Case green: che batosta per gli italiani

Si tende ad evitare l'isolamento interno perché porta via metratura e rischia di essere meno efficace, in ogni caso una corretta aerazione risolve anche se isoli internamente.

Cmq sì, se isoli internamente la parte esterna del muro resta fredda, questo mi sembra ovvio

Era un messaggio che sconsigliava assolutamente un isolamento interno
Ho visto di quei muri pieni di condensa e muffa fra lo strato isolante e il muro
È proprio un intervento da non fare MAI
Come già detto meglio non fare nulla piuttosto che fare cavolate

Se si vuole proprio isolare una abitazione lo si deve fare da fuori prestando molta attenzione ad usare un buono strato di isolante e facendo attenzione ad eliminare TUTTI i ponti termici soprattutto in corrispondenza di finestre e tetto dove spesso si fanno le caxxate peggiori
 
Poi se qualcuno crede che sia meglio abitare in case classe G od F, sia per il comfort complessivo che per i costi energetici, non ha che da accomodarsi, il mercato è pieno di abitazioni così: costano anche meno delle altre.
Appunto, quello che paghi di più di bolletta lo hai risparmiato prima sul prezzo dell'immobile.
Tutte le abitazioni con riscaldamento a pavimento, infissi ultrasigillati, aeratori e çatzate varie mi danno sempre una sensazione sgradevole quando ci entro, non vedo l'ora di uscirne.
 
Era un messaggio che sconsigliava assolutamente un isolamento interno
Ho visto di quei muri pieni di condensa e muffa fra lo strato isolante e il muro
È proprio un intervento da non fare MAI
Come già detto meglio non fare nulla piuttosto che fare cavolate

Se si vuole proprio isolare una abitazione lo si deve fare da fuori prestando molta attenzione ad usare un buono strato di isolante e facendo attenzione ad eliminare TUTTI i ponti termici soprattutto in corrispondenza di finestre e tetto dove spesso si fanno le caxxate peggiori
Concordo sul fatto che l'isolamento interno sia una cavolata, piuttosto meglio imbiancare con vernici specifiche che sono meno sensibili alla formazione di muffa
 
Comunque interventi di efficientamento stanno facendo esplodere questi casi, spesso anche su edifici di nuova costruzione
 
Gli italiani che "dovranno" ristrutturare casa entro il 2033

In ogni caso, anche per gli edifici da ristrutturare difficilmente i lavori di efficientamento energetico saranno a carico dei soli proprietari.
Contrasto alla povertà energetica

Più probabile è il ricorso a strumenti di finanziamento pubblico come quelli già introdotti in Italia negli ultimi anni, a partire dal Superbonus 110%. Solo che, a differenza dei provvedimenti in vigore, il 'Superbonus 2.0' per adeguare le case italiane alle norme europee dovrà rivolgersi alla sola parte della popolazione che ne ha veramente bisogno per rendere la propria casa più efficiente dal punto di vista energetico. Mentre l'attuale piano di ristrutturazione ha coinvolto principalmente case indipendenti e ville, anche di proprietari che avrebbero potuto permettersi di pagare i lavori e hanno approfittato dello sconto fiscale, il prossimo progetto di sostegno pubblico dovrà concentrarsi su altre categorie. Proprietari di piccole case, di appartamenti in condominio e aree a basso reddito dovranno avere la precedenza per consentire alle norme Ue di raggiungere il loro doppio scopo: affrontare la povertà energetica e ridurre i consumi.
 
Decreto sulle case green, arriva lo stop della Bce - Notizie.com
24 gennaio 2023
Case green, lo stop della Bce: «Riforma da riscrivere, rischio di squilibri tra Paesi»

Si torna a parlare del decreto sulle case green, proprio in queste ore arriva lo stop definitivo della Bce: la riforma va riscritta.
Non smette di essere uno degli argomenti all’ordine del giorno quello che riguarda l’efficientamento energetico delle case nel prossimo futuro, nelle scorse ore è arrivato il freno della Bce, pare infatti che al prossimo voto dell’Europarlamento sulla direttiva europea, peserà moltissimo la decisione di Christine Lagarde.
Le preoccupazioni di cui tenere conto infatti sono moltissime, a cominciare dai tempi che sono considerati troppo stretti per molti e quasi impossibili da rispettare per la maggior parte degli edifici, senza tenere conto delle richieste della Germania che sottolineano il problema legato all’età degli edifici e al loro valore storico.

Ad aggiungersi sono poi i dubbi della Bce che, come riporta il Messaggero: “Pur promuovendo, sostenendone sforzo e obiettivi, le nuove regole per spingere l’efficienza energetica degli edifici in Europa, discute «il metodo» proposto per la definizione delle nuove classi Epc (Energy performance contract), le attestazioni chiamate a certificare la classe energetica di un edificio”. Per intenderci, infatti nella bozze del decreto si chiede che tutti gli immobili residenziali siano almeno di classe energetica F a partire da gennaio 2030 e di classe E dal 2033.

Casa green, quali sono le modifiche da dover apportare al Decreto?​

Come accennato poco prima, alle grandi preoccupazioni del governo italiano, nelle ultime ore si sono aggiunte anche quelle della Bce, che seppur favorevole all’efficientamento energetico, ritiene poco credibile fare il tutto, nei tempi stretti inseriti nella bozza di decreto.


