Che senso ha pagare per un conto online?

Maresca

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Ricordo parecchi anni fa quando sono usciti i conti online. Il loro principale punto di forza era che, non avendo filiali, avevano costi minori ed erano quindi in grado di offrire costi a canone 0, spesso persino compresi di carta di credito.

Nel giro di poco tempo spuntarono come funghi tantissimi conti online e gratuiti, come webank, conto arancio, Fineco, iwbank, youbanking, widiba e altri ancora.

Poi si sono aggiunti altri tipo buddybank e illimity.


Di recente sono usciti nuovi conti online come revolut, hype, n26, flowe e altri ancora che non offrono praticamente nulla in più rispetto agli altri ma propongono canoni mensili di anche 10€.


Ecco, vorrei capire cosa spinge una persona a pagare un canone di 10€ al mese per un conto online?
 
secondo me sfruttano la legge dei grandi numeri... cioè su un milione di potenziali clienti tra questi ne trovano sempre un certo numero che non si informa e quindi paga 10 euro al mese come dici tu, non rendendosi conto della fregatura, più che altro per ignoranza, e sono pure contenti di pagare. Io quando devo comprare qualcosa che non sia un caffè al bar mi informo sempre sul web, macchine moto, cellulari, notebook... non li ho mai acquistati senza prima informarmi. Ma c'è anche tanta gente impulsiva che si fida della prima falsa pubblicità senza preoccuparsi minimamente del pericolo fregatura in agguato. Ecco il motivo per cui questi ladri legalizzati continuano a vendere un servizio bancario a pagamento quando informandosi bene si troverebbe benissimo anche gratuito
 
Perchè certi servizi possono anche convenire, a chi ha sempre le man in pasta tra bonifici, prelievi, pagamenti e quant'altro. Il problema non è tanto il canone, quanto la difficoltà nel revocarlo, qualora lo si volesse revocare. Sono ancora troppe, infatti, le scartoffie da firmare in caso in cui uno volesse recedere da un conto o anche solo da una carta con IBAN. All'estero, specialmente nei paesi di cultura anglossasone, a volte basta fare click su "chiudi conto" per porre fine a canoni, dazi e balzelli che altrimenti andrebbero avanti per sempre, con rimodulazioni quasi sempre a sfavore. Attiverei anch'io canoni e servizi a pagamento su alcune banche, magari solo per un mese o poco più, se solo poi non mi dovessi impiccare per recedere dal servizio (purtroppo le banche fanno di tutto per impedirti di chiudere)
 
Ricordo parecchi anni fa quando sono usciti i conti online. Il loro principale punto di forza era che, non avendo filiali, avevano costi minori ed erano quindi in grado di offrire costi a canone 0, spesso persino compresi di carta di credito.

Nel giro di poco tempo spuntarono come funghi tantissimi conti online e gratuiti, come webank, conto arancio, Fineco, iwbank, youbanking, widiba e altri ancora.

Poi si sono aggiunti altri tipo buddybank e illimity.


Di recente sono usciti nuovi conti online come revolut, hype, n26, flowe e altri ancora che non offrono praticamente nulla in più rispetto agli altri ma propongono canoni mensili di anche 10€.


Ecco, vorrei capire cosa spinge una persona a pagare un canone di 10€ al mese per un conto online?
Ciao. Beh, sicuramente perché trovano un prodotto adatto alle loro esigenze. Potrebbe essere un valido motivo? Io ad esempio voglio scegliere Hype premium per il cambio azzerato, viaggiando molto in zona no-euro, il plafond illimitato carta, facendo spesso acquisti online sia in valuta extra-euro sia molto rilevanti. BuddyBank love invece per il servizio concierge, utile nei viaggi di piacere e di lavoro, in caso di problemi. Senza contare la carta Mastercard Elite dal buon plafond. Quindi, non è solo per "ignoranza", come direbbe l'itagliota medio tipico. Ma è per ponderazione. A mio parere, ad esempio, potrebbe essere un errore pagare (anche se poco, 2.90 euro) Hype Business: inaccessibile versione web, bonifici solo SEPA e senza F24. Però se qualcuno si trova bene con questo tipo di operatività, chi sono io per arrogarmi per dire che è "ignorante" (in materia specifica). Senza contare, poi, che oggi i conti nativi a zero canone sono pochissimi, e danno servizi praticamente ultra-base o quasi. Oppure, conti che erano gratis inizialmente, sono stati gravati dell'obolo. Ognuno sceglie un prodotto e un servizio adatto alle proprie esigenze. Senza contare poi che esistono anche clienti che "possono permetterselo", dove il canone ha un peso pressoché irrilevante (certo, mi aspetto una qualità di servizio calibrata su quello che pago).
 
