Cedolino INPS novembre 2022: perequazione anno corrente

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Ok. Lo 0,2% aggiuntivo per quali mesi bisogna riceverlo? Solo novembre e dicembre?

Per tutti i 12 mesi del 2022, con conguaglio sul cedolino di novembre 2022, che hai già riscosso.

Invece il 2% come anticipo della perequazione che sarebbe spettata a gennaio 2023.

Solo nel caso di NON superamento del limite di pensione di 2.692 euro LORDI e solo per OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE e TREDICESIMA 2022.
 
Per tutti i 12 mesi del 2022, con conguaglio sul cedolino di novembre 2022, che hai già riscosso.

Invece il 2% come anticipo della perequazione che sarebbe spettata a gennaio 2023.

Solo nel caso di NON superamento del limite di pensione di 2.692 euro LORDI e solo per OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE e TREDICESIMA 2022.

Grazie Riccardo.M, allora confermo di non vedere il conguaglio nemmeno sul cedolino di Dicembre. Dovrei segnalarlo?
No problem invece per l'anticipo del 2%
 
(Revisione del meccanismo di indicizzazione per il biennio 2023-2024 e estensione per le pensioni minime
delle misure di supporto per contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche)
1. Per il periodo 2023-2024 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo
stabilito dall'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta:
a) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento
minimo INPS, nella misura del 100 per cento;
b) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo
INPS e con riferimento all'importo complessivo dei trattamenti medesimi:
Disegno di legge di bilancio 2023 23 novembre 2022 ore 12.20
37
1) nella misura dell’80 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o
inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS. Per le pensioni di importo superiore a
quattro volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota
di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dalla lettera a), l'aumento di
rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. Per le
pensioni di importo superiore a cinque volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale
limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto
previsto dal presente numero, l'aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a
concorrenza del predetto limite maggiorato;
2) nella misura del 55 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a
cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo
INPS. Per le pensioni di importo superiore a sei volte il predetto trattamento minimo e inferiore
a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto
previsto dal presente numero, l'aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a
concorrenza del predetto limite maggiorato;
3) nella misura del 50 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a
sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS.
Per le pensioni di importo superiore a otto volte il predetto trattamento minimo e inferiore a
tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto
previsto dal presente numero, l'aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a
concorrenza del predetto limite maggiorato;
4) nella misura del 40 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a
otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo
INPS. Per le pensioni di importo superiore a dieci volte il predetto trattamento minimo e
inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base
di quanto previsto dal presente numero, l'aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino
a concorrenza del predetto limite maggiorato
5) nella misura del 35 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a
dieci volte il trattamento minimo INPS.
2. Al fine di contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per il biennio 2022-
2023 per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, in via eccezionale con decorrenza
1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna
delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, ivi inclusa la tredicesima mensilità spettante, è riconosciuto
in via transitoria un incremento, limitatamente alle predette mensilità e rispetto al trattamento mensile
determinato sulla base della normativa vigente prima dell'entrata in vigore della presente legge, di 1,5 punti
percentuali per l’anno 2023 e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024. L' incremento di cui al presente comma
non rileva, per gli anni 2023-2024, ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti nel medesimo anno per
il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito. L'incremento di cui al presente comma è
riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore all'importo
mensile del trattamento minimo INPS. Qualora il trattamento pensionistico complessivo sia superiore al
predetto importo e inferiore a tale limite aumentato dell'incremento disciplinato dal presente comma
l'incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. Resta fermo che ai fini
della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024 il trattamento pensionistico complessivo di
riferimento è da considerare al netto dell'incremento transitorio di cui al presente comma, il quale non rileva a
tali fini e in ogni caso cessa i relativi effetti rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.

Da quanto hai scritto par di capire che ci si sia comunque una clausola di salvaguardia per le pensioni di importo superiore a 4 volte il minimo
 
Da quanto hai scritto par di capire che ci si sia comunque una clausola di salvaguardia per le pensioni di importo superiore a 4 volte il minimo

A conti fatti, se non ho capito male, da 4 fino a 10 volte la "minima", l'aumento IN VALORE ASSOLUTO sarà uguale per tutti e dovrebbe essere pari a 153 euro circa.

Se ho ben interpretato la spatafiata riportata da Gioviale
 
A conti fatti, se non ho capito male, da 4 fino a 10 volte la "minima", l'aumento IN VALORE ASSOLUTO sarà uguale per tutti e dovrebbe essere pari a 153 euro circa.

Se ho ben interpretato la spatafiata riportata da Gioviale

Francamente non mi sembra che sia un calcolo corretto.
 
A conti fatti, se non ho capito male, da 4 fino a 10 volte la "minima", l'aumento IN VALORE ASSOLUTO sarà uguale per tutti e dovrebbe essere pari a 153 euro circa.

