C'era un tempo sognato ...Che bisognava sognare!

  • Obbligazione Societe Generale – Tasso fisso in Euro

    Questa obbligazione prevede il pagamento di tre cedole fisse, corrisposte su base semestrale, ad un tasso annuo lordo del 3,25% e il rimborso del 100% del Valore Nominale a scadenza. Durante la sua vita, il valore di mercato dell’obbligazione può essere diverso dal Valore Nominale. L’investitore potrà quindi acquistare l’obbligazione a prezzi inferiori o superiori al Valore Nominale; il rimborso del Valore Nominale è garantito esclusivamente a scadenza.
    Per continuare a leggere visita il link

diagonale

onde in tempesta
Registrato
14/1/14
Messaggi
37.901
Punti reazioni
1.960
Ciao Torre :)

Grazie Torre1:)

morfeo-2.jpg


Nell'Odissea si dice che i sogni possono provenire dagli dei o dal mondo dei morti, e possono essere ingannevoli o veritieri, ma sempre costituiti da una qualche inconsistente materialità, una sorta di fumo o nebbia, tale cioè da renderli percepibili dai sensi umani e connessi in qualche modo con la vita reale. Il sogno è dunque concepito come una via proveniente dall'al di là che permette di scoprire l'essenza intima dell'uomo e il suo destino.

«Ospite, i sogni sono vani, inspiegabili:
non tutti si avverano, purtroppo, per gli uomini.
Due son le porte dei sogni inconsistenti:
una ha battenti di corno, l'altra d'avorio:
quelli che vengono fuori dal candido avorio,

avvolgon d'inganni la mente, parole vane portando;
quelli invece che escon fuori dal lucido corno,

verità li incorona, se un mortale li vede.»

Secondo Esiodo i sogni erano figli della Notte. L'idea di una divinità specifica dei sogni è più tarda e viene generalmente attribuita ad Ovidio, che nelle sue Metamorfosi diede un nome ai tre figli di Ipno, il sonno: Morfeo, Fobetore e Fantaso.

Ulisse-sirene-Belly.jpg



Bel tema OK!, yassou Maf :flower:

Nel Pantheon dell'antica Grecia, la Notte è infatti una divinità primordiale, al pari di Chaos e Thanatos. L'età degli Dei inizia poco dopo, con l'unione di Urano e Gea, il cielo e la terra. A Nix è dedicato un monte sul pianeta Venere

330px-William-Adolphe_Bouguereau_%281825-1905%29_-_La_Nuit_%281883%29.jpg


Suo figlio Hypnos è in effetti una forza nè buona nè cattiva, dipende dai casi. Sicuramente subdolo quando nell'Eneide aiuta Poseidone a perdere, a proposito di nocchieri ;), il prode Palinuro.

"Iamque fere mediam caeli Nox umida metam
contigerat, placida

laxabant membra quiete
sub remis fusi per dura sedilia nautae,
cum levis aetheriis delapsus Somnus ab astris
aera

dimovit tenebrosum et dispulit umbras,
te, Palinure, petens, tibi somnia tristia portans
insonti;
puppique deus

consedit in alta
Phorbanti similis funditque has ore loquelas:
‘Iaside Palinure, ferunt ipsa aequora classem,

aequatae spirant aurae, datur hora quieti.
pone caput fessosque oculos furare labori.
ipse ego paulisper pro te tua

munera inibo.’
cui vix attollens Palinurus lumina fatur:
‘mene salis placidi vultum fluctusque quietos

ignorare iubes? mene huic confidere monstro?
Aenean credam quid enim? fallacibus auris
et caeli totiens deceptus

fraude sereni?’
talia dicta dabat, clavumque adfixus et haerens
nusquam amittebat oculosque sub astra tenebat.

ecce deus ramum Lethaeo rore madentem
vique soporatum Stygia super utraque quassat
tempora, cunctantique natantia

lumina solvit.
vix primos inopina quies laxaverat artus,
et super incumbens cum puppis parte revulsa
cumque

gubernaclo liquidas proiecit in undas
praecipitem ac socios nequiquam saepe
vocantem;
ipse volans tenuis se sustulit

ales ad auras.
currit iter tutum non setius aequore classis
promissisque patris Neptuni interrita fertur.
iamque

adeo scopulos Sirenum advecta subibat,
difficilis quondam multorumque ossibus albos
tum rauca adsiduo longe sale saxa

sonabant,
cum pater amisso fluitantem errare magistro
sensit, et ipse ratem nocturnis rexit in undis
multa gemens

casuque animum concussus amici:
‘o nimium caelo et pelago confise sereno,
nudus in ignota, Palinure, iacebis

harena."