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Sono ancora troppe, infatti, le scartoffie da firmare in caso in cui uno volesse recedere da un conto o anche solo da una carta con IBAN. ... (purtroppo le banche fanno di tutto per impedirti di chiudere)
Puoi fare qualche esempio concreto che non sia sentito dire?
Ho chiuso negli anni conti correnti e conti deposito senza trovare ostruzionismo da parte delle banche, praticamente con un clic o una mail.
Mi pare ovvio che ci voglia qualche passaggio in più se su un conto corrente sono attivi accredito stipendio, addebiti per domiciliazioni, magari bonifici periodici.
 
In Austria ho chiuso il mio vecchio conto con un click e dando la conferma tramite APP.
Nessun problema e senza scartoffie! Carte bancomat tagliata e buttata nel indifferenziato
 
Puoi fare qualche esempio concreto che non sia sentito dire?
Ho chiuso negli anni conti correnti e conti deposito senza trovare ostruzionismo da parte delle banche, praticamente con un clic o una mail.
Mi pare ovvio che ci voglia qualche passaggio in più se su un conto corrente sono attivi accredito stipendio, addebiti per domiciliazioni, magari bonifici periodici.
Genius Card, Vivid, Hello Bank, Tinaba, Mediolanum, Illimity, Widiba... più tutti i conti online che fanno capo a grosse e vecchie banche fisiche italiane..... tutte chiusure compless e che richiedono compilazioni, scansioni e copie di documenti da inviare.
 
Puoi fare qualche esempio concreto che non sia sentito dire?
Ho chiuso negli anni conti correnti e conti deposito senza trovare ostruzionismo da parte delle banche, praticamente con un clic o una mail.
Mi pare ovvio che ci voglia qualche passaggio in più se su un conto corrente sono attivi accredito stipendio, addebiti per domiciliazioni, magari bonifici periodici.
per chiudere youbanking bisogna mandare una raccomandata a/r
 
Ricordo parecchi anni fa quando sono usciti i conti online. Il loro principale punto di forza era che, non avendo filiali, avevano costi minori ed erano quindi in grado di offrire costi a canone 0, spesso persino compresi di carta di credito.

Nel giro di poco tempo spuntarono come funghi tantissimi conti online e gratuiti, come webank, conto arancio, Fineco, iwbank, youbanking, widiba e altri ancora.

Poi si sono aggiunti altri tipo buddybank e illimity.


Di recente sono usciti nuovi conti online come revolut, hype, n26, flowe e altri ancora che non offrono praticamente nulla in più rispetto agli altri ma propongono canoni mensili di anche 10€.


Ecco, vorrei capire cosa spinge una persona a pagare un canone di 10€ al mese per un conto online?
io tengo ancora youbanking anche se ora hanno messo un canone perchè ha la carta youcard comoda da caricare e scaricare, poi sinceramente a me 20 o 30 euro all'anno di costi bancari non mi cambiano la vita
 
Non so a voi ma YB ai miei prima hanno messo un canone di oltre 40 euro annui, poi volevano appioppargli l'identità digitale a pagamento e ora un'altra PMU con costi pure per fare semplici bonifici oltre ad un ulteriore canone. Diventa una questione di principio: è un conto obsoleto, senza assistenza adeguata, non più commercializzato ecc. In poche parole ci stanno prendendo per ricchi fessi, mucche da mungere.
 
Tecnicamente erano strani quegli anni infatti l'italia era il bengodi mondiale per costi di conti, carte e trading.
Ovviamente per chi sapeva far un minimo di sforzo perché la maggioranza rimaneva in filiale. Poi è arrivata pure la stagione in cui ti i regalavano gadget, buoni e interessi ...

Oggi il mercato è più maturo. In ogni caso la maggioranza delle banche ha introdotto costi solo negli ultimi tempi a causa o con la scusa dei tassi negativi.
Alcuni oggi pagano il canone in ste banche restando perché si trovavano bene, anche guadando le alternative (anche se ce ne saranno di passivi stile banca tradizionale).
Altri pagano scientemente perché godono di servizi aggiuntivi convenienti es. bonifici instantanei, carte con alto plafond o commissioni su transazioni in valuta etc.

Personalmente l'unico che terrei a pagamento è fineco (non lo pago solo perché azzero tranquillamente il canone) ma giustamente ognuno fa le sue valutazioni personali, inutile sindacare. Ci sono più passivi in filiale che pagano robe assurde come custodia titoli, sdd etc.

Nel tempo ho chiuso webank, youbanking, widiba, che banca, ing, hello bank .... Francamente non ho mai avuto problemi. A memoria con chebanca avevo portato lettera in filiale perché mi era comodo ma credo potessi far anche via mail (e son passati più di 10 anni). Con il resto è bastata una mail di chiusura. Gli ultimi li ho chiusi con procedura automatica sfruttando i servizi di altra banca. Smettiamola con sta fissa che all'estero funziona tutto meglio, non è assolutamente vero, anzi è un po' provinciale.