Se ho ben interpretato la spatafiata riportata da Gioviale



Non ne sono sicuro , comunque quella è la bozza di governo per la prossima finanziaria. Non è ancora legge , anche se probabilmente sarà votata senza variazioni.
 
Ho appena aperto il cedolino di GENNAIO 2023: nessun aumento conteggiato del famoso 7,3% promesso.
 

Allegati

  • Schermata 2022-12-20 alle 09.29.06.png
    Schermata 2022-12-20 alle 09.29.06.png
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Leggo stamattina su il messaggero che l'aumento pensionistico oltre i 2100 lordi scatterà a febbraio/marzo per tempi tecnici , la rivalutazione viene cambiata con le seguenti percentuali: (sempre se non cambiano ancora)

"
Sul fronte previdenziale l’esecutivo ha deciso di rivedere la “scaletta” delle percentuali di incremento, da applicare agli assegni per il recupero almeno parziale dell’inflazione 2022. Il principio è abbastanza semplice: confermato l’adeguamento al 100 per cento per i pensionati che percepiscono fino a 2.100 euro al mese lordi (i quali quindi avranno un incremento del 7,3 per cento) il recupero sarà leggermente potenziato per chi si colloca tra i 2.100 e i 2.600 lordi circa (ovvero tra quattro e cinque volte il trattamento minimo Inps) e al contrario leggermente ridotto per tutti coloro che sono al di sopra di questa soglia. Concretamente, per una pensione da 2.500 euro lordi al mese il miglioramento rispetto allo schema precedente sarebbe di circa 5 euro netti, grazie alla percentuale di rivalutazione elevata dall’80 all’85.
Mentre per una da 6 mila mensili, che supera le dieci volte il minimo, il minor recupero sarà di otto euro netti, sempre al mese, perché si scende dal 35 al 32 per cento. Le tre fasce intermedie avranno percentuali decurtate di 2 o 3 punti. Dal punto di vista del bilancio pubblico si tratta di un’operazione neutrale: i vantaggi per alcuni compensano le perdite degli altri. Costerà invece 270 milioni l’ulteriore e temporaneo incremento delle pensioni minime sollecitato in particolare da Forza Italia: oltre alla rivalutazione del 7,3 per cento avranno uno scatto aggiuntivo del 6,4 (era l’1,5 nella versione originaria della legge di Bilancio), scatto che però produrrà i suoi effetti solo quest’anno. In questo modo gli assegni saliranno dagli attuali 525 a 597 euro al mese. C’è però una complicazione pratica: i trattamenti fino a 2.100 euro lordi mensili avranno l’aumento (pieno) da gennaio, mentre per tutti gli altri la rivalutazione parziale arriverà solo a febbraio o marzo (naturalmente con gli arretrati) perché sono ormai scaduti i tempi tecnici necessari all’Inps per ricalcolare tutti gli importi."

Pensioni, nuove rivalutazioni. Ma c’è il rischio slittamento: non per tutti arriverà a gennaio 2023
 
C’è però una complicazione pratica: i trattamenti fino a 2.100 euro lordi mensili avranno l’aumento (pieno) da gennaio, mentre per tutti gli altri la rivalutazione parziale arriverà solo a febbraio o marzo (naturalmente con gli arretrati) perché sono ormai scaduti i tempi tecnici necessari all’Inps per ricalcolare tutti gli importi."

Pensioni, nuove rivalutazioni. Ma c’è il rischio slittamento: non per tutti arriverà a gennaio 2023
In realtà, dato che la legge di bilancio NON è ancora stata approvata, sarebbe in vigore il vecchio schema di rivalutazione pensionistica, tra l'altro pubblicato di recente sulla Gazzetta Ufficiale.

A mio parere l'INPS doveva rispettare la legge in vigore e non attendere le decisioni tardive di Meloni & C.
 
In realtà, dato che la legge di bilancio NON è ancora stata approvata, sarebbe in vigore il vecchio schema di rivalutazione pensionistica, tra l'altro pubblicato di recente sulla Gazzetta Ufficiale.

A mio parere l'INPS doveva rispettare la legge in vigore e non attendere le decisioni tardive di Meloni & C.
per poi dover recuperare tutta la parte che questo Governo intende rapinare scientificamente ai pensionati?
Praticamente assurdo.
 
Ho appena aperto il cedolino di GENNAIO 2023: nessun aumento conteggiato del famoso 7,3% promesso.

A mio padre non vedo il cedolino, ma solo l'importo di gennaio 2023, aumento del 6,53% netto. Prende sui 1'600 euro netti.
 
Io non vedo ancora il cedolino di gennaio 2023
 
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