Cara Ingegnera, se trovi solo un posto da 750 Euro/mese, io fossi in te mi chiederei se sono all'altezza

Abito vicino ad una scuola superiore e li vedo i professori che entrano e escono, alcuni sembrano afflitti da tristezza congenita, sono di una tristezza incredibile, crapa bassa, sempre soli, parlano con nessuno, borsetta e vestiario flosci e portati a fatica, passo faticoso sembra facciano fatica a reggersi in piedi, penso siano supplenti che vengono da lontano, li vedi un po' poi più, se non temessi di mancargli di rispetto a volte mi vien voglia di scendere in strada, dargli una pacca sulle spalle e dirgli: su con la vita!
Dei maschi solo uno che vedo da anni cammina con passo svelto e deciso, le femmine si tengono meglio, vestono meglio e sembrano più decise, pochissime volte mi capita di vederle allegre, decisamente diversi i bidelli facile vederli scherzare fra loro o con i ragazzi o escono fuori a fumare e chiacchierare, si vede che non hanno grandi responsabilità e vivono meglio.

Non mi pare una gran bella vita, vedo più allegri o meno preoccupati chi fa un lavoro manuale che intellettuale.

Comunque insegnare mi sembra un mestiere difficile.
 
Una volta, oggi molto meno di quanto tu possa pensare, almeno per l'esperienza diretta che ne ho avuto
E anche le ripetizioni ... sono molto meno diffuse di venti-trent'anni fa. Chi è disponibile quasi sempre preferisce farle in istituto, ai proprio studenti, sotto forma di corsi di recupero.
Non so se ultimamente la situazione sia cambiata ma per lavoro ne ho incontrati diversi soprattutto prof di ITIS, IPSIA, Geometri ma anche docenti di CFP, alcuni avevano anche rapprti stabili di consulenza con aziende, soprattutto in area meccanica ma anche elettrica/elettronica. Lo trovo anche positivo perché sono figure orientate al problem solving, conoscono i profili di cui necessitano le imprese e hanno relazioni utili all'alternanza scuola-lavoro.

Sulle lezioni private ho persona vicina laurea in chimica industriale, ha insegnato per un breve periodo poi ha lavorato in altro ambito. Ormai in pensione non ne ha voglia né necessità ma riceve continue richieste anche da studenti universitari.

Una precisazione, non solo gli insegnanti hanno esperienza di docenza, esistono corsi di formazione in cui si ha a che fare con persone altrettanto svogliate e con moduli di 4 o 8 ore in una giornata.
 
Una precisazione, non solo gli insegnanti hanno esperienza di docenza, esistono corsi di formazione in cui si ha a che fare con persone altrettanto svogliate e con moduli di 4 o 8 ore in una giornata.
Vero, tenere sveglia e sul pezzo un'aula di adulti per una giornata intera è faticosissimo.
 
Abito vicino ad una scuola superiore e li vedo i professori che entrano e escono, alcuni sembrano afflitti da tristezza congenita, sono di una tristezza incredibile, crapa bassa, sempre soli, parlano con nessuno, borsetta e vestiario flosci e portati a fatica, passo faticoso sembra facciano fatica a reggersi in piedi, penso siano supplenti che vengono da lontano, li vedi un po' poi più, se non temessi di mancargli di rispetto a volte mi vien voglia di scendere in strada, dargli una pacca sulle spalle e dirgli: su con la vita!
Dei maschi solo uno che vedo da anni cammina con passo svelto e deciso, le femmine si tengono meglio, vestono meglio e sembrano più decise, pochissime volte mi capita di vederle allegre, decisamente diversi i bidelli facile vederli scherzare fra loro o con i ragazzi o escono fuori a fumare e chiacchierare, si vede che non hanno grandi responsabilità e vivono meglio.

Non mi pare una gran bella vita, vedo più allegri o meno preoccupati chi fa un lavoro manuale che intellettuale.

Comunque insegnare mi sembra un mestiere difficile.

Ma dai, sembri Guccini nel vecchio e il bambino ........ solo qui ci sono solo vecchi .... pure noi .... :P
 
Quindi voi tutti scemi a non venire a fare l'insegnante?
No fatemi capire davvero..."me cojoni" e poi rimanete in Azienda 8.30 -17.30...
Da parte mia era solo una osservazione sull'esclamazione che mi sembrava inappropriata.
Esti..zzi significa in lingua civile "non me ne importa", mentre "me cojoni" significa "perbacco!!".
No fatemi capire davvero..."me cojoni" e poi rimanete in Azienda 8.30 -17.30...
In quel caso "me cojoni" credo fosse un misto di meraviglia e ammirazione.
 
