Cedolino INPS novembre 2022: perequazione anno corrente

si, fino all anno scorso era differente. Per il biennio 2023-2024 hanno cambiato
 
ok quindi tu invece sostieni che ci sarà il meccanismo a scaglioni. Cioè per i primi 2101 rivalutazione piena +7,3% poi la parte eccedente rivalutata con percentuali decrescenti.
Quindi con 2500€ i primi 2101 rivalutati a +7,3% poi la parte eccedente rivalutata a +6,2%.
Altri sostengono i 2500 ricadono nella 2 fascia e quindi rivalutazione secca a +6,2% dell intero importo quindi 2500 +6,2%
Nel menù del fascicolo previdenziale, alla voce Prestazioni-Pensioni-Lista Pensioni (per ultimo si clicca sulla scritta Pensione sotto il riquadro con scritto Archivio) è stato inserito il valore aggiornato della Pensione al calcolo che presumo possa essere il nuovo lordo in vigore da marzo.
Per la pensione di mio padre, compresa tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo, il lordo, rispetto al valore di febbraio, è aumentato esattamente del 6,205% (come riportato su questo sito Perequazione 2023 : Il taglio alla rivalutazione delle pensioni vale 36 mld di € in dieci anni ).
Trovandosi tuttavia più vicino al limite inferiore, l'aumento lordo (cioè nel suo caso il 6,205% in più rispetto al lordo del mese di febbraio) risulta inferiore rispetto ad un qualsiasi pensionato che, salvandosi proprio per una manciata di euro se non addirittura centesimi, si è visto rivalutare la pensione del 7,3%.
 
Ultima modifica:
Grazie per l’informazione, sono subito andato a controllare:
io trovo, per una pensione lorda superioe a 8 volte il minimo:
pensione pagata uguale all’importo ricevuto a gennaio/febbraio, quindi non ancora aggiornata?
pensione al calcolo, il lordo di gennaio/febbraio maggiorato dell 2,7% sara’ il nuovo importo lordo?
 
Grazie per l’informazione, sono subito andato a controllare:
io trovo, per una pensione lorda superioe a 8 volte il minimo:
pensione pagata uguale all’importo ricevuto a gennaio/febbraio, quindi non ancora aggiornata?
pensione al calcolo, il lordo di gennaio/febbraio maggiorato dell 2,7% sara’ il nuovo importo lordo?
la voce pensione pagata è quella ancora di febbraio, mentre per quanto concerne la voce pensione al calcolo non ho la certezza assoluta che tale importo sarà quello definitivo a partire da marzo*, però già nei nostri 2 casi il lordo è aumentato esattamente dell'incremento previsto per le rispettive fasce.

Se gli importi non cambieranno, la salvaguardia ci sarà solo per quelli che superano di poco una determinata soglia. Ad esempio chi partiva con 2105 euro lordi avrà come minimo un incremento pari a quello massimo previsto per la fascia precedente (in questo caso 153 euro). Senza salvaguardia il pensionato con 2105 euro lordi avrebbe avuto un incremento pari a 130 lordi e quindi con un nuovo lordo inferiore a chi partiva da un lordo più basso (il pensionato con 2101 euro)

*A marzo poi ci saranno anche gli arretrati relativi a gennaio e febbraio non visibili in quella schermata
 
Io ho avuto un aumento di 116 euro lordi….oltre 8 volte il minimo, 2,7%
 
Una bella fregatura per alcuni pensionati.
 
Sempre col sistema suggerito da Fab oggi ho trovato l’importo della pensione netta di Marzo 2023 che dovrebbe comprendere 2 mesi di arretrati.
Tante aspettative quando si parlava di 7,3% di aumento, invece alla fine mi ritrovo con alcune decine di euro, confrontabili con quanto accaduto l’anno scorso quando c’era stata anche una leggera diminuzione irpef….
 
Se andate nel “fascicolo previdenziale del cittadino” —> domande presentate —> pensioni —> compare (almeno nel mio caso) il provvedimento in pdf di ricalcolo.
Con i vecchi importi (arretrati) e quello nuovo (dal marzo 2023).

mau——
 
Se andate nel “fascicolo previdenziale del cittadino” —> domande presentate —> pensioni —> compare (almeno nel mio caso) il provvedimento in pdf di ricalcolo.
Con i vecchi importi (arretrati) e quello nuovo (dal marzo 2023).

mau——
Impossibile aprire il file perché corrotto o danneggiato.
Che meraviglia.
 
A me funziona benissimo…apri il file non cancellato….
 
Visto oggi il dettaglio di "nuova" pensione + arretrati.
Praticamente devo restituire schei a Meloni & Giorgetti.
Governo da paura.
 

Pensioni, scatta il 1° dicembre 2023 il conguaglio della rivalutazione: ecco come funziona.

A indicare con certezza la data del versamento è la versione finale del decreto legge di accompagnamento alla manovra varata dal governo Meloni. Sarà pagato lo 0,8% necessario a recuperare l’inflazione effettiva (8,1%) garantita fin qui per una quota pari al 7,3%.