Veri problemi paradossalmente li ho avuti solo l'anno scorso e con i due colossi bancari italiani: intesa (per iw) e generali (per binck). Ho vissuto direttamente e indirettamente vicende da libri di kafka (basta legger il forum) e ho capito che al contrario di quanto si possa pensare, proprio con questi colossi si rischia perché se ne fregano di reclami, perdita di clienti etc.
 
Genius Card, Vivid, Hello Bank, Tinaba, Mediolanum, Illimity, Widiba... più tutti i conti online che fanno capo a grosse e vecchie banche fisiche italiane..... tutte chiusure compless e che richiedono compilazioni, scansioni e copie di documenti da inviare.

Basta avere un conto che permetta la chiusura “smart” come Widiba, Findomestic o BBVA, mai avuto problemi chiudendo così.
 
Basta avere un conto che permetta la chiusura “smart” come Widiba, Findomestic o BBVA, mai avuto problemi chiudendo così.
bene...quando dovrò chiudere un conto aprirò widiba...è gratis per un' anno...poi per chiuderlo aprirò BBVA o basta una mail?
 
Prima chi usava i conti online era un numero esiguo di clienti. Adesso i conti online sono "di massa" e sono le stesse filiali che spingono ad usufruire dei canali online/atm. Aumentando il numero di clienti che passano da filiale fisica a conto online le banche hanno dovuto aumentare il canone anche per i conti online. Senza contare che aumentando i clienti digitali sono aumentati i costi per l'infrastruttura e la sua manutenzione (server, app, ecc e quant'altro) ed assistenza telefonica. Ovviamente anche il periodo di tassi negativi ha contribuito.
 
bene...quando dovrò chiudere un conto aprirò widiba...è gratis per un' anno...poi per chiuderlo aprirò BBVA o basta una mail?

Non ti so rispondere sulla facilità/difficoltà di chiusura di Widiba stesso, è il mio conto principale quindi non è un’opzione che ho mai valutato.
Comunque volendo sì, puoi sempre aprire BBVA nel caso è usare quello per chiudere Widiba.
 
La domanda che mi piacerebbe porre è: quando vedremo “a terra”, ovvero sui costi dei c/c, gli effetti del rialzo dei tassi della BCE? Perché alcuni conti a mio parere hanno costi e commissioni che sono ormai anacronistici, non solo alla luce dei tassi, ma anche dell’inflazione.

Io non so rispondere alla domanda, se penso che Fineco mi ha offerto ancora durante il black friday un prestito TAEG 4,02%.

Speravo che Youbanking, che ha riproposto un canone gratuito (fino a quando, non si sa), facesse da apripista. Inizio a pensare, invece, che possa essere la solita offerta per racimolare clienti a causa di un’emorragia troppo intensa all’epoca in cui rimodulò i suoi conti.

A gennaio, secondo voi, vedremo qualcosa in tal senso?
 
La domanda che mi piacerebbe porre è: quando vedremo “a terra”, ovvero sui costi dei c/c, gli effetti del rialzo dei tassi della BCE? Perché alcuni conti a mio parere hanno costi e commissioni che sono ormai anacronistici, non solo alla luce dei tassi, ma anche dell’inflazione.

Io non so rispondere alla domanda, se penso che Fineco mi ha offerto ancora durante il black friday un prestito TAEG 4,02%.

Speravo che Youbanking, che ha riproposto un canone gratuito (fino a quando, non si sa), facesse da apripista. Inizio a pensare, invece, che possa essere la solita offerta per racimolare clienti a causa di un’emorragia troppo intensa all’epoca in cui rimodulò i suoi conti.

A gennaio, secondo voi, vedremo qualcosa in tal senso?
youbanking? ma sei sicuro? è praticamente un servizio abbandonato a favore di webank. quando bpm e banco popolare si sono unite, hanno scelto di tenere webank e lasciare youbanking dato che due banche online erano troppe
 
youbanking? ma sei sicuro? è praticamente un servizio abbandonato a favore di webank. quando bpm e banco popolare si sono unite, hanno scelto di tenere webank e lasciare youbanking dato che due banche online erano troppe
Sì, scusa, perdona il refuso. Dato che non l’ho mai considerato, ho difficoltà anche a ricordarmi come si chiama.
 
Hype è un borsellino di moneta elettronico, non un conto corrente.

YouBanking non era una banca online. YouBanking è la piattaforma per l'operatività online dei conti correnti Banco BPM aperti in filiale. Uno di questi conti si chiamava proprio conto YouBanking ed era completamente gratuito in quanto considerato online, ma in realtà era legato a un'agenzia anche quello (sebbene si potesse aprire a distanza).
We@bank, poi WeBank, è invece stata a fasi alterne una banca autonoma (di proprietà al 100% di Banca popolare di Milano) e una divisione della vecchia Banca popolare di Milano Scrl. Oggi è una divisione di Banco Bpm Spa, un po' come Hello bank! è una divisione di Bnl Spa.
 
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