Conto deposito "Rendimax" di Banca IFIS - Cap. XXI [FAQ: post #1]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
è buono e affidabile?

Troppa fatica cercare sul forum, no?
clapping.gif


wacko1.gif
 
Il primo portafoglio, del valore nominale di circa 104 milioni di euro e corrispondente a 3.900 posizioni, è stato ceduto a Banca IFIS da un primario player bancario ed è composto per la maggior parte da scoperti di conto corrente (65%).

La seconda transazione è relativa a un accordo forward flow con una delle una delle principali società italiane di credito al consumo, che prevede la cessione mensile a Banca IFIS di circa 6 milioni di euro di crediti Non-Performing per 12 mesi, per un totale di 72 milioni di euro (valore nominale).

"Dal 2012, anno in cui siamo entrati nel settore dei crediti di difficile esigibilità, Banca IFIS è cresciuta in maniera esponenziale fino diventare leader di un mercato in continua evoluzione, evolvendo con esso. Abbiamo costruito una filiera completa la cui gestione efficace permette di raggiungere un obiettivo fondamentale: reinserire i nostri clienti in un meccanismo economico sostenibile e virtuoso" è il commento di Andrea Clamer, responsabile dell’Area NPL di Banca IFIS.

A fronte delle operazioni finalizzate finora, il portafoglio NPL proprietario di Banca IFIS vanta oltre un milione di posizioni per un controvalore nominale di quasi 10 miliardi di euro.""""

Come valutate quest'ultimo dato?

mi accodo alla domanda.....non è che stanno facendo passi troppo lunghi?

Per il resto confermo che ci si può iscrivere anche senza inviare nulla di cartaceo. Fatto recentemente ma attendo fine mese per sapere quanto mettere in CD
 
mi accodo alla domanda.....non è che stanno facendo passi troppo lunghi?

Banca IFIS ha acquistato crediti il cui valore nominale è di 10 miliardi per 2,3 miliardi ,ipotizzando che riesca a recuperare il 30% del valore nominale (3 miliardi) ciò determinerebbe un ricavo di 700 milioni di € (non ho considerato il valore di NPL acquistati prima del 2016) ; considerato il capitale investito di circa 54 milioni ,sarebbe sufficiente anche un utile netto di 100 milioni (700-costi ,tra cui gli interessi pagati ai depositanti di Rendimax) perché gli azionisti possano ritenersi soddisfatti
 
""""Mestre (Venezia), 7 luglio 2016 – Con otto operazioni di acquisto e quasi 2,3 miliardi di NPL comprati da inizio 2016, Banca IFIS si conferma una delle realtà più attive nel settore dei crediti di difficile esigibilità, con particolare riferimento al segmento del credito al consumo domestico, nel quale l’istituto è specializzato. Oggi Banca IFIS comunica infatti la chiusura di altri due deal di acquisto – che si aggiungono ai sei già effettuati nei mesi scorsi – di due portafogli di Non-Performing Loans unsecured per un valore nominale pari a 176 milioni di euro.

Il primo portafoglio, del valore nominale di circa 104 milioni di euro e corrispondente a 3.900 posizioni, è stato ceduto a Banca IFIS da un primario player bancario ed è composto per la maggior parte da scoperti di conto corrente (65%).

La seconda transazione è relativa a un accordo forward flow con una delle una delle principali società italiane di credito al consumo, che prevede la cessione mensile a Banca IFIS di circa 6 milioni di euro di crediti Non-Performing per 12 mesi, per un totale di 72 milioni di euro (valore nominale).

"Dal 2012, anno in cui siamo entrati nel settore dei crediti di difficile esigibilità, Banca IFIS è cresciuta in maniera esponenziale fino diventare leader di un mercato in continua evoluzione, evolvendo con esso. Abbiamo costruito una filiera completa la cui gestione efficace permette di raggiungere un obiettivo fondamentale: reinserire i nostri clienti in un meccanismo economico sostenibile e virtuoso" è il commento di Andrea Clamer, responsabile dell’Area NPL di Banca IFIS.

