CANONE Widiba: come muoversi? – Cap. III [INFO POST #1 e #43]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
A mio giudizio non si tratta di scuse ma di fornire quanto preteso dal Giudice. Comunque indubbiamente piu' robusta la Tua soluzione.
La terrò molto presente.
(il fatto è che su quel conto sono appoggiati servizi che è costoso spostare)
Scusami se io invece ti do un consiglio opposto a quello di aemme1, ma innanzi tutto non è con un atteggiamento remissivo in cui si chieda "clemenza" (a chi poi, a dei farabutti legalizzati) che si otterranno risultati positivi e di giustizia vera, in secondo luogo nel tuo caso hai una citazione in corso adesso, quindi, io non sono avvocato e pertanto sono totalmente ignorante in materia, ma suppongo che se non ti difendi e dovessi pertanto perdere "a tavolino" dovrai pagare poi le spese legali della banca per questa azione nei tuoi confronti (che sono ben oltre le 500 euro da quel che mi pare di capire, e sarebbe una beffa nella beffa)...

Fossi in te andrei subito da un avvocato e/o contatterei immediatamente l'Adusbef.
 
Secondo me è stato casuale nell'ambito di chi risiede a Milano in quanto se ti citano in giudizio nel civile è competente il giudice del luogo in cui il convenuto ha la residenza ed essendo i loro uffici legali a Milano hanno scelto un cliente della zona.
Sì l'ho pensato anche io, hanno preso uno a caso di Milano, in modo tale che per loro fosse comodo eventualmente e poi ottenere auspicabilmente una sentenza a loro favore. Meriterebbero una sonora sconfitta in tribunale.
 
Dici che funziona? Non potrebbero insistere chiedendomi i canoni addebitati / stornati pregressi? Anche a conto chiuso posso essere loro debitore o sbaglio?
Puoi chiarire se fai parte di quelli a cui hanno restituito i canoni dopo la comunicazione di luglio scorso?
Ossia dall'introduzione della prima pmu di maggio 2021 hai pendenze di canone oppure ti hanno prelevato tutti i canoni finora?
 
Ho letto tutto solo ora, velocemente e sono rimasto di stucco pure io... Ma, vorrei capire, al di là dell'intento di prenderne uno a casa sperando di ottenere una sentenza "esemplare", insomma da costituire un precedente per eventuali future questioni del genere, mi chiedo: il petitum della causa, inteso come azione verso il cliente, qual è? Cioè se come ha giustamente osservato fallen loro hanno avuto una decisione non vincolante ABF, non si sono per l'appunto adeguati, e stanno ora continuando a prelevare i canoni, cosa chiedono? Non capisco...
formulano una domanda di accertamento, non di condanna infatti, visto che non c'è un debito.
Vogliono che venga accertato che la modifica unilaterale è valida e che l'ABF ha sbagliato nel dare ragione al cliente.
Vedo che dall'elenco documenti citano una decisione dell'ABF di Torino, ma non mettono il numero. Forse è una delle poche favorevoli a Widiba?
 
formulano una domanda di accertamento, non di condanna infatti, visto che non c'è un debito.
Vogliono che venga accertato che la modifica unilaterale è valida e che l'ABF ha sbagliato nel dare ragione al cliente.
Ma possono veramente citare in giudizio una persona sulla base di un accertamento di una decisione del collegio ABF?
Non dovrebbero chiamare in causa l'ABF visto che l'oggetto del contendere è tale decisione?
 
Scusami se io invece ti do un consiglio opposto a quello di aemme1, ma innanzi tutto non è con un atteggiamento remissivo in cui si chieda "clemenza" (a chi poi, a dei farabutti legalizzati) che si otterranno risultati positivi e di giustizia vera, in secondo luogo nel tuo caso hai una citazione in corso adesso, quindi, io non sono avvocato e pertanto sono totalmente ignorante in materia, ma suppongo che se non ti difendi e dovessi pertanto perdere "a tavolino" dovrai pagare poi le spese legali della banca per questa azione nei tuoi confronti (che sono ben oltre le 500 euro da quel che mi pare di capire, e sarebbe una beffa nella beffa)...

