Camorra ricicla soldi con le scommesse

Mimmo29

Nuovo Utente
Registrato
12/3/02
Messaggi
42.627
Punti reazioni
1.010
NAPOLI - Centocinquanta partite nel mirino della procura di Napoli. I magistrati starebbero indagando su flussi anomali di scommesse relativi a partite degli ultimi due campionati, di tutte le serie. Anche della A e di campionati esteri, nonostante la maggior parte siano di serie minori. L'elenco delle partite è stato inviato dall'Agenzia dei monopoli che ha giudicato "anomali" i flussi di scommesse. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Napoli, Rosario Cantelmo, durante la conferenza stampa per illustrare i fermi eseguiti dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta su clan e scommesse.

Cantelmo ha anche riferito che è in corso una rogatoria con un Paese straniero e altre ne saranno avviate: dalle indagini sono emersi contatti tra i D'Alessandro-Di Martino e alcuni loro referenti in Spagna e Sudamerica. La Dda, con la procura di Torre Annunziata, sta esaminando il comportamento, definito "anomalo", di alcune tifoserie nei confronti di calciatori di squadre minori: c'è il sospetto che possano esserci contatti con i clan. "Si nota che la criminalità organizzata si fa sentire o addirittura le si chiede di intervenire", dice Cantelmo. Tra i fermati, oltre a Maurizio Lopez, dirigente nazionale dell'ufficio quote e rischi di Intralot, definito "persona interna all'organizzazione", anche Antonio De Simone, direttore ufficio commerciale Intralot. La società in un comunicato ha dichiarato "la totale estraneità dell'azienda alla vicenda oggetto d'indagine della Procura di Napoli, con la quale intrattiene rapporti di leale collaborazione fin dall'inizio delle indagini", ritenendosi "parte lesa".

Dalle indagini svolte dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dalla Procura di Torre Annunziata sarebbero anche emerse altre storie inquietanti come, le presunte pressioni degli ultras nei confronti di squadre che militano in serie minori. Le fasce violente del tifo si sarebbero rivolte alla Camorra per chiedere di intervenire sui giocatori e pilotare così gli incontri.

Nei prossimi giorni saranno convocati in procura i dirigenti sportivi delle squadre che hanno disputato le partite sotto esame. Solo qualche giorno fa era stato ascoltato come persona informata dei fatti l'ex dg del Bologna Stefano Pedrelli, al quale sono stati chiesti chiarimenti su tre ko dei rossoblù in gare giocate nel finale della scorsa stagione: la sconfitta contro il Napoli al Dall'Ara, il ko contro il Brescia e quello con il Chievo, entrambi fuori casa.

La lista delle partite dovrebbe contenere le segnalazioni inviate dai Monopoli di Stato oltre a quelle fornite dal bookmaker estero Sks365, ascoltato in Procura per quattro volte a partire da gennaio 2011. Non mancherebbero inoltre gare su cui gli investigatori avrebbero avviato autonomamente le indagini.

Il procuratore Cantelmo ha spiegato che le indagini sui tentativi di condizionamento delle gare di calcio su cui avvenivano le scommesse clandestine sono in corso da tempo e potrebbero avere sviluppi in tempi brevi.
Tra gli illeciti emersi oggi, quello di indagati che operavano come "banco" sul sito telematico illegale Betfair.com: Scommesse online, scommesse sportive, ippica, calcio | Poker, Casino & Giochi, ruolo che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario. In particolare Lopez e De Simone lo avrebbero fatto in occasione di numerosi incontri di calcio: Grasshoppers-Chernomorets del 19 luglio 2008, Napoli-Panionios, Deportivo-Bnei Sakhnin e Aston Villa-Ob Odens del 26 luglio successivo, Fenerbahce-MtkBudapest e Panathinaikos-Dinamo Tbilisi del 30 luglio. Scommesse illegali anche su alcuni incontri di tennis, Kolschreiber-Yani del 28 luglio 2008, Tipsarevic-Moya del 29 luglio, come Kiefer-Simon e Gasquet-Llodra del 29 luglio dello stesso anno.

L'inchiesta che ha portato ad ulteriori sviluppi nelle indagini sul riciclaggio dei soldi dei clan nel mondo delle scommesse è una tranche di una più ampia indagine che il 15 ottobre dell'anno scorso portò a 25 fermi nel Napoletano. Droga, usura e scommesse unite in un solo filone che portava dritto ai guadagni illeciti dei clan di Castellammare di Stabia e dei Monti Lattari. Nel corso dell'operazione fu anche fermato il calciatore Cristian Biancone, svincolato dopo aver giocato nell'Avellino, accusato di truccare le partite in cambio di denaro per favorire gli interessi della cosca dei D'Alessandro nel mondo del gioco clandestino. Indagato un altro calciatore, il portiere Vitangelo Spadavecchia che, insieme con Biancone, secondo l'accusa, avrebbe fatto perdere al Sorrento, squadra
(23 settembre 2011)
 
Indietro