A fronte delle operazioni finalizzate finora, il portafoglio NPL proprietario di Banca IFIS vanta oltre un milione di posizioni per un controvalore nominale di quasi 10 miliardi di euro.""""

Come valutate quest'ultimo dato?

Il dato non é valutabile, 10 miliardi di nominale non significa nulla, quantomeno si dovrebbe sapere quanto hanno pagato per avere i 10 miliardi di nominale (non penso molto più di 2 miliardi) e quanto pensano di ricavarci... di fatto finora ci hanno sempre azzeccato, il futuro é difficile prevederlo....
 
Banca IFIS ha acquistato crediti il cui valore nominale è di 10 miliardi per 2,3 miliardi ,ipotizzando che riesca a recuperare il 30% del valore nominale (3 miliardi) ciò determinerebbe un ricavo di 700 milioni di € (non ho considerato il valore di NPL acquistati prima del 2016) ; considerato il capitale investito di circa 54 milioni ,sarebbe sufficiente anche un utile netto di 100 milioni (700-costi ,tra cui gli interessi pagati ai depositanti di Rendimax) perché gli azionisti possano ritenersi soddisfatti


Scusa Leo ma il capitale investito di 54 milioni dove lo hai ricavato? :mmmm:
Ipotizzando che recuperino lo 0% la perdita sarebbe di 2,3 miliardi, volendo fare un media, se recuperano il 15% 1,5 mld la perdita sarebbe di 800 milioni. Non sto a sindacare le capacita' di Ifis ci mancherebbe, ma un npl fino a prova contraria e' un credito perso o ad altissimo rischio, aggiungendo un economia che non tira e debitori/truffatori/extrac. non paganti in costante aumento il dato potrebbe essere letto come un occasione clamorosa per la banca ma anche come un rischio di non poco conto.
Bisognerebbe avere una certa cultura di cosa e' un credito di difficile esigibilita', credo che la materia sia molto complessa ed articolata, ho molti dubbi

Giusto un esempio, se sono un nullatenente e non pago piu' la casa, non credo che mettendomi un funzionario della banca tu riesca a recuperare il 30%, vero ci sono i piani di rientro e di recupero pero' sono attivita' non semplici e soprattutto sono attivita' per persone che hanno ancora un minimo di senso del pudore e della coscienza.
Conosco invece indirettamente persone (per fortuna non miei amici) che essendo cattivi pagatori occupano case, ma siccome hanno dei bimbi piccoli usufruiscono dell'edificio ad oltranza per diversi anni, senza pagare un cent, prima di essere sfrattati.
 
Il dato non é valutabile, 10 miliardi di nominale non significa nulla, quantomeno si dovrebbe sapere quanto hanno pagato per avere i 10 miliardi di nominale (non penso molto più di 2 miliardi) e quanto pensano di ricavarci... di fatto finora ci hanno sempre azzeccato, il futuro é difficile prevederlo....

In un intervista si poco tempo fa' l'AD Bossi diceva che acquistano dal 3% al max del 6% del valore nominale.
https://www.youtube.com/watch?v=9rdwrVrUnaE
minuto 4.02
 
Ultima modifica:
In un intervista si poco tempo fa' l'AD Bossi diceva che acquistano dal 3% al max del 6% :no: del valore nominale.
https://www.youtube.com/watch?v=9rdwrVrUnaE
minuto 4.02

Interessante, dal 3 al max 10% :yes: in alcuni casi, ma dice anche che ci sono tantissimi costi per tenere in piedi la macchina di recupero, 1000 dipendenti diretti e indiretti che lavorano con la banca...per un rendimento del 15%-20%. Quindi su 10 miliardi acquistati con una spesa tra 300 ml e 1 mld generano un rendimento di 1,5/2 mld - le spese di 1000 dipendenti - il pagamento interessi depositanti/etc etc.
Mi pare ovvio che in un economia immobile la banca sia sia buttata a capofitto su questo genere di attivita' vista anche la mola di soldi in cassa che hanno gli italiani...