L'altro giorno l'azienda per cui lavoro, cercava un nuovo dipendente. L'intenzione era quello di farlo iniziare come stagista a 700€. Settore metalmeccanica, tornitura. Figure pressoché difficili da trovare. Hanno trovato un ragazzo di colore originario della Costa d'Avorio,appena uscito dal professionale,con brevi esperienze, a casa disoccupato, che per sua stessa ammissione, non aveva al momento altre proposte per le mani. Alla fine ha rifiutato. Motivazione, troppo pochi soldi. Anche se la prospettiva era di assunzione.
Di contro mio nipote, neolaureato in economia, stage vicino a casa a poco meno di 700€ al mese, strordinari non pagati ha accettato più per una questione di crediti formativi.
Secondo me, non è una questione di giusto/sbagliato. Dovrebbe essere solo una questione di mi conviene/non mi conviene.
Al di là del fatto che per me le persone vanno pagate e non una miseria e che abolirei la possibilità di pagare qualcuno per lavorare al di sotto di una certa soglia... uno deve dire, 700 euro? Sono vicino a casa quindi pochissimi costi o zero e non ho altro per le mani? Accetto.
700€, non proprio vicino a casa e devo pure sostenere costi di trasporto/carburante? Sto a casa.
 
Ma dai, sembri Guccini nel vecchio e il bambino ........ solo qui ci sono solo vecchi .... pure noi .... :P


Per correttezza devo specificare e rettificare, la scuola ha ampio parcheggio interno riservato ai dipendenti, i professori che entrano in auto, la maggior parte lo fa, non li vedo, solo quelli che vanno e vengono a piedi dalla stazione li vedo, sono una minoranza e molto probabilmente sono supplenti che la loro presenza non mi pare continua, il loro abbattimento psicologico forse dipende proprio dal fatto di essere precari non ben pagati e probabilmente anche stanchi per il lavoro e un viaggio lungo.
 
Abito vicino ad una scuola superiore e li vedo i professori che entrano e escono, alcuni sembrano afflitti da tristezza congenita, sono di una tristezza incredibile, crapa bassa, sempre soli, parlano con nessuno, borsetta e vestiario flosci e portati a fatica, passo faticoso sembra facciano fatica a reggersi in piedi, penso siano supplenti che vengono da lontano, li vedi un po' poi più, se non temessi di mancargli di rispetto a volte mi vien voglia di scendere in strada, dargli una pacca sulle spalle e dirgli: su con la vita!
Dei maschi solo uno che vedo da anni cammina con passo svelto e deciso, le femmine si tengono meglio, vestono meglio e sembrano più decise, pochissime volte mi capita di vederle allegre, decisamente diversi i bidelli facile vederli scherzare fra loro o con i ragazzi o escono fuori a fumare e chiacchierare, si vede che non hanno grandi responsabilità e vivono meglio.

Non mi pare una gran bella vita, vedo più allegri o meno preoccupati chi fa un lavoro manuale che intellettuale.

Comunque insegnare mi sembra un mestiere difficile.

È un lavoro che ti deve piacere se lo fai come ripiego non funziona...io l'ho fatto per diversi anni e non era male. Poi mi è scaduto il contratto.

L'altro giorno l'azienda per cui lavoro, cercava un nuovo dipendente. L'intenzione era quello di farlo iniziare come stagista a 700€. Settore metalmeccanica, tornitura. Figure pressoché difficili da trovare. Hanno trovato un ragazzo di colore originario della Costa d'Avorio,appena uscito dal professionale,con brevi esperienze, a casa disoccupato, che per sua stessa ammissione, non aveva al momento altre proposte per le mani. Alla fine ha rifiutato. Motivazione, troppo pochi soldi. Anche se la prospettiva era di assunzione.
Di contro mio nipote, neolaureato in economia, stage vicino a casa a poco meno di 700€ al mese, strordinari non pagati ha accettato più per una questione di crediti formativi.
Secondo me, non è una questione di giusto/sbagliato. Dovrebbe essere solo una questione di mi conviene/non mi conviene.
Al di là del fatto che per me le persone vanno pagate e non una miseria e che abolirei la possibilità di pagare qualcuno per lavorare al di sotto di una certa soglia... uno deve dire, 700 euro? Sono vicino a casa quindi pochissimi costi o zero e non ho altro per le mani? Accetto.
700€, non proprio vicino a casa e devo pure sostenere costi di trasporto/carburante? Sto a casa
700 euro sono pochissimi a meno che non sia un part time. Per un full time ormai prendi di più in Romania.
 
Abito vicino ad una scuola superiore e li vedo i professori che entrano e escono, alcuni sembrano afflitti da tristezza congenita, sono di una tristezza incredibile, crapa bassa, sempre soli, parlano con nessuno, borsetta e vestiario flosci e portati a fatica, passo faticoso sembra facciano fatica a reggersi in piedi, penso siano supplenti che vengono da lontano, li vedi un po' poi più, se non temessi di mancargli di rispetto a volte mi vien voglia di scendere in strada, dargli una pacca sulle spalle e dirgli: su con la vita!
Dei maschi solo uno che vedo da anni cammina con passo svelto e deciso, le femmine si tengono meglio, vestono meglio e sembrano più decise, pochissime volte mi capita di vederle allegre, decisamente diversi i bidelli facile vederli scherzare fra loro o con i ragazzi o escono fuori a fumare e chiacchierare, si vede che non hanno grandi responsabilità e vivono meglio.

