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“Dell’amore qualcosa sapevo, avevo pur visto qualche coppia di innamorati e letto poesie da’more meravigliosamente inebrianti.
Io stesso mi ero già innamorato parecchie volte e nei miei sogni avevo percepito una traccia di quella dolcezza che vale per un
uomo il rischio della vita e da senso al suo agire appassionato. (…)
Ma l’amore per me era ancora un giardino ermeticamente chiuso davanti alla cui porta attendevo con timido desiderio.”
“Che cos’è che sto cercando… Forse un posto in cui riporre il mio sogno troppo grande.”
Un giorno mi piacerebbe…” […]
– “Un giorno… […] Guarda che mentre continui a dire “un giorno” il tuo sogno non finirà affatto. Anzi, continuerà a esserci per sempre, bellissimo com’è adesso. Se pure non si avverasse, secondo me sarebbe comunque un modo per vivere. Anche avere un sogno nel cassetto non è mica una cosa brutta. Perché ci dà gioia nella vita di tutti i giorni.”
Io ho perso le parole.
Ciel! Amour! Liberté! Quel rêve, ô pauvre Folle! Tu te fondais à lui comme une neige au feu. [Cielo! Amor! Libertà! Che sogno o dolce Pazza! Tu ti scioglievi a lui come la neve al fuoco.]
Sei perfetta perché sai sbagliare bene
E non hai paura di buttarti, di spaccarti il muso
Non hai paura di rialzarti, di pulirti dal sangue
Guardarti in giro, rassicurare chi ti guarda
E fare con le spalle quel verso di chi si è fatta niente
Sei perfetta non perché non fai errori
Ma perché ne fai tantissimi
Perché ci provi sempre e ci riprovi ancora e non molli mai
Testa dura, cuore morbido
Sei perfetta perché riconosci le tue *******
E sai chiedere scusa, sai chiedere scusa guardando negli occhi
Non ti nascondi dietro un messaggio
Tu esci fuori all’improvviso come i petali del girasole
E ti fai trovare sotto casa e consegni a domicilio le tue scuse
Sei perfetta, perfetta non significa impeccabile
Perfetta significa “per fetta”
Significa che ci hai provato così tante volte
Da essere a fette, a pezzi, distrutta, disintegrata
Che ci hai provato così tanto che ora è da stupidi mollare
Sei perfetta
Sei perfetta perché tutte le persone
Che anche per un secondo ti passano accanto
Si ritrovano all’improvviso con la voglia matta
Di lottare per i propri sogni.
Javier Senosiain è un architetto messicano che progetta case incredibilmente fuori dal comune che sembrano uscite da un sogno. Il suo modo di integrare gli edifici con il paesaggio è detto “Architectura Organica”.
“La casa organica nasce con l’idea di creare uno spazio adatto per l’uomo. La sua origine è la natura. Simile al grembo materno, ai ricoveri per animali, alle origini dell’uomo, che all’inizio ha adottato le caverne senza modificare l’ambiente, simile ad un igloo e alle braccia di una madre che è intenta a coccolare il suo bambino”.
Nessuna costruzione presenta linee rette, marchio dell’artista che ha voluto dare una certa continuità tra pareti, tetto e pavimento. “Le linee rette sono state create dall’uomo, ma le curve sono più armoniose. Guardate i nidi degli uccelli, le tane dei conigli, le grotte, le conchiglie; sono tutte creazioni dalla forma curva” ha detto Senosiain durante un’intervista.
(dal web, "Architettura Organica: le case messicane ispirate da un sogno")
Grazie Olbrok...ti auguro di poter esaudire nel 2023 qualche tuo sogno importante,
uno che accarezzi e custodisci ma non osi esprimere...e naturalmente anche quei sogni piccoli,
di ordinaria amministrazione ma che, tutti insieme, ci fanno vivere bene e ogni mattina ci
fanno esclamare: "Ma che bella giornata!" e ci fanno volare.....
L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno
e d'un principio di pensiero.“ -
“Non ho mai trascorso una notte intera con te.
Non so come ti addormenti, com’è il tuo risveglio, se il tuo sonno è interrotto e quando; se ti svegli nottetempo per i pensieri, se leggi prima di addormentarti, o se ti svegli di notte per leggere.
Non so se ricordi i tuoi sogni, se ha ma avuto un incubo o semplicemente brutti sogni.
Non so se ti svegli soddisfatto o riposato, se hai ansie e brutti presentimenti.
Non so se ti svegli assetato e di cosa.
Vorrei Saperlo.”
Grazie Olbrok...ti auguro di poter esaudire nel 2023 qualche tuo sogno importante,
uno che accarezzi e custodisci ma non osi esprimere...e naturalmente anche quei sogni piccoli,
di ordinaria amministrazione ma che, tutti insieme, ci fanno vivere bene e ogni mattina ci
fanno esclamare: "Ma che bella giornata!" e ci fanno volare.....
L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero.“ -
Grazie Mafalda , contraccambio in tutto e per tutto
...anche se oggi è stata una bellissima e luminosissima giornata di sole...canzoncina triste di un album triste di un gruppo triste, ma stavo riascoltando questo, per cui... .
Un caro saluto.
"...Notte alta, cielo ridente
È la quiete quasi un sogno
La luna cade sulla foresta
come una pioggia d’argento
di rarissimo splendor…
Tu sola dormi e non ascolti
Il tuo cantor…
Luna, manda la tua luce argentata
a risvegliare la mia innamorata .
Voglio appagare i miei desideri
Soffocarla coi miei baci.
Canto
E la donna che amo tanto
non mi ascolta, sta dormendo.
Lassù la luna schiva
sta nel cielo tanto pensierosa
E le stelle così serene…
Iaià, su, lasciami
salire per quest’erta…"
Sognare non è come andare in bicicletta o guidare la macchina, che una volta che
hai imparato come si fa non te lo scordi più. Ce lo si dimentica facilmente, come sognare.
Crescendo ci dicono che è una roba da bambini, che si dovrebbe smettere, che tanto fa
solo male. Ci dicono: “Meglio tenere i piedi per terra”, ma la terra certe volte trema, e a quel punto che si fa?
O mia amata, fra i dolenti affanni così folti sul mio terrestre sentiero -
triste, ahimè! - dove mai non cresce
un fiore, mai alcuna rosa solitaria -
trova sollievi almeno l' anima mia
in molti sogni di te: e conosce allora
un Eden di blando riposo.
Nell'Odissea si dice che i sogni possono provenire dagli dei o dal mondo dei morti, e possono essere ingannevoli o veritieri, ma sempre costituiti da una qualche inconsistente materialità, una sorta di fumo o nebbia, tale cioè da renderli percepibili dai sensi umani e connessi in qualche modo con la vita reale. Il sogno è dunque concepito come una via proveniente dall'al di là che permette di scoprire l'essenza intima dell'uomo e il suo destino.
«Ospite, i sogni sono vani, inspiegabili:
non tutti si avverano, purtroppo, per gli uomini.
Due son le porte dei sogni inconsistenti:
una ha battenti di corno, l'altra d'avorio:
quelli che vengono fuori dal candido avorio,
avvolgon d'inganni la mente, parole vane portando;
quelli invece che escon fuori dal lucido corno,
verità li incorona, se un mortale li vede.»
Secondo Esiodo i sogni erano figli della Notte. L'idea di una divinità specifica dei sogni è più tarda e viene generalmente attribuita ad Ovidio, che nelle sue Metamorfosi diede un nome ai tre figli di Ipno, il sonno: Morfeo, Fobetore e Fantaso.