Tornando al discorso delle eventuali passivita' (che dovessero, ipotesi, sorgere a seguito di un bail in su Ifis) 8%, si potrebbe ipotizzare a spanne un calcolo (catastrofico, considerando solo perdite senza utili di 1 mld) su 200k investiti del tipo: 1.000.000.000*8/100/1500 circa stimando in 1500 i clienti essere sopra soglia fitd media 200k (su 90.000 in totale di clienti tra rendimax e contomax). In questo caso sarebbero circa 53k di spellatura cd/uno. Ricordo inoltre l'ultimo rating di Ifis essere BB+ o sbaglio?
E' un discorso contorto ma mi seguite? :) ovvio parliamo del presente senza considerare la situazione futura.

ovvio che sto scrivendo di ipotesi, ma qualcuno dovra' pur farle queste ipotesi...grazie
 
Scusa Leo ma il capitale investito di 54 milioni dove lo hai ricavato? :mmmm:
Ipotizzando che recuperino lo 0% la perdita sarebbe di 2,3 miliardi, volendo fare un media, se recuperano il 15% 1,5 mld la perdita sarebbe di 800 milioni. Non sto a sindacare le capacita' di Ifis ci mancherebbe, ma un npl fino a prova contraria e' un credito perso o ad altissimo rischio, aggiungendo un economia che non tira e debitori/truffatori/extrac. non paganti in costante aumento il dato potrebbe essere letto come un occasione clamorosa per la banca ma anche come un rischio di non poco conto.
Bisognerebbe avere una certa cultura di cosa e' un credito di difficile esigibilita', credo che la materia sia molto complessa ed articolata, ho molti dubbi

Giusto un esempio, se sono un nullatenente e non pago piu' la casa, non credo che mettendomi un funzionario della banca tu riesca a recuperare il 30%, vero ci sono i piani di rientro e di recupero pero' sono attivita' non semplici e soprattutto sono attivita' per persone che hanno ancora un minimo di senso del pudore e della coscienza.
Conosco invece indirettamente persone (per fortuna non miei amici) che essendo cattivi pagatori occupano case, ma siccome hanno dei bimbi piccoli usufruiscono dell'edificio ad oltranza per diversi anni, senza pagare un cent, prima di essere sfrattati.

Il capitale investito è 2,3 miliardi! In questo Leo quindi sbaglia. Anzi bisogna anche tener conto dei costi (almeno recupero e interessi ai depositanti IFIS) quindi il capitale investito sale.

Tuttavia:
1) Recuperare il 15% significa recuperare il 15% del valore pieno cioè di 10 miliardi. E comunque un 25-30% è decisamente accettabile.
2) Tu fai riferimento ad un mutuo mentre gli NPL acquistati da IFIS sono credito al consumo (autoveicoli, elettrodomestici, prestiti personali, ecc) e piccoli scoperti di conto; in quanto tali sono più facilmente aggredibili perchè sono per lo più di gente che ha forse l'auto o la casa che, se cerchi di toglierla (e potresti) già il minacciare la metteresti in difficoltà quindi ... vorrebbe pagare ma proprio non ce la fa: allora gli proponi una rateizzazione a 5 anni e magari assolve, sia pure con ritardo e così tu banca rientri.
Nel caso singolo che va a buon fine rientri al 100%, sia pure in ritardo (mentre hai pagato il 23%).

3) Per quanto riguarda i mutui, è vero che con bimbi piccoli resti dentro ma se metti la casa in asta giudiziaria chi compra sa che hai i bimbi piccoli e quindi la paga a sconto del 30%; tanto i piccoli diventano grandi e magari, se anche per me è prima casa, poi per me (non per la banca!) è più facile cacciarti.

Per la banca comunque si libera della casa e del debito e forse, se magari ha pagato il mutuo per dieci anni, il debito è tutto coperto e qualche centesimo lo versa anche al creditore.