È anticipato al 1° dicembre 2023 l’anticipo del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni: lo 0,8% necessario a recuperare l’inflazione effettiva del 2022 (8,1%). A indicare con certezza la data del versamento, che tradizionalmente è “calendarizzata” a gennaio, è la versione finale del decreto legge di accompagnamento della manovra varata dal governo Meloni. In alcune bozze del Dl si faceva riferimento alla data del 1° novembre. Con l’invio del provvedimento alle Camere vengono spazzati tutti i dubbi.

Un ritocco di circa 8 euro sull’importo di un assegno in origine di mille euro al mese

Con l’indicizzazione all’inflazione 2022 un assegno che prima dell’inizio di quest’anno era di mille euro mensili è prima salito di 73 euro per effetto della rivalutazione iniziale del 7,3% e ora con il conguaglio dello 0,8% (circa 8 euro) dovrebbe arrivare a quota 1.081 euro: complessivamente il ritocco dovrebbe quindi essere di 81 euro. E naturalmente con il conguaglio dovrebbero anche arrivare gli arretrati (8 euro al mese per le mensilità precedenti a partire da gennaio 2023)

Rivalutazione: anche per il conguaglio valgono le «fasce» del 2023

Per effetto della stretta introdotta con la legge di bilancio approvata a fine 2022 la rivalutazione piena al 100% (e annesso conguaglio) è garantita solo per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (2.101,52 euro lordi mensili). Si scende poi all’85% per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.626,90 euro), al 53% tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.152,28 euro), al 47% tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4203.04 euro), al 37% tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.253,80 euro) e al 32% oltre 10 volte il minimo Inps (quindi, di fatto, da 5.254 euro lordi in su).

Nel 2024 il meccanismo di «indicizzazione» sarà rivisto

Il governo ha già lasciato intendere che per il 2024 questo meccanismo sarà rivisto. Ad esempio, la rivalutazione per la «fascia» tra 4 e 5 volte il minimo dovrebbe lievitare dall’85 al 90%. Ma per capire se ci saranno altre novità (probabilmente l’ultima «fascia» sarà ulteriormente penalizzata) occorrerà attendere il testo finale della nuova legge di bilancio.
 

Rivalutazione: anche per il conguaglio valgono le «fasce» del 2023

Per effetto della stretta introdotta con la legge di bilancio approvata a fine 2022 la rivalutazione piena al 100% (e annesso conguaglio) è garantita solo per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (2.101,52 euro lordi mensili). Si scende poi all’85% per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.626,90 euro), al 53% tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.152,28 euro), al 47% tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4203.04 euro), al 37% tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.253,80 euro) e al 32% oltre 10 volte il minimo Inps (quindi, di fatto, da 5.254 euro lordi in su).

Nel 2024 il meccanismo di «indicizzazione» sarà rivisto

Il governo ha già lasciato intendere che per il 2024 questo meccanismo sarà rivisto. Ad esempio, la rivalutazione per la «fascia» tra 4 e 5 volte il minimo dovrebbe lievitare dall’85 al 90%. Ma per capire se ci saranno altre novità (probabilmente l’ultima «fascia» sarà ulteriormente penalizzata) occorrerà attendere il testo finale della nuova legge di bilancio.
Una questione che non mi è chiara è la seguente:

Poiché nel 2023 l'importo della pensione minima è stato aumentato a 563,74 euro, le fasce in questione non dovrebbero essere modificate di conseguenza?

In particolare lo scorso anno io superavo di poco il valore di 5 volte la pensione minima, mentre col valore aggiornato, che ho sopra riportato, io rientrerei per il 2024 nella fascia tra 4 e 5 volte la pensione minima.

Quale dovrebbe essere l'importo percentuale della prossima rivalutazione?

Il 90% (che prima era l'85%) oppure il 53%?

Capirete che la differenza non è trascurabile, perchè c'è uno scalone enorme fra le due fasce.

Qualcuno mi sa rispondere?
 
Una questione che non mi è chiara è la seguente:

Poiché nel 2023 l'importo della pensione minima è stato aumentato a 563,74 euro, le fasce in questione non dovrebbero essere modificate di conseguenza?

In particolare lo scorso anno io superavo di poco il valore di 5 volte la pensione minima, mentre col valore aggiornato, che ho sopra riportato, io rientrerei per il 2024 nella fascia tra 4 e 5 volte la pensione minima.

Quale dovrebbe essere l'importo percentuale della prossima rivalutazione?

Il 90% (che prima era l'85%) oppure il 53%?

Capirete che la differenza non è trascurabile, perchè c'è uno scalone enorme fra le due fasce.

Qualcuno mi sa rispondere?
L'importo del minimo Inps che hai indicato (563,74) è quello calcolato con la pereq provvisoria (7,3%) ma, con la pereq definitiva dell'8,1%. diventa, salvo errori, 567,93.
Tieni poi presente che nella determinazione del tuo incremento perequativo per il 2024 occorre applicare la perequazione ridotta per la fascia di appartenenza ma sempre con la garanzia che la nuova pensione sia quantomeno non inferiore a quella raggiunta da coloro che si trovano nella fascia immediatamente inferiore.
Saluti.
 
