Capital gain e deposito cointestato

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luciaz

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19/9/01
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Da circa due anni sono diventata cointestataria di C/C e deposito titoli con mio padre.
Avendo venduto delle Rinascente risp. in perdita, mi aspettavo di maturare una minusvalenza, ed invece mi hanno caricato dei Capital gain, calcolando il valore del titolo di quando sono entrata in cointestazione.
Ora avendo altri titoli Telecom risparmio nel dossier, verosimilmente avverrà la stessa cosa.
Posso ritornare col deposito titoli intestato solo a mio padre e ritornare quindi alla situazione di partenza, con il titolo al prezzo di acquisto iniziale?
 
Scritto da luciaz
Da circa due anni sono diventata cointestataria di C/C e deposito titoli con mio padre.
Avendo venduto delle Rinascente risp. in perdita, mi aspettavo di maturare una minusvalenza, ed invece mi hanno caricato dei Capital gain, calcolando il valore del titolo di quando sono entrata in cointestazione.
Ora avendo altri titoli Telecom risparmio nel dossier, verosimilmente avverrà la stessa cosa.
Posso ritornare col deposito titoli intestato solo a mio padre e ritornare quindi alla situazione di partenza, con il titolo al prezzo di acquisto iniziale?

Secondo me manca qualche pezzo al tuo caso. In particolare il fatto che hai comprato delle Rin.risp. dopo essere subentrata nell'intestazione del conto.
Se così non è stato, le Rin.risp. erano intestate a tuo padre sia prima che dopo la tua cointestazione. Ed il capital gain, che viene calcolato sulla persona e non sul conto, sarebbe stato attribuito solo a tuo padre.

I titoli azionari sono nominativi e quindi anche se il dossier è cointestato, i titoli sono sempre e solo intestati a uno o all'altro degli intestatari del conto.

Ciao,
Marco
 
Ciao,

le azioni risparmio possono essere emesse al portatore.

Informati presso la tua banca, per sapere come è gestito il conto cointestato. Solitamente è equamente diviso per i titoli non nominativi, quindi anche plus/minus valenze.

Non ho capito il prezzo di carico stabilito al momento del tuo ingresso nel deposito.

Saluti,

Sajan
 
Scusa,

esiste una possibilità più concreta e più efficiente: i titoli al portatore sono assegnati al primo intestatario del conto.

Meglio non addentrarsi nella logica bancaria, potremmo rimanerne tutti stupiti.

La cointestazione del conto al 50% è utilizzata per i poteri di firma e di disposizione.

Sajan
 
No, non ho comprato nessuna azione dopo essere subentrata nel conto.
Le azioni vendute mi sono state caricate mettendo come prezzo di carico quello al momento della doppia intestazione.

Forse avendole vendute dal conto online, entrando con il mio codice utente ne ha modificato il possesso essendo titoli al portatore?

Nel conto figura un deposito con i titoli risparmio al quale posso accedere alla vendita, e un sotto deposito con titoli ordinari intestati a mio padre sui quali non posso operare.
 
Ciao,

Credo di aver capito.

Il problema è che entriamo troppo nelle procedure della banca, ognuno ha le sue.

La conitntestazione, come ho scritto in precedenza, dovrebbe essere dispositiva anche sui titoli non intestati a te, ma facenti parte del portafoglio, a meno che non ci siano delle restrizioni apposite.

L'accesso al trading on line non dovrebbe modificare il prezzo fiscale, altrimenti ci sarebbe un margine di discrezionalità su quando e da chi far compiere l'operazione, secondo se il prezzo è salito o sceso rispetto al valore di carico.

Forse è meglio che ti rivolga direttamente alla tua banca, chiedendo spiegazioni sul carico del prezzo fiscale al momento della doppia intestazione (mi sorge un dubbio sulla plus o minus potenziale nel periodo precedente), da qui potrai capire il perché della tassazione subita e futura.

Saluti,

Sajan
 
Scritto da Sajan
Ciao,

Credo di aver capito.

Il problema è che entriamo troppo nelle procedure della banca, ognuno ha le sue.

La conitntestazione, come ho scritto in precedenza, dovrebbe essere dispositiva anche sui titoli non intestati a te, ma facenti parte del portafoglio, a meno che non ci siano delle restrizioni apposite.

