Chi ha sabotato i gasdotti?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Gli americani non credo, perché pur essendo dei criminali, di solito mantengono sempre una certa serietà.
Propendo più per quegli straccioni ubriaconi degli inglesi, che hanno sempre combinato casini dalla notte dei tempi!
Ma è chiaro che sono stati gli inglesi, ma non ci sono prove a riguardo. Sicuro molti documenti saranno segreto di stato e non sapremo mai la realtà.. alla fine rimarranno solo ipotesi
 
Il costo di riparazione dei gasdotti danneggiati è di 500 mln. La Russia è cmq disposta a fornire gas all'Europa attraverso il gasdotto Yamal.
Mi sembra chiaro che a sabotare i gasdotti non può essere stata la Russia. La Svezia ha messo tutto sotto segreto, perché ovviamente nelle "democrazie" occidentali i cittadini che pagano le tasse non devono sapere.
Chiunque sia stato, è certo che si tratta di qualcuno che chiamiamo "nostro alleato", che ha compiuto un vero e proprio atto di guerra verso l'Europa.
Questo è un altro motivo per cui il sostegno all'Ucraina da parte della UE deve cessare immediatamente. Se vogliono continuare gli anglo-americani facciano pure, tanto sono solo loro ad avere dei vantaggi.

Per riparare il Nord Stream 500 milioni di dollari​

La stima dei costi per riparare il gasdotto danneggiato è di circa mezzo miliardo di dollari: la società controllata dal Cremlino ha avviato gli studi per un preventivo dei danni dell'esplosione sottomarina, per riparare il tubo e ripristinare il flusso di gas. "I consulenti per la Russia stanno anche studiando per quanto tempo i tubi danneggiati possono resistere all'esposizione all'acqua salata", ha aggiunto l'esperto. Quindi il giornale Usa si chiede: "Le inchieste sollevano la questione del perché, se la Russia ha bombardato i propri oleodotti, abbia avviato il costoso lavoro di riparazione degli stessi".

Gas, riparazione Nord Stream costa 500 milioni di dollari. "Forniture Ue con Yamal-Europe" - Esteri
 
Il costo di riparazione dei gasdotti danneggiati è di 500 mln. La Russia è cmq disposta a fornire gas all'Europa attraverso il gasdotto Yamal.
Mi sembra chiaro che a sabotare i gasdotti non può essere stata la Russia. La Svezia ha messo tutto sotto segreto, perché ovviamente nelle "democrazie" occidentali i cittadini che pagano le tasse non devono sapere.
Chiunque sia stato, è certo che si tratta di qualcuno che chiamiamo "nostro alleato", che ha compiuto un vero e proprio atto di guerra verso l'Europa.
Questo è un altro motivo per cui il sostegno all'Ucraina da parte della UE deve cessare immediatamente. Se vogliono continuare gli anglo-americani facciano pure, tanto sono solo loro ad avere dei vantaggi.

Per riparare il Nord Stream 500 milioni di dollari​

La stima dei costi per riparare il gasdotto danneggiato è di circa mezzo miliardo di dollari: la società controllata dal Cremlino ha avviato gli studi per un preventivo dei danni dell'esplosione sottomarina, per riparare il tubo e ripristinare il flusso di gas. "I consulenti per la Russia stanno anche studiando per quanto tempo i tubi danneggiati possono resistere all'esposizione all'acqua salata", ha aggiunto l'esperto. Quindi il giornale Usa si chiede: "Le inchieste sollevano la questione del perché, se la Russia ha bombardato i propri oleodotti, abbia avviato il costoso lavoro di riparazione degli stessi".

Gas, riparazione Nord Stream costa 500 milioni di dollari. "Forniture Ue con Yamal-Europe" - Esteri

La pipeline B del NordStream2 è intatta e la Russia ha già offerto più volte alla Germania la fornitura di gas tramite quella linea.