Certo può essersi svalutata molto, può essere che ha versato solo qualche rata ma prima di concedere il mutuo qualche controllo lo hanno fatto e probabilmente per un po' ha versato.
E poi scusa: la media è la media, non è il minimo o il massimo, non guardare alle singole possibilità ma al totale.

Chi ci rimette in tutto questo? Le banche piccole che non sono attrezzate per fare recupero crediti!
Certo anche Intesa ed Unicredit hanno NPL ma loro, con società create ad hoc, ci pensano in casa.
E forse un poco alla fin fine ci rimettono anche i mutuari, almeno quelli sprovveduti e/o in buona fede, che sono la gran parte e che si ritrovano venduta al 30% una casa acquistata a prezzo pieno e pagata magari al 70% fra acconto e rate versate e si ritrovano un pugno di mosche.

P.S. Naturalmente in tutto questo chi ci guadagna più di tutti sono gli avvocati ed i periti immobiliari.
 
Ultima modifica:
Il capitale investito è 2,3 miliardi! In questo Leo quindi sbaglia. Anzi bisogna anche tener conto dei costi (almeno recupero e interessi ai depositanti IFIS) quindi il capitale investito sale.

Tuttavia:
1) Recuperare il 15% significa recuperare il 15% del valore pieno cioè di 10 miliardi. E comunque un 25-30% è decisamente accettabile.
2) Tu fai riferimento ad un mutuo mentre gli NPL acquistati da IFIS sono credito al consumo (autoveicoli, elettrodomestici, prestiti personali, ecc) e piccoli scoperti di conto; in quanto tali sono più facilmente aggredibili perchè sono per lo più di gente che ha forse l'auto o la casa che, se cerchi di toglierla (e potresti) già il minacciare la metteresti in difficoltà quindi ... vorrebbe pagare ma proprio non ce la fa: allora gli proponi una rateizzazione a 5 anni e magari assolve, sia pure con ritardo e così tu banca rientri.
Nel caso singolo che va a buon fine rientri al 100%, sia pure in ritardo (mentre hai pagato il 23%).

3) Per quanto riguarda i mutui, è vero che con bimbi piccoli resti dentro ma se metti la casa in asta giudiziaria chi compra sa che hai i bimbi piccoli e quindi la paga a sconto del 30%; tanto i piccoli diventano grandi e magari, se anche per me è prima casa, poi per me (non per la banca!) è più facile cacciarti.

Per la banca comunque si libera della casa e del debito e forse, se magari ha pagato il mutuo per dieci anni, il debito è tutto coperto e qualche centesimo lo versa anche al creditore.

Certo può essersi svalutata molto, può essere che ha versato solo qualche rata ma prima di concedere il mutuo qualche controllo lo hanno fatto e probabilmente per un po' ha versato.
E poi scusa: la media è la media, non è il minimo o il massimo, non guardare alle singole possibilità ma al totale.

Chi ci rimette in tutto questo? Le banche piccole che non sono attrezzate per fare recupero crediti!
Certo anche Intesa ed Unicredit hanno NPL ma loro, con società create ad hoc, ci pensano in casa.
E forse un poco alla fin fine ci rimettono anche i mutuari, almeno quelli sprovveduti e/o in buona fede, che sono la gran parte e che si ritrovano venduta al 30% una casa acquistata a prezzo pieno e pagata magari al 70% fra acconto e rate versate e si ritrovano un pugno di mosche.

P.S. Naturalmente in tutto questo chi ci guadagna più di tutti sono gli avvocati ed i periti immobiliari.

Se come dice Bossi comprano dal 3 al 10% max, il capitale investito e' 1 mld ripartito per 1 milione di clienti che fa' una media di 1000 euro a cliente?:mmmm::mmmm:
Bossi stesso dice che il rendimento e' tra 15% e 20% meno le spese per i 1000 collaboratori
 
dal 3 al 10% mi sembra pochino.