Fossi in te andrei subito da un avvocato e/o contatterei immediatamente l'Adusbef.
Aemme1 mi ha presentato spunti interessanti.

Non è mia intenzione sottovalutare una citazione in giudizio e come primo step procederò a inquadrare il rischio e ridurre il piu' possibile il danno eventuale (in questo senso chiudere il conto per ridurre l'impatto della causa è ottima cosa)

Non ho nemmeno problemi ad affrontare i tre gradi, posto che il mio avvocato o meglio in questo caso credo un'Associazione mi confortino nella possibilità di successo e magari mi sostengano in una battaglia che condividono.

Qualora mancassero presupposti minimi ovviamente invece sceglieri la via d'uscita piu' conveniente.

Come detto un po' conosco i tribunali e so benissimo che la giustizia non è di questo mondo.... per cui pur essendo una persona che crede nei principi cerco di non impiccarmici...

Detto questo comunque qualche giorno di attesa è d'uopo... si sa mai capiti qualche altro compagno di sventura... ne dubito e mi auguro di no... ma sai.. mal comune mezzo gaudio è difficile da accantonare...
 
formulano una domanda di accertamento, non di condanna infatti, visto che non c'è un debito.
Vogliono che venga accertato che la modifica unilaterale è valida e che l'ABF ha sbagliato nel dare ragione al cliente.
Vedo che dall'elenco documenti citano una decisione dell'ABF di Torino, ma non mettono il numero. Forse è una delle poche favorevoli a Widiba?
Scusa ma che senso ha citare un cliente in una causa dove si vuole solo accertare l'eventuale illegittimità di un prinicipio ABF? Non si dovrebbe citare allora l'ABF? Il cliente lo citi se hai qualcosa da pretendere nei suoi confronti, tra l'altro solo per farsi riconoscere un principio a cui non erano nemmeno obbligati ad adeguarsi stai anche condannando il cliente a pagare le spese legali in caso... Mi sfugge la logica di tutto questo....
 
Scusami se io invece ti do un consiglio opposto a quello di aemme1, ma innanzi tutto non è con un atteggiamento remissivo in cui si chieda "clemenza" (a chi poi, a dei farabutti legalizzati) che si otterranno risultati positivi e di giustizia vera, in secondo luogo nel tuo caso hai una citazione in corso adesso, quindi, io non sono avvocato e pertanto sono totalmente ignorante in materia, ma suppongo che se non ti difendi e dovessi pertanto perdere "a tavolino" dovrai pagare poi le spese legali della banca per questa azione nei tuoi confronti (che sono ben oltre le 500 euro da quel che mi pare di capire, e sarebbe una beffa nella beffa)...

Fossi in te andrei subito da un avvocato e/o contatterei immediatamente l'Adusbef.
ti scuso ma non fraintendermi, il mio consiglio è che "per prima cosa" chiuda il conto, poi può anche fare ammenda (come proponeva lui, non io) ma ormai in ogni caso deve rivolgersi a un avvocato perché la citazione è stata depositata e dubito che Widiba perda i 500 e rotti euro senza almeno aspettare la decisione del giudice. Quindi, in base al memorandum che il citato e il suo avvocato consegneranno, il giudice farà la sua valutazione se procedere o meno dopo la prima udienza. Almeno, io la so così :bye:
 
Scusa ma che senso ha citare un cliente in una causa dove si vuole solo accertare l'eventuale illegittimità di un prinicipio ABF? Non si dovrebbe citare allora l'ABF? Il cliente lo citi se hai qualcosa da pretendere nei suoi confronti, tra l'altro solo per farsi riconoscere un principio a cui non erano nemmeno obbligati ad adeguarsi stai anche condannando il cliente a pagare le spese legali in caso... Mi sfugge la logica di tutto questo....
Anche a me sfugge la logica e secondo me non è così.
Per questa ragione ho chiesto ad @Alex73 se ha canoni pendenti con la banca dalla pmu del maggio 2021 ad oggi.
 
