Canone concordato: puo' essere modificato aggiungendo clausole?

esseti

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Buongiorno,
Il canone concordato e' redatto da un ente terzo seguendo un preciso tabellario e modello.

Essendo pero' un contratto, e' possibile aggiungere clausole accessorie non contemplate?

esempio: rifacimento delle finestre/infissi a fine locazione a spese dell'affittuario. O spese forfettarie dell'immobile.

o, essendo un modello, e' valido solmente quello da modello?


Grazie
 
Nel canone concordato le spese non possono essere a forfait, vanno documentate. Legge 431 del 98 comma, art.2 comma 3
Per quanto riguarda gli infissi forse puoi fare una scrittura privata, un accordo tra le parti. Però non so come potresti farglielo rispettare, di certo la caparra non copre....
 
Nel canone concordato le spese non possono essere a forfait, vanno documentate. Legge 431 del 98 comma, art.2 comma 3
Per quanto riguarda gli infissi forse puoi fare una scrittura privata, un accordo tra le parti. Però non so come potresti farglielo rispettare, di certo la caparra non copre....

ma quindi il canone concordato, oltre al template, non puo' essere modificato?
 
ma quindi il canone concordato, oltre al template, non puo' essere modificato?

L'associazione (es UPPI) che assevera il contratto puo' sicuramente darti questa info.
A livello contrattuale, le spese condominiali sono sempre valorizzate in maniera forfettaria. Poi andrebbero conguagliate a fine anno in base ai conti.
Il rifacimento è sempre a carico del proprietario, ma si puo' fare un accordo (scritto), in cui l'inquilino apporta delle migliorie ma ovviamente nulla pretente in cambio alla fine della locazione.
 
Puoi applicare solamente piccole modifiche che non cambino le clausole oppure inserirle nella clausola 16 (varie), vedesi articolo 22 dell' accordo territoriale (roma).
Come sempre è tutto molto vago e poco chiaro...

Se vuoi una conferma o un parere da esperti(o almeno cosi' dicono di essere) vai in una qualsiasi sede di una delle associazioni firmatarie dell' accordo territoriale della città in cui risiede l'immobile e chiedi a loro.
 
La domanda - perdonami - non è chiara. I contratti di affitto a canone concordato sono stati introdotti dalla legge 431/98. In Gazzetta Ufficiale trovi il modello standard, che va rispettato. Ma, soprattutto, oggi devi portare, in sede di registrazione presso l'Agenzia delle Entrate, l'attestazione di una delle associazioni firmatarie dell'accordo che vige nel tuo Comune. Quindi:
- verifica che ci sia un accordo vigente nella tua città
- procuratelo e cerca di capire se rientri
- scopri chi fa l'attestazione (io l'ho fatta con SUNIA)
- gli porti il contratto, PRIMA di firmarlo, e loro ti diranno tutto ciò che manca o non va bene. "Clausole" incluse.
 
ma quindi il canone concordato, oltre al template, non puo' essere modificato?

Non so adesso con l'asseverazione quanto puoi modificarlo. Comunque la regola aurea (ora come prima) e' che puoi scrivere e far firmare quello che ti pare ma le leggi generali comandano. Quindi niente spese a forfait o manutenzione straordinaria (imbiancatura, finestre e roba del genere).
 
Non so adesso con l'asseverazione quanto puoi modificarlo. Comunque la regola aurea (ora come prima) e' che puoi scrivere e far firmare quello che ti pare ma le leggi generali comandano. Quindi niente spese a forfait o manutenzione straordinaria (imbiancatura, finestre e roba del genere).

Il punto, infatti, è la registrazione del contratto. Che non puoi più fare senza l'attestazione di SUNIA o altra associazione (dal 2018, credo). SUNIA o chi per lei non te la rilascia se non legge il contratto e non lo reputa corretto in base alla disciplina vigente - vedi miei precedenti commenti.
 
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