Non mi pare una gran bella vita, vedo più allegri o meno preoccupati chi fa un lavoro manuale che intellettuale.

Comunque insegnare mi sembra un mestiere difficile.
E' difficile se lo scegli per i vantaggi (poche ore e non ti caccia via nessuno) e non per vocazione.

Io credo che la scuola sia uno degli ambienti di lavoro più strani.

A parità di stipendio o quasi, convivono sistematicamente persone degnissime e capaci a fianco di fancapzisti inetti e menefreghisti.

La DAD da questo punto di vista è stata fantastica: ha dato la possibilità a tutti i genitori di capire, nel bene o nel male, la qualità degli insegnanti dei propri figli.

Io la istituzionalizzerei, almeno un sabato al mese.
 
Ultima modifica di un moderatore:
E' difficile se lo scegli per i vantaggi (poche ore e non ti caccia via nessuno) e non per vocazione.

Io credo che la scuola sia uno degli ambienti di lavoro più strani.

A parità di stipendio o quasi, convivono sistematicamente persone degnissime e capaci a fianco di fancapzisti inetti e menefreghisti.

La DAD da questo punto di vista è stata fantastica: ha dato la possibilità a tutti i genitori di capire, nel bene o nel male, la qualità degli insegnanti dei propri figli.

Io la istituzionalizzerei, almeno al sabato al mese.

È esattamente quello che ho scritto più volte qui. La DAD è coincisa con il mio ultimo anno di insegnamento prima della pensione. Come ho già raccontato, diversi genitori in una certa classe si erano bevuti la storia che avevo pretese impossibili, ai confini della realtà
Nel fine settimana prima della mia prima lezione in DAD in questa classe (ultime due ore del lunedì) era intercorso uno scambio di email tra me e alcuni genitori, uno in particolare, visibilmente perplessi su quanto gli raccontavo, visto che credevano ai figli.
Li ho allora caldamente invitati ad assistere, se possibile (ma molti erano a casa per smart working, eravamo in pieno lockdown, e quindi potevano)
In questa prima lezione a distanza ne ho approfittato per ripassare per l'ennesima volta la teoria dei vettori e la somma di vettori, uno dei concetti "spaziali" che pretendevo, mi serviva per la trattazione di numeri e grandezze complesse.
E mi aiutavo, come ho sempre fatto, con strumenti interattivi, in quel caso con simulazioni in HTML5 e javascript facilmente reperibili in rete.
Avevo chieso cortesemente ai genitori interessati di assistere ma di non intervenire. E invece proprio il genitore meno convinto alla fine delle due ore, erano le 14:10, i ragazzi volevano solo chiudere tutto per farsi le proprie cose, chiese di intervenire per cazziare violentemente i ragazzi
Le motivazioni furono che erano argomenti comprensibilissimi (peraltro già trattati al biennio, questa era una quarta ...), per di più trattati in forma interattiva (e quindi proponendo parecchi esempi diversi, non dovendo usare lavagna e gesso), per di più coinvolgendo i ragazzi (e quindi non la classica lezione frontale, passiva, quanto coinvolgimento attivo dei ragazzi), una didattica di cui, parole sue, da studente di liceo, più di vent'anni prima, non aveva mai potuto usufruire (e probabilmente non pensava neanche che esistesse)
E i ragazzi furono così costretti a sorbirsi 30 minuti di cazziatone e furono liberi di scollegarsi solo alle 14:40 :D

La DAD forniva anche un'altra grandissima risorsa, la possibilità di connettersi in audio-video fuori dall'orario delle lezioni sia con singoli studenti sia con gruppi di studenti, anche di classi diverse, con possibilità di condividere le applicazioni su PC attive in quel momento (quindi io potevo vedere su cosa lavoravano loro e, a mia volta, potevo spiegare con supporto dell'applicazione aperta sul mio PC nello stesso momento)
E questo a qualsiasi ora del giorno e della notte, mi è capitato anche il sabato sera in tarda serata per una consulenza sulle tesine in corso di svolgimento.

Quindi si, sono d'accordo, sarebbe molto utile se almeno una volta alla settimana le lezioni si potessero svolgere in DAD proprio per rendersi conto (i genitori) di cose che noi insegnanti (io ex) dovevamo constatare ogni giorno, ma a cui, dall'esterno, parlo dei genitori, senza vederle era impossibile credere, ma anche di come ci siano insegnanti e insegnanti .... :D
 
Ultima modifica:
Poi accettasti o era troppo lontano da dove vivevi?
In realtà era nella provincia dove risiedevo (anche se in scuole sfigate) ma preferivo lavorare nel privato, per vedere di crescere un pò e magari fare qualcosa a livello imprenditoriale.

Potrei ripensarci tra qualche anno comunque in ottica downshifting, ma con uno stipendio piu' alto. Credo che i posti non mancheranno visto che ormai a livello demografico ci siamo incartati.
 
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