L'offerta è stata rifiutata dalla Germania, anche si riparassero le pipeline A e B di NS1 e la pipeline A di NS2 non credo che la Germania direbbe sì se ha già detto no ad una fornitura immediatamente disponibile.

Putin offers Europe gas through Nord Stream 2 – DW – 10/12/2022
 
La pipeline B del NordStream2 è intatta e la Russia ha già offerto più volte alla Germania la fornitura di gas tramite quella linea.

L'offerta è stata rifiutata dalla Germania, anche si riparassero le pipeline A e B di NS1 e la pipeline A di NS2 non credo che la Germania direbbe sì se ha già detto no ad una fornitura immediatamente disponibile.

Putin offers Europe gas through Nord Stream 2 – DW – 10/12/2022
Stai suggerendo che sono stati i tedeschi?
 
questo governo tedesco non ha neppure l'autonomia per decidere il colore da dare ai muri delle ritirate del
reichstag. hanno detto no :asd:
 

Devono essere proprio alla canna del gas visto che l'interruzione delle forniture su Yamal è dovuta alle sanzioni russe del 11 Maggio, peraltro doviziosamente riportate dalla Tass.

Russia sanctions 31 energy companies, including ex-subsidiaries of Gazprom in EU

"La Russia sanziona 31 società energetiche, comprese le ex filiali di Gazprom nell'UE

Le autorità, le persone giuridiche e i cittadini russi non saranno in grado di concludere transazioni con le entità e le organizzazioni sanzionate sotto il loro controllo, adempiere agli obblighi nei loro confronti in caso di transazioni completate e condurre transazioni finanziarie a loro favore

MOSCA, 11 maggio. /TASS/.
Il governo russo ha approvato un elenco di persone giuridiche soggette a sanzioni di ritorsione. La relativa risoluzione del Consiglio dei Ministri è stata pubblicata mercoledì sul portale ufficiale di informazioni legali.

L'elenco comprende 31 aziende provenienti da Germania, Francia e altri paesi europei, nonché dagli Stati Uniti e da Singapore. In particolare, comprende ex filiali europee di Gazprom, commercianti e gestori di impianti di stoccaggio sotterraneo di gas.

In particolare, le autorità, le persone giuridiche e i cittadini russi non potranno concludere transazioni con le entità e le organizzazioni sanzionate sotto il loro controllo, adempiere agli obblighi nei loro confronti in caso di transazioni completate e condurre transazioni finanziarie a loro favore. Ciò include i contratti di commercio estero conclusi.

Questi divieti erano stati precedentemente stabiliti da un decreto del presidente russo Vladimir Putin.

La delibera fissa ulteriori criteri per le operazioni vietate con le società sanzionate. Si tratta di operazioni concluse a favore dei soggetti sanzionati, o che prevedono l'esecuzione di pagamenti, operazioni in titoli con la partecipazione oa favore di tali società, ovvero operazioni che comportano l'ingresso di navi possedute o noleggiate da soggetti sanzionati, nel loro interesse o per loro conto, nei porti russi.

La risoluzione nomina il ministero delle Finanze russo responsabile dell'invio di proposte al Gabinetto dei ministri per apportare modifiche all'elenco, nonché per concedere autorizzazioni temporanee per determinate transazioni con persone sanzionate. Il documento entra in vigore dalla data della sua pubblicazione ufficiale.

Aziende sanzionate
L'elenco delle sanzioni della Russia comprende Gazprom Germania GmbH, Gazprom Schweiz AG, Gazprom Marketing & Trading USA Inc, Vemex, Wingas, EuRoPol GAZ.

Il 31 marzo 2022 il Gruppo Gazprom ha cessato la partecipazione nella società tedesca Gazprom Germania Gmbh e tutti i suoi asset, inclusa Gazprom Marketing & Trading Ltd. La holding non detiene più la controllata Gazprom Export Business Services con sede a San Pietroburgo, che a sua volta è l'unico fondatore di Gazprom Germania GmbH. La holding russa ha affermato che queste società dovrebbero smettere di utilizzare i marchi di fabbrica di Gazprom.