(Libro V, 835-871)

Al valente timoniere è dedicata oggi una statua nell'omonima località, con una splendida spiaggia, a sud di Salerno.

4994671_f24cd0_800x800.jpg


Il contrario avviene nell'Iliade quando Era, per agevolare gli Achei, si reca prima da Afrodite e si fa prestare la fascia ricamata in cui sono racchiusi tutti i suoi incantesimi (“l’ amore, il desiderio, l’amplesso, il fascino che toglie la ragione anche ai saggi”…), poi va da Hypnos per convincerlo a far addormentare Zeus dopo che avrà fatto l’amore con lei.

Carracci_-_Jupiter_et_Junon.jpeg


La Dea ci riesce promettendo in moglie al Sonno una delle Grazie, Pasitea, da lui tanto desiderata.
Quindi era va a sedurre Zeus, che peraltro è suo marito :D

 
Ultima modifica:

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665
Umberto_Saba_1946.jpg


A quelli che credono ancora che Adolfo Hitler… abbia almeno amata la Germania, racconto qui qual è stato veramente il suo Sogno. Ridurre la Germania un mucchio di macerie; e, fra nuvole di gas asfissianti, rimproverando ai tedeschi di averlo – per colpa degli ebrei – tradito, salire EGLI al cielo, in una specie di apoteosi, circondato dal fiore delle più giovani e fedeli S.S. Questo sogno egli lo ha sognato così profondamente … che si può dire che egli abbia vinta – almeno in parte – la SUA guerra”.

Così scriveva Umberto Saba in Scorciatoie e Raccontini, pubblicato nel 1946.
Non molti sanno che il grande poeta triestino fu uno dei primi intellettuali europei ad interrogarsi sul nazismo e la Shoah. Impagabile il ritratto di Hitler “eseguito nel 1933” e proposto in questa stessa opera:

“Con quei baffetti sotto il naso, e quella smorfia facciale, come fiutasse sempre… un cattivo odore”.

citazione-umberto-saba.jpg
 

gianni

Nuovo Utente
Registrato
23/9/99
Messaggi
5.314
Punti reazioni
214
Nel gennaio del 1967, durante il popolare Festival di Sanremo, un fatto tragico scuote l'opinione pubblica e il mondo musicale: il cantautore Luigi Tenco viene trovato privo di vita nella sua stanza d'albergo, al termine di una concitata serata dove la sua canzone, presentata in coppia con la star internazionale Dalida, viene eliminata a sorpresa dalla gara canora.

Dalida e Tenco, un affare di cuore (1./10)

Dalida e Tenco, un affare di cuore (2./10)

Dalida e Tenco, un affare di cuore (3./10)

Dalida e Tenco, un affare di cuore (4./10)

Dalida e Tenco, un affare di cuore (5./10)

Dalida e Tenco, un affare di cuore (6./10)
 
Ultima modifica:

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665

«Perché scrivi solo cose tristi?
- Perché quando sono felice esco.» (Luigi Tenco)


Il 26 gennaio 1967, durante la prima serata del Festival (all’epoca condotto da Mike Bongiorno), Tenco si esibì con «Ciao amore ciao»: salì sul palco del Salone delle feste del Casinò di Sanremo quasi a fine serata, prima di mezzanotte (i nastri della performance andarono perduti, rimasero soltanto alcune fotografie, la registrazione filmata delle prove e la registrazione audio originale). La canzone fu eliminata dalla giuria
Insieme a Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi è uno degli esponenti della cosiddetta scuola genovese, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana.


Mi sono innamorato di te
perché non avevo niente da fare:
il giorno volevo qualcuno da incontrare,
la notte volevo qualcosa da sognare.


“Mi sono innamorato di te”, scritta nel 1962 e contenuta nell’LP “Luigi Tenco”, il primo del musicista. Il testo è una dichiarazione d’amore non convenzionale, sembra che l’innamoramento sia un antidoto alla noia, invece lo stesso Tenco dichiarò che c’era molto sentimento perché era molto preso da una donna quando l’aveva composta.

