P.A.T.
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OT @ Lumaca
Non sono amante dell'immobiliare, e se tavolta ci investo preferisco farlo personalmente.
Tuttavia nell'ultimo anno ho investito una bella sommetta (che tuttavia sul totale dei miei asset e' insignificante) su un progetto di equity crowdfunding a Bergamo, nel progetto di ristrutturazione del seminario a Bergamo Alta effettuato dalla societa' immobiliare che e' anche proprietaria dell'Atalanta Calcio.
Le dimore di via Arena | Concrete
L'ho fatto sia perché attratto dai rendimenti teorici prospettati nel triennio (10,90% l'anno composto) ma soprattutto per l'esistenza di una clausola put a mio favore esercitabile tra un anno e il cui esercizio mi garantirebbe un rendimento netto del 3% circa cosi' determinato:
valore esercizio put = 9% circa, - tassazione fiscale 26% - commissione di entrata iniziale del 2,5%
Nel 2020 ci saranno un paio di nuove operazioni immobiliari proprio a Milano, citta' che non conosco ma di cui sul Corriere della Sera inserto Economia ogni lunedì' dicono che si venda tutto sulla carta.
Operazioni Milano 2020
- Centro Storico Milano
- Quartiere Feltre
La domanda che volevo porti e' scontata: ma perché a Milano, proprio a Milano, dei gruppi immobiliari abbastanza rinomati e di lunga tradizione da quel che mi pare di aver capito, non riescono a finanziarsi con banche o con soci istituzionali e debbono ricorrere all'equity crowdfunding condividendo rischi e utili ?
Nel caso di Walliance c'e' un trucco evidentissimo, che consiste da parte del promotore nel versare un capitale ridicolo (50.000) e poi versare la differenza (vari milioni) attraverso un finanziamento infruttifero, cosi' da avere - in caso di eventuale malpartita - la prelazione per lo stesso finanziamento sull'equity crowdfunding e il capitale iniziale d'apporto di 50.000 Euro.
Nel caso di Concrete esistono altri trucchi che ho scoperto, ma ad onor del vero sono trucchetti di minore importanza, su cui al momento sorvolo.
Resta la domanda iniziale, che ripropongo in altri termini: rendimenti immobiliari medi del 10% annuo a Milano - cosi' come prospettati da gruppi immobiliari rinomati che ci mettono la faccia - perché non interessano tanto i vari gestori finanziari e real estate, che mi pare non manchino proprio a Milano
Ciao e buone Feste
Non sono amante dell'immobiliare, e se tavolta ci investo preferisco farlo personalmente.
Tuttavia nell'ultimo anno ho investito una bella sommetta (che tuttavia sul totale dei miei asset e' insignificante) su un progetto di equity crowdfunding a Bergamo, nel progetto di ristrutturazione del seminario a Bergamo Alta effettuato dalla societa' immobiliare che e' anche proprietaria dell'Atalanta Calcio.
Le dimore di via Arena | Concrete
L'ho fatto sia perché attratto dai rendimenti teorici prospettati nel triennio (10,90% l'anno composto) ma soprattutto per l'esistenza di una clausola put a mio favore esercitabile tra un anno e il cui esercizio mi garantirebbe un rendimento netto del 3% circa cosi' determinato:
valore esercizio put = 9% circa, - tassazione fiscale 26% - commissione di entrata iniziale del 2,5%
Nel 2020 ci saranno un paio di nuove operazioni immobiliari proprio a Milano, citta' che non conosco ma di cui sul Corriere della Sera inserto Economia ogni lunedì' dicono che si venda tutto sulla carta.
Operazioni Milano 2020
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- Quartiere Feltre
La domanda che volevo porti e' scontata: ma perché a Milano, proprio a Milano, dei gruppi immobiliari abbastanza rinomati e di lunga tradizione da quel che mi pare di aver capito, non riescono a finanziarsi con banche o con soci istituzionali e debbono ricorrere all'equity crowdfunding condividendo rischi e utili ?
Nel caso di Walliance c'e' un trucco evidentissimo, che consiste da parte del promotore nel versare un capitale ridicolo (50.000) e poi versare la differenza (vari milioni) attraverso un finanziamento infruttifero, cosi' da avere - in caso di eventuale malpartita - la prelazione per lo stesso finanziamento sull'equity crowdfunding e il capitale iniziale d'apporto di 50.000 Euro.
Nel caso di Concrete esistono altri trucchi che ho scoperto, ma ad onor del vero sono trucchetti di minore importanza, su cui al momento sorvolo.
Resta la domanda iniziale, che ripropongo in altri termini: rendimenti immobiliari medi del 10% annuo a Milano - cosi' come prospettati da gruppi immobiliari rinomati che ci mettono la faccia - perché non interessano tanto i vari gestori finanziari e real estate, che mi pare non manchino proprio a Milano
Ciao e buone Feste