Il ministero tedesco per gli affari economici e l'azione per il clima ha posto Gazprom Germania GmbH sotto l'amministrazione fiduciaria della Federal Network Agency fino al 30 settembre.

Gazprom Germania è un gruppo internazionale di società che, attraverso la sua controllata Gazprom Marketing & Trading, è impegnata nel commercio di gas naturale nei mercati spot del Regno Unito, nonché nella vendita di gas naturale liquefatto nel sud-est asiatico. Attraverso la sua controllata Gazprom Schweiz AG, commercia gas naturale nei paesi dell'Asia centrale e dell'ex Unione Sovietica, nonché in Austria, Italia e Serbia. Il gas naturale viene commercializzato in Germania principalmente attraverso Wingas e nella Repubblica Ceca e in Slovacchia attraverso Vemex Gazprom Germania.

Gazprom Germania è anche l'operatore di diversi grandi impianti di stoccaggio del gas in Germania e ha diversi progetti in Serbia, Austria e Repubblica ceca.

EuRoPol GAZ è una joint venture tra Gazprom e la polacca PGNiG, proprietaria della sezione polacca del gasdotto Yamal-Europe."
 
Devono essere proprio alla canna del gas visto che l'interruzione delle forniture su Yamal è dovuta alle sanzioni russe del 11 Maggio, peraltro doviziosamente riportate dalla Tass.

Russia sanctions 31 energy companies, including ex-subsidiaries of Gazprom in EU

"La Russia sanziona 31 società energetiche, comprese le ex filiali di Gazprom nell'UE

Le autorità, le persone giuridiche e i cittadini russi non saranno in grado di concludere transazioni con le entità e le organizzazioni sanzionate sotto il loro controllo, adempiere agli obblighi nei loro confronti in caso di transazioni completate e condurre transazioni finanziarie a loro favore

MOSCA, 11 maggio. /TASS/.
Il governo russo ha approvato un elenco di persone giuridiche soggette a sanzioni di ritorsione. La relativa risoluzione del Consiglio dei Ministri è stata pubblicata mercoledì sul portale ufficiale di informazioni legali.

L'elenco comprende 31 aziende provenienti da Germania, Francia e altri paesi europei, nonché dagli Stati Uniti e da Singapore. In particolare, comprende ex filiali europee di Gazprom, commercianti e gestori di impianti di stoccaggio sotterraneo di gas.

In particolare, le autorità, le persone giuridiche e i cittadini russi non potranno concludere transazioni con le entità e le organizzazioni sanzionate sotto il loro controllo, adempiere agli obblighi nei loro confronti in caso di transazioni completate e condurre transazioni finanziarie a loro favore. Ciò include i contratti di commercio estero conclusi.

Questi divieti erano stati precedentemente stabiliti da un decreto del presidente russo Vladimir Putin.

La delibera fissa ulteriori criteri per le operazioni vietate con le società sanzionate. Si tratta di operazioni concluse a favore dei soggetti sanzionati, o che prevedono l'esecuzione di pagamenti, operazioni in titoli con la partecipazione oa favore di tali società, ovvero operazioni che comportano l'ingresso di navi possedute o noleggiate da soggetti sanzionati, nel loro interesse o per loro conto, nei porti russi.

La risoluzione nomina il ministero delle Finanze russo responsabile dell'invio di proposte al Gabinetto dei ministri per apportare modifiche all'elenco, nonché per concedere autorizzazioni temporanee per determinate transazioni con persone sanzionate. Il documento entra in vigore dalla data della sua pubblicazione ufficiale.

Aziende sanzionate
L'elenco delle sanzioni della Russia comprende Gazprom Germania GmbH, Gazprom Schweiz AG, Gazprom Marketing & Trading USA Inc, Vemex, Wingas, EuRoPol GAZ.

Il 31 marzo 2022 il Gruppo Gazprom ha cessato la partecipazione nella società tedesca Gazprom Germania Gmbh e tutti i suoi asset, inclusa Gazprom Marketing & Trading Ltd. La holding non detiene più la controllata Gazprom Export Business Services con sede a San Pietroburgo, che a sua volta è l'unico fondatore di Gazprom Germania GmbH. La holding russa ha affermato che queste società dovrebbero smettere di utilizzare i marchi di fabbrica di Gazprom.

Il ministero tedesco per gli affari economici e l'azione per il clima ha posto Gazprom Germania GmbH sotto l'amministrazione fiduciaria della Federal Network Agency fino al 30 settembre.

Gazprom Germania è un gruppo internazionale di società che, attraverso la sua controllata Gazprom Marketing & Trading, è impegnata nel commercio di gas naturale nei mercati spot del Regno Unito, nonché nella vendita di gas naturale liquefatto nel sud-est asiatico. Attraverso la sua controllata Gazprom Schweiz AG, commercia gas naturale nei paesi dell'Asia centrale e dell'ex Unione Sovietica, nonché in Austria, Italia e Serbia. Il gas naturale viene commercializzato in Germania principalmente attraverso Wingas e nella Repubblica Ceca e in Slovacchia attraverso Vemex Gazprom Germania.

Gazprom Germania è anche l'operatore di diversi grandi impianti di stoccaggio del gas in Germania e ha diversi progetti in Serbia, Austria e Repubblica ceca.

EuRoPol GAZ è una joint venture tra Gazprom e la polacca PGNiG, proprietaria della sezione polacca del gasdotto Yamal-Europe."
Alla canna del gas ci siamo noi. Loro sono quelli che il gas lo fanno partire...
 
ci sara' qualche correlazione tra l'offerta russa e il fatto che negli usa la produzioe di gnl sta attraversando un brutto momento causa gelo?
 
ci sara' qualche correlazione tra l'offerta russa e il fatto che negli usa la produzioe di gnl sta attraversando un brutto momento causa gelo?

Non credo.

Non tutto il gas che esce da un gasdotto è stoccabile e trasportabile come GNL e la Russia è già al full della quantità di GNL.

Più probabile che manchino i proventi della vendita del gas e, visto che i gasdotti quelli sono, non è facile per la Russia portare il gas da altri acquirenti.

Edit. Aggiungo che Yamal finisce in Polonia (la quale ha da poco inaugurato il Baltic Pipe che porta gas dalla Norvegia passando per la Danimarca), come si può ipotizzare che la Polonia dia un qualsiasi consenso?
 
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Non credo.

Non tutto il gas che esce da un gasdotto è stoccabile e trasportabile come GNL e la Russia è già al full della quantità di GNL.

Più probabile che manchino i proventi della vendita del gas e, visto che i gasdotti quelli sono, non è facile per la Russia portare il gas da altri acquirenti.

Edit. Aggiungo che Yamal finisce in Polonia (la quale ha da poco inaugurato il Baltic Pipe che porta gas dalla Norvegia passando per la Danimarca), come si può ipotizzare che la Polonia dia un qualsiasi consenso?
Gli conviene darlo se vuole vedere i nostri soldi...
 
Devono essere proprio alla canna del gas visto che l'interruzione delle forniture su Yamal è dovuta alle sanzioni russe del 11 Maggio, peraltro doviziosamente riportate dalla Tass.
Il che farebbe pensare che il sabotaggio dei gasdotti sia per loro un evento imprevisto, in pratica che non sono stati loro!
 
Gli conviene darlo se vuole vedere i nostri soldi...

Una nazione che ha impegnato lo 0.5% del PIL in aiuti, militari e non, all'Ucraina, cosa che la pone al 3° posto nella classifica dei paesi che hanno contribuito?

Ne dubito.

Il che farebbe pensare che il sabotaggio dei gasdotti sia per loro un evento imprevisto, in pratica che non sono stati loro!

Rivedrei gli studi di logica. :rolleyes:
 
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