Che cosa vuol dire per l'economia reale avere tassi di mercato dei t.d.s. più alti?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Dav. c. G.

Nuovo Utente
Registrato
16/9/09
Messaggi
50.354
Punti reazioni
798
E' evidente che nel medio lungo periodo, man mano che partono i collocamenti, aumenta la spesa pubblica in interessi (quindi aumenta anche la p.f. e si riducono i servizi per pagare questa nuova spesa). Ed il 35% di questa spesa prende anche la via dell'estero.

Ed alle imprese e famiglie che succede? Succede che le banche prestano i soldi meno volentieri ed a tassi più alti. Nel medio lungo periodo, naturalmente.

L'economista: ''Con questo spread interessi più alti per i prestiti''
 
Ultima modifica:
già, ma c'è ancora qualche fine economista che pensa che non influiscano anche sull'economia reale.
 
E' evidente che nel medio lungo periodo, man mano che partono i collocamenti, aumenta la spesa pubblica in interessi (quindi aumenta anche la p.f. e si riducono i servizi per pagare questa nuova spesa). Ed il 35% di questa spesa prende anche la via dell'estero.

Ed alle imprese e famiglie che succede? Succede che le banche prestano i soldi meno volentieri ed a tassi più alti. Nel medio lungo periodo, naturalmente.

L'economista: ''Con questo spread interessi più alti per i prestiti''

Ok, fin qui ci siamo.

Ora la domanda è: ha senso che in un area che adotta la stessa moneta ci siano differenziali? E se sì, visto che in economia non esistono free-lunch, come si riequilibrano?

L'economista dovrebbe spiegare questo.
 
Ok, fin qui ci siamo.

Ora la domanda è: ha senso che in un area che adotta la stessa moneta ci siano differenziali? E se sì, visto che in economia non esistono free-lunch, come si riequilibrano?

L'economista dovrebbe spiegare questo.

E' necessario che in quell'area (Euro) si riducano gradualmente i differenziali. Sia negli spread dei t.d.s. che in quelli praticati dalle banche.
Ma questo non può avvenire con un colpo di bacchetta magica o con affermazioni populistiche.
Serve l'unione fiscale ( e federale) ed una certa unione civica.
Anche all'interno dell'Italia non abbiamo gli stessi tassi praticati dalle banche alla clientela. Finora l'Italia si regge sui trasferimenti di aiuti dal nord al sud. Ma potrà essere sempre così? O sarebbe meglio cominciare a fare in modo che il sud Italia si regga anche sulle proprie gambe e sulle prorie capacità (che sono notevoli e molto più grandi di quel che si pensi ed io lo so bene visto che sono meridionale)?
Naturalmente gradualmente e grazie anche agli aiuti che devono continuare a venire dal nord Italia.
Ma non penso certamente agli aiuti clientelari dati al sud negli ultimi decenni.
 
quali sarebbero queste capacità ?
 
basta fare come l'Inghilterra e gli interessi non si alzano .
 
E' necessario che in quell'area (Euro) si riducano gradualmente i differenziali. Sia negli spread dei t.d.s. che in quelli praticati dalle banche.
Ma questo non può avvenire con un colpo di bacchetta magica o con affermazioni populistiche.
Serve l'unione fiscale ( e federale) ed una certa unione civica.
Anche all'interno dell'Italia non abbiamo gli stessi tassi praticati dalle banche alla clientela. Finora l'Italia si regge sui trasferimenti di aiuti dal nord al sud. Ma potrà essere sempre così? O sarebbe meglio cominciare a fare in modo che il sud Italia si regga anche sulle proprie gambe e sulle prorie capacità (che sono notevoli e molto più grandi di quel che si pensi ed io lo so bene visto che sono meridionale)?
Naturalmente gradualmente e grazie anche agli aiuti che devono continuare a venire dal nord Italia.
Ma non penso certamente agli aiuti clientelari dati al sud negli ultimi decenni.

Ma che stai a dire? In Germania i trasferimenti interni sono enormi. Ci sono in tutti gli stati.......solo che giustamente tra europei non ci sono. Che capzo me ne frega di mantenere i greci? Non abbiamo nemmeno un parlamento eletto comune (e mai ci sarà) ma solo clan di nominati a Bruxelles che poi non contano nulla visto che se parla la Merkel stanno subito zitti

Non abbiamo una lingua comune, non abbiamo TV show comuni non abbiamo miti comuni...un eroe europeo lo conoscete? le banconote sono le uniche del mondo che non hanno simboli reali.

Prima finiamo 'sta farsa meglio è
 
L'euro va bene in un sistema con tasse basse, deficit vicino al pareggio ,flessibilità mkt lavoro ed eliminazione rendite corporazioni.

E' evidente che sia un modello culturalmente estraneo a molti paesi nell'euro, tra cui l'Italia.
 
L'euro va bene in un sistema con tasse basse, deficit vicino al pareggio ,flessibilità mkt lavoro ed eliminazione rendite corporazioni.

