi il file vero e proprio che puoi salvarti sul tuo account google drive.;)
 
Buona serata a tutti.

Sempre più mi chiedo come poter calcolare un prezzo di riferimento per un titolo azionario.

Un metodo sarebbe usare il P/E, ma mi interessava conoscere qualche metodo più completo per stimare il "fair value stock price".... magari usando i dati del bilancio.

Voi che metodi usate per capire se vale la pena di comprare o aspettare l
che scenda il prezzo di mercato??

Grazie




I bilanci li truccano quasi sempre , quindi è inutile cercare metodi , la parmacrack prima di fallire era una azienda solidissima.:D
 
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