„Ah… l'amore l'amore, quanti sogni ti brucia l'amore
ah… l'amore l'amore, quante notti non ti lascia dormire,
e ti senti più grande del mare e ti senti ancor meno di niente.“


Emozioni, pensieri, sogni, tormenti, entusiasmi e delusioni espressi attraverso le sue canzoni che già sapevano tanto di lui.

I miei giorni perduti son quelli
Vissuti lontano da te
Mille bocche baciate
Mille sogni sognati.
Ma senza un perché.

Luigi Tenco, un cantante autore di 29 anni, è uscito drammaticamente dalla scena perché le giurie del XVII Festival di Sanremo avevano escluso la sua canzone. Ieri sera 22 milioni di persone hanno assistito… al prologo di questo dramma assurdo”.
Con queste parole lapidarie, un austero Sergio Zavoli, dall’“altare” televisivo del Telegiornale del Primo Canale Rai, il 27 gennaio del 1967 annunciava, ad un’Italia ancora bambina, tutta presa dal primo luccichio consumistico, la tragica scomparsa del cantautore di nascita piemontese, ma di adozione genovese.
Luigi Tenco, l’avrete notato, ieri sera”, continuava il giornalista, “cantava ad occhi chiusi come in preda ad una specie di allucinato rapimento, quasi avvertisse l’inutilità di un confronto tra la sua chiusa, amarissima protesta, e quell’irresistibile dovere di essere vivi… sia pure con le pene acute di tutti i giorni”.


E gli occhi intorno cercano
quell'avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l'avvenire è ormai quasi passato.


Un suicidio di cui molto è stato detto e investigato, che pone brutalmente fine anche a un percorso artistico brevissimo, sette anni appena, e che sicuramente molto avrebbe potuto dare. Ma la tragedia purtroppo monopolizza l’attenzione, e altera anche la percezione del suo talento, della sua carica innovativa, non aiuta a chiarire la sua complessa personalità.


Andare via lontano
A cercare un altro mondo
Dire addio al cortile
Andarsene sognando
E poi mille strade grigie come il fumo
In un mondo di luci sentirsi nessuno
Saltare cent'anni in un giorno solo
Dai carri dei campi
Agli aerei nel cielo
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao

luigi-tenco-1529.jpg
 

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665

tumblr_otca3zNW3L1vkdi16o1_500.gifv

C’è una me che vive non vista.
Passeggia nei corridoi interni.
È fatta dei sogni che fluiscono nel mezzo di queste mura nella mia mente.
C’è una me che potrei essere
se solo la lasciassi respirare all’esterno.

Lebogang Mashilev

tumblr_mkfaq7xgYr1qz86ovo1_500.jpg
 

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665

"Non spezzare nulla di questo sogno.
Io sono con te in ogni maledetto istante
che ci vuole dividere e non ci riesce...."

Alda Merini

aa785bd28cea0b9568bf51e13d493d58f1e9a420.jpg
 

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665

Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole,
direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e non riuscendo
a riaddormentarmi, inizi a sognarti.

(Franz Kafka, Lettere a Milena)

6a36e18cb79b16a702f9061ace97a6f4a584fc0b.jpg
 

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665

“E se smettesse di sognare di te, dove credi che saresti?'
'Dove sono ora, naturalmente', ribatté Alice.
'Niente affatto', disse Piripù sprezzante. 'Non saresti in nessun luogo.
Perché tu sei soltanto un qualche cosa dentro il suo sogno'.”

"Attraverso lo specchio" Lewis Carroll



tumblr_p5aob9wDHd1rdzn91o1_500.jpg
 

maf@lda

à tout suite
Registrato
29/6/05
Messaggi
35.029
Punti reazioni
1.665


b45d155c62c03d1629e6cd85e00ba9a76a844b83.jpg

Frühlingsglaube: Die linden Lüfte sind erwacht, op. 20 n. 2, D. 686

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Ludwig Uhland


La fede nella primavera
Si è destata l'aria mite,
mormora e tesse notte e giorno,
si muove in ogni dove.
O fresca fragranza, o nuovo suono!
Orsù, povero cuore, non temere!
Ora tutto, tutto dovrà cambiare.
Il mondo ogni giorno si fa più bello,
non si sa cos'altro succederà,
la fioritura non vuol finire;
fiorisce anche la valle più profonda e lontana:
Orsù, povero cuore, dimentica le pene!
Ora tutto, tutto dovrà cambiare.

e318d145b751d43754136cd279cb8fc1b7db46ac.jpg