La comunicazione citata parlava di 2,3 miliardi per circa 10 miliardi.

A conclusione del discorso, altrimenti andiamo off, mio figlio ha comprato una casa al 32% del valore di perizia, è diventato proprietario e dopo un anno e mezzo è entrato dentro spendendo un ulteriore 5% di ristrutturazione perchè chi ha lasciato aveva fatto danni andando via.
 
Ciao wizardgsz,

Domani se ho un attimo faccio mente locale e scrivo come ho fatto. Comunque rapidamente:
- Documenti da compilare,
- Documenti per la firma digitale
- Ricezione via email del "codice cliente" o insomma, il tuo numero del conto da usare nella causale del primo bonifico,
- Bonifico a rendimax sul tuo iban associato al CD,
- Ricezione 2/3 giorni dopo delle credenziali di accesso,

- Tutto funziona :sperem:
 
Il capitale investito è 2,3 miliardi! In questo Leo quindi sbaglia. Anzi bisogna anche tener conto dei costi (almeno recupero e interessi ai depositanti IFIS) quindi il capitale investito sale.

Tuttavia:
1) Recuperare il 15% significa recuperare il 15% del valore pieno cioè di 10 miliardi. E comunque un 25-30% è decisamente accettabile.
2) Tu fai riferimento ad un mutuo mentre gli NPL acquistati da IFIS sono credito al consumo (autoveicoli, elettrodomestici, prestiti personali, ecc) e piccoli scoperti di conto; in quanto tali sono più facilmente aggredibili perchè sono per lo più di gente che ha forse l'auto o la casa che, se cerchi di toglierla (e potresti) già il minacciare la metteresti in difficoltà quindi ... vorrebbe pagare ma proprio non ce la fa: allora gli proponi una rateizzazione a 5 anni e magari assolve, sia pure con ritardo e così tu banca rientri.
Nel caso singolo che va a buon fine rientri al 100%, sia pure in ritardo (mentre hai pagato il 23%).

3) Per quanto riguarda i mutui, è vero che con bimbi piccoli resti dentro ma se metti la casa in asta giudiziaria chi compra sa che hai i bimbi piccoli e quindi la paga a sconto del 30%; tanto i piccoli diventano grandi e magari, se anche per me è prima casa, poi per me (non per la banca!) è più facile cacciarti.

Per la banca comunque si libera della casa e del debito e forse, se magari ha pagato il mutuo per dieci anni, il debito è tutto coperto e qualche centesimo lo versa anche al creditore.

Certo può essersi svalutata molto, può essere che ha versato solo qualche rata ma prima di concedere il mutuo qualche controllo lo hanno fatto e probabilmente per un po' ha versato.
E poi scusa: la media è la media, non è il minimo o il massimo, non guardare alle singole possibilità ma al totale.

Chi ci rimette in tutto questo? Le banche piccole che non sono attrezzate per fare recupero crediti!
Certo anche Intesa ed Unicredit hanno NPL ma loro, con società create ad hoc, ci pensano in casa.
E forse un poco alla fin fine ci rimettono anche i mutuari, almeno quelli sprovveduti e/o in buona fede, che sono la gran parte e che si ritrovano venduta al 30% una casa acquistata a prezzo pieno e pagata magari al 70% fra acconto e rate versate e si ritrovano un pugno di mosche.

P.S. Naturalmente in tutto questo chi ci guadagna più di tutti sono gli avvocati ed i periti immobiliari.