L'accesso al trading on line non dovrebbe modificare il prezzo fiscale, altrimenti ci sarebbe un margine di discrezionalità su quando e da chi far compiere l'operazione, secondo se il prezzo è salito o sceso rispetto al valore di carico.

Forse è meglio che ti rivolga direttamente alla tua banca, chiedendo spiegazioni sul carico del prezzo fiscale al momento della doppia intestazione (mi sorge un dubbio sulla plus o minus potenziale nel periodo precedente), da qui potrai capire il perché della tassazione subita e futura.

Saluti,

Sajan


Dopo contatti in banca sembra (devono verificare con certezza)che al momento del passaggio da conto intestato singolarmente a cointestato , ci sia stato una sorta di cessione a mio favore del 50% dei titoli al portatore, regolata col prezzo di quel giorno. Quindi mio padre avrebbe incamerato una minusvalenza ed io ho il 50% dei titoli con un carico (in questo caso) più basso: spiegata l' imposta da pagare pur avendo a suo tempo acquistato sul mercato quei titoli a prezzo superiore.

Ora credo che non mi convenga mantenere questa situazione, avendo altri titoli al portatore, ma piuttosto ritornare al conto intestato singolarmente a mio padre, o anche con questo contro-passaggio avrò delle sorprese?
 
xluciaz

la spiegazione che ti hanno dato mi pare coerente: il passaggio di intestazione e' risolto proceduralmente con una "vendita" simulata al prezzo del giorno.

ricorda che, se ritorni alla situazione di intestazione unica a favore di tuo padre, succedera' lo stesso fenomeno ("vendita" simulata da te a tuo padre al prezzo del giorno in cui farai il cambio di intestazione).

ciao
 
Corretto, solo se i titoli sono nominativi; essendo le azioni di risparmio emesse anche al portatore, bisogna verificare in banca come sono state caricate, insiema alle altre verifiche già consigliate.

Sajan
 
re

esiste una possibilità più concreta e più efficiente: i titoli al portatore sono assegnati al primo intestatario del conto.

Meglio non addentrarsi nella logica bancaria, potremmo rimanerne tutti stupiti.

La cointestazione del conto al 50% è utilizzata per i poteri di firma e di disposizione.

Sajan [/B][/QUOTE]

quindi se io volessi cointestare il mio conto titoli con un altra persona e possedessi solo titoli nominativi quest'ultima non diventerebbe padrona di nulla fino allo smobilizzo.
in caso di successione supponendo che marito e moglie abbiano il conto cointestato, la meta dei titoli che spetterebbe alla moglie è esclusa dalla quota di leggittima o i figli possono farsi rivalere su di lei?

"La cointestazione del conto al 50% è utilizzata per i poteri di firma e di disposizione."

quindi il cointestatario potrebbe vendere tutti i titoli nominativi se volesse, giusto?
Ultima domanda, i fondi comuni sono nominativi o al portatore, se fossero al portatore su ogni estratto conto dovrebbero risultare appartenenti per meta ad ogni cointestato, invece nel mio caso
mia mogli possiede per esmpio un certo fondo mentre io un altro e le cifre non sono uguali.
Grazie per le risposte.
 
quindi se io volessi cointestare il mio conto titoli con un altra persona e possedessi solo titoli nominativi quest'ultima non diventerebbe padrona di nulla fino allo smobilizzo.

Certo, i titoli sono intestati a te e non a lei. Attenzione alle firme disgiunte, questa persona potrebbe vendere i titoli e prelevare il denaro.

in caso di successione supponendo che marito e moglie abbiano il conto cointestato, la meta dei titoli che spetterebbe alla moglie è esclusa dalla quota di leggittima o i figli possono farsi rivalere su di lei?

Il discorso non è semplice, in quanto bisogna provare chi ha comprato i titoli ed a chi sono stati intestati. Potrebbe essere impugnato il testamento, se ad esempio una persona nullatenente, senza reddito si trovasse intestati n mila euro di titoli. Come ha fatto ad acquistarli? Non è che per caso si ha tentato di aggirare il fisco o i successori legittimi?

Per capire come aggiudicati i titoli al portatore bisogna chiedere ai singoli intermediari, dipende dalle procedure interne.

Saluti,

Sajan
 
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