E' evidente che sia un modello culturalmente estraneo a molti paesi nell'euro, tra cui l'Italia.

Quindi anche all'interno dell'italia non andrebbe bene una stessa moneta, tipo lira, secondo il tuo ragionamento?
 
E' necessario che in quell'area (Euro) si riducano gradualmente i differenziali. Sia negli spread dei t.d.s. che in quelli praticati dalle banche.
Ma questo non può avvenire con un colpo di bacchetta magica o con affermazioni populistiche.
Serve l'unione fiscale ( e federale) ed una certa unione civica.
Anche all'interno dell'Italia non abbiamo gli stessi tassi praticati dalle banche alla clientela. Finora l'Italia si regge sui trasferimenti di aiuti dal nord al sud. Ma potrà essere sempre così? O sarebbe meglio cominciare a fare in modo che il sud Italia si regga anche sulle proprie gambe e sulle prorie capacità (che sono notevoli e molto più grandi di quel che si pensi ed io lo so bene visto che sono meridionale)?
Naturalmente gradualmente e grazie anche agli aiuti che devono continuare a venire dal nord Italia.
Ma non penso certamente agli aiuti clientelari dati al sud negli ultimi decenni.

che sorpresa !!!! :D
 
basta fare come l'Inghilterra e gli interessi non si alzano .

Bhe non direi.. non c'è proprio paragone tra italia e gb...
l'italia per poter competere con gb dovrebbe rafforza i legami con la russia, con la cina e il medioriente allora si .....ma tutto questo avrebbe un costo, non parlo di denaro ma di sangue.
La libertà si paga a caro prezzo...
 
E' necessario che in quell'area (Euro) si riducano gradualmente i differenziali. Sia negli spread dei t.d.s. che in quelli praticati dalle banche.

Lasciando perdere il resto è qui che vi voglio.

Supponiamo che tu che sei un patriota e compri decennali italiani che rendono il 5%. Io compr decennali tedeschi che rendono l'1,5%.

Supponiamo ora che dopo 5 anni, per magia, i differenziali tra Italia e Germania siano colmati. A quel punto sia il decennale tedesco che quello italiano rendono l'1,5% ed io e te otteniamo lo stesso rendimento.

Questo però da qui in avanti. E i cinque anni in cui tu guadagnavi il 5% ed io l'1,5%? Tu per 5 anni hai incassato il 3,5% in più. Complessivamente 17,5% in più.

Permetti che io sia un po' incaz.zato?

Lasciando l'esempio, io e te siamo ovviamente il mercato e il mercato, ricordiamo, non offre free-lunch. Quindi quel 17,5% del passato in qualche modo dovrà essere corretto. L'assottigliamento dei differenziali risolve il futuro, non il passato.

Come si colma quel differenziale del passato? La storia dei mercati dice: svalutazione o haircut.
 
Quindi anche all'interno dell'italia non andrebbe bene una stessa moneta, tipo lira, secondo il tuo ragionamento?

No. Infatti l'unità d'Italia è stato un errore. Il che non significa che vada rifatto su scala europea (e poi magari mondiale). Anzi, il caso italiano avrebbe dovuto insegnare molto. L'Italia è riuscita a rimanere unita pur con tutti i suoi problemi grazie ai trasferimenti.
 
Bhe non direi.. non c'è proprio paragone tra italia e gb...
l'italia per poter competere con gb dovrebbe rafforza i legami con la russia, con la cina e il medioriente allora si .....ma tutto questo avrebbe un costo, non parlo di denaro ma di sangue.
La libertà si paga a caro prezzo...

Mah, basterebbe andare a Washington a capo chino e si risolverebbe tutto. Tra una decina d'anni gli USA dovrebbero pure diventare esportatori netti di petrolio.
 
Lasciando perdere il resto è qui che vi voglio.

Supponiamo che tu che sei un patriota e compri decennali italiani che rendono il 5%. Io compr decennali tedeschi che rendono l'1,5%.

Supponiamo ora che dopo 5 anni, per magia, i differenziali tra Italia e Germania siano colmati. A quel punto sia il decennale tedesco che quello italiano rendono l'1,5% ed io e te otteniamo lo stesso rendimento.

Questo però da qui in avanti. E i cinque anni in cui tu guadagnavi il 5% ed io l'1,5%? Tu per 5 anni hai incassato il 3,5% in più. Complessivamente 17,5% in più.

Permetti che io sia un po' incaz.zato?

Lasciando l'esempio, io e te siamo ovviamente il mercato e il mercato, ricordiamo, non offre free-lunch. Quindi quel 17,5% del passato in qualche modo dovrà essere corretto. L'assottigliamento dei differenziali risolve il futuro, non il passato.

Come si colma quel differenziale del passato? La storia dei mercati dice: svalutazione o haircut.

Uno dovrebbe essere ********* con chi guadagna più interessi in questa prima fase?
Tutti sono liberi di comprare i t.d.s. che vogliono.
E per quale motivo questo guadagno dovrebbe poi essere corretto con svalutazione o haircut? Dove sta scritto?
:no:
 
Lasciando perdere il resto è qui che vi voglio.