L'importo del minimo Inps che hai indicato (563,74) è quello calcolato con la pereq provvisoria (7,3%) ma, con la pereq definitiva dell'8,1%. diventa, salvo errori, 567,93.
Tieni poi presente che nella determinazione del tuo incremento perequativo per il 2024 occorre applicare la perequazione ridotta per la fascia di appartenenza ma sempre con la garanzia che la nuova pensione sia quantomeno non inferiore a quella raggiunta da coloro che si trovano nella fascia immediatamente inferiore.
Saluti.
Certamente.
Avevo dato per scontata la cosa.
Ma la mia domanda è un'altra:
Le nuove versioni del 2024 saranno rivalutate con riferimento alle "vecchie" fasce dell'anno precedente oppure a quella "nuove" già rivalutate lo scorso anno?
Nel secondo caso la fascia da 4 a 5 volte la pensione minima sarebbe notevolmente superiore.
Per la precisione da 2.271,72 euro a 2.839,65 euro.
Non trovo da nessuna parte una risposta chiara.
Tu cosa ne pensi?

PS: l'unico riferimento che ho trovato è la circolare INPS n. 35 del 3 aprile 2022, ma credo si riferisca solo alla rivalutazione delle pensioni minime e non a quelle superiori.
Questo mi farebbe propendere per una rivalutazione delle nostre pensioni (non le minime) che sarebbe più penalizzante.

Copio ed incollo:

7. Rilevanza ai fini della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024

Ai fini della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerare al netto dell'incremento transitorio, in base alla disposizione in esame, che non rileva a tali fini e i cui effetti cessano in ogni caso, rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.
 
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Certamente.
Avevo dato per scontata la cosa.
Ma la mia domanda è un'altra:
Le nuove versioni del 2024 saranno rivalutate con riferimento alle "vecchie" fasce dell'anno precedente oppure a quella "nuove" già rivalutate lo scorso anno?
Nel secondo caso la fascia da 4 a 5 volte la pensione minima sarebbe notevolmente superiore.
Per la precisione da 2.271,72 euro a 2.839,65 euro.
Non trovo da nessuna parte una risposta chiara.
Tu cosa ne pensi?

PS: l'unico riferimento che ho trovato è la circolare INPS n. 35 del 3 aprile 2022, ma credo si riferisca solo alla rivalutazione delle pensioni minime e non a quelle superiori.
Questo mi farebbe propendere per una rivalutazione delle nostre pensioni (non le minime) che sarebbe più penalizzante.

Copio ed incollo:

7. Rilevanza ai fini della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024

Ai fini della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerare al netto dell'incremento transitorio, in base alla disposizione in esame, che non rileva a tali fini e i cui effetti cessano in ogni caso, rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.
Il riferimento si baserà sulle nuove perchè ogni anno le fasce di perequazione si basano sul trattamento minimo Inps ottenuto sull'anno precedente (naturalmente rivalutato con la perequazione definitiva e non provvisoria).
Il riferimento, nel caso da te ipotizzato, è quello di 2839,65.
Spero che ora il concetto ti sia chiaro.
 
Il riferimento si baserà sulle nuove perchè ogni anno le fasce di perequazione si basano sul trattamento minimo Inps ottenuto sull'anno precedente (naturalmente rivalutato con la perequazione definitiva e non provvisoria).
Il riferimento, nel caso da te ipotizzato, è quello di 2839,65.
Spero che ora il concetto ti sia chiaro.
Grazie Sergio46

Spero che tu abbia ragione, anche perchè vedo che sei molto più ferrato di me in materia.

Mi auguro che il legislatore (e non l'INPS che non ha alcuna responsabilità sulla questione) non abbia previsto qualche "trabocchetto" per evitare di aumentare "troppo" le pensioni superiori a 4-5 volte il minimo.

Non sarebbe la prima volta che i pensionati resterebbero "cornuti e razziati" ..... scusa l'espressione .....

Non ci resta che attendere il 2 gennaio .... anzi il 21-22 dicembre quando saranno visibili i cedolini sul sito dell'INPS.

Una buona serata e grazie ancora

PS: la mia pensione attuale è di circa 2.828 euro ..... quindi ci starei dentro "a pelo"
 
Una pensione di 2.840 euro (1 euro in meno rispetto a 5 volte il minimo attuale) avrà una rivalutazione quasi doppia rispetto ad una pensione di 2.839 euro.

Data una inflazione del 5%, in soldoni la prima verrebbe rivalutata per circa 75 euro lordi e la seconda per circa 128 euro lordi.

ASSURDO
Sbagli perche' non tieni conto della "clausola di salvaguardia" che viene correttamente attribuita per evitare il caso da te prospettato. In pratica il soggetto con 1 euro di differenza in piu avra' lo stesso trattamento economico dell'altro, perche' la riduzione della perequazione operera' per la sola eccedenza rispetto alla fascia economicamente piu bassa.
 
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