Chiusura conti bancari, thread unificato

Ho chiuso qualche giorno fa un conto Unicredit MyGenius.
Sono dovuto andare tramite appuntamento nella filiale associata al conto (non si può in un'altra e spostare la filiale non si può fare direttamente dalla propria area riservata).
Fatto comunque in pochi minuti, l'unica alternativa era l'invio di una raccomandata da quello che mi hanno detto (la carta di debito va riconsegnata fisicamente).
 
Ho chiuso qualche giorno fa un conto Unicredit MyGenius.
Sono dovuto andare tramite appuntamento nella filiale associata al conto (non si può in un'altra e spostare la filiale non si può fare direttamente dalla propria area riservata).
Fatto comunque in pochi minuti, l'unica alternativa era l'invio di una raccomandata da quello che mi hanno detto (la carta di debito va riconsegnata fisicamente).

Avresti potuto anche usare la portabilità con altro conto oppure provare con una PEC (a mia madre l'hanno chiuso con PEC e non c'è stato bisogno di riconsegnare la carta).
 
Domani ho appuntamento in Unicredit. E già mi hanno detto che non mi apriranno il Green dato che chiudo il Mygenius. Vi farò sapere
 
Avresti potuto anche usare la portabilità con altro conto oppure provare con una PEC (a mia madre l'hanno chiuso con PEC e non c'è stato bisogno di riconsegnare la carta).

Confermo, la pec devono averla ed accettarla per legge, quanto alla carta ho chiuso diversi conti e non ne ho mai riconsegnata una, nemmeno fatto mai foto di carte tagliate..
 
Per quanto riguarda i conti che accettano la chiusura via PEC, mi sapete dire se è possibile usare una pec intestata a terzi o deve essere proprio intestata al titolare del conto ?

Grazie.
 
Per quanto riguarda i conti che accettano la chiusura via PEC, mi sapete dire se è possibile usare una pec intestata a terzi o deve essere proprio intestata al titolare del conto ?

Grazie.

Ogni banca fa storia a sé.
 
Per quanto riguarda i conti che accettano la chiusura via PEC, mi sapete dire se è possibile usare una pec intestata a terzi o deve essere proprio intestata al titolare del conto ?

Grazie.


Tutti gli istituti devono accettare chiusura via pec, partiamo da questo. Il problema è proprio il discorso intestatario pec – titolare del conto, e che io sappia la pec per conto terzi non avrebbe valore legale.

Puoi però provare; se non ricordo male chiusi un conto non intestato a me con la mia pec e non ci furono problemi. In generale nel quotidiano mi è capitato di usare o di assistere all'uso di varie pec per conto terzi e sono sempre state accettate (ad esempio comunicazioni ai gestori telefonici, disdette varie, ecc.). La banca potrebbe storcere il naso, ma potrebbe anche accettare; del resto anche la semplice mail, in teoria, avrebbe un valore legale relativo (possono ad esempio dire di non averla mai ricevuta, ecc..).

Ovviamente, se tenti questa via, allega sia il documento di identità del diretto interessato che il modulo firmato di suo pugno.
 
Ultima modifica:
Per quanto riguarda i conti che accettano la chiusura via PEC, mi sapete dire se è possibile usare una pec intestata a terzi o deve essere proprio intestata al titolare del conto ?

Grazie.

Per tale motivo io ho infatti registrato una pec del tipo abcd@dominiopec.it quindi non riconducibile a nessun nome e cognome. Quando voglio mandarla per questioni di Pinco Pallino, semplicemente cambio l'intestazione che deve apparire come mittente
 
Per tale motivo io ho infatti registrato una pec del tipo abcd@dominiopec.it quindi non riconducibile a nessun nome e cognome. Quando voglio mandarla per questioni di Pinco Pallino, semplicemente cambio l'intestazione che deve apparire come mittente

Una soluzione interessante. Tutti servizi permettono di personalizzare la mail o solitamente non è possibile scegliere ?

Da un punto di vista strettamente legale, penso che conti il codice fiscale associato alla casella.. ma dubito che per la chiusura di un conto bancario vadano a fare verifiche e accertamenti...
 
Appunto, il fatto che io scriva nome.cognome di per sé non dà alcuna garanzia che io mi chiami esattamente così, fa fede il codice fiscale associato alla casella pec. Anche scegliendo una pec dal nome "neutrale" a sinistra della chiocciola potrebbero non accettarla. Ma è più probabile il contrario, e cioè che l'accettino in ogni caso.
 
Appunto, il fatto che io scriva nome.cognome di per sé non dà alcuna garanzia che io mi chiami esattamente così, fa fede il codice fiscale associato alla casella pec. Anche scegliendo una pec dal nome "neutrale" a sinistra della chiocciola potrebbero non accettarla. Ma è più probabile il contrario, e cioè che l'accettino in ogni caso.

Non c'è modo di verificare a chi sia intestata la casella pec se registrata a persona fisica. Se si rifiutassero basta appellarsi alla norma di legge secondo la quale pec=raccomandata
 
Si può usare la pec di un’altra persona?

Nulla impedisce di usare la pec di un’altra persona, chiedendo ovviamente il consenso a quest’ultima. Il problema, però, è che una comunicazione di questo genere non avrebbe alcun tipo di valore legale.

La pec è strettamente personale; la casella di posta certificata è assegnata a uno specifico titolare che ha non solo registrato tale indirizzo di posta a suo nome, ma ha anche intestato il servizio con un indirizzo di residenza e il proprio codice fiscale.

Ciò che bisogna sempre tenere a mente è che usare la pec di altri non equivale a inviare una raccomandata, in quanto la posta elettronica certificata è strettamente personale.

Quanto detto sinora non esclude, tuttavia, che il destinatario della pec inviata per conto di altri non possa volontariamente tenere in considerazione il contenuto della stessa. La pec, infatti, verrà comunque ricevuta e il destinatario potrà leggere cosa c’è scritto in essa, regolandosi di conseguenza.

https://www.laleggepertutti.it/539613_posso-usare-la-pec-di-unaltra-persona
 
Non c'è modo di verificare a chi sia intestata la casella pec se registrata a persona fisica.
Stiamo dicendo la stessa cosa... Per i privati non esiste un database di indirizzi pec, anche se il gestore della pec sicuramente ha i dati personali del titolare e quindi in teoria vi si può risalire (immagino occorra una richiesta giustificandone il motivo) anche se la cosa non sarebbe evidentemente facile o attuabile nell'immediato.

Se si rifiutassero basta appellarsi alla norma di legge secondo la quale pec=raccomandata
Non ne sarei così sicuro, sebbene poi nella pratica quasi tutte le banche o aziende le accettino.
Da qui, riporto:
Si può usare la pec di un’altra persona?

Nulla impedisce di usare la pec di un’altra persona, chiedendo ovviamente il consenso a quest’ultima. Il problema, però, è che una comunicazione di questo genere non avrebbe alcun tipo di valore legale.

La pec è strettamente personale; la casella di posta certificata è assegnata a uno specifico titolare che ha non solo registrato tale indirizzo di posta a suo nome, ma ha anche intestato il servizio con un indirizzo di residenza e il proprio codice fiscale.


edit: ecco appunto Coralyne, mi hai preceduto di 1 minuto :D
 
Stiamo dicendo la stessa cosa... Per i privati non esiste un database di indirizzi pec, anche se il gestore della pec sicuramente ha i dati personali del titolare e quindi in teoria vi si può risalire (immagino occorra una richiesta giustificandone il motivo) anche se la cosa non sarebbe evidentemente facile o attuabile nell'immediato

Non credo proprio. Se l'informazione non è pubblica per un obbligo di legge dubito che basti una richiesta seppur motivata. È come se contattassi una banca per sapere se qualcuno è loro cliente giustificando che gli devo dei soldi e voglio fargli un bonifico
 
Non credo proprio. Se l'informazione non è pubblica per un obbligo di legge dubito che basti una richiesta seppur motivata. È come se contattassi una banca per sapere se qualcuno è loro cliente giustificando che gli devo dei soldi e voglio fargli un bonifico

Mi sono evidentemente spiegato male. Ovviamente non è che un soggetto diverso da un'autorità possa chiedere ad un provider informazioni per conto terzi, intendo dire che se la banca volesse, potrebbe chiedere al mittente della pec una prova della sua titolarità. Immagino pertanto che il titolare della pec possa richiedere al proprio provider un documento che confermi ciò. Sono tutte ipotesi le mie ovviamente, dato che non mi sono mai trovato in una situazione del genere.

Comunque sulla questione che secondo te basterebbe dire che pec=raccomandata come puoi notare non è così.
 
Comunque sulla questione che secondo te basterebbe dire che pec=raccomandata come puoi notare non è così.

art 6 Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82

ed esiste almeno una sentenza (la 4 del 3 gennaio 2019 la Corte di Appello di Brescia) che ha esteso la norma anche nei rapporti tra privati (mi pare di ricordare che aveva a che vedere con una diatriba in condominio)
 
Forse non ci capiamo. Non sto dicendo che la pec non abbia lo stesso valore di una raccomandata, sto dicendo che, come riportato in quell'articolo, se a mandarla NON è il titolare allora non ha valore legale, il destinatario la può ignorare.
 
Forse non ci capiamo. Non sto dicendo che la pec non abbia lo stesso valore di una raccomandata, sto dicendo che, come riportato in quell'articolo, se a mandarla NON è il titolare allora non ha valore legale, il destinatario la può ignorare.

Esatto, è proprio cosi'.

Dal punto di vista legale la PEC ha valore solo quando chi la invia è il titolare stesso della PEC.

Che poi il destinatario scelga ugualmente di tenerla in considerazione, è un altro conto.

Quindi direi che se si tratta di chiudere un conto corrente, si può anche tentare, e magari andrà bene... ma se la si deve usare per questioni importanti (un concorso pubblico, riscuotere una vincita milionaria, ecc) meglio non rischiare perchè potrebbe essere invalidata.
 
Mi è capitata fattispecie identica in un paio di casi e non solo banche,
ho specificato al primo capoverso del testo che la mail viene inviata in nome e per conto del signor Pinco Pallino.

Poi ovviamente un allegato con scansione di documento e testo scritto dal richiedente.
 
Forse non ci capiamo. Non sto dicendo che la pec non abbia lo stesso valore di una raccomandata, sto dicendo che, come riportato in quell'articolo, se a mandarla NON è il titolare allora non ha valore legale, il destinatario la può ignorare.

quell'articolo si basa su logiche di buon senso, logiche condivisibili, ma non cita riferimenti legislativi o sentenze, cosa che una testata giornalistica dai temi legali dovrebbe sempre rigorosamente fare.

tengo ad aggiungere un ulteriore aspetto e non mi dilungherò ulteriormente: il destinatario di una comunicazione, sia che venga trasmessa con pec sia con una tradizionale raccomandata, non ha alcun modo di accertare e verificare l'identità del mittente. per tale motivo è prassi, e spesso clausola nei contratti, che la comunicazione presenti in allegato la copia del documento di identità (di norma strettamente personale e ben custodito), è questo che rende ragionevolmente pacifico per il destinatario considerare regolare la provenienza e la paternità della comunicazione stessa
 
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