Supponiamo che tu che sei un patriota e compri decennali italiani che rendono il 5%. Io compr decennali tedeschi che rendono l'1,5%.

Supponiamo ora che dopo 5 anni, per magia, i differenziali tra Italia e Germania siano colmati. A quel punto sia il decennale tedesco che quello italiano rendono l'1,5% ed io e te otteniamo lo stesso rendimento.

Questo però da qui in avanti. E i cinque anni in cui tu guadagnavi il 5% ed io l'1,5%? Tu per 5 anni hai incassato il 3,5% in più. Complessivamente 17,5% in più.

Permetti che io sia un po' incaz.zato?

Lasciando l'esempio, io e te siamo ovviamente il mercato e il mercato, ricordiamo, non offre free-lunch. Quindi quel 17,5% del passato in qualche modo dovrà essere corretto. L'assottigliamento dei differenziali risolve il futuro, non il passato.

Come si colma quel differenziale del passato? La storia dei mercati dice: svalutazione o haircut.

Se devi incazzarti devi farlo con il tuo paese, se c'è quel differenziale vuol dire che ci sono molti problemi da risolvere.

I problemi se non li risolvi peggiorano sempre.
 
Se devi incazzarti devi farlo con il tuo paese, se c'è quel differenziale vuol dire che ci sono molti problemi da risolvere.

I problemi se non li risolvi peggiorano sempre.


Londra (Regno Unito), 5 set. (LaPresse/AP) - La competitività degli Stati Uniti è calata per il quarto anno consecutivo. E' quanto emerge dalla classifica annuale stilata dal World Economic Forum. Gli Stati Uniti sono scesi dal quinto al settimo posto, superati da Olanda (quinta) e Germania (sesta). Il Wef spiega nella sua relazione che alcuni aspetti del clima politico Usa continuano ad alimentare le preoccupazioni delle grandi imprese, "in particolare per la scarsa fiducia pubblica nei politici e per una percepita mancanza di efficienza del governo". In cima alla classifica del 'Global Competitiveness Report 2012-13' sulle 144 economie mondiali c'è per il quarto anno di fila la Svizzera, premiata per l'innovazione e l'efficienza del suo mercato del lavoro. Tra i Paesi europei la Gran Bretagna è all'ottavo posto, la Francia al 21esimo, la Spagna al 36esimo e l'Italia al 42esimo. Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, ha spiegato che "persiste in termini di competitività la frattura tra diverse regioni e all'interno delle stesse regioni, in particolare in Europa, dove queste differenze sono all'origine delle turbolenze economiche che stiamo vivendo". Il Wef posiziona la Grecia alla 96esima posizione.
 
Lasciando perdere il resto è qui che vi voglio.

Supponiamo che tu che sei un patriota e compri decennali italiani che rendono il 5%. Io compr decennali tedeschi che rendono l'1,5%.

Supponiamo ora che dopo 5 anni, per magia, i differenziali tra Italia e Germania siano colmati. A quel punto sia il decennale tedesco che quello italiano rendono l'1,5% ed io e te otteniamo lo stesso rendimento.

Questo però da qui in avanti. E i cinque anni in cui tu guadagnavi il 5% ed io l'1,5%? Tu per 5 anni hai incassato il 3,5% in più. Complessivamente 17,5% in più.

Permetti che io sia un po' incaz.zato?

Lasciando l'esempio, io e te siamo ovviamente il mercato e il mercato, ricordiamo, non offre free-lunch. Quindi quel 17,5% del passato in qualche modo dovrà essere corretto. L'assottigliamento dei differenziali risolve il futuro, non il passato.

Come si colma quel differenziale del passato? La storia dei mercati dice: svalutazione o haircut.

Ma manco per niente... il differenziale prezza il rischio... ed attualmente lo sottostima (e di molto)... poi il differenziale del 17,5% noi ce lo mangiamo (noi italiani) in inflazione e tasse... quindi il tedesco guadagna il 17,5% a comprare i nostri tds (se gli piace il rischio) noi cittadini italiani guadagnamo molto meno... oppure perdiamo... come è stato fino ad ora...

Per 10 anni abbiamo avuto gli "stessi" (quasi) tassi tedeschi... ma l'inflazione si è mangiata (secondo le stime più ottimistiche) il 20%... quindi se in germania i tassi erano a livello dell'inflazione (con tassi reali nulli) in italia con tassi nominali di 50-100 pb superiori i tassi reali erano (per gli italiani) negativi... e così è stato anche quest'anno, nonostante i tassi siano saliti... abbiamo ancora tassi reali negativi... con la differenza che anche i tedeschi li hanno negativi... se comprano i nostri tds possono avere tassi reali positivi... quindi... io vedo la questione un po' diversamente... tu pensi che si siano pagati più interessi... ed è vero... ma soltanto poiché valuti i tassi nominali... per quanto riguarda i tassi reali il film è un po' diverso... (opinione personale)
 
Indietro