La soluzione, secondo quello che si legge sul Messaggero, potrebbe essere quella di scegliere una metodologia più armonizzata, che come risultato: “Aiuterebbe la Bce nelle funzioni di vigilanza prudenziale a valutare l’impatto dell’efficienza energetica sulle esposizioni immobiliari degli istituti di credito, sulla base di dati affidabili e di definizioni comuni e standardizzate dell’Unione”.

Ovviamente per potere arrivare a questo punto ci vorrà decisamente del tempo in più rispetto a qualche mese, considerando anche quanto possa essere difficile mettere in accordo diversi Paesi, presi anche singolarmente: “Può essere ancora più difficile in un’Europa in cui il livello di partenza per l’ efficienza degli immobili in Svezia e Olanda non è certo quello di Italia e Spagna, Paesi con un patrimonio storico sostanzioso chiamati a ristrutturare due immobili su tre”.
 
Ultima modifica:
Nessuno riporterà la notizia ora che basta la classe F. L importante è far spendere i polli
 
Gli italiani sembrano più furbi di chi ci governa:
Case «verdi», l’allerta dei proprietari orienta già il mercato: la metà sceglie la classe A

Secondo un’indagine commissionata da Confindustria Assoimmobiliare a Swg, il 56% di coloro che hanno intenzione di acquistare una casa dichiara di volere abitazioni di classe A, contro un 26% contrario e un 19% che non si pronuncia. Ma non solo: la maggioranza (55%) esclude di acquistare le case con valori energetici più bassi – quelli da E a G – anche in caso di risparmio sul prezzo di acquisto.

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Gli italiani sembrano più furbi di chi ci governa:
Case «verdi», l’allerta dei proprietari orienta già il mercato: la metà sceglie la classe A

Secondo un’indagine commissionata da Confindustria Assoimmobiliare a Swg, il 56% di coloro che hanno intenzione di acquistare una casa dichiara di volere abitazioni di classe A, contro un 26% contrario e un 19% che non si pronuncia. Ma non solo: la maggioranza (55%) esclude di acquistare le case con valori energetici più bassi – quelli da E a G – anche in caso di risparmio sul prezzo di acquisto.

Vedi l'allegato 2874569
intenzione...poi quando si tratta di fare il mutuo, l'intenzione si scontra con la realtà :asd:
 
intenzione...poi quando si tratta di fare il mutuo, l'intenzione si scontra con la realtà :asd:
Chi paga cash può scegliere, chi fa il mutuo, con i tassi che partono dal 4% voglio vederli fare i preziosi.....
 
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Gli italiani sembrano più furbi di chi ci governa:
Case «verdi», l’allerta dei proprietari orienta già il mercato: la metà sceglie la classe A

Secondo un’indagine commissionata da Confindustria Assoimmobiliare a Swg, il 56% di coloro che hanno intenzione di acquistare una casa dichiara di volere abitazioni di classe A, contro un 26% contrario e un 19% che non si pronuncia. Ma non solo: la maggioranza (55%) esclude di acquistare le case con valori energetici più bassi – quelli da E a G – anche in caso di risparmio sul prezzo di acquisto.

Vedi l'allegato 2874569
ma da chi è composto il campione sondaggiato?
un panel di costruttori immobiliari?
 
Chi paga cash può scegliere, chi fa il mutuo, con i tassi che partono dal 4% voglio vederli fare i preziosi.....
ovviamente, chi ha cash può scegliere classe A-B-C, e pagare di più, salvo poi recuperare (almeno in parte) l'extra esborso pagando meno di bollette.
che poi non è niente di nuovo, una casa nuova o di recente costruzione è sempre costata di più di case vecchie o meno recenti, a parità di altri fattori.
 
Guardate che alla fine succederà sempre quello che è sempre successo.

Chi ha due soldini in più farà un ragionamento ulteriore pensando anche ai consumi di riscaldamento/climatizzazione futuri e darà un valore al maggiore confort abitativo garantito da un isolamento migliore.

Chi è tirato comprerà quel che può permettersi, tribolerà a pagare le bollette, terrà due gradi in meno in inverno e non avrà il climatizzatore in estate perché il budget lo obbligherà a ragionare solo sul presente.

E' la storia del mondo.

Vale per le case come vale per le auto.

Appartamenti G ed F rimarranno in circolazione ancora a lungo per lo stesso motivo per cui ci sono ancora in circolazione milioni di auto vecchie, insicure, inquinanti, rumorose e poco parsimoniose.
 
Guardate che alla fine succederà sempre quello che è sempre successo.

Chi ha due soldini in più farà un ragionamento ulteriore pensando anche ai consumi di riscaldamento/climatizzazione futuri e darà un valore al maggiore confort abitativo garantito da un isolamento migliore.

Chi è tirato comprerà quel che può permettersi, tribolerà a pagare le bollette, terrà due gradi in meno in inverno e non avrà il climatizzatore in estate perché il budget lo obbligherà a ragionare solo sul presente.

E' la storia del mondo.

Vale per le case come vale per le auto.

Appartamenti G ed F rimarranno in circolazione ancora a lungo per lo stesso motivo per cui ci sono ancora in circolazione milioni di auto vecchie, insicure, inquinanti, rumorose e poco parsimoniose.

vero, ma la prima discriminante è zone di pregio, perle italiche o produttive su cui vale la pena l'investimento di riqualificazione immobiliare.
Poi ci sono zone che presto o tardi amplificheranno la desertificazione e, ormai anche il rientro al "paese" nel mese estivo non basterà ad evitare l'inevitabile
 
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