Casini, un uomo che potrebbe esistere solo in Italia, falso e bugiardo, un democristiano nel senso peggiore del termine. È arrivato a dire che gli sta bene a priori qualsiasi cosa decida o stabilisca Monti, facendo sfoggio di vivo senso critico. Cattolico esemplare, separato dalla moglie e congiunto alla figlia del filibustiere Caltagirone.
Fini, se il fallimento, il tradimento (e quello di Berlusconi è solo l'ultimo della serie e per chi conosce la sua storia uno dei meno eclatanti perchè ampiamente scontato), avessero un nomee , quello sarebbe il suo. Capace, un anno, di auspicare la pena di morte per raccogliere una manciata di voti in più e l'amnistia l'anno dopo, per lo stesso motivo.
Montezemolo, massone, imbroglione, fighetto storico e ormai invecchiato senza mai essere stato davvero capace in qualcosa, cerca di rinnovarsi seguendo il massone Monti, "ordinato" a Londra, alla ricerca di una nuova verginità. Pesano anche i suoi presunti geni agnelliani, probabilmente.
Ichino, anche lui falso e bugiardo, traditore e infido, sbugiardato da un file sbrigativamente rilasciato, come ogni montiano che si rispetti chiede il sangue delle classi medie e basse, nel rispetto di elites e potentati vari. Una vergogna.
Tutti questi esseri degni del peggiore zoo umano, sono guidati da un professore, massone e tecnocrate, pronto a far cresce la pianta malata europea col sangue del suo stesso popolo e che, coerentemente col suo lurido operato come premier, evita vigliaccamente di candidarsi sapendo che il suo sarebbe un flop elettorale pauroso, chiedendo ai servi di nominarlo dopo.
Votare la qualunque (non Cetto, che starebbe con Monti), quindi, ma non questi, se si ha a cuore il futuro dei propri figli.