Tanto per aiutare anche le altre persone che non sono addentro alla materia e che non conoscono come funzionano le cose.
Si prenda invece una qualsiasi tabella di conversione di capitale in rendita di una qualsiasi compagnia assicurativa e si applichi quella al montante contributivo+pc, a qualsiasi età (non come ora che si applica solo dopo una determinata data).
Che cos'è il montante contributivo?
Il
montante contributivo è l'importo complessivo dei contributi versati durante la propria carriera lavorativa, rivalutati sino al momento della liquidazione della pensione.
Come si finanziano le pensioni?
Vi sono essenzialmente due sistemi:
- Sistemi pensionistici senza copertura patrimoniale
- Sistemi pensionistici con copertura patrimoniale o a capitalizzazione
Il montante contributivo segue il sistema senza copertura patrimoniale.
Il TFR (equivalentemente, il FP) segue il sistema a capitalizzazione.
Qui
Pensione - Wikipedia spiega sommariamente la differenza tra i due.
Che tutele sono gestite attraverso le pensioni?
Le pensioni possono avere finalità molteplici, non solo quella di tutelare situazioni al termine del rapporto di lavoro.
In Italia, come nella maggior parte degli stati del welfare pubblico, la pensione tutela:
- situazioni al termine o con la sospensione del rapporto di lavoro:
- assicurazione sociale per la vecchiaia;
- assicurazione sociale per la disoccupazione;
- assicurazione sociale per l'impiego;
- per eventi accaduti durante l'attività lavorativa:
- assicurazione sociale per l'invalidità;
- assicurazione sociale per l'inabilità;
- assicurazione sociale per i superstiti;
- assicurazione sociale per la maternità;
- assicurazione sociale vita;
- assicurazione sociale per gli infortuni sul lavoro.
Quando un sistema pensionistico fallisce i suoi obiettivi?
- Sistemi pensionistici senza copertura patrimoniale. Falliscono quando vi è denatalità e/o calo del prodotto interno lordo. Oppure anche quando la spesa pubblica previdenziale viene compressa da altri tipi di spesa pubblica che non aiutano i pensionati.
- Sistemi pensionistici con copertura patrimoniale o a capitalizzazione. Fallisce in caso di alta inflazione.
Una volta chiarite almeno queste cose, riprendiamo la questione iniziale
Si prenda invece una qualsiasi tabella di conversione di capitale in rendita di una qualsiasi compagnia assicurativa e si applichi quella al montante contributivo+pc, a qualsiasi età (non come ora che si applica solo dopo una determinata data).
Abbiamo visto quindi che il montante contributivo è zero, nel senso che è solo un numero scritto da qualche parte, e che dice solo a quanta parte della torta che anno dopo anno si costituisce (come quota di tasse pagate e variazione del debito pubblico è destinata alle pensioni) ha diritto il pensionato. E' la politica a decidere come e quanto sia sostenibile la cosa: vi è infatti un trasferimento di risorse tra generazioni, che può essere deciso solo dalla politica. E si noti che la politica, essendo fatta da persone viventi, tenderà di norma a favorire le generazioni correnti rispetto a quelle future. Il sistema deve quindi soddisfare non solo a profili di giustizia intragenerazionale e personale, ma anche a profili di giustizia intergenerazionale.
Quindi il concetto di sommare montante e TFR (o FP) è errato perché si tratta di sommare mele con pere. Cose diverse, che hanno obiettivi diversi.
Velocemente un altro punto:
Uno scenario ideale, o per meglio dire.. civile, dovrebbe prevedere flessibilità in uscita.
In un sistema contributivo basare la data della pensione sull'età anagrafica dell'individuo e/o sul numero di anni lavorati è concettualmente sbagliato.
Una volta stabilito che il sistema ha tanti fini, e non solo quello di remunerare i lavoratori in quiescenza, ecco che quel "concettualmente sbagliato" che scrivi assume un significato diverso.
Se lo stato tutela (come tutela) il pensionato al di là di quelli che sono i suoi contributi, ecco che il sistema non può garantire una flessibilità assoluta. Ma sempre una flessibilità "socialmente equa".
Se se ne disidera di più, occorre vincere le elezioni e porvi mano. Ricordandosi di non "rubare" troppo il futuro alle generazioni a venire, perché prima o poi saranno loro a decidere sulla tua pensione, quando sarai in quiescenza.
PS. Già oggi il sistema basato sul montante contributivo prevede delle flessibilità: i lavori gravosi acquisicono il diritto alla pensione prima degli altri, la legge prevede un età minima ed un'età massima di acquisizione del diritto alla pensione (è però vero che, al momento della maturazione del diritto per raggiungimento dell'età minima, i datori di lavoro acquisiscono a loro volta il diritto alla messa in quiescenza del lavoratore); altri sistemi come la RITA e gli scivoli previdenziali sono attivi. Pochi strumenti, posso concordare, ma ci sono.
Se la querelle è tra contributivo e retributivo, direi che la questione della flessibilità è indifferente. Nel senso che si possono costruire meccanismi di flessibilità indipendentemente dal metodo di calcolo della pensione.