ti scuso ma non fraintendermi, il mio consiglio è che "per prima cosa" chiuda il conto, poi può anche fare ammenda (come proponeva lui, non io) ma ormai in ogni caso deve rivolgersi a un avvocato perché la citazione è stata depositata e dubito che Widiba perda i 500 e rotti euro senza almeno aspettare la decisione del giudice. Quindi, in base al memorandum che il citato e il suo avvocato consegneranno, il giudice farà la sua valutazione se procedere o meno dopo la prima udienza. Almeno, io la so così :bye:
Sì ma io proprio questo non capisco, magari sfugge qualcosa a me nel tuo ragionamento...: cosa dovrebbe cambiare se ora chiuda o meno il conto, considerando che ormai la citazione l'ha avuta?
 
Detto questo comunque qualche giorno di attesa è d'uopo... si sa mai capiti qualche altro compagno di sventura... ne dubito e mi auguro di no... ma sai.. mal comune mezzo gaudio è difficile da accantonare...
noi qui nel forum ti sosterremo a prescindere, ma la causa è singola e non c'è modo di suddividere il costo perché come minimo l'avvocato della associazione per ognuno dei chiamati in causa deve scrivergli una lettera e accompagnarlo all'incontro nello studio del giudice
 
Puoi chiarire se fai parte di quelli a cui hanno restituito i canoni dopo la comunicazione di luglio scorso?
Ossia dall'introduzione della prima pmu di maggio 2021 hai pendenze di canone oppure ti hanno prelevato tutti i canoni finora?
Più che altro dovrebbe capire se gli unici canoni rimborsati sono quelli pre-comunicazione di luglio, perché quelli sono frutto degli impegni con AGCM e quindi non possono essere messi in discussione, al limite si tratta di capire se ha avuto altri storni di canoni al di fuori degli impegni AGCM che non si sono mai ripresi (ma pur volendo, potrebbero tranquillamente riprenderseli avendo deciso di non adempiere e avendo sempre scritto che venivano stornati soltanto come gesto di attenzione con riserva di futuro recupero, quindi non è chiaro cosa vogliano dal cliente).
Scusa ma che senso ha citare un cliente in una causa dove si vuole solo accertare l'eventuale illegittimità di un prinicipio ABF? Non si dovrebbe citare allora l'ABF? Il cliente lo citi se hai qualcosa da pretendere nei suoi confronti, tra l'altro solo per farsi riconoscere un principio a cui non erano nemmeno obbligati ad adeguarsi stai anche condannando il cliente a pagare le spese legali in caso... Mi sfugge la logica di tutto questo....
Concordo, avrebbe senso citare ABF al solo scopo non tanto di accertare la legittimità della PMU, ma allo scopo di ottenere come conseguenza la rimozione dall'elenco degli inadempienti. Perché alla fine, non essendo vincolante, loro possono rimanere convinti di aver fatto la cosa giusta senza che un giudice intervenga. L'intervento del giudice, a mio parere, seppur ignorante in materia, ha senso se c'è uno scopo oltre al mero accertamento che non porta a niente. Per cui ha senso o da parte della banca vs ABF o da parte del cliente vs la banca... non capisco.
 
Sì ma io proprio questo non capisco, magari sfugge qualcosa a me nel tuo ragionamento...: cosa dovrebbe cambiare se ora chiuda o meno il conto, considerando che ormai la citazione l'ha avuta?
Credo che intendesse che chiudendo il conto sarebbe quantificato l'oggetto del contendere ossia il totale dei canoni da recuperare per la banca e non sarebbe più una causa dal valore non definito.
In tal modo il processo potrebbe essere derubricato e retrocesso a giudice di pace ma potrei aver capito male.
 
Sì ma io proprio questo non capisco, magari sfugge qualcosa a me nel tuo ragionamento...: cosa dovrebbe cambiare se ora chiuda o meno il conto, considerando che ormai la citazione l'ha avuta?
il giudice può decidere che la causa non ha motivo di esistere perché i canoni nn sono più dovuti e quelli pregressi sono già stati corrisposti. Inoltre, la causa si riferisce all'ultima pmu, quindi non ci sono pendenze e se chiude subito si sta parlando di una controversia tra gli 8 e i 15 euro (due trimenstri):bye:
 
Ma possono veramente citare in giudizio una persona sulla base di un accertamento di una decisione del collegio ABF?
Non dovrebbero chiamare in causa l'ABF visto che l'oggetto del contendere è tale decisione?
l'ABF è un arbitro, ha la funzione di dirimere le controversie, non è parte in causa.
Scusa ma che senso ha citare un cliente in una causa dove si vuole solo accertare l'eventuale illegittimità di un prinicipio ABF? Non si dovrebbe citare allora l'ABF? Il cliente lo citi se hai qualcosa da pretendere nei suoi confronti, tra l'altro solo per farsi riconoscere un principio a cui non erano nemmeno obbligati ad adeguarsi stai anche condannando il cliente a pagare le spese legali in caso... Mi sfugge la logica di tutto questo....
no perché l'ABF fa l'arbitro e non è parte del contratto.
il contratto è tra Banca e Cliente e la Banca intende far accertare da un Tribunale che quella PMU era legittima.
Le cause non sono solo di condanna, ma anche di accertamento positivo o negativo.

Ad esempio chi ha avuto l'azzeramento delle spese di liquidazione e lo storno di quelle addebitate dopo reclamo alla banca o decisione ABF potrebbe fare causa alla Banca per accertare che la PMU NON è legittima.

Tutto mi fa pensare che questa sia una causa pilota per bloccare i vari reclami / ricorsi all'ABF in corso o decisi o le possibili cause per inottemperanza alla decisione dell'ABF...non credo ne faranno altre per il momento.
 
formulano una domanda di accertamento, non di condanna infatti, visto che non c'è un debito.
Vogliono che venga accertato che la modifica unilaterale è valida e che l'ABF ha sbagliato nel dare ragione al cliente.
Vedo che dall'elenco documenti citano una decisione dell'ABF di Torino, ma non mettono il numero. Forse è una delle poche favorevoli a Widiba?
Sintesi perfetta.

Peccato che essendo in Italia l'esito di una procedura stragiudiziale portata avanti da un cittadino (non legale) venga piegata agli interessi della parte soccombente.
Infatti per logica il problema sembrerebbe più vertere su un eventule errore di ABF che su un errore del cliente.
Il cliente non ha posto alcuna domanda giudiziale ma ha solo avviato una "discussione" stragiudiziale che ha vinto. Ma la Banca a quanto pare può disinteressarsi di questo esito.

La Banca comunque, anche se l'esito è irrilevante, pone una domanda giudiziale sul cliente che dal punto di vista legale non ha avanzato alcuna eccezione. Diciamo che malignamente si potrebbe proprio pensare ad una ritorsione...

E' come se domattina un proprietario di un appartamento al piano terra si sveglia e fa causa all'inquilino non moroso che quando lo incontra gli dice che l'appartamento è un po' buoi e dovrebbe metterci la luce (cosa che anche l'amministratore condivide) perchè vuole accertare e far dichiarare dal giudice che il contratto tra di loro vale anche per i piani bassi....
non sia mai che visto che è poco luminoso e lo pensa anche l'amministratore(di cui frega niente=ABF) domani l'inquilino pretenda di non pagargli il canone...