Quando parlo di capitale investito parlo del capitale apportato dai soci ,qui http://www.bancaifis.it/Investitori-istituzionali/Evoluzione-del-Capitale-Sociale trovi il dato che ho riportato ,l'utile che Banca IFIS consegue dalla gestione deve essere rapportato a questo valore al fine di determinare attraverso indici di bilancio appropriati come il ROE (return on equity) se sono adeguati agli obbiettivi degli azionisti ; l'importo di 2,3 miliardi si riferisce al valore dei crediti acquistato da Banca IFIS ,che come tutti i crediti sono iscritto nella sezione Attività dello Stato Patrimoniale (non rappresentando dal punto di vista contabile un "capitale"),il cui valore nominale ,dedotto dall'articolo postato da Lorenzo, è pari a 10 miliardi ; nel 2015 Banca IFIS ha conseguito un utile di 162 milioni Banca IFIS: nel 2015 utile netto a 162 milioni (+69%) ed eccellente qualita del credito. Capitalizzazione di Borsa piu che raddoppiata, indicatori... - Comunicati Stampa - Sala stampa - Banca IFIS ovviamente gli utili conseguiti in passato possono anche non essere conseguiti in futuro
 
Ultima modifica:
ho letto ma non ne ho capito molto. parere qua un cd è rischioso ad oggi?
 
ho letto ma non ne ho capito molto. parere qua un cd è rischioso ad oggi?

E' rischioso come il deposito di soldi su un conto corrente bancario.

Non c'e' alcuna differenza qualunque cosa chiunque dica.

Il rischio non è il CD in se'.
Semmai il rischio è quello di controparte.
Cioè se la banca fallisce rispondono nell'ordine gli azionisti nel limite del capitale versato, gli obbigazionisti subordinati, tutti gli altri obbligazionisti e solo alla fine i correntisti (di conto corrente o cd che sia).

P.S. Naturalmente eventuali vincoli aumentano il rischio nel senso che, se hai sensazioni o allert di pericolo, non puoi toglierli prima della scadenza.
 
ho letto ma non ne ho capito molto. parere qua un cd è rischioso ad oggi?

Si ragionava sui rischi dei depositi oltre la soglia del fondo di tutela, al di sotto c'e' una relativa sicurezza
 
Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che ad oggi nessun correntista di conti correnti o depositi, abbia perso dei soldi dal recente fallimento delle 4 banche. Francamente ritengo non converrà all'intero sistema bancario creare un precedente nel quale un semplice risparmiatore, che si accontenta di beneficiare di rendimenti da fame ormai, veda vaporizzare i suoi risparmi come se investisse nel mercato azionario o altre formule rischiose. Si scatenerebbe la corsa al svuotare i conti a favore del buon vecchio materasso. Nessuno si fiderebbe più delle banche e sarebbe la loro fine. Ritengo molto difficile che l'intero sistema bancario non corra ai ripari ben oltre il limite del fitd per tutelare, quanto meno, i semplici depositanti. Con questo non voglio dire che sono assolutamente tranquillo, però potrebbe essere una chiave di lettura per superare quelle titubanze che oggi frenano un po' tutti.
 
Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che ad oggi nessun correntista di conti correnti o depositi, abbia perso dei soldi dal recente fallimento delle 4 banche. Francamente ritengo non converrà all'intero sistema bancario creare un precedente nel quale un semplice risparmiatore, che si accontenta di beneficiare di rendimenti da fame ormai, veda vaporizzare i suoi risparmi come se investisse nel mercato azionario o altre formule rischiose. Si scatenerebbe la corsa al svuotare i conti a favore del buon vecchio materasso. Nessuno si fiderebbe più delle banche e sarebbe la loro fine. Ritengo molto difficile che l'intero sistema bancario non corra ai ripari ben oltre il limite del fitd per tutelare, quanto meno, i semplici depositanti. Con questo non voglio dire che sono assolutamente tranquillo, però potrebbe essere una chiave di lettura per superare quelle titubanze che oggi frenano un po' tutti.

Non sbagli ; si continua a parlare impropriamente di fallimento di banche ,quando già dal punto di vista giuridico questo non può avvenire poiché il Testo Unico Bancario ,che disciplina anche la gestione dei dissesti di queste aziende, prevede una fase di commissariamento più o meno lunga seguita da un eventuale liquidazione coatta amministrativa con intervento del FITD ,ad oggi la cosa a riguardato un numero molto limitato di banche piccole
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro