cioè fini non si era bruciato quando diceva che ci avrebbe portato nel fascismo del 2000; non si era bruciato in 15 anni passati con berlusconi; e si è bruciato andando con casini?
Non so quanti anni hai. Sono abbastanza vecchio da aver visto sia i dibattiti televisivi tra Almirante e Pannella, sia gli anni 70 della sinistra extraparlamentare.
Il PCI era il partito comunista, quello vero, quello che in pubblico condannava l'invasione della cecoslovacchia del '68, in privato un po' meno, era il partito della guerra fredda, dei blocchi contrapposti, quello finanziato sotto banco dall'URSS, quello fatto da mangiatori di bambini.
L'MSI era nell'immaginario collettivo della sinistra il seguito della repubblica di Salò. Ricordo perfettamente gli slogan delle manifestazioni di allora contro i fascisti, i pestaggi, gli omicidi, l'odio tra le due parti.
Come il PCI, a partire da Berlinger si è trasformato in un partito di centro-sinistra di tipo europeo, così, dopo Almirante, Fini condotto il movimento sociale nello stesso cammino che lo ha trasformato in una destra più vicina a quella europea
I cammini sia del PCI sia del MSI sono stati lunghi e tormentati, ci sono voluti parecchi anni prima che iniziasse ad essere meno automatica l'associazione MSI-Fascisti. Me le ricordo bene le prime prese di distanza ufficiali di Fini dal fascismo, e le polemiche e le provocazioni che seguirono, e ricordo bene il percorso personale di Fini nella stessa direzione
Slogan e parole d'ordine a parte, non ho mai avuto (e lo dico da sinistra) la sensazione che Fini volesse creare un nuovo partito fascista, esattamente come per Natta e Occhetto l'obbiettivo non era quello di riproporre il partito comunista di una volta.
I leader di entrambi i partiti hanno fatto altro, hanno sdoganato entrambi i loro partiti svincolandolo sempre più dal passato, e questo ha un importanza storica, senza tener conto dei costi, delle fratture, delle scissioni, ecc.
Mi sembra riduttivo non riconoscere a Fini il merito storico di questo traghettamento della destra italiana da un mondo ad un altro. L'errore storico di Fini è sicuramente stato essersi legato a Berlusconi, ma è lo stesso che ha portato Prodi ad legarsi a Bertinotti. E in entrambi i casi è stata la necessità a far fare ad entrambi un passo che spontaneamente NON avrebbero mai fatto
Penso sia chiaro che Fini ha sempre provato per Bossi e Berlusconi sicuramente un immenso disprezzo politico, non escludo che ci fosse anche a livello personale.
Fini si è illuso di trovare punti di incontro con due leader, Bossi e Berlusconi, sottovalutando l'ignoranza politica di personaggi a cui, a differenza sua, mancava l'idea di un modello di società, e quindi un progetto politico, interessati com'erano a ben altro.
Comunque, l'elettorato italiano ha dimostrato di essere attratto dai leader populisti, Fini populista non lo è mai stato. E se i suoi compagni di viaggio di allora sono rimasti nel PDL, forse non aveva tutta questa scelta.
Piaccia o meno, Fini a parte, a destra c'era ben poco. Lo stesso Tatarella, era un politico navigato, un ottimo mediatore, ma non era un leader, come non lo erano Natta ed Occhetto, mentre lo era Berlinguer, e i partiti vincono anche e soprattutto con le figure di riferimento.
Quindi, il danno c'era già stato, ma mettendosi con Casini Fini si è spostato al centro, mentre se voleva essere il leader di una nuova destra doveva rischiare e stare a destra, tra l'altro, lui laico, Casini cattolico, è stata una follia a livello politico. Probabilmente non doveva seguire Berlusconi nel 2000, ma Berlusconi gli avrebbe comprato mezzo partito, e comunque sarebbe rimasto da solo
Secondo me non era sbagliato Fini, è che l'idea di destra che rappresenta andava bene in altri paesi europei, non in italia (IMHO)