Roba da Italia...
(la similitudine più ****** che abbia mai scritto credo.. eheh)
 
Tutto mi fa pensare che questa sia una causa pilota per bloccare i vari reclami / ricorsi all'ABF in corso o decisi o le possibili cause per inottemperanza alla decisione dell'ABF...non credo ne faranno altre per il momento.
Lo penso anche io, probabilmente vogliono solo utilizzare un cliente singolo come banco di prova anche per capire se devono considerarsi esposti ad eventuali future azioni legali da parte di altri clienti che potrebbero contestare a posteriori gli addebiti.
 
Anche a me sfugge la logica e secondo me non è così.
Per questa ragione ho chiesto ad @Alex73 se ha canoni pendenti con la banca dalla pmu del maggio 2021 ad oggi.
No nessuna pendenza. Solito meccanismo di addebito e storno. (che poi è impossible avere canoni pendenti... fanno tutto da soli)


Beh un cliente singolo è piu' facile.
 
il giudice può decidere che la causa non ha motivo di esistere perché i canoni nn sono più dovuti e quelli pregressi sono già stati corrisposti. Inoltre, la causa si riferisce all'ultima pmu, quindi non ci sono pendenze e se chiude subito si sta parlando di una controversia tra gli 8 e i 15 euro (due trimenstri):bye:
Sì però se mantenendolo aperto la banca continua a prelevare i canoni, a livello economico la situazione non è la stessa rispetto al chiuderlo?
O tu dici che vengono presi in considerazione anche i canoni che vengono successivamente pagati e quelli che verranno pagati in futuro anche post decisione del giudice, perché diventano oggetto di valutazione sulla legittimità, essendo rimasto il conto aperto? Quindi in questo modo diventa un valore potenziale che può superare i 1000 in 50 anni di conto aperto, per dire, ed è bene accertarlo subito.
 
no perché l'ABF fa l'arbitro e non è parte del contratto.
il contratto è tra Banca e Cliente e la Banca intende far accertare da un Tribunale che quella PMU era legittima.
Le cause non sono solo di condanna, ma anche di accertamento positivo o negativo.

Ad esempio chi ha avuto l'azzeramento delle spese di liquidazione e lo storno di quelle addebitate dopo reclamo alla banca o decisione ABF potrebbe fare causa alla Banca per accertare che la PMU NON è legittima.
Ok, ne prendo atto, imparando una cosa nuova.

Tutto mi fa pensare che questa sia una causa pilota per bloccare i vari reclami / ricorsi all'ABF in corso o decisi o le possibili cause per inottemperanza alla decisione dell'ABF...non credo ne faranno altre per il momento.
Sì, a questo penso che ci eravamo arrivati un po' tutti... Ma più che per bloccarli (dato che ormai aveva deciso già da tempo di non adempiere), proprio nella speranza di avere una sentenza che possa costituire un precedente e sconfessare ABF, in modo da prevenire eventuali cause di chi, come noi, stava pensando di proseguire, a mo' di monito diciamo...

Ma mi chiedo anche come faccia ad essere ragionevolmente sicura di poter vincere, considerando che ha praticamente solo decisioni contrarie di ABF... Mi sta venendo un bel sospetto: che i legali di Widiba conoscano il giudice di Milano che presumibilmente si occuperebbe di tale citazione? In tal caso sanno già di andare quasi a colpo sicuro.

Oudi ha subìto una decisione ABF avversa, per un'altra banca ma basandosi esattamente sui principi ABF che hanno deciso per la questione Widiba, dato che la fattispecie era praticamente identica: il suo Collegio gli ha dato torto molto probabilmente per un conflitto di interessi dato che, come ha rilevato lui stesso, uno dei membri se non proprio il Presidente faceva parte di un gruppo collegato alla banca in questione.
Da questo si capisce bene che casi analoghi portano ad un esito della giustizia totalmente a sfavore della parte più debole (e che invece dovrebbe essere quella maggiormente tutelata).
 
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